Legislatura: 18Seduta di annuncio: 429 del 18/11/2020
Atto numero: 8/00127
Primo firmatario: EMILIOZZI MIRELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 CABRAS PINO MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 CARELLI EMILIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 EHM YANA CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020 SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 18/11/2020
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/03/2021 EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 17/03/2021 DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) INTERVENTO PARLAMENTARE 17/03/2021 LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO PARLAMENTARE 30/06/2021 FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO ILLUSTRAZIONE 30/06/2021 EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE DICHIARAZIONE GOVERNO 30/06/2021 DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) INTERVENTO PARLAMENTARE 30/06/2021 QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER ORSINI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 30/06/2021 DELLA VEDOVA BENEDETTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
ATTO MODIFICATO IL 12/03/2021
DISCUSSIONE IL 17/03/2021
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 17/03/2021
AUDIZIONE INFORMALE IL 30/03/2021
DISCUSSIONE IL 30/06/2021
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 30/06/2021
ACCOLTO IL 30/06/2021
PARERE GOVERNO IL 30/06/2021
APPROVATO (RISOLUZIONE CONCLUSIVA) IL 30/06/2021
CONCLUSO IL 30/06/2021
La III Commissione,
premesso che:
l'Etiopia è una Repubblica federale suddivisa in 10 regioni in cui convivono circa 80 gruppi etnici e dove si parlano lingue diverse;
nella notte tra il 3 e il 4 novembre 2020, il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed ha annunciato l'inizio di una offensiva militare nella regione settentrionale dell'Etiopia come risposta ad attentati contro avamposti militari e in particolare ad un presunto attacco avvenuto il 3 novembre 2020 dal Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf – collegato al partito al governo nel Tigrai) contro la base dell'esercito federale a Macallè, capitale del Tigrai;
sebbene lo stesso Primo Ministro abbia dichiarato il 28 novembre 2020 conclusa l'offensiva militare, «senza che alcun civile venisse ferito nell'offensiva», in seguito alla riconquista di Macallè, il conflitto si è trasformato in una guerra drammatica che vede molteplici attori coinvolti direttamente e indirettamente;
dal mese di novembre 2020 in Tigrai sono decedute migliaia di persone, mentre altre centinaia di migliaia sono state costrette a fuggire e la regione che conta più di 7 milioni di abitanti sta affrontando carenze di cibo, acqua e medicine;
il 26 febbraio 2021, il New York Times ha pubblicato un documento interno dell'amministrazione statunitense in cui si afferma che l'Etiopia sta conducendo «una campagna sistematica di pulizia etnica» sotto la copertura della guerra nella regione del Tigrai. Il rapporto descrive «in termini netti una terra di case saccheggiate e villaggi deserti dove decine di migliaia di persone sono irreperibili»;
secondo quanto si legge nel citato rapporto, funzionari etiopici e combattenti della milizia alleata della vicina regione Amhara, si sarebbero trasferiti nel Tigrai dove stanno «deliberatamente ed efficacemente rendendo il Tigrai occidentale etnicamente omogeneo attraverso l'uso organizzato della forza e dell'intimidazione»;
oltre all'offensiva militare, sulla regione settentrionale è stato imposto un blocco totale delle comunicazioni – internet, telefoni fissi e cellulari – che è stato allentato parzialmente soltanto nelle ultime settimane e che non ha permesso nei mesi passati di conoscere a pieno la drammaticità di quel che stava accadendo nella regione;
un rapporto di Amnesty International, basato su testimonianze dirette di sopravvissuti, ha documentato un massacro di «centinaia di civili disarmati», avvenuto nella città di Axum tra il 28 e il 29 novembre da parte di soldati eritrei. Le immagini satellitari della città raccolte dal Crisis Evidence Lab di Amnesty evidenzierebbero anche fosse comuni vicino alle due chiese di Axum. Secondo il report le truppe eritree ed etiopi avrebbero compiuto «bombardamenti indiscriminati, saccheggi, raid casa per casa» e si tratterebbe di atti che «potrebbero avere la portata di un crimine di guerra»;
il 30 novembre 2020, secondo quanto riportato dalla Cnn con un'indagine basata sulle testimonianze di una dozzina di testimoni oculari sopravvissuti, centinaia di civili sarebbero stati crivellati da colpi di arma da fuoco mentre stavano celebrando la messa nella chiesa rupestre di Maryam Dengelat, in occasione di Tsion Maryam, una festa annuale per celebrare il giorno in cui gli etiopi credono che l'Arca dell'Alleanza sia stata portata nel Paese da Gerusalemme. Secondo quanto si apprende il massacro sarebbe continuato per tre giorni ai danni di residenti, pellegrini e rifugiati presenti nell'area;
altri numerosi episodi di bombardamenti indiscriminati sono stati raccolti in base alle testimonianze raccolte nei mesi scorsi in diversi luoghi del Tigrai che hanno confermato episodi di saccheggi, stupri e danni alle infrastrutture civili in diverse parti della regione;
in questi mesi, la presenza di soldati stranieri e l'appoggio da parte di forze esterne alla nazione è sempre stata negata dal Governo etiope, anche se documentata da inchieste giornalistiche, report di Organizzazioni non governative, nonché dallo stesso Tlpf, ora è confermata da diversi Governi stranieri e in particolare dagli Stati Uniti d'America, che ha nell'Etiopia il principale alleato in Africa, secondo quanto recentemente affermato dal Segretario di Stato americano, Anthony Blinken, che ha confermato la presenza di soldati eritrei nel Tigrai;
nel conflitto avrebbero un certo ruolo i Paesi del golfo, interessati a stabilizzare l'Etiopia per ragioni economiche e per controbilanciare la presenza turca in Somalia. In particolare, gli Emirati Arabi Uniti avrebbero offerto diretto sostegno militare attraverso la loro presenza in Eritrea, nella base di Assab;
occorre agire rapidamente per porre fine alle violenze, per evitare una ulteriore escalation e per offrire un immediato sollievo alla popolazione,
impegna il Governo:
a chiedere, in tutte le sedi competenti, la fine delle violenze e l'interruzione di ogni iniziativa militare in atto in Etiopia e nella regione del Corno d'Africa, e il ritiro immediato delle forze eritree e delle forze regionali Amhara dal Tigrai, affinché si arrivi a dichiarazioni unilaterali di cessazione delle ostilità da parte di tutte le parti in conflitto e si attivino i necessari negoziati volti a dare soluzioni condivise ai contenziosi che hanno provocato la crisi;
ad adottare iniziative, nelle competenti sedi, per promuovere un'indagine internazionale completa e indipendente su tutte le segnalazioni di violazioni dei diritti umani, abusi e atrocità commesse in Tigrai;
a fornire, con gli altri partner internazionali e in particolare con l'Unione europea e nell'ambito delle Nazioni Unite, assistenza umanitaria alle popolazioni bisognose nelle regioni colpite dal conflitto e agli sfollati e ai rifugiati nei Paesi vicini.
(7-00585) (Nuova formulazione) «Emiliozzi, Suriano, Cabras, Carelli, Colletti, De Carlo, Del Grosso, Di Stasio, Ehm, Fantinati, Grande, Olgiati, Romaniello, Siragusa».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aiuto ai meno abbienti
esercito
aiuto umanitario