ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01606-A/044

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 233 del 25/01/2024
Firmatari
Primo firmatario: CAPPELLETTI ENRICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2024


Stato iter:
25/01/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/01/2024
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2024
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
 
PARERE GOVERNO 25/01/2024
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/01/2024

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 25/01/2024

NON ACCOLTO IL 25/01/2024

PARERE GOVERNO IL 25/01/2024

RESPINTO IL 25/01/2024

CONCLUSO IL 25/01/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01606-A/044
presentato da
CAPPELLETTI Enrico
testo di
Giovedì 25 gennaio 2024, seduta n. 233

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame reca disposizioni urgenti per rafforzare la sicurezza energetica del Paese raggiungibile solamente attraverso l'adozione di politiche di promozione e sostegno agli interventi che favoriscono la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione dei consumi di energia prodotta dai combustibili fossili;

    nel corso dell'anno 2023 si è manifestato in Italia un crollo dei consumi di gas del 10 per cento dovuto in particolar modo dalla contrazione della produzione industriale, dal clima mite e dalle misure di sostegno agli interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio;

    nell'ambito delle fonti rinnovabili, nel 2022 sono stati installati circa 3 GW, di cui 2,1 GW realizzati con la misura del Superbonus. Per l'anno 2023 si stima una installazione di rinnovabili pari a circa 6 GW, un obiettivo raggiunto in gran parte con impianti di piccola taglia;

    le Associazioni di categoria del settore ritengono che tali risultati siano lontani dall'essere sulla buona strada per raggiungere il target nazionale di 80 GW rinnovabili al 2030 indicato dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima). Per metterci in linea con il target 2030 dovremmo installare 10-12 GW all'anno;

    per incrementare la potenza installabile delle rinnovabili è necessario intervenire per velocizzare i processi autorizzativi degli impianti;

    con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea del regolamento 2024/223, il Consiglio europeo istituisce un quadro per accelerare i processi autorizzativi per gli impianti da fonti rinnovabili da parte degli Stati membri;

   considerato che:

    in questa fase storica, la sicurezza energetica viene fortemente compromessa dai gravi accadimenti che hanno comportato la guerra in Ucraina, in Medio Oriente ed il conflitto nel Canale di Suez, strategico per le fonti fossili: da quel braccio di mare passano infatti quasi il 5 per cento del greggio mondiale, il 10 per cento dei prodotti petroliferi e l'8 per cento dei flussi marittimi di gas naturale liquefatto (GNL). I dati italiani sono ancora più netti: secondo FederPetroli, circa il 27 per cento dell'import italiano di greggio e il 34 per cento del GNL transitano dall'area interessata dal conflitto;

    è indubbio che quote più elevate di energia da fonti rinnovabili rafforzerebbero ulteriormente la resilienza dell'Unione. Quanto è più rapida la diffusione delle energie rinnovabili, tanto maggiore sarà l'impatto positivo sulla resilienza dell'Unione, sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, sui prezzi dell'energia e sull'indipendenza dai combustibili fossili;

   tenuto conto che:

    nell'ordinamento giuridico nazionale è stata istituita la cosiddetta Commissione PNRR-PNIEC per velocizzare le procedure autorizzative di Valutazione di Impatto Ambientale. Ai fini della valutazione dei progetti, attualmente, nella trattazione dei procedimenti di sua competenza, la Commissione da precedenza ai progetti aventi un comprovato valore economico superiore a 5 milioni di euro ovvero una ricaduta in termini di maggiore occupazione attesa superiore a quindici unità di personale, nonché ai progetti cui si correlano scadenze non superiori a dodici mesi di fatto dando priorità a grandi progetti che riguardano in particolare l'energia fossile;

    contrariamente ai regolamenti europei, che ci orientano ad accelerare le procedure autorizzative per la realizzazione di impianti rinnovabili, le procedure del nostro ordinamento favoriscono la dipendenza degli approvvigionamenti dei combustibili fossili del nostro Paese minando la sicurezza energetica,

impegna il Governo

ad adottare con urgenza le opportune modifiche al processo di valutazione dei progetti della commissione PNRR-PNIEC, riconoscendo la precedenza di valutazione ai progetti per la costruzione di impianti che producono energia rinnovabile, alle opere e alle infrastrutture connesse indispensabili alla costruzione degli stessi.
9/1606-A/44. Cappelletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

energia dolce

indipendenza energetica