ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/160

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: SCERRA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 29/12/2023
DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2023

NON ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

RESPINTO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/160
presentato da
SCERRA Filippo
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    in particolare, il disegno di legge di bilancio 2024 reca la modifica della copertura per il credito d'imposta della ZES unica del Mezzogiorno, riconoscendo, solo per l'anno 2024, un credito d'imposta nel limite di spesa complessivo di 1.800 milioni di euro;

    le risorse individuate dal provvedimento in esame, così come la limitazione del riconoscimento temporale del credito di imposta alla sola annualità del 2024, appaiono del tutto insufficienti a garantire, alle imprese che vogliano investire nel Mezzogiorno, la reale efficacia della misura, considerata l'estensione dell'area ZES unica, così come ridisegnata dalla riforma del Governo;

    la definizione delle modalità di accesso al beneficio, nonché dei criteri e delle modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta e dei relativi controlli sono peraltro rimesse a un decreto attuativo del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di cui non è previsto un termine per la sua emanazione;

    il rischio derivante dalla riforma della ZES unica del Mezzogiorno è un enorme danno al sistema produttivo meridionale, mentre il disegno di legge in esame prevede la distrazione di quota parte delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) gestite dalle regioni Sicilia e Calabria dal periodo di programmazione 2021-2027 per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina;

    come noto, il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell'articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell'articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, tra cui rientrano a pieno titolo quelle destinate a recuperare il divario infrastrutturale e sociale del Mezzogiorno d'Italia e delle aree interne del Paese,

impegna il Governo:

   ad intervenire normativamente, sin dal primo provvedimento utile, allo scopo di innalzare la soglia di copertura del credito di imposta ZES, elevandola a 10 miliardi annui, e di prorogare almeno su base triennale la durata della concessione dei benefici fiscali del suddetto credito di imposta a favore delle imprese del Mezzogiorno, al fine di permettere al tessuto imprenditoriale di programmare con maggiore certezza i propri investimenti, avendo la certezza di un arco temporale più ampio;

   ad intraprendere altresì le necessarie iniziative finalizzate ad incentivare all'interno della ZES unica, il recupero degli immobili esistenti, includendo, a tal fine, tra gli investimenti oggetto di agevolazione del credito di imposta, anche la ristrutturazione di immobili a destinazione produttiva, limitando in tal modo il consumo del suolo, in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, nonché ad eliminare la soglia attualmente prevista al 50 per cento del valore dei terreni e degli immobili rispetto al valore complessivo degli investimenti agevolabili, anche per garantire continuità di condizioni a chi ha già ricevuto l'Autorizzazione Unica e ha già in corso investimenti;

   ad adottare iniziative volte alla riduzione da 200 mila a 100 mila euro del valore minimo degli investimenti effettuati nella ZES unica necessari per poter beneficiare delle agevolazioni derivanti dall'applicazione del credito di imposta;

   ad adottare altresì, con urgenza, interventi specifici volti a riconoscere, a favore delle imprese che intraprendono, entro il 31 dicembre 2026, una nuova iniziativa economica nella ZES unica, l'agevolazione relativa alla riduzione dell'imposta sul reddito del 50 per cento.
9/1627/160. Scerra, Morfino, Dell'Olio.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detrazione fiscale

coesione economica e sociale

politica comunitaria dell'ambiente