ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: ROGGIANI SILVIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUFFINO DANIELA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/12/2023
Resoconto ROGGIANI SILVIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2023

NON ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

DISCUSSIONE IL 29/12/2023

RESPINTO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/202
presentato da
ROGGIANI Silvia
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    il comma 533 del provvedimento in esame prevede, in dettaglio, che i comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna assicurano un contributo alla finanza pubblica pari a 250 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028. Di questi, 200 milioni di euro annui sono previsti a carico dei comuni;

    il contributo finanziario cumulato richiesto dai tre principali interventi di spending review (decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 e la legge 23 dicembre 2014, n. 190), in termini di riduzione delle risorse del Fondo di solidarietà comunale, ammonta a oltre 4,3 miliardi per il comparto dei comuni, poi scesi dal 2019 a 3,8 miliardi, anno in cui sono venuti meno gli effetti del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89;

    in questo provvedimento tornano, dopo quasi un decennio, tagli di risorse a carico di enti già colpiti dalla dinamica inflattiva che, pur diminuita, sembra stabilizzarsi su livelli ben superiori a quelli del 2021, nonché dal progressivo ampliamento delle aree di crisi finanziaria. Ancora sostanzialmente irrisolte, come ha sottolineato l'ANCI nel corso delle audizioni, sono le questioni riguardanti il potenziamento dei finanziamenti relativi a politiche abitative e servizi sociali e le regole per l'assunzione di personale;

    sugli investimenti, sui quali è atteso ed auspicabile un provvedimento apposito, appare assolutamente necessario disporre le misure necessarie per assicurare la completa continuità degli investimenti che sono stati definanziati dal PNRR;

    tanto più che il contributo sarà ripartito tenuto conto delle risorse del PNRR assegnate a ciascun ente alla data del 31 dicembre 2023, come se le maggiori possibilità di spesa per investimenti potessero «compensare» e giustificare i tagli sulla spesa corrente,

impegna il Governo

a valutare gli effetti applicativi della disposizione richiamata in premessa, al fine di intervenire, nel primo provvedimento utile, affinché siano modificate le norme che prevedono un contributo alla finanza pubblica pari a 250 milioni dal 2024 al 2028 da parte di comuni, province e città metropolitane.
9/1627/202. Roggiani, Ruffino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

crisi monetaria

aiuto finanziario

contributo finanziario