Legislatura: 19Seduta di annuncio: 236 del 30/01/2024
Primo firmatario: FENU EMILIANO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/01/2024
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 GUBITOSA MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 LOVECCHIO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 RAFFA ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 SANTILLO AGOSTINO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 AURIEMMA CARMELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024 TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 30/01/2024
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/01/2024
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 31/01/2024 Resoconto TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE RISPOSTA GOVERNO 31/01/2024 Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE) REPLICA 31/01/2024 Resoconto FENU EMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE
DISCUSSIONE IL 31/01/2024
SVOLTO IL 31/01/2024
CONCLUSO IL 31/01/2024
FENU, FRANCESCO SILVESTRI, GUBITOSA, LOVECCHIO, RAFFA, BALDINO, SANTILLO, AURIEMMA, CAPPELLETTI e TORTO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
contrariamente alle promesse fatte, la programmazione economico-finanziaria del Governo si fonda anche su una gestione delle partecipazioni pubbliche finalizzata ad acquisire proventi da dismissioni, pari ad almeno l'1 per cento del prodotto interno lordo nell'arco del triennio 2024-2026;
in sostanza, sono attese disponibilità liquide per il valore di 20 miliardi di euro;
oltre alla nota cessione delle quote di partecipazione in Monte dei Paschi di Siena, nel piano del Governo vi sarebbero anche le partecipazioni detenute nei grandi gruppi strategici come Eni, Poste italiane, Ferrovie dello Stato italiane;
il 25 gennaio 2024, infatti, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste italiane s.p.a. tale da mantenere, così come precisato nel comunicato stampa diffuso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico;
è necessario evidenziare quanto precisato nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza in merito al piano di dismissioni che dovrebbe riguardare partecipazioni societarie pubbliche rispetto alle quali esistono impegni nei confronti della Commissione europea legati alla disciplina degli aiuti di Stato oppure la cui quota di possesso del settore pubblico eccede quella necessaria per mantenere un'opportuna coerenza e unitarietà di indirizzo strategico;
più recenti dichiarazioni della Presidente del Consiglio dei ministri Meloni, che in passato aveva espresso una netta posizione di contrasto alle dismissioni pubbliche in quanto considerate una «svendita» di asset strategici (soprattutto con riferimento a Poste italiane), hanno rimarcato l'opportunità di dismettere partecipazioni pubbliche nei casi in cui la presenza dello Stato «non è necessaria»;
vale la pena ricordare che le società oggetto del piano di dismissioni operano, per l'appunto, in settori strategici per il Paese, occupano migliaia di lavoratori e garantiscono incassi annui alle casse dello Stato per diversi miliardi di euro attraverso la ripartizione dei dividendi –:
quali siano le ragioni della dismissione della quota di partecipazione detenuta in Poste italiane s.p.a., in considerazione di quanto precisato nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza e nelle dichiarazioni della Presidente del Consiglio dei ministri Meloni, e quale sia l'impatto atteso dall'operazione di cessione sul piano finanziario e del controllo strategico sulla gestione, nonché le ricadute sul piano occupazionale, precisando altresì se analoghe valutazioni siano state fatte con riferimento alla dismissione di partecipazioni detenute in altre grandi società a partecipazioni pubblica, come Eni e Ferrovie dello Stato italiane.
(3-00950)
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