ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00076

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 24 del 13/12/2022
Firmatari
Primo firmatario: SALA FABRIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 13/12/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 13/12/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 13/12/2022
Stato iter:
14/12/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 14/12/2022
Resoconto SALA FABRIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
 
RISPOSTA GOVERNO 14/12/2022
Resoconto GIORGETTI GIANCARLO MINISTRO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 14/12/2022
Resoconto SALA FABRIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 14/12/2022

SVOLTO IL 14/12/2022

CONCLUSO IL 14/12/2022

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00076
presentato da
SALA Fabrizio
testo presentato
Martedì 13 dicembre 2022
modificato
Mercoledì 14 dicembre 2022, seduta n. 25

   SALA e CATTANEO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 18 del decreto-legge «aiuti ter», n. 115 del 2022, ha introdotto una disciplina transitoria sulle modalità di ripiano della spesa regionale per dispositivi medici (cosiddetto payback). La previsione riguarda l'accertamento del superamento dei limiti di spesa sanitaria regionale per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018. Sulla base di linee guida stabilite con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero della salute, le regioni individuano l'elenco delle aziende fornitrici soggette al ripiano per ciascun anno;

   nel caso in cui le aziende fornitrici di dispositivi medici non adempiano all'obbligo di restituzione, si provvede alla compensazione a valere su quanto dovuto dagli enti sanitari per l'acquisto di tali dispositivi, fino a concorrenza dell'intero ammontare;

   come altri comparti dell'economia nazionale, il settore dei dispositivi medici è messo a dura prova dalla crisi energetica e dall'esplosione dei costi delle materie prime. Si parla di oltre 4.500 imprese italiane che danno lavoro a 112.500 addetti, sulle quali è stata caricata una contribuzione del 50 per cento dello sforamento della spesa regionale, di cui non hanno responsabilità, per un onere di oltre 2 miliardi di euro, da pagare entro il mese di gennaio 2023 sulla base delle scadenze temporali fissate dai decreti;

   le rappresentanze del settore hanno fatto presente che aggiungere ulteriori voci di spesa significherebbe rallentare la produzione e mettere a rischio le forniture per il settore sanitario; molte aziende, soprattutto le più piccole, rischiano di chiudere;

   le imprese evidenziano che l'«effetto payback» rischia di abbattersi anche sulle cure e sulle prestazioni offerte ai cittadini e sui prodotti anche salvavita, quali stent, protesi vascolari, i sistemi per l'ossigenazione della circolazione extracorporea;

   secondo le stime sui debiti delle regioni 2019-2020 il payback complessivo potrebbe salire a 3,6 miliardi di euro –:

   se non ritenga opportuno adottare iniziative volte a individuare altre forme di finanziamento degli sforamenti della spesa sanitaria, anche in considerazione del fatto che le imprese di fornitura del servizio sanitario sono quelle che maggiormente subiscono i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione.
(3-00076)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

attrezzature medico-chirurgiche

aiuto sanitario

spese sanitarie