Legislatura: 19Seduta di annuncio: 84 del 11/04/2023
Primo firmatario: GRIPPO VALENTINA
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 11/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BOSCHI MARIA ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023 DEL BARBA MAURO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023 COSTA ENRICO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023 GADDA MARIA CHIARA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023 MARATTIN LUIGI AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023 SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 11/04/2023
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA CULTURA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA CULTURA delegato in data 11/04/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 12/04/2023 Resoconto GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE RISPOSTA GOVERNO 12/04/2023 Resoconto SANGIULIANO GENNARO MINISTRO - (CULTURA) REPLICA 12/04/2023 Resoconto GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
DISCUSSIONE IL 12/04/2023
SVOLTO IL 12/04/2023
CONCLUSO IL 12/04/2023
GRIPPO, BOSCHI, DEL BARBA, ENRICO COSTA, GADDA, MARATTIN e SOTTANELLI. — Al Ministro della cultura . — Per sapere – premesso che:
il settore delle sale cinematografiche e della distribuzione cinematografica, già fortemente colpito dalla pandemia, continua a vivere una situazione di oggettiva difficoltà, nonostante il 2023 abbia fatto registrare dei miglioramenti rispetto agli anni precedenti;
mentre la produzione audiovisiva è in un momento di particolare dinamismo, le presenze in sala continuano a registrare numeri insoddisfacenti;
in Italia è prevista una «finestra» temporale per la distribuzione, ovvero un obbligo di fruizione nelle sale cinematografiche per un certo numero di giorni prima della diffusione sulle piattaforme;
la «finestra» era stata originariamente fissata in 105 giorni dal decreto ministeriale del 29 novembre 2018; il periodo è stato successivamente ridotto a 30 giorni durante l'emergenza sanitaria;
successivamente, con decreto ministeriale n. 120 del 29 marzo 2022 è stato previsto l'obbligo di fruizione dei film italiani nelle sale cinematografiche per almeno 90 giorni prima della diffusione sulle piattaforme;
il Tar del Lazio, con sentenza n. 05634/2023 pubblicata il 3 aprile 2023, ha annullato il decreto ritenendo che il Ministero della cultura, terminata l'emergenza sanitaria e senza il parere preventivo e obbligatorio del Consiglio superiore del cinema e dell'audiovisivo, avrebbe dovuto riportare le finestre obbligatorie di programmazione a 105 giorni e non a 90;
il Ministro interrogato, nell'esposizione delle linee programmatiche alle Camere, ha affermato di condividere il meccanismo delle «finestre» previste per legge e di volerlo anche estendere;
tuttavia tale strumento normativo ha dimostrato di non essere idoneo, in sé, a incentivare la fruizione del film nelle sale e anzi, talvolta, ha dimostrato di innescare reazioni nell'industria audiovisiva che hanno un effetto opposto a quello auspicato; vi sono infatti studi che dimostrano che un film arriva al 90 per cento del fatturato nelle prime quattro settimane e che il periodo successivo comporta solo rischi per il film stesso, poiché aumentano i consumi illegali; anche l'analisi comparata sui principali Paesi europei conferma come non vi sia alcun rapporto diretto tra normativa sulle «finestre» e ritorno del pubblico in sala e che nella maggior parte dei sistemi giuridici l'individuazione di tali strumenti è lasciata all'autoregolamentazione del settore;
il Ministro interrogato in più occasioni ha affermato di voler dedicare la massima attenzione al settore audiovisivo –:
quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di incentivare la fruizione dei film dentro e fuori le sale cinematografiche, evitando normative inefficaci e con effetti potenzialmente negativi sul mercato.
(3-00324)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):industria cinematografica
analisi comparativa
industria degli audiovisivi