ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01089/021

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 90 del 19/04/2023
Firmatari
Primo firmatario: CONTE GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/04/2023


Stato iter:
20/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/04/2023
SAVINO SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 19/04/2023

PARERE GOVERNO IL 19/04/2023

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 19/04/2023

RESPINTO IL 20/04/2023

CONCLUSO IL 20/04/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01089/021
presentato da
CONTE Giuseppe
testo presentato
Mercoledì 19 aprile 2023
modificato
Giovedì 20 aprile 2023, seduta n. 91

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento contiene numerose iniziative volte a semplificare la realizzazione delle opere pubbliche connesse al PNRR e al PNC;

    attraverso il PNRR l'Italia è chiamata a dare attuazione al programma Next Generation EU (NGEU), strumento nuovo nell'ordinamento sovranazionale, pensato per favorire la ripresa e la resilienza delle economie nazionali e le cui risorse sono reperite dalla Commissione europea non attraverso contributi da parte degli Stati, ma – e questa è stata la maggiore novità – prendendo denaro in prestito sui mercati finanziari per conto dell'Unione europea;

    secondo quanto stabilito al Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020, dunque, al nostro Paese sono state riconosciute risorse per un totale di circa 209 miliardi di euro, al fine di attuare, secondo un preciso cronoprogramma, una serie di interventi e riforme volto a rilanciare il sistema Paese attorno a tre assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale;

    in base a quanto previsto dall'articolo 1, comma 1043, della legge 30 dicembre 2020 n. 1 78 (legge di bilancio per il 2021 ) e dal DPCM adottato in data 15 settembre 2021, il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha sviluppato il sistema informatico ReGiS specificamente rivolto alla rilevazione e diffusione dei dati di monitoraggio del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché a supportare gli adempimenti di rendicontazione e controllo previsti dalla normativa vigente;

    il sistema ReGiS rappresenta la modalità unica attraverso cui le Amministrazioni interessate a livello centrale e territoriale potranno adempiere agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR;

    in data 28 marzo 2023, la Corte dei conti ha presentato al Parlamento la relazione semestrale sui dati emersi dal sistema ReGis. In base ai dati, i magistrati contabili calcolano che la spesa effettiva realizzata a fine 2022 è di 20,441 miliardi di euro. Con un aggiornamento ulteriore al 13 marzo, il conteggio sale a 23 miliardi, legati a 107 (di cui 105 investimenti e 2 riforme) delle 285 misure elencate nel PNRR. Di conseguenza, il tasso di realizzazione si attesta al 12 per cento delle risorse complessive disponibili fino al 2026;

    tuttavia, molta di questa spesa è legata agli incentivi «automatici» già previsti dai programmi italiani, traslocati parzialmente nel PNRR. Per misurare la capacità effettiva di realizzare la spesa pubblica per i nuovi investimenti, i magistrati contabili hanno escluso gli incentivi all'industria e all'edilizia cosicché i miliardi spesi sono arrivati a 10,024 su 168.381, fermandosi al 6 per cento del totale;

    in particolare, nella Missione 6, dedicata alla Salute, la spesa è praticamente assente (79 milioni su 15.626, quindi lo 0,5 per cento), nella Missione 5, per l'inclusione e coesione, si arriva a 239 milioni (l'1,2 per cento dei 19,851 miliardi di budget) mentre su Istruzione e ricerca (Missione 4) si arranca fino al 4,1 per cento (1,273 miliardi spesi su 30,876). In controtendenza si registrano solo la Missione 3, «Infrastrutture per la mobilità sostenibile», che scatta al 16,4 per cento grazie agli appalti delle ferrovie;

    il PNRR rappresenta una sfida epocale ed irripetibile per il nostro Paese. Una sfida che comporta un impegno e una responsabilità enormi, considerato che una fetta consistente dei fondi comporta un debito che ricadrà sulla nostra generazione e su quelle future. Una sfida che è impensabile cogliere anche da parte di una forza di opposizione intransigente come il Movimento 5 Stelle perché la sfida travalica le dinamiche di maggioranza e opposizione, si sgancia dalle logiche del consenso elettorale e mette in gioco la stessa credibilità dell'Italia;

    il fallimento nell'attuazione del PNRR significa far perdere al sistema Paese la possibilità del suo definitivo rilancio, lasciarsi sfuggire una capillare rivoluzione in termini di maggiori investimenti nella sanità, nelle scuole, nelle infrastrutture, in tutto ciò che può consentire all'Italia di affrontare una impegnativa transizione ecologica e digitale, nel segno di una maggiore inclusione sociale, nonché al sistema sovranazionale europeo di tradursi in un una Europa più solidale, capace di allontanare lo spettro di tagli e politiche di austerità, suscettibili solo di rinnovare il senso di sfiducia verso l'Italia e verso l'Europa intera,

impegna il Governo:

   ad adottare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, al fine di garantire l'integrale, tempestivo ed efficiente utilizzo da parte dell'Italia dei fondi europei del programma Next Generation EU, come previsto da PNRR e PNC in tempi celeri e rispettosi del cronoprogramma;

   ad istituire, dopo aver assicurato una accurata operazione di trasparenza, un tavolo operativo con il coinvolgimento di tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento, al fine di tentare di superare le conclamate difficoltà operative nell'ambito attuativo del PNRR per scongiurare la possibilità di perdere, anche parzialmente, i fondi ottenuti nel 2020, essenziali per il nostro Paese per investimenti in sanità, nell'istruzione, nelle infrastrutture, verso una autentica transizione ecologica e digitale, nel segno di una maggiore inclusione sociale.
9/1089/21. Conte, Francesco Silvestri.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

mercato comunitario

opposizione politica