Legislatura: 19Seduta di annuncio: 193 del 10/11/2023
Primo firmatario: GIORGIANNI CARMEN LETIZIA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 09/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CONGEDO SAVERIO FRATELLI D'ITALIA 08/04/2024
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY delegato in data 09/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 09/04/2024 Resoconto BITONCI MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (IMPRESE E MADE IN ITALY) REPLICA 09/04/2024 Resoconto GIORGIANNI CARMEN LETIZIA FRATELLI D'ITALIA
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/04/2024
DISCUSSIONE IL 09/04/2024
SVOLTO IL 09/04/2024
CONCLUSO IL 09/04/2024
GIORGIANNI e CONGEDO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:
per la prima volta da settembre 2021 i fallimenti in Italia sono tornati a risalire, con i dati Cerved che indicano un inasprimento che coinvolge anzitutto l'industria;
l'aumento medio del secondo trimestre 2023, rispetto allo stesso periodo 2022, arriva al 5,2 per cento nell'area manifatturiera: a fallire, in particolare, sono le piccole e medie imprese; in generale pesa sulle imprese l'impennata dell'inflazione e l'aumento dei tassi;
difatti, l'inflazione, la politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea e il rallentamento della crescita determineranno un aumento dei nuovi crediti deteriorati fino a tutto il 2024, quando i tassi di deterioramento del credito raggiungeranno, dopo anni di contenimento, livelli massimi, fino a toccare i picchi del periodo anteriore al 2016;
in base alle stime di Abi e Cerved, infatti, nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese (l'indicatore che esprime la percentuale dei crediti in bonis all'inizio del periodo che nel corso dell'anno diventano non performing) toccherà il 3,1 per cento dal 2,2 per cento del 2022, superando per la prima volta i valori pre-Covid che si attestavano nel 2019 a 2,9 per cento;
anche gli ultimi dati ufficiali pubblicati dalla Banca d'Italia mostrano che il tasso di deterioramento dei crediti delle società non finanziarie, dopo il lieve aumento di fine 2022 (2,2 per cento contro il 2 per cento del quarto trimestre 2021), ha continuato a crescere anche nel primo trimestre del 2023, portandosi al 2,3 per cento contro il 2 per cento dello stesso periodo del 2022;
Abi e Cerved stimano che nella media del 2023 gli incrementi più alti riguarderanno le micro imprese (da 2,4 per cento al 3,3 per cento), le grandi imprese (dall'1 per cento all'1,9 per cento) e le aziende che operano nel settore industriale (dall'1,7 per cento al 2,8 per cento), soprattutto di media dimensione (dallo 0,9 per cento al 2,4 per cento) e situate nel Sud Italia (dal 2,8 per cento al 4 per cento);
negli ultimi 8 anni, gli operatori specializzati nel mercato dei crediti deteriorati, detti in inglese «non performing loans» (npl), hanno favorito il processo di de-risking degli istituti bancari italiani, con 352 miliardi di euro di crediti deteriorati ceduti tra il 2015 e il 2022. Di questi, ben 42 miliardi di euro sono stati ceduti nel 2022, sebbene fosse già stato raggiunto nel 2021 il target Eba del 5 per cento, a conferma di sinergie destinate a proseguire anche nel prossimo triennio grazie al lavoro di una industry npl strutturata;
a parere dell'interrogante, nel settore dell'industria npl, probabilmente ancor più che in altri ambiti, la responsabilità sociale delle imprese deve costituire una delle leve principali per la gestione della crescita economica e dello sviluppo, intendendo con questo termine l'inclusione della coesione sociale e del rispetto ambientale;
considerata l'importanza della responsabilità sociale delle imprese nel contesto economico, sociale e ambientale, sia l'Agenda 2030 che la direttiva UE 2022/2464 stanno promuovendo lo sviluppo sostenibile e riscoprendo la rilevanza del ruolo sociale del fare impresa –:
quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare al fine di affrontare queste sfide e come intenda garantire la resilienza del sistema rispetto ai fenomeni di default e crescita del tasso di deterioramento, tutelando il sostegno ad imprese e famiglie.
(3-00791)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sviluppo sostenibile
coesione economica e sociale
credito industriale