Legislatura: 19Seduta di annuncio: 96 del 03/05/2023
Primo firmatario: GNASSI ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 03/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 03/05/2023 MOLTENI NICOLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO) DICHIARAZIONE VOTO 04/05/2023 Resoconto GNASSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
NON ACCOLTO IL 03/05/2023
PARERE GOVERNO IL 03/05/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 03/05/2023
DISCUSSIONE IL 04/05/2023
RESPINTO IL 04/05/2023
CONCLUSO IL 04/05/2023
La Camera,
premesso che:
a dispetto delle intenzioni originariamente dichiarate dal Governo all'indomani della gravissima strage di Cutro, questo decreto – lungi dal tutelare le vittime di traffici illegali di esseri umani o di riconoscere diritti garantiti sul piano costituzionale e su quello delle norme europee e di diritto internazionale – ha costituito il veicolo principale per l'ennesima svolta repressiva nei confronti di migranti in massima parte in fuga da guerre e persecuzioni;
la grave stretta prevista con riferimento alla protezione speciale produrrà un nuovo esercito di persone illegalmente presente sul nostro territorio, prive di diritti e tutele, che lungi dal favorire una nuova integrazione, comporterà solo un'accresciuta conflittualità sociale a danno dei migranti in arrivo, nonché dei nostri cittadini;
se si considera che anche sul piano dell'accoglienza allo stato attuale il Sai continua a rappresentare una parte limitata del totale dei posti in accoglienza in Italia, mentre risulta di gran lunga più ampio il sistema gestito dalle prefetture, i Centri d'accoglienza straordinaria (Cas), che dovrebbero invece rappresentare la risposta a situazioni appunto straordinarie, e non, come spesso avviene, la risposta ordinaria;
il combinato disposto di un accresciuto esercito di persone che si troveranno nell'illegalità e di un insufficiente numero di posti idonei ad accogliere dignitosamente le persone nella legalità non potrà che accrescere drammaticamente la conflittualità sociale sul nostro territorio;
l'integrazione dei cittadini stranieri è un processo che richiede tempo e condizioni di vita dignitose, in un contesto sociale che non determini fenomeni di discriminazione o, peggio, di ghettizzazione,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa utile atta a favorire lo sviluppo di reali politiche di integrazione, anche al fine di soddisfare quella domanda di lavoro sul nostro territorio con particolare riferimento alle esigenze del settore del turismo.
9/1112/39. Gnassi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):traffico illecito
norma europea
aiuto alle vittime