Legislatura: 19Seduta di annuncio: 233 del 25/01/2024
Primo firmatario: CARAMIELLO ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 L'ABBATE PATTY MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 MORFINO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 APPENDINO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024 TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 25/01/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 25/01/2024 Resoconto CARAMIELLO ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2024 Resoconto DELL'OLIO GIANMAURO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 25/01/2024 GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
DISCUSSIONE IL 25/01/2024
NON ACCOLTO IL 25/01/2024
PARERE GOVERNO IL 25/01/2024
RESPINTO IL 25/01/2024
CONCLUSO IL 25/01/2024
La Camera,
premesso che:
l'articolo 7, del provvedimento in esame, apporta alcune modifiche al decreto legislativo n. 162 del 2011 in materia di cattura e stoccaggio della CO2 (Carbon Capture and Storage CCS), con l'obiettivo di fornire alle imprese con processi cosiddetti «Hard To Abate» (ed al settore termoelettrico a gas) strumenti di decarbonizzazione dei loro processi produttivi mettendole al riparo dal rischio di un aumento dei costi di produzione con connesse problematiche di competitività;
a tal fine è previsto il ricorso ai programmi sperimentali di stoccaggio geologico di CO2 all'interno di giacimenti di idrocarburi esauriti situati nel mare territoriale e nell'ambito della zona economica esclusiva e della piattaforma continentale e viene introdotto un regime «straordinario» per lo stoccaggio geologico nei giacimenti di idrocarburi esauriti off-shore, consentendo al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica di rilasciare licenze di esplorazione e autorizzazioni allo stoccaggio geologico anche in mancanza del piano delle aree idonee;
in particolare il comma 3 dell'articolo 7 demanda al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica la predisposizione di un apposito studio propedeutico in materia di cattura, trasporto e stoccaggio di CO2, finalizzato, inter alia, a delineare un quadro di riferimento normativo funzionale all'effettivo sviluppo della filiera, ad elaborare schemi di regolazione tecnico-economica per tutte le fasi (dalla progettazione all'esercizio), ad effettuare analisi di fattibilità e di sostenibilità, anche sotto il profilo dei costi, nonché a definire meccanismi di remunerazione e supporto del settore, anche avvalendosi, nella redazione del succitato studio, di società di natura privata aventi comprovata esperienza in tali settori;
considerato che:
recenti studi confermano che le operazioni di cattura e stoccaggio di CO2 hanno rilevanti costi energetici ed ambientali che ne ridimensionano fortemente i potenziali vantaggi. L'energia netta prodotta da un impianto a gas naturale da 560 MW cala tra il 56 per cento ed il 70 per cento a seconda delle tecnologie CCS usate e l'introduzione della CCS comporta un extra costo che oscilla tra i 53 ed i 100 euro/MWh;
la riduzione dell'impatto ambientale, in termini di riscaldamento globale, rispetto allo stesso impianto di produzione da gas o carbone, non esclude tuttavia impatti negativi sulla salute degli esseri umani, come risulta dalle analisi di Life Cycle Assesement (LCA). Il processo di separazione coinvolge infatti l'utilizzo di solventi ad alto impatto ambientale, senza considerare che anche l'indicatore del riscaldamento globale è comunque decisamente più basso rispetto a quello calcolato per le energie rinnovabili;
tali criticità spiegano per quali ragioni non esistono applicazioni della tecnologia CCS su larga scala. Emblematico il caso dell'impianto di Petra Nova in Texas, fallito in pochi mesi, rispetto al quale un documento della IEEFA (Institute for Energy Economics and Financial Analysis) ha rilevato che i valori di stoccaggio sono stati molto più bassi delle attese, senza considerare le emissioni dell'unità a gas che alimentava il sistema CCS;
considerato altresì che:
non appare condivisibile che si esternalizzi a società di natura privata l'esercizio di una così importante funzione strategica basata su una tecnologia che presenta notevoli limiti e richiede ancora un'attenta valutazione sui potenziali effetti ambientali ed economici,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa utile volta a garantire il coinvolgimento di Università, istituti ed enti di ricerca che offrano garanzie di terzietà, neutralità e di elevata competenza tecnico-scientifica, nella predisposizione dello studio propedeutico di cui all'articolo 7, comma 3 del presente provvedimento.
9/1606-A/55. Caramiello, Ilaria Fontana, Pavanelli, L'Abbate, Morfino, Santillo, Appendino, Cappelletti, Torto.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):impatto ambientale
industria del gas
gas naturale