Legislatura: 19Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Primo firmatario: GIGLIO VIGNA ALESSANDRO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MANES FRANCO MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 29/12/2023 GIACCONE ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2023 SASSO ROSSANO LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2023 AMBROSI ALESSIA FRATELLI D'ITALIA 29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 29/12/2023 ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
ACCOLTO IL 29/12/2023
PARERE GOVERNO IL 29/12/2023
RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/12/2023
CONCLUSO IL 29/12/2023
La Camera,
premesso che:
il provvedimento all'esame dell'Aula reca, all'articolo 1, commi 330 e 331, una serie di misure riguardanti l'ambito scolastico;
il francoprovenzale è un gruppo linguistico, ovvero un insieme di parlate locali, che si estende dal Massiccio Centrale francese a una vasta porzione della Svizzera orientale per scendere verso la Valle d'Aosta e alcune valli situate nella regione Piemonte, per infine richiudersi in Francia con il dipartimento della Savoia, il Delfinato settentrionale e il Lionese;
per quanto riguarda l'Italia, esso è attestato sulle Alpi Occidentali che muovono dalla Valle d'Aosta alla Valle di Susa. Di fatto lo troviamo nel Piemonte alpino con i 43 comuni delle Valli Orco e Soana, delle Valli di Lanzo, Ceronda e Castemone, della Val Cenischia con la media e bassa Valle di Susa e della Val Sangone;
la Valle d'Aosta è interessata nella sua interezza ad esclusione dei tre comuni di parlata valser di derivazione germanica della Valle del Lys;
il francoprovenzale non è mai coinciso con una struttura politica, ad esclusione dei domini della dinastia sabauda che in parte insistevano proprio sull'area indicata in precedenza, così come non ha mai conosciuto un'uniformazione intorno a una lingua principale al di sopra delle singole varietà locali, come è accaduto con il francese in rapporto alle parlate del nord della Francia. Proprio perché afferente a più entità nazionali, il francoprovenzale trova interessi e tutele differenti;
in ogni caso, al giorno d'oggi si ha il paradosso di una lingua ufficialmente tutelata in Italia e dimenticata in Svizzera e in Francia, al di là di alcune concessioni sulla toponomastica bilingue presenti in questi Stati;
con la legge 15 dicembre 1999, n. 482, invece, sono stati assicurati interventi a tutela del patrimonio culturale e linguistico di tutte le minoranze storiche, tra le quali il franco-provenzale a livello di scuole, università, amministrazioni pubbliche, favorendone la conoscenza, l'uso, la conservazione,
impegna il Governo
a valutare la possibilità di istituire un fondo per la piena valorizzazione della lingua e della cultura franco provenzale, sia in ambito scolastico che sociale, al fine di dare completa attuazione al dettato dell'articolo 6 della Costituzione che, garantendo anche una tutela positiva, consente di conservare il patrimonio linguistico e culturale delle minoranze in ossequio ai principi di pluralismo e tolleranza.
9/1627/6. Giglio Vigna, Manes, Giaccone, Sasso, Ambrosi.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):patrimonio culturale
lingua europea
protezione del patrimonio