ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: BERGAMINI DAVIDE
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLONI MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2023
BRUZZONE FRANCESCO LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2023
PIERRO ATTILIO LEGA - SALVINI PREMIER 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/053
presentato da
BERGAMINI Davide
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    il comma 250 dell'articolo 1 della Legge di bilancio per il 2024 autorizza l'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) a erogare prestiti cambiari in favore delle piccole e medie imprese agricole operanti nel settore ortofrutticolo, per un importo massimo pari al 50 per cento dei ricavi del richiedente nel 2022 e comunque non superiore a 30.000 euro, con inizio del rimborso dopo 24 mesi dalla data di erogazione e durata fino a 5 anni. I prestiti sono concessi a tasso agevolato nel rispetto delle disposizioni stabilite dal regolamento (UE) n. 1408/2013;

    l'Italia è il terzo produttore mondiale di pere, un comparto che ci vede eccellere per quantità e qualità, nonostante nell'ultimo triennio il settore abbia dovuto fare i conti con i danni legati alle gelate primaverili e, in parte, alla cimice asiatica e alla maculatura bruna, oltre ai danni a seguito dell'alluvione registrata in territori, quali quelli emiliani e toscani, con forte presenza di frutteti;

    il Governo ha provveduto a stanziare dei fondi a sostegno del comparto, tramite due decreti ministeriali che stanziano complessivamente 18 milioni di euro per il comparto della pericoltura;

    dodici anni fa in Italia si producevano 926.000 tonnellate, mentre quest'anno la produzione si è fermata, per via di eventi atmosferici avversi, a 180.000 tonnellate, ovvero il 75 per cento in meno rispetto ai volumi prodotti nel 2018;

    la crisi è concentrata in particolare nelle regioni del nord, principale bacino produttivo del pero in Italia. Le regioni Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, che detengono il 74 per cento delle superfici di pero, hanno registrato tutte un netto calo di ettari coltivati; infatti, le superfici investite a pero, hanno subito una contrazione del 35 per cento negli anni dal 2011 al 2023, con circa 15.000 ettari perduti;

    il rischio inevitabile è quello di veder aumentare il ricorso alle importazioni, in quanto il vuoto produttivo verrebbe automaticamente occupato da produzioni di altri Paesi extra-Unione europea, che hanno standard inferiori, sia in termini di sicurezza che di qualità;

    le province di Ferrara e di Modena sono le aree più colpite. A Modena manca l'80 per cento delle pere, a Ferrara il 60 per cento tanto che gli agricoltori hanno iniziato ad abbattere le piante per dedicarsi ad altre colture. La crisi della pericoltura in queste province ha un impatto pesantissimo a livello sia economico che occupazionale,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità, nei limiti della finanza pubblica, di prevedere ulteriori interventi a tutela della economicità e produttività delle aziende del settore della pericoltura nonché a salvaguardia dell'occupazione, al fine di scongiurare il rischio che un comparto così importante per l'economia del nostro Paese possa scomparire.
9/1627/53. Davide Bergamini, Carloni, Bruzzone, Pierro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mercato agricolo

politica occupazionale

coltivatore