ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00444

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 111 del 30/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: BONELLI ANGELO
Gruppo: ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Data firma: 30/05/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA delegato in data 30/05/2023
Stato iter:
31/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/05/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
 
RISPOSTA GOVERNO 31/05/2023
Resoconto PICHETTO FRATIN GILBERTO MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
REPLICA 31/05/2023
Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/05/2023

SVOLTO IL 31/05/2023

CONCLUSO IL 31/05/2023

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00444
presentato da
BONELLI Angelo
testo presentato
Martedì 30 maggio 2023
modificato
Mercoledì 31 maggio 2023, seduta n. 112

   BONELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica . — Per sapere – premesso che:

   i drammatici eventi accaduti in Emilia-Romagna pongono l'urgenza di approvare subito piani preventivi a difesa della popolazione e di adattamento al cambiamento climatico, di fronte ad eventi meteorologici estremi ad oggi non prevedibili secondo gli attuali modelli previsionali, che andranno aggiornati alla luce di quanto accaduto;

   nel rapporto 2021 sul «Dissesto idrogeologico in Italia», l'Ispra rileva che 6,8 milioni di abitanti risiedono in aree a rischio alluvionale medio e 2,4 milioni vivono in zone alluvionali ad alto rischio, complessivamente il 15 per cento della popolazione italiana, con 2,1 milioni di edifici ricadenti in zone alluvionali ad alto e medio rischio;

   nel medesimo rapporto si stima che, per innalzare in modo efficace il livello di sicurezza contro i rischi sempre più imminenti, servirebbero ancora 8.000 opere di prevenzione per una spesa di poco inferiore ai 27 miliardi di euro;

   nonostante gli sforzi compiuti negli ultimi anni, con lo stanziamento di 14,3 miliardi di euro per il periodo compreso tra il 2019 ed il 2030 dal Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico e i 2,4 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il nostro Paese resta carente in termini di programmazione efficace e di governance complessiva degli interventi di contrasto al rischio idrogeologico, come peraltro evidenziato in diverse indagini da parte della Corte dei conti, ultima delle quali nel febbraio del 2023;

   negli anni le risorse pubbliche disponibili sono state prevalentemente devolute ad interventi emergenziali, successivi ad eventi catastrofici, mentre poco spazio è stato dedicato alla prevenzione con una prospettiva di medio-lungo periodo. Questo rispecchia una grave debolezza della programmazione in ambito di contrasto al rischio idrogeologico;

   i ritmi sempre più incalzanti dei cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici estremi che crescono esponenzialmente in numero, violenza e pericolosità rischiano di rendere obsoleto un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) ancora da approvare, che risale al decennio scorso e attualmente fermo alla procedura di valutazione ambientale strategica –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda assumere per approvare definitivamente il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, al fine di perseguire un'accelerazione nella predisposizione e nell'attuazione delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici su tutto il territorio nazionale e per riformulare in tempi brevi il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, in modo da programmare efficacemente e attuare in modo rapido nuovi interventi di prevenzione del rischio nel nostro Paese.
(3-00444)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cambiamento climatico

idrogeologia

idrologia