Legislatura: 19Seduta di annuncio: 90 del 19/04/2023
Primo firmatario: ORFINI MATTEO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 19/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 19/04/2023 BERRUTO MAURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 19/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 20/04/2023 SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 19/04/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/04/2023
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 20/04/2023
ACCOLTO IL 20/04/2023
PARERE GOVERNO IL 20/04/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 20/04/2023
CONCLUSO IL 20/04/2023
La Camera,
premesso che:
l'articolo 26, comma 5-bis interviene sui contratti da ricercatore universitario attuati con il decreto-legge n. 36 del 2022;
il decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79 ha stabilito, infatti, un nuovo paradigma per la carriera dei giovani ricercatori nelle istituzioni di ricerca pubblica nazionale, introducendo una semplificazione dei percorsi verso il ruolo docente;
tappa fondamentale di questo suddetto percorso è il nuovo Contratto di ricerca, che va a sostituire nella legge 30 dicembre 2010, n. 240, il vecchio Assegno di ricerca quale figura post-dottorale unica;
tale figura costituisce un punto di equilibrio ottimale tra una quota di flessibilità necessaria in questa fase della carriera del giovane ricercatore (il Contratto di ricerca è generalmente legato allo svolgimento di un progetto di ricerca e non è espressamente finalizzato all'assunzione in ruolo, svolgendo la funzione di strumento per la selezione curricolare), accompagnata però da un insieme di tutele (costituzione di un rapporto di lavoro subordinato con l'istituzione, stabilità almeno biennale del rapporto di lavoro, accesso al sistema dei benefici fiscali legati al pagamento dell'IRPEF, vantaggi in relazione al montante contributivo, aggancio della retribuzione alle dinamiche contrattuali), assenti nel caso dell'Assegno di ricerca, non solo doverose in senso generale ma anche maggiormente in linea con le politiche delle istituzioni di ricerca europee e quindi destinate a rilanciare l'attrattività della carriera nella ricerca pubblica;
in questo riguardo, è della massima importanza che la nuova figura venga introdotta il prima possibile, in modo da poter già essere utilizzata per le attività scientifiche e tecnologiche relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dato che la menzionata legge n. 79 del 2022 ha demandato al Contratto collettivo nazionale di lavoro di fissare il costo del Contratto, limitandosi ad indicare un costo minimo, è opportuno che il prolungamento della possibilità di conferire assegni di ricerca sia ancorato alla sottoscrizione definitiva del CCNL, ovvero non oltre il 30 giugno 2023, nell'improbabile eventualità che per quella data non sia stata formalizzata tale approvazione,
impegna il Governo
ad attivarsi al fine di valorizzare la nuova figura di ricercatore di cui al decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, in tempi rapidi, anche al fine di far convergere su di essa le ingenti risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
9/1089/42. (Testo modificato nel corso della seduta)
Orfini, Manzi, Berruto.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):politica comunitaria di ricerca
contratto
progetto di ricerca