Legislatura: 19Seduta di annuncio: 137 del 11/07/2023
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 11/07/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 11/07/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 12/07/2023 Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA RISPOSTA GOVERNO 12/07/2023 Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA) REPLICA 12/07/2023 Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
DISCUSSIONE IL 12/07/2023
SVOLTO IL 12/07/2023
CONCLUSO IL 12/07/2023
BONELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:
con atto n. 416-2023 la giunta regionale della Liguria l'11 maggio 2023 ha adottato lo schema di regolamento, recante «Disposizioni concernenti l'attuazione dei piani di bacino distrettuali, anche stralcio, per le aree a pericolosità da alluvione fluviale e costiera in attuazione dell'articolo 91, comma 1-ter 2, della legge regionale 21 giugno 1999, n. 18», approvato definitivamente il 29 giugno 2023, dopo aver acquisito il parere della commissione consiliare competente;
il nuovo regolamento consente nelle aree inondabili a massima pericolosità – aree a pericolosità da alluvione elevata (P3) e media (P2), limitatamente ad aree a minor velocità e altezza idrometrica non ancora individuate e in ambiti di tessuto urbano consolidato – P3_0 e P2_0 – anche nuove costruzioni e ampliamento di quelle esistenti, prefigurando un oggettivo potenziale aumento del rischio alluvione;
lo stesso regolamento dovrebbe rispettare il piano di gestione del rischio alluvioni dell'autorità di bacino distrettuale dell'Appennino settentrionale, che prevede specifiche misure di vincolo per evitare l'insediamento di nuovi elementi a rischio nelle aree allagabili;
secondo quanto affermato dal preside della Scuola politecnica dell'Università di Genova, ingegner Giorgio Roth, in sede di esame del provvedimento in commissione: «Questo nuovo regolamento si basa su dati delle precipitazioni che sono vecchi di decenni» e ancora «(...) consentire nuove edificazioni nelle zone ad alta pericolosità come prevede il nuovo regolamento va contro il principio di cautela, perché con quei limiti di velocità e profondità sfido chiunque a stare in piedi»;
già nel 2015 l'Ispra poneva in evidenza come circa il 9 per cento del suolo in aree a pericolosità idraulica risulta consumato a scala nazionale, mentre a livello regionale spicca la Liguria (con il 30 per cento) per il consumo di aree sia a rischio idraulico, sia che si trovano entro i 150 metri dai corpi idrici. Primati che espongono questa regione a un maggiore rischio di alluvioni;
nel rapporto 2021 sul «Dissesto idrogeologico in Italia», l'Ispra rileva che 6,8 milioni di abitanti risiedono in aree a rischio alluvionale medio e 2,4 milioni vivono in zone alluvionali ad alto rischio, complessivamente il 15 per cento della popolazione italiana, con 2,1 milioni di edifici ricadenti in zone alluvionali ad alto e medio rischio –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga, anche alla luce dei recenti eventi alluvionali in Emilia-Romagna e del contesto di fragilità del territorio ligure, di promuovere ogni iniziativa, per quanto di competenza, a salvaguardia del principio di cautela e per scongiurare qualsiasi ulteriore incremento del rischio alluvionale.
(3-00524)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):inondazione
gestione
zona umida