ATTO CAMERA

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01435-A/005

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 270 del 26/03/2024
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: MISTO-+EUROPA
Data firma: 26/03/2024


Stato iter:
26/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 26/03/2024
RIXI EDOARDO VICE MINISTRO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
Fasi iter:

ACCOLTO COME RACCOMANDAZIONE IL 26/03/2024

PARERE GOVERNO IL 26/03/2024

RINUNCIA ALLA VOTAZIONE IL 26/03/2024

CONCLUSO IL 26/03/2024

Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01435-A/005
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Martedì 26 marzo 2024, seduta n. 270

   La Camera,

   premesso che:

    il disegno di legge «Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», all'articolo 4 richiama indirettamente il tema degli orari di guida e di riposo degli autisti dell'autotrasporto di merci e persone, facendo riferimento all'articolo 174 del codice della strada;

    il tema sopra citato è particolarmente sensibile per gli effetti che ha sulla salute e sicurezza degli autisti e degli altri utenti della strada. Una ricerca dell'European Transport Workers' Federation (ETF), «ETF research on driver fatigue uncovers irrefutable hard evidence requiring urgent action», mostra che il 60 per cento dei conducenti di camion sulle lunghe percorrenze si sente sempre stanco al volante e il 30 per cento ha ammesso di essersi addormentato al volante almeno una volta negli ultimi dodici mesi. I numeri potrebbero essere anche più alti, in considerazione del fatto che il campione è costituito da utenti facenti parte del sindacato e, dunque, esposti a migliori condizioni di lavoro;

    la condizione di stanchezza, che genera un aumento dei tempi di reazione, l'incapacità di controllare il mezzo oltre che problemi di salute e sociali del lavoratore, deriva da un insieme complesso di cause, molte delle quali sono comunque riconducibili alla gestione del tempo di lavoro e di riposo; sul tema degli orari di guida e di riposo negli ultimi anni sono stati fatti importanti avanzamenti nella normativa a livello europeo: il regolamento (CE) n. 561/2006, modificato dal regolamento (UE) 2020/1054, rappresenta infatti una pietra miliare che permette anche di evitare le più selvagge forme di dumping tra Paesi europei. Tuttavia, destano preoccupazione le proposte di modifica contenute nelle relazioni sul «dossier autobus» (Bus & Coach) avanzate dalle commissioni per i trasporti e il turismo (TRAN) e per l'occupazione e gli affari sociali (EMPL) nell'ambito del pacchetto mobilità della Commissione europea 2022 (EU Mobility Package) sul tema delle interruzioni di guida e dei riposi giornalieri;

    inoltre, nel tempo, si sono riscontrati problemi di applicazione del suddetto regolamento, dal momento che le eccezioni previste per particolari situazioni stanno diventando la regola per la massimizzazione dei profitti, portando l'orario normale di lavoro ad una estensione tale, anche 15 ore, da non garantire il rispetto delle condizioni di salute e sicurezza;

    tale situazione andrebbe prontamente contrastata mediante maggiori controlli sul rispetto della normativa e attraverso un apparato sanzionatorie che funga da deterrente verso l'imposizione di ritmi di lavoro che non consentono di guidare in sicurezza e che rendono la strada un luogo pericoloso per gli utenti. Ciò è possibile attraverso il potenziamento dei controlli su strada, l'armonizzazione delle modalità operative di controllo del sistema della patente estera e del cronotachigrafo digitale nonché disincentivando le aziende a richiedere ritmi di lavoro eccessivi e al contempo tutelando maggiormente il lavoratore che, in quanto parte debole del rapporto di lavoro, si trova spesso costretto ad eludere la normativa;

    a tal riguardo, le disposizioni vigenti prevedono che per le violazioni della normativa sugli orari di guida e di riposo vi sia una condivisione delle due parti, l'impresa e il dipendente. Tuttavia, nella pratica, molto spesso è l'autista che paga la sanzione o, anche quando ricade sull'azienda, la stessa viene addebitata al lavoratore poiché la prova di responsabilizzazione dell'autista è spesso affidata al mero rispetto di una formalità burocratica,

impegna il Governo

ad adottare iniziative volte a garantire i corretti orari di guida e di riposo dei lavoratori dell'autotrasporto di merci e persone, adottando maggiori controlli, accrescendo le tutele nei confronti degli autisti, disincentivando l'imposizione da parte delle aziende di ritmi di lavoro eccessivi e affermando a livello europeo la necessità di lasciare inalterate le disposizioni previste dal regolamento (CE) n. 561/2006, modificato dal regolamento (UE) 2020/1054.
9/1435-A/5. Pastorino.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ritmo di lavoro

personale di guida

durata del lavoro