ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01606-A/026

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 233 del 25/01/2024
Firmatari
Primo firmatario: CAFIERO DE RAHO FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/01/2024


Stato iter:
25/01/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 25/01/2024
GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 25/01/2024
Resoconto D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

PROPOSTA RIFORMULAZIONE IL 25/01/2024

NON ACCOLTO IL 25/01/2024

PARERE GOVERNO IL 25/01/2024

DISCUSSIONE IL 25/01/2024

RESPINTO IL 25/01/2024

CONCLUSO IL 25/01/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01606-A/026
presentato da
CAFIERO DE RAHO Federico
testo di
Giovedì 25 gennaio 2024, seduta n. 233

   La Camera,

   premesso che:

    il provvedimento in esame introduce disposizioni volte, da un lato, alla sicurezza delle forniture energetiche del nostro Paese, garantendo quindi la capacità di far fronte con continuità alla domanda di energia e l'economicità della stessa, e, dall'altro lato, alla urgenza di perseguire il raggiungimento degli impegnativi obiettivi di decarbonizzazione, considerando l'attuale quadro dell'approvvigionamento e dell'impiego delle fonti di energia – che si caratterizza per elevati rischi di instabilità del contesto geopolitico, con potenziali impatti di ulteriori impulsi inflazionistici;

   considerato che:

    l'articolo 1, in particolare, reca misure finalizzate ad accelerare gli investimenti in autoproduzione di energia rinnovabile nei settori a forte consumo di energia;

    esistono impianti a fonti energetiche rinnovabili confiscati in via definitiva alle organizzazioni criminali che se non gestiti da soggetti idonei in possesso altresì del know how specifico, potrebbero smettere di produrre, con gravi perdite anche in termini di efficientamento energetico;

    al fine di valorizzare l'utilizzo e l'apporto che i citati impianti FER confiscati alle organizzazioni criminali – e, quindi, non più incentivati e a rischio di cessazione della produzione perché fuori mercato – possono dare alla produzione di energia elettrica nazionale, è opportuno, anziché lasciare la gestione e l'organizzazione dei predetti all'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – di cui al decreto-legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2010, n. 50, affidare la prosecuzione della produzione di energia di tali impianti confiscati a soggetti idonei alla gestione degli stessi, anche dal punto di vista tecnico-organizzativo;

    a tal fine, il Gestore dei Servizi Energetici (d'ora GSE) potrebbe subentrare nella titolarità e nella gestione di tali asset, vendendo di conseguenza l'energia elettrica prodotta anche tramite Power Purchase AgreementPPA (ovvero contratto di acquisto dell'energia a medio e lungo termine che ne regola la somministrazione tra un soggetto produttore – che possiede l'impianto – e un soggetto acquirente), con grandi consumatori di energia, ovvero per finalità di povertà energetica;

    tra l'altro, i trasferimenti da parte dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata – di cui al decreto-legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 – al GSE non verrebbero effettuati a titolo oneroso, in quanto i costi di gestione da parte del GSE degli impianti sarebbero coperti dalle entrate derivanti dalla vendita dell'energia prodotta;

    non solo: affidare la prosecuzione dell'attività energetica di tali impianti al GSE significa altresì sottrarli alla criminalità organizzata, consentendo una gestione pubblica degli stessi, con beneficio anche per gli utenti finali, i cittadini,

impegna il Governo

ad adottare, nel primo provvedimento utile, idonee disposizioni volte al trasferimento nella titolarità del GSE Spa, da parte dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di cui al decreto-legge 4 febbraio 2010, n. 4, degli impianti alimentati da fonti rinnovabili confiscati in via definitiva alle organizzazioni criminali, al fine di valorizzarne la produzione attraverso la vendita sui mercati organizzati dell'energia elettrica ovvero attraverso la negoziazione di contratti di lungo termine di energia rinnovabile con grandi consumatori di energia o con gruppi di acquisto di piccoli consumatori per finalità di contrasto alla povertà energetica.
9/1606-A/26. Cafiero De Raho.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

energia rinnovabile

industria elettrica

produzione d'energia