Legislatura: 19Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Primo firmatario: ONORI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 29/12/2023 ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 29/12/2023
PARERE GOVERNO IL 29/12/2023
RESPINTO IL 29/12/2023
CONCLUSO IL 29/12/2023
La Camera,
premesso che:
l'articolo 1, comma 91 del menzionato disegno di legge apporta modifiche al regime dell'IVIE elevando l'aliquota ordinaria dell'IVIE dallo 0,76 all'1,06 per cento. La relazione illustrativa chiarisce che l'aliquota viene equiparata a quella applicata agli immobili tenuti a disposizione in Italia;
considerato che:
le persone fisiche residenti in Italia che possiedono immobili all'estero, a qualsiasi uso destinati, hanno l'obbligo di versare l'imposta sul valore degli immobili situati all'estero (IVIE), istituita e disciplinata dall'articolo 19, comma 15 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214. e poi modificata dalla legge di bilancio 2020 (commi 710 e 711 della legge n. 160 del 2019);
secondo analisi riportate dal servizio studi della Camera dei deputati, in vigenza dell'aliquota dello 0,76 per cento, si arriva a quantificare un ammontare di imposta dovuta pari a 95.935.213 euro. Tramite un calcolo proporzionale, la maggiorazione dell'aliquota disposta dalla norma ha portato ad un valore di IVIE complessiva pari a euro 133.804.376. Pertanto, il gettito differenziale dovuto alla norma può essere quantificato in euro 37.869.163;
a giudizio dei firmatari del presente atto, a fronte di un relativo maggiore introito per le casse dello Stato che comunque è lungi dal poter influire in maniera sostanziale sui complessivi equilibri di finanza pubblica, tale modifica rappresenta una iniqua penalizzazione nei confronti di una categoria di connazionali residenti in Italia con forti interessi all'estero che, nella maggior parte dei casi, genera tendenziali ricadute positive a vari livelli non ultimo economico, stimolando virtuose sinergie con realtà oltreconfine;
si evidenzia che l'aumento dell'aliquota dell'IVIE risulta essere particolarmente penalizzante nei confronti di più di mezzo milione di cittadini italiani che vivono nel Regno Unito in ragione dei numerosi cambiamenti connessi alla cosiddetta Brexit, tra cui l'impossibilità di continuare a utilizzare il valore relativo alla Council Tax (una sorta di equivalente britannico del concetto italiano di «rendita catastale») come base imponibile dopo l'uscita dall'Unione europea,
impegna il Governo
a intervenire tempestivamente in modo da evitare il verificarsi di una situazione di iniquità di fatto in merito allo scenario delineato.
9/1627/186. Onori, Morfino.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):base imponibile
economia pubblica
relazione