ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/030

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: STUMPO NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FURFARO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
CIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
GIRELLI GIAN ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
MALAVASI ILENIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

NON ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

RESPINTO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/030
presentato da
STUMPO Nicola
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    il Servizio sanitario nazionale versa in una profonda crisi che mette a rischio i principi fondamentali dell'universalità, dell'uguaglianza e dell'equità che lo hanno caratterizzato fin dalla sua prima istituzione nel lontano 1978 (legge 23 dicembre 1978, n. 833) con l'obiettivo di garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini, senza alcuna distinzione sociale, economica o territoriale, configurandosi come uno strumento di giustizia e di coesione sociale;

    ogni persona ha il diritto a essere curata e ogni malato deve essere considerato un legittimo utente di un pubblico servizio, di cui ha pieno e incondizionato diritto;

    nonostante tali principi, tuttavia, un insieme di fattori politici, finanziari e organizzativi, a cui si è aggiunta infine la pandemia da COVID-19, hanno determinato l'aggravarsi di significative disparità sociali e difformità territoriali che questa legge di bilancio ben lungi non solo tenta di sradicare ma anche solo di affrontare;

    oggi il Servizio sanitario nazionale si trova di fronte a poche realtà in grado di assicurare servizi e prestazioni all'avanguardia e di eccellenza mentre sono innumerevoli le situazioni in cui i cittadini non riescono a ricevere le prestazioni di cui hanno diritto per liste di attesa troppo lunghe oppure per la carenza di personale eccetera;

    a fronte di questa drammatica situazione e della mobilitazione dei sindacati del comporto sanità le misure economiche-finanziarie e normative inserite in questa legge di bilancio in campo sanitario sono poche, insufficienti e scarne;

    nessuna delle richieste avanzate dalle opposizioni per migliorare ed investire nel comparto della sanità è stata accettata: no all'incremento del Fondo sanitario nazionale, no ad un piano di assunzioni straordinarie e abrogazione dei vincoli di assunzioni del personale sanitario niente per garantire il diritto alla salute dei più deboli abbattendo le liste d'attesa e potenziando il servizio pubblico, niente fondi per la non autosufficienza;

    non basta certo la flebile retromarcia sulle pensioni che riduce i tagli sui redimenti delle pensioni di vecchiaia (i tagli sulle pensioni anticipate sono confermati) di alcune categorie di dipendenti pubblici, tra cui i dirigenti medici, dipendenti del Servizio sanitario nazionale oppure un aumento economico basato sul lavoro straordinario;

    quando i medici e i dirigenti sanitari già lavorano 60 ore a settimana e hanno 5 milioni di giornate di ferie arretrate per sopperire alle carenze di personale, per modificare un giudizio che non può che essere negativo,

impegna il Governo:

   al fine di garantire i principi fondamentali dell'universalità, dell'uguaglianza e dell'equità del nostro Servizio sanitario nazionale a predisporre fin dal primo provvedimento utile le seguenti misure:

    a) procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione a tempo indeterminato di personale del comparto della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie ed infermieristiche anche in deroga ai vincoli di spesa in materia di personale;

    b) risorse economiche finanziarie adeguate volte ad assicurare un percorso di progressivo incremento del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard, cui concorre lo Stato tale da raggiungere gradualmente una percentuale di finanziamento annuale non inferiore allo 7,5 per cento del Prodotto interno lordo;

    c) risorse economiche finanziarie adeguate nonché ulteriori misure volte al recupero delle liste di attesa tra cui un sistema di prenotazione unico regionale o per aree territorialmente omogenee intra regionali delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate; l'erogazione della prestazione tramite l'attività libero-professionale intramuraria mantenendo a proprio carico la differenza tra il costo della prestazione in attività libero-professionale intramuraria e quella a carico del servizio pubblico nazionale una volta verificata l'impossibilità di assicurare l'erogazione della prestazione prevista entro i tempi stabiliti dall'ultimo Piano nazionale di governo delle liste di attesa (PNGLA) 2019-2021; pubblicizzazione sul proprio sito web istituzionale dei tempi di attesa per ciascuna prestazione prevista nel piano nazionale di governo delle liste di attesa al fine di rendere trasparente il quadro generale sulla situazione delle liste di attesa;

    d) risorse economiche finanziarie adeguate nonché disposizioni volte a modificare la normativa attuale sulle pensioni anticipate e di vecchiaia del personale sanitario nonché a prevedere disposizioni volte a rendere più attrattiva la professione per medici e infermieri al fine di fermare l'esodo inesorabile dei camici bianchi e impedire il crollo della sanità pubblica.
9/1627/30. Stumpo, Furfaro, Ciani, Girelli, Malavasi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

professione sanitaria

prenotazione

coesione economica e sociale