Legislatura: 19Seduta di annuncio: 210 del 06/12/2023
Primo firmatario: ASCANI ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 06/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 06/12/2023 VALENTINI VALENTINO VICE MINISTRO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
NON ACCOLTO IL 06/12/2023
PARERE GOVERNO IL 06/12/2023
RESPINTO IL 06/12/2023
CONCLUSO IL 06/12/2023
La Camera,
premesso che:
è all'esame della Camera l'A.C. 1341 recante disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy;
in particolare agli articoli 25 e seguenti vengono introdotte disposizioni in materia di imprese culturali e creative, con la costituzione presso il Ministero della cultura di un albo delle imprese culturali e creative di interesse nazionale, nonché viene prevista l'erogazione di contributi in conto capitale al fine di rendere più competitivo il settore culturale e creativo, promuovendo e sostenendo gli investimenti effettuati nel territorio nazionale dalle imprese culturali e creative;
tali disposizioni recepiscono in larghissima parte un testo approvato alla Camera nella XVII legislatura, che nasceva al termine di un lavoro lungo e approfondito che aveva visto la partecipazione ed il coinvolgimento di un numero considerevole di istituzioni e di operatori del settore culturale, e che trovava le sue motivazioni più profonde nella convinzione che l'Europa, se vuole restare competitiva in un ambiente globale, e in evoluzione, deve creare le condizioni propizie al fiorire della creatività e dell'innovazione;
del resto, la stessa Commissione europea aveva dedicato, già nel 2010, un Libro verde proprio al tema delle industrie culturali e creative, mettendo già allora in luce la centralità dei temi della cultura e della creatività, elementi questi che sono certamente costitutivi anche dell'identità italiana, contribuendo ad accrescere il valore sociale ed economico del nostro Paese;
va infatti ricordato che la tutela e la promozione delle imprese culturali e creative riveste un'importanza fondamentale anche in considerazione dei princìpi stabiliti dalla Costituzione, e in particolare dall'articolo 9, laddove prevede che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica;
in quest'ottica appare fondamentale, oltre alle disposizioni già introdotte, quale misura di ulteriore agevolazione, riconoscere ai soggetti culturali e creativi anche la possibilità di chiedere la concessione di beni demaniali dismessi, previo bando, per svolgere la propria attività, prevedendo che tali finalità siano recepite anche nel documento di strategia nazionale per la valorizzazione dei beni e delle aziende confiscate alla criminalità organizzata,
impegna il Governo
ad adottare ogni iniziativa utile volta a favorire la concessione, mediante messa a bando, dei beni demaniali dismessi a favore delle imprese culturali e creative, come definite dall'articolo 25 del provvedimento in esame, per lo svolgimento delle attività che rientrano nell'oggetto sociale.
9/1341-A/7. Ascani.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):denominazione di origine
industria culturale