ATTO CAMERA

RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00018

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 39 del 19/01/2023
Abbinamenti
Atto 6/00017 abbinato in data 19/01/2023
Atto 6/00019 abbinato in data 19/01/2023
Atto 6/00020 abbinato in data 19/01/2023
Atto 6/00021 abbinato in data 19/01/2023
Firmatari
Primo firmatario: DORI DEVIS
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 19/01/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
BORRELLI FRANCESCO EMILIO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
EVI ELEONORA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
FRATOIANNI NICOLA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
GHIRRA FRANCESCA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
GRIMALDI MARCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
MARI FRANCESCO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
PICCOLOTTI ELISABETTA ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023
ZARATTI FILIBERTO ALLEANZA VERDI E SINISTRA 19/01/2023


Stato iter:
19/01/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 19/01/2023
Resoconto NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
INTERVENTO GOVERNO 19/01/2023
Resoconto NORDIO CARLO MINISTRO - (GIUSTIZIA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 19/01/2023
Resoconto GALLO FRANCESCO MISTO
Resoconto DELLA VEDOVA BENEDETTO MISTO-+EUROPA
Resoconto LUPI MAURIZIO NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto DORI DEVIS ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto COSTA ENRICO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto PITTALIS PIETRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto CONTE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto MORRONE JACOPO LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto GIANASSI FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/01/2023

NON ACCOLTO IL 19/01/2023

PARERE GOVERNO IL 19/01/2023

DISCUSSIONE IL 19/01/2023

VOTATO PER PARTI IL 19/01/2023

RESPINTO IL 19/01/2023

CONCLUSO IL 19/01/2023

Atto Camera

Risoluzione in Assemblea 6-00018
presentato da
DORI Devis
testo di
Giovedì 19 gennaio 2023, seduta n. 39

   La Camera,

   premesso che:

    la cronica inefficienza del sistema giudiziario e dell'amministrazione della giustizia è un dato preoccupante che comporta conseguenze negative non solo sul rispetto dei principi fondamentali di legalità e di certezza del diritto, ma anche sull'assetto economico, considerati i tempi lunghi della giustizia, la farraginosità dell'apparato burocratico e l'inidoneità a contribuire al progresso civile del Paese. Infatti, sia nel settore penale, che nel settore civile, la durata dei processi, nonostante alcuni miglioramenti degli ultimi anni, risulta in netto contrasto con il principio della ragionevole durata del processo e i cittadini percepiscono la giustizia come inadeguata e incapace di assicurare una tutela effettiva alla lesione dei loro diritti e dei loro interessi, con gravi conseguenze di sfiducia nei confronti dello Stato nel suo complesso;

    gli interventi legislativi e amministrativi adottati negli anni non si sono rivelati risolutivi e i problemi endemici del sistema giustizia permangono sostanzialmente inalterati;

    con l'intento dichiarato di rispettare gli impegni dettati dal PNRR, il Governo dimostra di muoversi in materia di giustizia in maniera contraddittoria, con emanazione di provvedimenti che evidenziano da un lato la ricerca spasmodica della celerità ma al contempo tradiscono un'idea giustizialista del processo, talvolta in contrasto con i principi costituzionali dettati dall'articolo 111 della Costituzione;

    il 2022 ha registrato in Italia un record negativo assoluto di suicidi presso le strutture carcerarie, pari a 84 detenuti e questo è anche determinato dalla cronica carenza di personale e in particolare dall'insufficiente numero di medici, psichiatri e psicologi nelle strutture penitenziarie. A fronte di 54.841 – dati DAP aggiornati al 30 giugno 2022 persone detenute nei 192 penitenziari italiani sono meno di 600 i psicologi forensi che prestano servizio ai sensi dell'articolo 80 dell'ordinamento penitenziario ex legge 354 del 1975, un numero del tutto inadeguato per offrire, tanto agli operatori che ai detenuti, quel necessario supporto emotivo, cognitivo e comportamentale indispensabile per un reinserimento sociale;

    nel nostro Paese, in controtendenza rispetto al resto d'Europa, è in costante crescita il fenomeno degli eco-reati: sono in media oltre 95 reati ambientali accertati ogni giorno, 4 ogni ora. Crescono nell'ultimo anno tutti i numeri relativi ai fenomeni illegali del ciclo dei rifiuti e agli incendi, che colpiscono in particolare il patrimonio boschivo;

    l'entrata in vigore della cosiddetta riforma Cartabia come da ultimo modificata, comporta numerose criticità, a partire dai riformati articoli 408 e 425 del codice di procedura penale, in forza dei quali i Giudici delle indagini e delle udienze preliminari possono consentire la prosecuzione dei procedimenti solo quando sono ragionevolmente convinti della previsione di condanna degli indagati. In tal modo è stato introdotto un giudizio prognostico dalla duplice natura, di merito e processuale attinente alla colpevolezza dell'imputato, di talché implicitamente, a partire dagli «elementi acquisiti», il giudice dovrà figurarsi i possibili esiti delle prove dichiarative che potranno essere assunte nella fase dibattimentale, in evidente contrasto con il disposto dell'articolo 111 comma 4, della Costituzione;

    è stato inoltre ridefinito l'elenco dei reati procedibili a querela di parte reintroducendo fra questi le lesioni volontarie, le lesioni personali stradali, il sequestro di persona non aggravato, la violenza privata, la violazione di domicilio, il furto, i reati contro il patrimonio anche in contesti di mafia, la turbativa d'asta, il danneggiamento, la truffa e la frode informatica, anche quando il danno patrimoniale sia di rilevante entità. In tal modo, con il dichiarato intento di conseguire «effetti deflattivi sul contenzioso giudiziario ed effetti positivi sulla durata complessiva dei procedimenti, nell'ottica di una maggiore efficienza del processo penale» si sono accomunati reati di natura e gravità molto diversa;

    segnalazioni di criticità e preoccupazione degli interpreti si evidenziano anche in materia della riformata normativa in tema di notificazioni al difensore e processo all'assente;

    il sistema penale nazionale prevede oltre 6000 fattispecie di reati diversi, alcuni ormai privi di significato, altri diffusi in una serie di norme e balzelli, regio-decreti ed altre norme senza che si sia mai provveduto ad un riordino semplificativo, con l'evidente rischio di comprimere le tutele e le garanzie, soprattutto dell'imputato;

    a due settimane dall'inizio dell'anno sono già 4 i femminicidi avvenuti nel nostro Paese: la piaga della violenza contro le donne sembra inarrestabile e il sistema giudiziario appare ancora inadeguato per contrastare con efficacia questo fenomeno. I dati più recenti evidenziano l'assenza di collaborazione fra i tribunali civili che trattano di separazione giudiziale, di scioglimento e cessazione degli effetti civili del matrimonio e quelle sui provvedimenti riguardanti i figli le separazioni e gli affidamenti dei minori e i tribunali penali che si occupano dei reati commessi dai maltrattanti. È scadente la formazione riscontrata negli operatori coinvolti: nel 95 per cento dei casi il magistrato incaricato non è stato in grado di individuare i casi di violenza domestica emersi nelle cause civili; e solo nel 9 per cento dei tribunali si acquisiscono gli atti del procedimento penale quando emergono violenze. Inoltre, nei Tribunali civili risulta diffusa la nomina di consulenti privi di specializzazione nella materia della violenza di genere e domestica ed è irrisorio il numero degli ordini di protezione rispetto all'estensione della violenza. Questo fa concludere per l'invisibilità del fenomeno presso l'Autorità giudiziaria civile;

    il decreto legislativo 10 ottobre 2022 n. 150, in attuazione della legge delega 27 settembre 2021 n. 134, ha introdotto nel nostro ordinamento una «disciplina organica» della giustizia riparativa. La giustizia riparativa rappresenta un modello di giustizia fondato sull'ascolto e sul riconoscimento dell'altro, introducendo una dialettica che mette al centro la vittima di reato: la vittima e l'autore del fatto penalmente rilevante, infatti, partecipano attivamente, se entrambi vi acconsentono liberamente, alla risoluzione delle questioni provocate dal fatto illecito mediante l'aiuto di un mediatore, terzo e imparziale;

    nessuna riforma della Giustizia può essere efficace senza un significativo investimento nelle risorse umane, cioè nel personale amministrativo dei Tribunali italiani;

    con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Piano nazionale complementare sono stati finanziati 58 interventi di edilizia giudiziaria e penitenziaria per un importo complessivo di 540 milioni. Tali fondi possono essere utilizzabili anche per la realizzazione di interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche che impediscono alle persone con disabilità l'accesso ai Palazzi di Giustizia. Purtroppo, invece, vengano segnalate numerose problematiche, quali ascensori fuori uso nei Tribunali;

    da una recente indagine, resa nota dal Ministero dell'istruzione, il 23 per cento degli studenti e studentesse delle scuole superiori è stato vittima di bullismo da parte dei pari (il 19,4 per cento in modo occasionale e il 2,9 per cento in modo sistematico). Nonostante l'entrata in vigore della legge 71 del 2017, il fenomeno del bullismo non è calato. Nella scorsa legislatura la Camera dei deputati ha approvato una proposta di legge anti-bullismo che, però, non ha concluso il suo iter perché non è stata ultimata la sua trattazione al Senato,

impegna il Governo:

   1) a rivedere urgentemente il piano nazionale di prevenzione del rischio suicidario negli istituti penitenziari, con un forte investimento anche nel supporto psicologico tanto per gli operatori quanto per gli ospiti degli istituti penitenziari;

   2) ad adottare iniziative per potenziare gli strumenti di lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso con particolare riguardo ai cosiddetti eco-reati;

   3) ad adottare iniziative per rimodulare le innovazioni introdotte dalla riforma Cartabia in tema di indagini e udienza preliminare, procedibilità dei reati e notificazioni al difensore;

   4) a potenziare gli strumenti diretti a contrastare efficacemente il fenomeno della violenza maschile contro le donne e investire adeguatamente nella formazione specifica degli operatori coinvolti;

   5) a predisporre urgentemente tutti gli atti e le procedure necessarie affinché la disciplina della Giustizia riparativa trovi al più presto completa e immediata attuazione;

   6) a superare le carenze di personale amministrativo del comparto Giustizia, adottando con urgenza i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che autorizzino lo scorrimento integrale delle graduatorie distrettuali per cancelliere esperto e direttore;

   7) a predisporre una ricognizione generale delle strutture giudiziarie al fine di individuare tutti gli interventi necessari per rimuovere le barriere architettoniche che ne ostacolano la piena fruibilità da parte di tutti i cittadini;

   8) a prevedere un monitoraggio almeno biennale circa la diffusione e le forme che assume il drammatico fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in modo da porre in essere le misure più efficaci per la sua prevenzione e il suo contrasto.
(6-00018) «Dori, Zanella, Bonelli, Borrelli, Evi, Fratoianni, Ghirra, Grimaldi, Mari, Piccolotti, Zaratti».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delitto contro la persona

responsabilita' civile

violenza sessuale