ATTO CAMERA

INTERPELLANZA URGENTE 2/01485

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 672 del 05/04/2022
Firmatari
Primo firmatario: ZANICHELLI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/04/2022
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TORTO DANIELA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
ADELIZZI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
BUOMPANE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
DONNO LEONARDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
FARO MARIALUISA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
FLATI FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
GUBITOSA MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
LOVECCHIO GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
MANZO TERESA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
MISITI CARMELO MASSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
MARTINCIGLIO VITA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
CASO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
CURRO' GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
MIGLIORINO LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
SCERRA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
BUFFAGNI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
EMILIOZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
OLGIATI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022
DEL MONACO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/04/2022


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 05/04/2022
Stato iter:
08/04/2022
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 08/04/2022
Resoconto ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2022
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 08/04/2022
Resoconto ZANICHELLI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 08/04/2022

SVOLTO IL 08/04/2022

CONCLUSO IL 08/04/2022

Atto Camera

Interpellanza urgente 2-01485
presentato da
ZANICHELLI Davide
testo presentato
Martedì 5 aprile 2022
modificato
Venerdì 8 aprile 2022, seduta n. 674

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione, per sapere – premesso che:

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) delinea un pacchetto di riforme e investimenti, necessario ad accedere alle risorse finanziarie di circa 750 miliardi di euro stanziate dall'Unione europea con il programma Next Generation EU, costituito da sovvenzioni e prestiti, da impiegare nel periodo 2021-2026;

   l'erogazione delle risorse è effettuata mediante rate la cui corresponsione è subordinata al conseguimento di un certo numero di milestone e target relativi alle varie misure previste dal Piano da realizzare in tempi certi entro il 2026;

   le risorse a disposizione dell'Italia sono complessivamente 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 contributi a fondo perduto, e 122,6 prestiti, al netto di quelle del React-Eu, cui il Governo ha associato 30,6 miliardi di risorse nazionali con il Fondo complementare;

   il Pnrr rappresenta il programma più impegnativo ed importante definito nel nostro Paese negli ultimi decenni per il volume di risorse stanziate e l'ampiezza degli interventi che interessano quasi tutti i comparti dell'economia e impattano significativamente sulla vita dei cittadini;

   le recenti tensioni inflazionistiche, superiori alle attese degli analisti, unite all'aggravarsi della crisi Ucraina, stanno provocando un rapido deterioramento degli scenari economici, con impatti negativi sulle strategie europee di crescita;

   sono molte le incognite sul piano economico e politico connesse all'evoluzione degli scenari internazionali che rischiano di mettere a repentaglio o ritardare la realizzazione di alcuni obiettivi del Pnrr;

   innanzitutto, il tasso di inflazione ha raggiunto un livello massimo mai registrato negli ultimi 25 anni, determinando notevoli aumenti dei prezzi al consumo;

   i fattori alla base dell'accelerazione dell'inflazione – che per l'Italia ha raggiunto il 4,2 per cento – sarebbero da individuarsi, in particolare, nel rincaro dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, nella diffusione della nuova variante Omicron Covid-19, nell'aumento dei prezzi delle materie prime e nella loro difficoltà di approvvigionamento;

   a fronte di questi fattori, il contesto economico europeo si è notevolmente modificato negli ultimi mesi e tali scenari inflazionistici non erano evidentemente prevedibili quando è stato approvato il regolamento (UE) 2021/241 istitutivo del Recovery e Resilience Facility: ai sensi dell'articolo 6 del suddetto regolamento, i sussidi e i prestiti sono stati infatti assegnati a prezzi del 2018 e il meccanismo automatico di revisione annuale delle risorse legato all'inflazione, con un tetto del 2 per cento previsto dal Ngeu, non sembrerebbe sufficiente a scongiurare i rischi d'irrealizzabilità finanziaria di diversi progetti contenuti nel Pnrr;

   d'altra parte, lo stesso regolamento contiene, all'articolo 21, una clausola di revisione dei Pnrr nazionali: infatti, se il Pnrr non può più essere realizzato, in tutto o in parte, a causa di circostanze oggettive, lo Stato membro interessato può presentare alla Commissione europea una richiesta motivata di modifica del piano medesimo;

   l'aggravarsi degli scenari internazionali e l'incertezza sull'evoluzione degli eventi fanno crescere, in vari settori, la preoccupazione e l'esigenza di apportare aggiustamenti al Pnrr, al fine di tener conto dell'inflazione e delle nuove variabili geopolitiche;

   le maggiorazioni dei costi primari, a fronte di un ammontare fisso di risorse messe a disposizione, riduce la possibilità di realizzare la quantità di opere programmate o di realizzarle nei tempi predeterminati, a meno che non vengano stanziate nuove risorse;

   recentemente il Ministro Franco, per respingere l'idea di un ripensamento del Piano in risposta all'aggravarsi della situazione causata dalla guerra in Ucraina e dall'inflazione dovuta ai costi e al reperimento dell'energia e delle materie prime, ha premesso che «Il Piano è una costruzione complessa, frutto di un negoziato e non può essere cambiato unilateralmente», «Quanto sta accadendo dovrebbe indurci a procedere rapidamente, non a rimettere tutto in discussione». Ha però chiarito che tale premessa non induce a ritenere un'immutabilità assoluta del piano, sostenendo che è invece possibile «rivedere le valutazioni sui costi di alcune opere» per l'aumento dei prezzi delle materie prime, per cui sarà necessario reperire nuove risorse nazionali o europee, a patto che «ogni intervento sia selettivo, vada a trovare i problemi e risolverli». Ha altresì aggiunto: «La possibilità di revisione del piano nazionale è prevista dall'articolo 21 del regolamento e rivedremo ogni linea progettuale che avrà problemi. L'unica considerazione è evitare di rimettere in discussione tutto quanto, ma è ovvio che dove avremo problemi interverremo.»;

   alla luce di tali affermazioni, il Ministro Franco ritiene quindi che sul Pnrr siano possibili solo interventi di revisione mirati. L'inflazione, il costo dell'energia, la guerra in Ucraina non porteranno il Governo a sconvolgere l'impianto del Recovery, anzi l'attuale congiuntura dovrebbe indurre tutti i soggetti interessati ad attuare con rapidità i progetti;

   su questo tema è intervenuto nei giorni scorsi anche il Ministro Brunetta, sostenendo di «Aggiornare il Pnrr, non fermare». Il Ministro della pubblica amministrazione, nel corso di una recente audizione in Commissione esteri, ha sottolineato che più che su una revisione del Piano si dovrebbe ragionare sulla replicabilità e su un suo affiancamento con un NGEU 2 incentrato sull'energia e che tenga conto dell'attuale situazione congiunturale e di conflitto sul suolo europeo;

   il 15 marzo 2022 è stata approvata in Commissione bilancio la Risoluzione 8-00154 alla Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr, riferita all'anno 2021, (Doc. CCLXIII, n. 1), contenente tra gli impegni al Governo «la possibilità di provvedere, in occasione della presentazione della seconda Relazione sullo stato di attuazione del PNRR e del DEF 2022, un eventuale riorientamento dell'allocazione delle risorse e degli obiettivi del PNRR alla luce dell'evoluzione della crisi internazionale in atto e dell'aggiornato quadro macroeconomico, con particolare riguardo all'eventuale impatto inflattivo della crisi medesima, nonché degli andamenti di finanza pubblica risultanti dallo stesso DEF, tenendo conto degli atti di indirizzo approvati in sede parlamentare in materia di transizione energetica» –:

   alla luce delle affermazioni dei Ministri Franco e Brunetta richiamate in premessa, se il Governo, nonostante il mutato contesto economico, legato all'accelerazione dell'inflazione e all'aggravarsi della crisi internazionale, intenda effettivamente non sconvolgere l'impianto del Recovery, effettuando solo interventi di revisione mirati del Pnrr e in quali termini.
(2-01485) «Zanichelli, Torto, Gallo, Adelizzi, Buompane, Donno, Faro, Flati, Gubitosa, Lovecchio, Manzo, Misiti, Martinciglio, Alemanno, Cancelleri, Caso, Currò, Grimaldi, Gabriele Lorenzoni, Migliorino, Ruocco, Scerra, Troiano, Buffagni, Del Grosso, Di Stasio, Vacca, Emiliozzi, Fantinati, Grande, Olgiati, Del Monaco».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inflazione

aumento dei prezzi

prezzo dell'energia