Legislatura: 19Seduta di annuncio: 261 del 13/03/2024
Primo firmatario: GRIMALDI MARCO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 13/03/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 13/03/2024 EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 13/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 13/03/2024 BERGAMOTTO FAUSTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY) DICHIARAZIONE VOTO 13/03/2024 Resoconto GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
NON ACCOLTO IL 13/03/2024
PARERE GOVERNO IL 13/03/2024
DISCUSSIONE IL 13/03/2024
RESPINTO IL 13/03/2024
CONCLUSO IL 13/03/2024
La Camera,
premesso che:
nonostante gli innumerevoli decreti-legge adottati negli ultimi anni riguardanti gli stabilimenti siderurgici dell'ex Ilva di Taranto, non si è ancora individuata una seppur minima soluzione in grado di garantire le primarie esigenze di tutela della salute e dell'ambiente, congiuntamente alla continuità dei livelli occupazionali e della produzione;
l'area di Taranto, già nel novembre 1990, veniva dichiarata area «ad elevato rischio di crisi ambientale» e successivamente è stata inserita tra i siti di bonifica di interesse nazionale (Sin) dalla legge n. 426 del 1998;
l'estrema criticità nella quale versa l'ex Ilva di Taranto, riguarda certamente la produzione di acciaio, così come drammatica è la situazione dei parametri sanitari e delle matrici ambientali, con livelli di benzene che crescono in modo allarmante, come segnalato dall'Arpa Puglia nel corso degli ultimi anni;
i valori di benzene registrati dalla centralina di via Orsini, nel quartiere Tamburi, risultano più che raddoppiati dal 2019 dove erano pari a 1,3 microgrammi – con valori che hanno raggiunto i 3,3 microgrammi nei 2022 e la media di 4,2 nei primi sette mesi del 2023, valore ormai prossimo al raggiungimento dei limiti di legge, pari a 5 microgrammi per metro cubo;
la massima ricaduta d'inquinanti, con venti da nord ovest, è proprio sul quartiere Tamburi dove la concentrazione di PM10 e PM2,5, nel 2023 non diminuiscono, nonostante la riduzione della produzione;
la continuità aziendale, finalità del decreto in esame espressamente richiamata dall'articolo 2 dello stesso, ed indicata nel testo come indispensabile a preservare la funzionalità produttiva degli impianti ed assicurare la salvaguardia dell'ambiente e la sicurezza dei luoghi di lavoro, da sola non assicura la salvaguardia né dell'ambiente, né della salute, peraltro neppure menzionata nel decreto,
impegna il Governo
ad adottare gli opportuni provvedimenti affinché la concentrazione di benzene al di fuori del perimento dello stabilimento non superi i valori soglia sul breve periodo (media oraria) di 27 microgrammi al metro cubo come raccomandato in via cautelativa dall'Agenzia regionale protezione ambientale della Puglia, disponendo l'interruzione del prestito per gli anni successivi in caso si verifichino tre superamenti nello stesso anno.
9/1759/18. Grimaldi, Zanella, Evi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rischio sanitario
agenzia regionale
diritto alla salute