Legislatura: 19Seduta di annuncio: 200 del 22/11/2023
Primo firmatario: STEFANAZZI CLAUDIO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 22/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 22/11/2023 FRENI FEDERICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
NON ACCOLTO IL 22/11/2023
PARERE GOVERNO IL 22/11/2023
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 22/11/2023
RESPINTO IL 23/11/2023
CONCLUSO IL 23/11/2023
La Camera,
premesso che:
il presente provvedimento reca disposizioni urgenti in materia di proroga di termini normativi e versamenti fiscali tra cui una serie di disposizioni in materia di enti locali;
in particolare, l'articolo 6-bis proroga al 31 ottobre 2023 (dal 31 luglio 2023) il termine entro il quale i comuni devono certificare il raggiungimento degli obiettivi di servizio relativi al potenziamento dei servizi sociali comunali, del servizio asili nido e del trasporto scolastico di alunni con disabilità mentre l'articolo 6-ter, al comma 1, proroga la decorrenza dell'obbligo, previsto per i comuni, di utilizzare il Prospetto delle aliquote IMU e al comma 2 modifica la disciplina del contributo alla finanza pubblica a carico di regioni ed enti locali previsto dalla legge di bilancio 2021 per il triennio 2023-2025;
si tratta di misure in favore degli enti locali che rispondono alla necessità di assistere il comparto in una fase in cui, dopo la crisi pandemica e quella energetica, sono evidenti le ragioni di crisi in particolare per quel che riguarda il fenomeno dell'inflazione;
i prezzi sono aumentati in media di oltre il 15 per cento negli ultimi 24 mesi esponendo i bilanci comunali ad incrementi corrispondenti sulle spese intermedie (acquisto di beni e servizi, contratti di servizio), che per l'intero comparto superano i 30 miliardi di euro. Secondo l'ANCI, «anche ipotizzando che solo la metà di queste spese siano incise dall'incremento dei prezzi, c'è un rischio di aggravio tra il 2024 e il 2025 di oltre 2 miliardi di euro in spesa corrente, a parità di servizi-resi»;
per questo motivo andrebbero sostenute tutte le misure tese ad alleggerire e flessibilizzare i vincoli di bilancio degli enti territoriali;
il comma 822 della legge di bilancio 2023, ha stabilito che in sede di approvazione del rendiconto 2022 da parte dell'organo esecutivo, le regioni e gli enti locali, fossero autorizzati allo svincolo delle quote di avanzo vincolato di amministrazione riferite ad interventi conclusi o già finanziati negli anni precedenti con risorse proprie, non gravate da obbligazioni sottostanti già contratte e con esclusione delle somme relative alle funzioni fondamentali e ai livelli essenziali delle prestazioni;
le risorse così svincolate potevano essere utilizzate da ciascun ente per tre finalità: a) la copertura dei maggiori costi energetici sostenuti dagli enti territoriali, nonché dalle aziende del servizio sanitario regionale; b) la copertura del disavanzo della gestione 2022 delle aziende del servizio sanitario regionale derivante dai maggiori costi diretti e indiretti conseguenti alla pandemia di COVID-19 e alla crescita dei costi energetici; c) contributi per attenuare la crisi delle imprese dovuta ai rincari delle fonti energetiche,
impegna il Governo
ad estendere anche all'approvazione del rendiconto 2023 degli enti territoriali la facoltà di svincolare quote di avanzo vincolato di amministrazione per coprire i maggiori costi derivanti dalla crisi pandemica ed energetica e per la copertura del disavanzo della gestione 2023 delle aziende del servizio sanitario regionale derivante dalla crescita dei costi energetici ed inflattivi.
9/1551/64. Stefanazzi.