ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00879

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 216 del 19/12/2023
Firmatari
Primo firmatario: FOTI TOMMASO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/12/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MESSINA MANLIO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
ANTONIOZZI ALFREDO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
GARDINI ELISABETTA FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
RUSPANDINI MASSIMO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
CARAMANNA GIANLUCA FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
COLOMBO BEATRIZ FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
GIOVINE SILVIO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
MAERNA NOVO UMBERTO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
PIETRELLA FABIO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
SCHIANO DI VISCONTI MICHELE FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 19/12/2023
PULCIANI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 20/12/2023
FILINI FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 20/12/2023
DE BERTOLDI ANDREA FRATELLI D'ITALIA 20/12/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 19/12/2023
Stato iter:
20/12/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/12/2023
Resoconto PULCIANI PAOLO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2023
Resoconto URSO ADOLFO MINISTRO - (IMPRESE E MADE IN ITALY)
 
REPLICA 20/12/2023
Resoconto DE BERTOLDI ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/12/2023

DISCUSSIONE IL 20/12/2023

SVOLTO IL 20/12/2023

CONCLUSO IL 20/12/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00879
presentato da
FOTI Tommaso
testo presentato
Martedì 19 dicembre 2023
modificato
Mercoledì 20 dicembre 2023, seduta n. 217

   FOTI, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, CARAMANNA, COLOMBO, COMBA, GIOVINE, MAERNA, PIETRELLA, SCHIANO DI VISCONTI, ZUCCONI, PULCIANI, FILINI, DE BERTOLDI. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy . — Per sapere – premesso che:

   sempre più frequentemente le procedure di amministrazione straordinaria si prolungano nel tempo senza una reale prospettiva di risanamento per l'impresa interessata. Tali procedure, disciplinate dal decreto legislativo 8 luglio 1999, n. 270, dovrebbero essere invece finalizzate alla conservazione e al risanamento di imprese di rilevante interesse pubblico;

   com'è noto, l'attivazione della procedura per l'amministrazione straordinaria è prevista per le imprese che presentano determinati requisiti (tassativamente previsti). In essa viene riconosciuto un ruolo centrale al tribunale, il quale in una prima fase, in caso di accoglimento del ricorso, dichiara lo stato di insolvenza e, successivamente, accerta se vi siano concrete prospettive di recupero economico dell'attività imprenditoriale;

   nella sentenza che dichiara lo stato di insolvenza viene poi indicata la nomina del giudice delegato e dei commissari giudiziari (da uno a tre), designati in conformità con le indicazioni fornite dal Ministero delle imprese e del made in Italy;

   il commissario giudiziale è tenuto a depositare una relazione sulle cause che hanno determinato la crisi aziendale e una valutazione motivata relativa alle sussistenze delle condizioni previste dalla legge per l'ammissione alla procedura. Depositata la relazione, ove il tribunale ritenga – sulla base della relazione redatta del commissario giudiziale e tenuto conto del parere formulato dal Ministero – che vi siano concrete possibilità di recupero economico delle attività imprenditoriale, dichiara l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria ovvero, in caso contrario, dichiara il fallimento;

   la procedura prevede che i commissari straordinari nominati dal Ministero definiscano un programma di recupero dell'equilibrio economico dell'impresa, seguendo gli indirizzi di politica industriale adottati dal Ministero;

   tuttavia, tale procedura non è sempre così lineare ed immediata. Il più delle volte si assiste ad amministrazioni straordinarie che durano anni (15 o anche 20 anni, come ricordato dallo stesso Ministro interrogato in una precedente interrogazione a risposta immediata in Assemblea), anche in mancanza di una prospettiva di recupero economico per l'impresa e di un'attività meramente liquidatoria, con conseguente aggravio a carico del ceto creditorio, che vedrà soddisfatto il proprio credito solo dopo molti anni –:

   quali iniziative di competenza intenda adottare per garantire, alla luce delle procedure di amministrazione straordinaria tuttora aperte, una più celere e semplificata chiusura delle stesse, al fine di rilanciare il tessuto produttivo nazionale.
(3-00879)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rilancio economico

fallimento

relazione