Legislatura: 19Seduta di annuncio: 260 del 12/03/2024
Primo firmatario: SPORTIELLO GILDA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/03/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2024 RICCIARDI MARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2024 DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2024 PAVANELLI EMMA MOVIMENTO 5 STELLE 13/03/2024
Ministero destinatario:
- FAMIGLIA, NATALITÀ E PARI OPPORTUNITÀ
Attuale delegato a rispondere: FAMIGLIA, NATALITÀ E PARI OPPORTUNITÀ delegato in data 12/03/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 13/03/2024 Resoconto QUARTINI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 13/03/2024 Resoconto ROCCELLA EUGENIA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (FAMIGLIA, NATALITÀ E PARI OPPORTUNITÀ) REPLICA 13/03/2024 Resoconto SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/03/2024
DISCUSSIONE IL 13/03/2024
SVOLTO IL 13/03/2024
CONCLUSO IL 13/03/2024
SPORTIELLO, QUARTINI, MARIANNA RICCIARDI, DI LAURO, PAVANELLI. — Al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità . — Per sapere – premesso che:
a 46 anni dall'approvazione della legge n. 194, in Italia è ancora difficile ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza; mentre la Francia decide di introdurre il diritto all'aborto in Costituzione, la Ministra interrogata sostiene che l'inserimento in Costituzione sia «divisivo» nonostante i dati sull'attuazione della legge n. 194 rivelino ancora oggi una diffusa disapplicazione;
i dati 2022 della Lombardia rivelano che in 12 strutture sanitarie su 50 non è garantito l'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza farmacologica e, sul totale delle interruzioni volontarie di gravidanza del 2022 (11.003) effettuate, il ricorso alla pillola è stato in media del 40 per cento, con province ancora sotto il 20 per cento;
in Piemonte quasi un medico su 2 è obiettore e, nell'ottobre 2020, la giunta regionale di centrodestra ha diffuso una circolare sull'aborto farmacologico che vieta ai consultori di somministrarlo, in dissenso con le indicazioni ministeriali; questa regione, peraltro, già anni fa aveva adottato una delibera che di fatto consentiva alle associazioni antiabortiste di accedere alle strutture ove si effettuano le interruzioni volontarie di gravidanza al fine di consentire «operazioni» di pressione alle donne che hanno deciso di ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza;
in Veneto è obiettore oltre il 71 per cento dei sanitari: 252 i ginecologi su un totale di 352;
anche nel Centro-Sud la situazione non è dissimile e ci sono regioni, come la Puglia, l'Abruzzo e la Sicilia, dove oltre l'80 per cento dei ginecologi è obiettore di coscienza;
nel Lazio la percentuale di strutture che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza è solo il 45,5 per cento;
in Molise il 33,3 per cento e in Campania il 26,2 per cento, vale a dire una su 4, in Abruzzo il 69,2 per cento, in Sicilia il 50 per cento e in Puglia il 65,6 per cento;
i pochi ginecologi non obiettori sono costretti ad un carico di lavoro eccessivo e senza alcuna possibilità di rotazione;
l'accesso all'interruzione volontaria della gravidanza è stata una conquista faticosa e, purtroppo, ancora oggi continua ad essere faticosa la sua corretta ed esaustiva applicazione, negando così un diritto alle donne –:
alla luce dei dati descritti in premessa, quali azioni di competenza intenda porre in essere affinché la libertà di scelta e autodeterminazione delle donne nel ricorrere all'interruzione volontaria di gravidanza sia garantita equamente e uniformemente in tutto il territorio e in condizioni di pari opportunità.
(3-01066)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):aborto
obiezione di coscienza