ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01982

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 242 del 09/02/2024
Firmatari
Primo firmatario: VACCARI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Data firma: 08/02/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FORATTINI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 09/02/2024
MARINO MARIA STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 09/02/2024
ROSSI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA 09/02/2024


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITÀ ALIMENTARE E DELLE FORESTE delegato in data 08/02/2024
Stato iter:
20/02/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2024
Resoconto D'ERAMO LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AGRICOLTURA, SOVRANITÀ ALIMENTARE E FORESTE)
 
REPLICA 20/02/2024
Resoconto VACCARI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/02/2024

DISCUSSIONE IL 20/02/2024

SVOLTO IL 20/02/2024

CONCLUSO IL 20/02/2024

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01982
presentato da
VACCARI Stefano
testo di
Venerdì 9 febbraio 2024, seduta n. 242

   VACCARI, FORATTINI, MARINO e ANDREA ROSSI. — Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   gli agricoltori scesi in piazza in queste settimane lamentano tra i vari problemi la questione della redistribuzione dei sussidi della Politica agricola comune (Pac) forniti dall'Unione europea. Una dotazione importante, che Bruxelles garantisce al settore rurale per sostenere redditi spesso più bassi rispetto alla media di altri settori e per tenere in vita grandi e piccole aziende agricole, evitando che vengano schiacciate dalla concorrenza dei produttori di altri Paesi;

   negli ultimi otto anni, l'1 per cento delle aziende agricole europee ha incassato 150 miliardi di euro in fondi messi a disposizione dalla Politica agricola comune (Pac). Si tratta di un terzo dell'intera torta dei finanziamenti. È il risultato dell'ultimo aggiornamento di FarmSubsidy.org, sito che raccoglie tutti i dati sui beneficiari dei fondi PAC nei 27 Stati membri dell'Unione europea (più il Regno Unito). Quest'elaborazione, realizzata da FragDenStaat in collaborazione con Arena for Journalism, si basa sui dati relativi al periodo che va dal 2014 al 2021;

   i dati che interessano l'Italia, parziali e spesso non ricercabili, contengono solo informazioni sui beneficiari diretti, ovvero le aziende che ricevono i fondi dall'agenzia di pagamento nazionale, che nel caso dell'Italia è l'Agea, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura;

   per l'Italia, tra i primi cinque beneficiari degli ultimi otto anni troviamo le Organizzazioni di produttori (Op) e le Associazioni di organizzazioni di produttori (Aop) che aiutano gli agricoltori a ridurre i costi di operazione e a collaborare alla trasformazione e alla commercializzazione dei loro prodotti. Servono a rafforzare il potere contrattuale collettivo degli agricoltori, per esempio concentrando l'offerta, migliorando la commercializzazione o fornendo assistenza tecnica e logistica. Per questo, l'Ue riconosce il ruolo di queste organizzazioni sia garantendo loro alcune deroghe in materia di concorrenza sia dando loro accesso ad alcuni fondi della Politica agricola comune;

   un altro ambito di analisi importante dei dati italiani della Pac è quello legato alle società per azioni che, stando all'ultimo censimento Istat sullo stato dell'agricoltura, tra il 2010 e il 2020, sono cresciute del 42 per cento;

   la distribuzione dei fondi pubblici della Pac con l'80 per cento delle risorse assegnate al 20 per cento dei beneficiari, con le piccole aziende che resistono nei territori più svantaggiati, come le aree montane, inevitabilmente penalizzate se non hanno la capacità o possibilità di aggregarsi, rimane del tutto inefficiente e inefficace per sostenere il tessuto agricolo di qualità e dall'alto valore sociale e ambientale –:

   quale sia l'elenco dei beneficiari diretti e finali della Pac e dei fondi di coesione tra il 2014 e il 2021 in Italia.
(5-01982)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 20 febbraio 2024
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01982

  Come noto, nel 2023 sono entrate in vigore le nuove regole della politica agricola comune (PAC) e, con esse, le disposizioni nazionali di attuazione, risultato di un lungo percorso negoziale avviato fin dal 2018 e al quale hanno contribuito anche le rappresentanze di filiera, delle Associazioni interessate e delle regioni e province autonome.
  Le criticità rappresentate dall'interrogante sono state approfondite nei tavoli di discussione e le regole introdotte, con la nuova regolamentazione PAC, hanno inteso garantire una più equa distribuzione dei fondi disponibili.
  Infatti, rispetto alla scorsa programmazione, è stato introdotto un pagamento ridistributivo complementare al reddito per la sostenibilità, con l'obiettivo di sostenere il reddito delle aziende agricole di minori dimensioni, tenendo conto che le aziende con superficie superiore a 50 ettari hanno un reddito medio maggiore di quello medio italiano. Il sostegno prevede, quindi, l'erogazione di un aiuto per i primi 14 ettari su tutti gli ettari ammissibili a disposizione dell'agricoltore, per tutte le aziende aventi superficie fino a 50 ettari, destinando a questa misura il 10 per cento del massimale annuo nazionale.
  Inoltre, fin dal 2023 è stato previsto un tetto massimo al valore dei diritti all'aiuto (titoli PAC) pari a 2.000 euro per ettaro ammissibile, riducendo quindi drasticamente il valore di diritti storici ancora esistenti (pari anche ad alcune decine di migliaia di euro per ettaro), non più giustificabili in ragione del disaccoppiamento degli aiuti PAC.
  Peraltro, il decreto 23 dicembre 2022 ha disposto la ripresa del processo di convergenza del valore dei diritti all'aiuto verso il valore medio nazionale: in tal modo, al 2026, tutti i diritti avranno un valore pari ad almeno l'85 per cento dell'importo unitario medio del pagamento di base, riducendo il valore dei diritti più elevati.
  Con riguardo all'incentivazione dell'integrazione di filiera, il citato provvedimento ministeriale ha previsto che alcuni sostegni, come nel caso dell'aiuto accoppiato per il pomodoro o per gli agrumeti specializzati, possano essere concessi nel caso il beneficiario aderisca ad un'Organizzazione di produttori.
  Riguardo alla specifica domanda posta dall'interrogante, relativa all'elenco dei beneficiari diretti e finali della PAC e dei fondi di coesione tra il 2014 e il 2021 in Italia ricordo che, l'Organismo di coordinamento AGEA è l'autorità nazionale competente per la pubblicazione dei dati dei beneficiari PAC Italia.
  Tale pubblicazione è finalizzata a consentire la trasparenza e la conoscenza delle informazioni in questione a chiunque ne sia interessato, nel rispetto della normativa UE sulla divulgazione dei dati.
  Mi riferisco in particolare agli articoli 111-114 del Reg. UE n. 1306/2013 e articoli 57-62 del Reg. UE n. 908/2014 per quanto riguarda i finanziamenti provenienti dai fondi FEAGA/FEASR 2014/2022, fino all'esercizio finanziario 2022; nonché agli articoli 59,98, 99 del Reg. UE 2021/1116, articolo 49 del Reg. UE 2021/1060, articoli 58, 59 e 61 del Reg. UE 2022/128 e articoli 16 e 69 del Reg. UE 2021/1115 anche per quanto riguarda i finanziamenti provenienti dai fondi FEAGA/FEASR 2023/2027, a partire dall'esercizio finanziario 2023.
  Infine, per quanto riguarda i dati richiesti sugli importi erogati nell'ultimo esercizio finanziario informo che le informazioni vengono pubblicate, con cadenza annuale, sul portale AGEA (https://www.agea.gov.it/portale-agea/servizi/pubblicazione-dei-beneficiari), replicate sul sito web della Commissione europea entro il 31 maggio dell'anno successivo al pagamento e riportano tutte le informazioni relative ai beneficiari con riferimento ai due esercizi finanziari precedenti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica agricola comune

sostegno agricolo

concorrenza