ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01627/102

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 220 del 29/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: SARRACINO MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 29/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SCOTTO ARTURO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
FOSSI EMILIANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023
LAUS MAURO ANTONIO DONATO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 29/12/2023


Stato iter:
29/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 29/12/2023
ALBANO LUCIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
DICHIARAZIONE VOTO 29/12/2023
SARRACINO MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 29/12/2023

NON ACCOLTO IL 29/12/2023

PARERE GOVERNO IL 29/12/2023

DISCUSSIONE IL 29/12/2023

RESPINTO IL 29/12/2023

CONCLUSO IL 29/12/2023

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01627/102
presentato da
SARRACINO Marco
testo di
Venerdì 29 dicembre 2023, seduta n. 220

   La Camera,

   premesso che:

    la sfida dei mercati internazionali, nell'era della rivoluzione tecnologica e della transizione ecologica, non può più essere affrontata puntando sulle basse retribuzioni e bassi livelli di produttività, pena il rischio della marginalità e di squilibri sociali drammatici;

    tali sfide non possono essere affrontate con soluzioni anacronistiche e decontestualizzate dal livello globale;

    la stessa dimensione nazionale rischia di non essere più adeguata per assicurare una reale capacità competitiva per il nostro sistema produttivo e per il mantenimento di adeguati livelli occupazionali in grado di assicurare una vita dignitosa e di sostenere un sistema di welfare al passo con le sempre nuove esigenze della popolazione;

    il nostro sistema della contrattazione collettiva prevede che la contrattazione collettiva integrativa si svolga sulle materie e nei limiti stabiliti dai contratti collettivi nazionali, tra i soggetti e con le procedure negoziali che questi ultimi prevedono;

    ogni iniziativa volta a superare tale equilibrio rischierebbe di rappresentare un surrettizio e antistorico scivolamento verso il modello delle gabbie salariali che furono oggetto di uno specifico accordo tra le parti sociali nel 1945, definitivamente archiviato nel 1972 e che aveva determinato quel fenomeno che fu opportunamente definito «La giungla retributiva»;

    non può essere disatteso il principio del riconoscimento della identica retribuzione per la medesima prestazione lavorativa;

    nello stesso documento approvato dal CNEL, lo scorso 12 ottobre, si evidenzia che già «Marcate differenze si riscontrano infine con riferimento all'area geografica analizzata e questo è un aspetto di particolare delicatezza e rilevanza rispetto a quanti prospettano oggi interventi normativi sul salario minimo differenziati su base territoriale»;

    già ora, la media dei salari riconosciuti nel Mezzogiorno è più bassa di circa 20 punti percentuali rispetto a quelli del Nord Ovest e di 15 punti rispetto al Nord Est;

    il 65 per cento degli accordi relativi alla contrattazione di secondo livello è stipulato al Nord, contro il 30 per cento del Centro e solo il 5 per cento del Sud e Isole;

    la difficoltà di accedere a servizi pubblici e privati, presidi sanitari, trasporti, attività culturali e di intrattenimento penalizzano le realtà del Mezzogiorno;

    tutto ciò va considerato anche in relazione al disegno di legge sulla autonomia differenziata che è attualmente all'esame del Parlamento,

impegna il Governo

ad adottare iniziative, con il pieno coinvolgimento delle parti sociali, per assicurare la massima garanzia della contrattazione collettiva nazionale, scongiurando ogni forma di discriminazione retributiva territoriale, nonché per favorire la contrattazione di secondo livello, nei limiti e secondo le modalità indicate dalla contrattazione nazionale, in tutte le realtà territoriali e settoriali in cui ancora stenta ad essere praticata, con particolare riguardo alle regioni del Mezzogiorno.
9/1627/102. Sarracino, Scotto, Gribaudo, Fossi, Laus.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

basso salario

retribuzione del lavoro

contrattazione collettiva