ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01752-A/043

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 280 del 16/04/2024
Firmatari
Primo firmatario: DELL'OLIO GIANMAURO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 16/04/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 16/04/2024


Stato iter:
17/04/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 17/04/2024
SIRACUSANO MATILDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (RAPPORTI CON IL PARLAMENTO)
 
DICHIARAZIONE VOTO 17/04/2024
Resoconto DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 16/04/2024

NON ACCOLTO IL 17/04/2024

PARERE GOVERNO IL 17/04/2024

DISCUSSIONE IL 17/04/2024

RESPINTO IL 17/04/2024

CONCLUSO IL 17/04/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01752-A/043
presentato da
DELL'OLIO Gianmauro
testo di
Martedì 16 aprile 2024, seduta n. 280

   La Camera,

   premesso che:

    l'articolo 20, comma 3, del provvedimento in esame, nell'ambito di una presunta «operazione di razionalizzazione e di riassetto industriale» delle partecipazioni dello Stato, ha attribuito le quote di capitale della società PagoPA, detentrice dell'omonima piattaforma digitale deputata ai pagamenti in favore della pubblica amministrazione, rispettivamente all'Istituto poligrafico e zecca dello Stato, nella misura del 51 per cento, e a Poste S.p.A., nella misura del restante 49 per cento;

    tale manovra, che si inserisce nel solco delle privatizzazioni annunciate dal Governo al fine di recuperare 20 miliardi di euro nel triennio 2024-2026, ha sollevato forti critiche tra gli operatori di mercato e la netta contrarietà da parte di banche ed enti creditizi in ragione della non conformità dell'operazione con la normativa vigente in materia di concorrenza;

   considerato che:

    a esprimersi in merito ai contenuti della norma citata è intervenuta anche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, tramite un comunicato ufficiale, ha formalizzato una serie di osservazioni sui contenuti e le modalità dell'operazione di cessione di PagoPA, affermando che la norma presenta «alcune criticità concorrenziali»;

    nella memoria dell'Autorità si precisa che: «in una prospettiva di garanzia del mercato e dei diritti degli operatori potenzialmente interessati, l'individuazione del cessionario della quota del 49 per cento dovrebbe avvenire a esito di un'asta competitiva o comunque di una procedura che valuti e metta a confronto più manifestazioni di interesse»;

    ad allertare l'Autorità sono state sia le modalità, considerate poco trasparenti, seguite per la cessione al mercato di una società pubblica, sia le caratteristiche specifiche del soggetto cessionario individuato dal Legislatore. Nello specifico, ha osservato che l'ingresso di Poste italiane nel capitale sociale di PagoPA «potrebbe sollevare alcune rilevanti problematicità nel funzionamento del mercato, che investono in primis il settore dei pagamenti digitali e poi quello delle notifiche»;

    in tal senso, l'ingresso nel capitale della società pubblica di un operatore di mercato comporterebbe l'attribuzione in via diretta allo stesso operatore del privilegio riconosciuto alla piattaforma, con conseguente partecipazione alla relativa quota di profitti. Per questo motivo, secondo l'Autorità, si rende indispensabile l'adozione di modalità trasparenti e non discriminatorie per trasferire a un soggetto di mercato parte dei benefici connessi al godimento di un privilegio riconosciuto ex lege;

    il comunicato ha messo, altresì, in luce come il programma tracciato dal Governo sia fondamentalmente incompatibile con le disposizioni di legge riguardanti le procedure di dismissione di partecipazioni dello Stato e degli enti pubblici in società per azioni, disciplinata dal decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 1994, n. 474;

    la normativa prevede, infatti, che nei casi di cessione mediante trattativa diretta di partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato, il sistema prioritario sia il ricorso al mercato con procedura aperta, relegando in via residuale ed eccezionale la negoziazione diretta;

    la cessione delle quote di PagoPA a Poligrafico e Poste per una cifra inferiore a quella di mercato costituirebbe anche una violazione della disciplina sugli aiuti di Stato. Pertanto, al fine di valorizzare al meglio i beni pubblici da alienare, è indispensabile che la cessione avvenga mediante una gara aperta, disciplinata secondo procedure trasparenti e non discriminatorie;

   valutato che:

    un emendamento governativo ha poi riformulato la disposizione originariamente contenuta nel provvedimento e, in particolare, ha previsto che Poste italiane non possa stipulare patti di sindacato che la portino ad avere un'influenza dominante su PagoPA, che l'amministratore delegato della società di pagamenti pubblici debba essere espressione del socio di maggioranza (Poligrafico dello Stato che avrebbe il 51 per cento dopo la cessione) così come la maggioranza dei consiglieri, che all'organo delegato siano riservate «le proposte di deliberazione in materia di servizi prestati tramite piattaforma tecnologica per l'interconnessione e l'interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni e i prestatori di servizi di pagamento abilitati e la piattaforma digitale per le notifiche, nonché di nomina e revoca dei dirigenti con responsabilità strategica» e che, da ultimo, PagoPA garantisca uguale trattamento a tutti coloro che operano sulla piattaforma e adotti presidi gestionali per evitare lo sfruttamento di informazioni commercialmente sensibili;

    stante tale riformulazione, però, la norma non parrebbe avulsa dal rischio di non centrare l'obiettivo dichiarato nella relazione tecnica ovverosia garantire la «parità di trattamento tra i prestatori di servizi di pagamento aderenti alla piattaforma dei pagamenti» e adottare «conseguentemente i presidi gestionali e organizzativi funzionali anche a evitare lo sfruttamento di informazioni commercialmente sensibili relative a tutti i servizi prestati dalla società»,

impegna il Governo

   a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa, al fine di:

    adottare tutte le misure necessarie per risolvere le problematiche concorrenziali rilevate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato in relazione alla cessione di PagoPA all'Istituto poligrafico e zecca dello Stato e a Poste italiane S.p.A.;

    in una prospettiva di garanzia del mercato e dei diritti degli operatori potenzialmente interessati, predisporre un'asta competitiva o comunque una procedura che valuti e metta a confronto più manifestazioni di interesse si da garantire il conseguimento di maggiori introiti per il bilancio pubblico rispetto alle indeterminate modalità previste nell'articolo 20 citato;

    adottare ogni iniziativa utile, anche di carattere normativo, volta ad escludere che dalla cessione summenzionata derivi un disimpegno pubblico sul fronte dello sviluppo, della semplificazione, della qualità e della sicurezza dei servizi di pagamento in via digitale, con conseguente pregiudizio per la pubblica amministrazione e gli enti creditori che hanno finora utilizzato la piattaforma di PagoPA.
9/1752-A/43. Dell'Olio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concorrenza

bilancio dello Stato

controllo degli aiuti di Stato