ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03151

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 261 del 18/11/2019
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 18/11/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/11/2019
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/11/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03151
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Lunedì 18 novembre 2019, seduta n. 261

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   le criticità per la mancata depurazione delle acque in parte della provincia Brescia è risaputa, come si evince dal piano d'ambito;

   la costruzione dei depuratori deve essere, pertanto, una priorità per evitare il continuo sversamento di reflui non depurati in corpi idrici con conseguenti danni ambientali ai territori del lago di Garda. Questo compito aspetta alla provincia e all'Ambito territoriale ottimale (Ato) di Brescia;

   è bene ricordare che il progetto iniziale, commissionato nel 2013 dalla società Garda Uno per la depurazione della rete fognaria dei paesi afferenti alla sponda bresciana del lago di Garda e che prevedeva il collettamento della fognatura al depuratore di Visano, è stato abbandonato;

   il piano investimenti 2018 di Acque Bresciane srl, gestore del servizio idrico integrato su incarico dell'Ato di Brescia, proposto in approvazione al «Comitato di indirizzo e controllo» nella seduta del 23 ottobre 2018, andata deserta, contiene un intervento denominato «collettamento e depurazione sponda bresciana del lago di Garda», per il quale la scheda indica: sito impianto da definire (corpo recettore fiume Chiese);

   l'intervento è stato abbandonato; sul progetto dell'impianto di Visano, nel maggio 2018, Acque Bresciane aveva commissionato all'Università degli studi di Brescia una ricerca sul tema «analisi dei siti alternativi per l'ubicazione dell'impianto di depurazione a servizio della sponda bresciana del lago di Garda, ai fini della presentazione della VIA»;

   ad oggi la situazione è questa: il depuratore intercomunale in costruzione a Gavardo, il nuovo depuratore del Garda in progetto a Gavardo, il depuratore da ampliare a Montichiari, il depuratore intercomunale di Nuvolera appena entrato in funzione che comprende i reflui di Serie Paitone Nuvolento e Prevalle per una capacità di 25.000 Al, scaricheranno nell'asta del Chiese e del Naviglio, aggiungendosi ai depuratori esistenti al servizio di oltre venti comuni, siti solo lungo l'asta del Chiese, e tali scarichi dovranno essere diluiti da acqua fluente;

   è noto che la regimentazione delle acque del fiume Chiese soggiace al limitato rilascio del lago d'Idro e che per diversi mesi l'anno il fiume Chiese, dal comune di Calcinato in poi, è praticamente in regime d'asciutta per utilizzi agricoli delle acque;

   è altresì noto che nel periodo estivo coincidono la minima portata del fiume Chiese e la massima portata del collettore fognario proveniente dai comuni turistici, situati lungo la sponda bresciana del lago di Garda, molti dei quali privi della separazione tra acque meteoriche e fognarie;

   va tenuto conto della vastità dei problemi sanitari verificatisi nell'estate 2018 nei comuni lungo l'asta del Chiese, con l'insorgenza di una forte epidemia batterica di legionella che ha colpito quasi mille persone e con il verificarsi di molteplici casi di polmonite batterica;

   il sito prescelto per l'insediamento del nuovo depuratore del Garda nel territorio di Gavardo è di rilevanza paesaggistica e ambientale, completamente preservato negli anni da attività edilizie;

   si registrano il mancato coinvolgimento – da parte dell'ente gestore Acque Bresciane, dell'Ato, della provincia di Brescia, di regione Lombardia e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare – dei paesi dislocati lungo l'asta del fiume Chiese nonché la crescente opposizione dei territori relativamente al progetto presentato il 13 agosto –:

   se intenda adottare ogni iniziativa di competenza per verificare, anche per il tramite della Autorità di bacino, le problematiche connesse al progetto per il collettamento e la depurazione dei reflui della sponda bresciana del lago di Garda, individuando la miglior soluzione in termini di minor impatto ambientale.
(5-03151)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

trattamento dell'acqua

corso d'acqua