ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01322/009

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 152 del 02/08/2023
Firmatari
Primo firmatario: TUCCI RICCARDO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 02/08/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCUTELLA' ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
BRUNO RAFFAELE MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 02/08/2023


Stato iter:
02/08/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 02/08/2023
FITTO RAFFAELE MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 02/08/2023

NON ACCOLTO IL 02/08/2023

PARERE GOVERNO IL 02/08/2023

RESPINTO IL 02/08/2023

CONCLUSO IL 02/08/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01322/009
presentato da
TUCCI Riccardo
testo di
Mercoledì 2 agosto 2023, seduta n. 152

   La Camera,

   premesso che:

    la Direttiva 91/271/CEE è finalizzata a proteggere l'ambiente dell'unione europea dalle conseguenze negative delle acque reflue urbane stabilendo norme a livello comunitario per la raccolta, il trattamento e lo scarico delle acque reflue;

    per violazione del diritto dell'Unione europea l'Italia è interessata da quattro procedure di infrazione, di queste, tre coinvolgono la regione Calabria: n. 2034/2004 «Cattiva applicazione degli articoli 304 della direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane», n. 2059/2014 «Attuazione della direttiva 1991/271/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane» e n. 2181/2017 «Non conformità alla Direttiva 1991/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane»;

    per la procedura d'infrazione n. 2004/2034, che individua un elenco di interventi in aree urbane per agglomerati sopra i quindicimila abitanti equivalenti che scaricano in aree non sensibili, sono già arrivate due sentenze di condanna da parte della Corte di giustizia europea verso l'Italia, nel luglio 2012 (C-565/10) e poi nel maggio 2018 (C-251/17). In quest'ultima si è previsto per l'Italia il pagamento di una sanzione pecuniaria di trenta milioni di euro a semestre, pari a 165 mila euro al giorno, circa 10 euro l'anno ad abitante equivalente, per gli iniziali 123 interventi in 75 agglomerati, prevalentemente dislocati in Sicilia, Calabria e Campania;

    per la procedura d'infrazione n. 2014/2059 è intervenuta una sentenza di condanna, mentre la procedura n. 2017/2181 si trova in fase istruttoria. Le due procedure prevedono complessivi 606 interventi in 13 regioni italiane, riguardanti agglomerati con popolazione maggiore di 2.000 abitanti equivalenti;

    tra le regioni maggiormente interessate dalle criticità oggetto delle procedure c'è la Calabria dove, secondo i dati del Ministero dell'ambiente, a maggio del 2020 si concentrava il 20 per cento degli «agglomerati» italiani interessati da tali procedure di infrazione;

    dal report del 2021 della Banca d'Italia sull'economia regionale della Calabria, si evidenzia che «il 5,4 per cento della popolazione risiedeva in comuni privi del servizio di depurazione, un dato pari al doppio di quello medio nazionale. La quota di popolazione servita da impianti di depurazione con caratteristiche più avanzate era un terzo, a fronte della metà nel Mezzogiorno e del 67 per cento a livello nazionale»;

    nell'agosto del 2021 il dipartimento Tutela dell'ambiente della regione Calabria, ha reso noto un programma di oltre mille interventi nel campo del ciclo idrico integrato e del sistema depurativo e acquedottistico, e, tra questi, sono stati riattivati circa centosessanta interventi previsti e già finanziati relativi alle procedure di infrazione n. 2034/2004, n. 2059/2014 e n. 2181/2017;

    lo stato di avanzamento dei lavori dei suddetti interventi è pressoché fermo e ad oggi le spese certificate messe a disposizione dal Fondo europeo di sviluppo nell'ambito del programma Calabria 2014-2020 ammontano a 17.109.338,55 euro, inoltre risultano completati e ispezionati solo 16 dei 160 interventi sugli impianti depurativi, finanziati con fondi FSC 2021/2027;

    la salute dei cittadini e dell'ecosistema marino, così come la stessa economia turistica della Calabria sono fortemente compromesse in special modo nella stagione estiva durante la quale si susseguono segnalazioni per la difficile balneabilità dovuta al mare sporco,

impegna il Governo

ad adottare, nell'ambito delle proprie competenze, ogni misura utile per monitorare e favorire tutti gli interventi finalizzati al superamento delle citate procedure di infrazione nel territorio nazionale, con particolare attenzione alla Regione Calabria, che registra la situazione più critica.
9/1322/9. Tucci, Scutellà, Bruno, Scerra.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattamento dell'acqua

zona urbana

acque di scarico