ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 529 del 23/06/2021
Abbinamenti
Atto 6/00192 abbinato in data 23/06/2021
Firmatari
Primo firmatario: GALIZIA FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/06/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 23/06/2021
DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO 23/06/2021
MARROCCO PATRIZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 23/06/2021
COLANINNO MATTEO ITALIA VIVA 23/06/2021
FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI 23/06/2021
PETTARIN GUIDO GERMANO CORAGGIO ITALIA 23/06/2021
SCHULLIAN MANFRED MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE 23/06/2021
COLUCCI ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC 23/06/2021
ERMELLINO ALESSANDRA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO 23/06/2021
TASSO ANTONIO MISTO-MAIE-PSI 23/06/2021


Stato iter:
23/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 23/06/2021
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
INTERVENTO GOVERNO 23/06/2021
Resoconto DRAGHI MARIO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
DICHIARAZIONE VOTO 23/06/2021
Resoconto ANGIOLA NUNZIO MISTO-AZIONE-+EUROPA-RADICALI ITALIANI
Resoconto TASSO ANTONIO MISTO-MAIE-PSI
Resoconto GEBHARD RENATE MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Resoconto FIORAMONTI LORENZO MISTO-FACCIAMO ECO-FEDERAZIONE DEI VERDI
Resoconto LUPI MAURIZIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Resoconto ERMELLINO ALESSANDRA MISTO-CENTRO DEMOCRATICO
Resoconto CABRAS PINO MISTO-L'ALTERNATIVA C'È
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Resoconto MUGNAI STEFANO CORAGGIO ITALIA
Resoconto MIGLIORE GENNARO ITALIA VIVA
Resoconto LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA
Resoconto VALENTINI VALENTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Resoconto GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto SGARBI VITTORIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-RINASCIMENTO ADC
Resoconto FRATOIANNI NICOLA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 23/06/2021

ACCOLTO IL 23/06/2021

PARERE GOVERNO IL 23/06/2021

DISCUSSIONE IL 23/06/2021

APPROVATO IL 23/06/2021

CONCLUSO IL 23/06/2021

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00191
presentato da
GALIZIA Francesca
testo di
Mercoledì 23 giugno 2021, seduta n. 529

   La Camera,
   premesso che:
    durante il prossimo Consiglio europeo del 24-25 giugno 2021, i Capi di Stato e di Governo degli Stati membri UE affronteranno le seguenti questioni: il coordinamento UE nel contrasto al COVID-19; la ripresa economica europea; il tema delle migrazioni. Il Consiglio europeo tornerà inoltre sulla situazione delle relazioni con la Turchia e con la Russia;
    i Capi di Stato e di Governo si concentreranno sulla situazione epidemiologica e sui vaccini e sugli ulteriori ostacoli per tornare alla libera circolazione;
    in questo quadro, si farà il punto sullo stato di attuazione del Certificato COVID Digitale dell'Unione europea, in vista della sua entrata in vigore il prossimo 1o luglio. Il Certificato è stato approvato dal Parlamento europeo lo scorso 8 giugno e il successivo 14 giugno si è quindi concluso l'iter legislativo della proposta di regolamento istitutiva del Certificato, con la firma da parte dei Presidenti delle tre istituzioni dell'Unione – Parlamento europeo, Consiglio dell'Unione europea e Commissione europea;
    il Certificato COVID Digitale dell'Unione europea risponde all'esigenza di agevolare la libera circolazione all'interno dell'Unione europea in condizioni di sicurezza durante la pandemia e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Esso fornisce un quadro comune per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati inter-operabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione dalla COVID-19;
    il tema della solidarietà verso i nostri partner internazionali continuerà ad essere attenzionato, anche alla luce del Vertice Mondiale sulla Salute che si è svolto a Roma lo scorso 21 maggio, in occasione della Presidenza di turno del G20 assunta dall'Italia, e della decisione da parte dell'Unione di donare almeno 100 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell'anno a Paesi a reddito medio-basso o di ridistribuirlo ad altri Paesi europei;
    resta fondamentale che gli sforzi europei proseguano e si moltiplichino nel contesto delle iniziative globali per superare la pandemia, sostenendo il dispositivo COVAX per lo sviluppo, la produzione e un accesso equo ed universale ai vaccini anti COVID-19;
    in prospettiva, l'appuntamento di novembre dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per una Convenzione Quadro in materia di preparazione e risposta alla Pandemia, sarà un ulteriore passo in avanti per una risposta coesa e pronta a tutela della salute;
    la solidarietà globale portata avanti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità con l'Unione europea e altri organismi internazionali, resta per l'Italia un canale importante per la solidarietà vaccinale;
    l'Italia sostiene gli sforzi per contrastare la pandemia, da portare avanti in modo coordinato per conciliare la tutela della salute e la prospettiva di riapertura funzionali alla ripresa economica;
    il Consiglio europeo farà il punto sui progressi compiuti nell'azione comune per il rilancio economico attraverso Next Generation EU e si soffermerà anche sulla raccomandazione della politica economica dell'area euro che pone un forte accento sullo strumento per la ripresa e la resilienza;
    lo strumento Next Generation EU entra ora in una fase pienamente operativa grazie all'approvazione ed entrata in vigore della Decisione sulle Risorse Proprie. In questo contesto, l'Unione ha fatto il suo esordio sui mercati finanziari, con una prima emissione da 20 miliardi di euro e che per l'anno in corso dovrebbe arrivare a 185 miliardi di euro;
    l'Italia è in prima linea nel sostenere l'obiettivo strategico dell'Unione di trasformazione economica in senso digitale e verde, che sia altresì inclusiva. In questo senso, la Dichiarazione di Porto resta un punto di riferimento imprescindibile per contrastare l'esclusione sociale e la povertà;
    alla luce dell'intensificarsi degli sbarchi sulle coste italiane, su richiesta dell'Italia, formulata al Consiglio europeo straordinario del 24-25 maggio 2021, i Capi di Stato e di Governo torneranno ad affrontare il tema migratorio che costituisce una priorità strategica per l'Unione e che i leader non affrontavano in maniera esaustiva dal Consiglio europeo del 28-29 giugno 2018;
    l'attuale assetto europeo sulla gestione della migrazione e il Regolamento di Dublino si sono rivelati inadeguati al fenomeno, perché lasciano alcuni Paesi sovraesposti, come l'Italia;
    il tema della migrazione ha assunto un ruolo chiave nelle relazioni esterne dell'Unione europea e nell'agenda di politica estera, come sottolineato anche nel Nuovo Patto sulla migrazione e asilo, presentato dalla Commissione europea, che ha proposto un nuovo inizio in materia di migrazione, rafforzando la fiducia attraverso procedure più efficaci e cercando un equilibrio soddisfacente tra responsabilità e solidarietà;
    la Presidenza di turno portoghese ha riferito in occasione del Consiglio Giustizia e Affari Interni (parte Interno) dell'8 giugno 2021 sullo stato dell'arte evidenziando un sostanziale stallo su alcuni dei punti chiave del Patto;
    occorre superare lo stallo negoziale sul nuovo Patto europeo sulla Migrazione e l'Asilo, trovando nuovo impulso politico per convergere su un punto comune di azione ispirato ai criteri di responsabilità e solidarietà europea;
    occorre una maggiore protezione delle frontiere esterne e va scongiurato il rischio di uno sproporzionato accrescimento degli oneri e delle responsabilità che graverebbero sugli Stati membri frontalieri, già in difficoltà in quanto teatro di arrivi illegali e sbarchi a seguito delle operazioni di ricerca e salvataggio in mare;
    risulta pertanto fondamentale, nelle more di una riforma organica delle politiche di contenimento dell'immigrazione e del superamento di Dublino, assicurarsi che gli Stati di bandiera delle navi europee che effettuano operazioni di salvataggio in mare, collaborino all'individuazione di un porto di sbarco e si assumano la responsabilità dell'accoglienza delle persone soccorse, nel rispetto delle convenzioni internazionali sul diritto del mare;
    al contempo, è importante che l'Europa valuti la questione dell'emigrazione dei cittadini europei, considerato che in alcune aree si registra un forte spopolamento e calo demografico, in particolar modo nei Paesi dell'Est Europa, ma anche nelle aree del Sud europeo;
    come convenuto al Consiglio Europeo di marzo scorso, i Capi di Stato e di Governo torneranno sul tema delle relazioni con la Turchia, alla luce dell'interesse strategico ad assicurare un ambiente stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale, nell'interesse dell'Unione europea e degli Stati Membri;
    sono cessati negli ultimi mesi gli atti unilaterali e provocatori da parte turca nel Mediterraneo orientale e sono ripresi i colloqui esplorativi tra Ankara e Atene che hanno consentito la ripresa di un dialogo;
    sono tuttavia necessari ancora ulteriori sforzi e maggiore impegno, in particolare da parte turca, per affrontare e risolvere i nodi tuttora irrisolti nell'area;
    come convenuto nel corso del Consiglio europeo di marzo scorso, a fronte di questi primi segnali positivi, l'Unione europea ha avviato il lavoro tecnico necessario per costruire un'agenda positiva con la Turchia, cominciando col sollecitare l'adempimento da parte di Ankara degli obblighi derivanti dall'Unione doganale con l'Unione europea, anche in vista della sua possibile modernizzazione;
    il rispetto degli obblighi derivanti dall'Unione doganale – e in prospettiva la sua modernizzazione – è necessario anche nell'interesse delle aziende italiane;
    appare nell'interesse dell'Unione europea – e del nostro Paese – avviare un dialogo politico costruttivo su temi di comune interesse, dalla salute, al clima, alle crisi regionali, alle migrazioni e alla lotta al terrorismo;
    pur essendo ripresi i colloqui informali sulla questione cipriota sponsorizzati dalle Nazioni Unite, non è stato ancora possibile stabilire una piattaforma negoziale che rispetti le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite;
    permane la necessità di un ben più forte impegno da parte di Ankara nel rispetto dei diritti umani fondamentali, compresi i diritti delle donne, dello stato di diritto e dei valori europei, a partire dalla richiesta di rientro nella Convenzione di Istanbul e della ferma condanna per la repressione sistematica di molte voci dell'opposizione;
    sulla Russia, durante la riunione straordinaria del 24-25 maggio scorso, il Consiglio europeo ha condannato le attività illegali e destabilizzanti di Mosca contro l'Unione europea e i suoi Stati membri, come indicato dai leader UE nei punti 11-15 delle Conclusioni adottate;
    l'Alto rappresentante e la Commissione hanno presentato una relazione contenente opzioni strategiche sui rapporti UE-Russia in linea con i «cinque principi-guida», in vista della sua riunione del giugno 2021;
    il Consiglio europeo, in linea con le conclusioni di maggio, terrà un dibattito sullo stato delle relazioni tra l'Unione e la Russia, sulla base del predetto rapporto,

impegna, quindi, il Governo:

   1) a rafforzare la strategia europea per i vaccini volta a garantire la produzione e la distribuzione universale, equa e gratuita di vaccini sicuri ed efficaci, e al contempo potenziare la ricerca per trovare una cura appropriata ragionando anche su protocolli mirati ad evitare l'ospedalizzazione attraverso cure domiciliari più efficienti, nonché proseguire sulla strada del coordinamento a livello europeo, nella lotta contro il COVID-19 e, anche al fine di prevenire future crisi, rafforzare l'Unione sotto il profilo della sua incisività nel garantire e proteggere la salute;
   2) ad assicurare, in raccordo con la Commissione europea, lo sviluppo della capacità industriale interna all'Unione europea, garantendo anche la concorrenza leale contro le distorsioni di attori economici di Paesi extra-UE, in difesa degli assetti strategici e dei dati dell'Unione europea, e rafforzando il suo potenziale di ricerca con la nascita dell'incubatore HERA nonché quella mirante alla produzione di vaccini COVID-19 nel territorio italiano;
   3) a lavorare in ambito europeo per rafforzare la farmaco-vigilanza e rafforzare la sicurezza di tutti i vaccini, nonché a coordinare azioni comuni europee di sorveglianza attiva e sequenziamento genomico del COVID-19 per controllare lo sviluppo delle varianti;
   4) a farsi promotore della rapida attuazione dal 1o luglio 2021 della normativa europea in materia di «certificati COVID digitali dell'Unione europea» al fine di consentire, nel rispetto della protezione dei dati e della privacy e senza l'introduzione di discriminazioni, un approccio coordinato riguardo ai viaggi e una riapertura sicura e duratura della circolazione all'interno dei confini europei, assicurando anche che nel contemperare le esigenze legate alla libertà di movimento delle persone con la prioritaria garanzia della salute pubblica sia rispettato il principio di proporzionalità;
   5) a ribadire, in linea con la Dichiarazione del Vertice G7 di Carbis Bay, di essere in prima linea nello sforzo internazionale per un accesso universale, equo e gratuito ai vaccini su scala globale, soprattutto nei confronti dei Paesi terzi a basso e medio reddito, al fine di velocizzare la campagna di immunizzazione e riaffermare il ruolo solidale dell'Unione europea anche con riguardo alla diplomazia vaccinale;
   6) a moltiplicare gli sforzi in ambito europeo per supportare gli strumenti di solidarietà internazionale nei confronti dei Paesi terzi ed in particolare di quelli vulnerabili, a partire dalla COVAX facility e dall'iniziativa della Commissione europea, nell'ambito di Team Europa, volta alla produzione di vaccini e tecnologie sanitarie nei Paesi a basso e medio reddito, per assicurare un equo ed efficace accesso ai vaccini su scala globale, indipendentemente dal livello di reddito;
   7) ad adoperarsi nel quadro dell'Unione europea e nelle altre sedi multilaterali rilevanti con riguardo alle discussioni sulla proprietà intellettuale, affinché si possa derogare temporaneamente per i vaccini anti-COVID-19 al regime ordinario dell'accordo TRIPS sui brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale, prevedendo anche il trasferimento del know-how necessario, con l'obiettivo di fornire una risposta robusta e rapida alla pandemia;
   8) a continuare a garantire il coordinamento in ambito sanitario tra gli Stati membri dell'Unione europea, con l'impegno di rafforzare le competenze dell'Unione in materia, migliorare la capacità europea di salvaguardare la libera circolazione e combattere le gravi minacce per la salute dei cittadini europei su scala continentale e globale come la pandemia COVID-19;
   9) ad affermare che « Next Generation EU» resta uno strumento fondamentale per la transizione ecologica e digitale e per stimolare la ripresa economica, insieme ad adeguate misure di sostegno di livello nazionale nel quadro delle misure europee come l'attivazione della clausola di salvaguardia del Patto di Stabilità e Crescita fino al 2022 e il quadro temporaneo sugli aiuti di Stato;
   10) ad attivarsi in tutte le opportune sedi istituzionali europee per aprire la strada alla possibilità di rendere permanente NGEU quale meccanismo di aiuti comunitari che poggia sulla emissione di debito comune;
   11) a perseguire un'Autonomia Strategica Aperta dell'Unione europea, a partire da una tutela delle catene di valore e della logistica e dall'approvvigionamento delle materie prime;
   12) a valorizzare tutte le opportunità offerte dall'avvio di Next Generation EU, anche in considerazione dell'avvio della Conferenza sul Futuro dell'Europa, per le future riforme delle politiche di bilancio e fiscali dell'Unione, che chiudano definitivamente la politica dell’Austerity e con particolare riguardo all'introduzione di nuove risorse proprie europee che non pesino sui bilanci nazionali, a partire dalla tassazione digitale, all'adozione di nuove regole comunitarie antielusione e antidumping, all'auspicabile revisione dei criteri del Patto di Stabilità e Crescita, nonché, sulla scia degli accordi raggiunti nel recente vertice G7, alla previsione di un'aliquota minima comune globale per la tassazione delle multinazionali;
   13) a porre il tema migratorio al centro del dibattito politico europeo, con particolare riferimento al tema della solidarietà nei confronti degli Stati membri di primo ingresso, a promuovere una politica migratoria comune dell'Unione europea, che sia parte integrante dell'azione esterna dell'Unione europea e a contrastare, anche con strumenti finanziari adeguati, tutte le rotte della migrazione illegale e il traffico di esseri umani, con un'attenzione particolare al mar Mediterraneo;
   14) a rafforzare la cooperazione dell'Unione europea con le Nazioni Unite, in particolare con l'UNHCR e con l'OIM, sui corridoi umanitari e al fine di garantire assistenza umanitaria e rispetto dei diritti umani nella gestione migratoria, garantendo allo stesso tempo una puntuale e piena attuazione della proposta della Commissione europea del 27 marzo scorso sulla Strategia dell'Unione europea per i rimpatri volontari, nel rispetto delle convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani;
   15) a promuovere un impegno duraturo dell'Unione europea per la stabilità della Libia, riprendendo il ruolo centrale che l'Unione europea deve avere nelle questioni riguardanti il Paese, ruolo che negli ultimi anni è stato assunto da attori extra-UE, e, più in generale, ad adottare iniziative e partenariati, mirati ad un rafforzamento della collaborazione con i Paesi di origine e transito, per la definizione e il perfezionamento degli accordi bilaterali, accompagnati da adeguati incentivi alla riammissione per facilitare intese in merito, con i Paesi del Mediterraneo del Sud, e con i Paesi di origine e di transito, con priorità dunque a Nord Africa, Sahel, Corno d'Africa per affrontare le cause dei flussi migratori e ridurli;
   16) ad assicurare che, nei partenariati strategici dell'Unione europea con i Paesi dell'Africa del Nord, siano garantiti adeguati dispositivi per la sicurezza delle imprese che operano nel Mediterraneo per un'effettiva ripresa economica nell'interesse delle due sponde;
   17) ad invitare la Commissione a proporre misure finanziarie immediate usando tutti gli strumenti a sua disposizione per assicurare che, in vista della piena attuazione dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI), il supporto finanziario dell'Unione europea per la sua strategia migratoria venga ulteriormente rafforzato, attraverso un incremento dei programmi di cooperazione all'uopo destinati, anche utilizzando il quadro più generale offerto dalla Strategia UE-Africa, volta a creare ulteriori condizioni di sviluppo del continente africano;
   18) a superare l'attuale disciplina della gestione dei flussi migratori, basata su uno strumento, il Regolamento di Dublino, non più efficace e inadatto a gestire in maniera solidale i flussi in arrivo che riguardano un ristretto numero di Paesi UE, a partire dall'Italia;
   19) a scongiurare che elementi distorsivi dell'attuale sistema, quale tra gli altri l'iniquo principio dello stato di primo approdo, sia mantenuto nel nuovo quadro europeo per la migrazione e l'asilo attualmente in discussione;
   20) nel quadro delle nuove proposte sul Nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, a superare lo stallo negoziale sulle trattative relative al regolamento dell'Agenzia europea per l'asilo (Easo), con forme di solidarietà permanenti ed efficaci tra gli Stati membri incentrate su meccanismi di redistribuzione per la gestione degli arrivi;
   21) con riguardo alle operazioni di salvataggio in mare (SAR), a lavorare per un cambio di prospettiva che miri a realizzare una politica europea per i corridoi umanitari, intensificando gli sforzi per contrastare le reti di trafficanti di esseri umani, in modo da assicurare una gestione controllata e legale delle partenze nel Mediterraneo verso il territorio UE e garantendo il rispetto delle convenzioni internazionali sul soccorso in mare e la piena funzionalità ed operatività dei dispositivi di soccorso marittimo europei;
   22) a continuare a lavorare velocemente per un meccanismo strutturato, stabile e permanente di redistribuzione obbligatoria dei migranti che giungono sul territorio degli Stati membri di frontiera dell'Unione europea, al fine di assicurare una gestione efficace degli arrivi attraverso l'esame delle domande d'asilo, l'accoglienza di chi ha diritto alla protezione internazionale e rimpatri da realizzare in tempi rapidi e certi attraverso procedure comunitarie di coloro che non hanno titolo per rimanere in Europa;
   23) sulla Turchia, a incoraggiare la prosecuzione dell'impegno con Ankara dall'astenersi da provocazioni nei confronti di Stati Membri e a rendere strutturale il dialogo costruttivo con tutti i Paesi della regione, volto ad assicurare un ambiente stabile, sicuro e cooperativo nel Mediterraneo orientale, nel pieno rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite;
   24) a sostenere un'agenda positiva con la Turchia, condizionata all'impegno turco a dialogare costruttivamente con Bruxelles anche in materia di diritti umani, a partire dalla richiesta di rientro nella Convenzione di Istanbul; inoltre, a valutare di preservare, nel quadro del rigoroso rispetto dei valori europei – in particolare sulla tutela delle minoranze e delle opposizioni –, gli spazi politici per collaborazioni in settori strategici a partire dal clima, la salute, le migrazioni, le crisi regionali e la lotta contro il terrorismo;
   25) a sollecitare, anche nell'interesse delle imprese italiane, il rispetto da parte turca degli obblighi derivanti dall'Unione Doganale con la Unione europea, anche in vista della sua modernizzazione;
   26) con riguardo alla Russia, a proseguire la riflessione strategica sulle relazioni con Mosca sulla base del contributo di riflessione della Commissione e dell'Alto Rappresentante, per definire a livello europeo una posizione comune e solidale e definire, in linea con i «cinque princìpi-guida» una visione di lungo termine sui nostri interessi nelle relazioni con la Russia;
   27) a esprimere in questo contesto preoccupazione per un atteggiamento di Mosca, con ricadute particolarmente negative anche sul tema dei diritti umani, come testimoniano gli sviluppi del caso Navalny e i provvedimenti che stanno progressivamente restringendo la sfera delle libertà fondamentali in Russia;
   28) in linea con i punti 11-15 delle Conclusioni del Consiglio europeo straordinario di maggio, a condannare le attività illecite e destabilizzanti di Mosca, ribadendo la solidarietà europea a tutti i partner coinvolti;
   29) in cooperazione con gli USA, a riprendere un'interlocuzione con Mosca, che resta un attore internazionale di primario rilievo e con il quale non possiamo non dialogare su temi globali e regionali rispetto ai quali essa può svolgere un ruolo sostanziale e positivo, alla luce di un interesse effettivo a percorrere la strada del dialogo e di un approccio cooperativo.
(6-00191) «Galizia, Giglio Vigna, De Luca, Marrocco, Colaninno, Fornaro, Pettarin, Schullian, Colucci, Ermellino, Tasso».