Legislatura: 19Seduta di annuncio: 204 del 28/11/2023
Primo firmatario: RUFFINO DANIELA
Gruppo: AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE
Data firma: 28/11/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RICHETTI MATTEO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023 BONETTI ELENA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023 BENZONI FABRIZIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023 D'ALESSIO ANTONIO AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023 GRIPPO VALENTINA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023 SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE 28/11/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione PARERE GOVERNO 28/11/2023 Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA) DICHIARAZIONE VOTO 28/11/2023 Resoconto DEL BARBA MAURO ITALIA VIVA-IL CENTRO-RENEW EUROPE Resoconto SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE Resoconto BONELLI ANGELO ALLEANZA VERDI E SINISTRA Resoconto RUFFINO DANIELA AZIONE-POPOLARI EUROPEISTI RIFORMATORI-RENEW EUROPE Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE Resoconto MONTEMAGNI ELISA LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA Resoconto ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/11/2023
NON ACCOLTO IL 28/11/2023
PARERE GOVERNO IL 28/11/2023
DISCUSSIONE IL 28/11/2023
VOTATO PER PARTI IL 28/11/2023
RESPINTO IL 28/11/2023
CONCLUSO IL 28/11/2023
La Camera,
premesso che:
dal 30 novembre al 12 dicembre 2023 si terrà a Dubai la 28a conferenza della Nazioni Unite sul cambiamento climatico (Cop28);
giunti alla ventottesima edizione della Conferenza, è purtroppo necessario constatare di avere fallito lo scopo di ridurre le emissioni dei gas climalteranti le quali, al contrario di quando auspicato, continuano ad aumentare; la quantità di emissioni emesse in atmosfera dalla prima Conferenza sul cambiamento climatico ad oggi è pari infatti al totale di tutte quelle emesse nei secoli precedenti dalla rivoluzione industriale in poi;
il 2022 ha segnato il picco storico nei consumi di carbone (8 miliardi di tonnellate) e di petrolio (più di 100 milioni di barili al giorno) oltre che delle emissioni di gas climalteranti, e i dati del 2023 potrebbero essere addirittura peggiori;
in tale quadro, è opportuno considerare che i consumi dell'Unione europea rappresentano circa il 10 per cento delle emissioni globali di anidride carbonica – includendo anche le emissioni dovute alle importazioni – alla luce di un Pil che equivale al 15 per cento di quello mondiale; in tale ambito, le stesse emissioni Ue a differenza di quelle di molte altri Paesi, sono calate in modo netto a partire dagli anni '90;
la Cina ha quadruplicato negli ultimi venti anni i suoi consumi energetici raggiungendo la cima della classifica dei Paesi per emissioni di gas serra in valori assoluti, mentre a livello pro capite è ancora lontana dagli Stati Uniti;
solo pochi giorni fa, l'India ha annunciato un Piano per la costruzione entro il 2032 di centrali a carbone per un totale di 80 gigawatt;
con il progressivo sviluppo dei Paesi più poveri, a partire dall'Africa e dall'India, il trend di emissioni è destinato a crescere;
nonostante i progressi fatti, le fonti rinnovabili continuano a coprire meno del 5 per cento del totale dell'energia primaria consumata nel mondo;
lo sforzo finanziario dei Paesi più ricchi deve essere allineato rispetto all'impatto che gli investimenti possono realisticamente produrre in relazione agli obiettivi ambientali globali, che a tale livello vanno perseguiti, per il bene degli ecosistemi e degli esseri umani;
per raggiungere i dati contenuti negli scenari dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) sono infatti necessari investimenti di centinaia di miliardi, e affinché tali investimenti producano risultati apprezzabili è necessario che essi si concentrino negli Stati più poveri, a partire dall'adeguamento delle reti elettriche di tali Paesi ai nuovi fabbisogni dettati dalla transizione energetica;
è inoltre necessario investire nella ricerca tecnologica, a partire dai sistemi di sequestro del carbonio e di stoccaggio, su modelli di produzione alimentare meno impattanti dal punto di vista energetico, sulla riforestazione,
impegna il Governo:
1) a promuovere il dialogo tra le Parti e ad adottare ogni iniziativa volta a incrementare entro il 2025 i finanziamenti per l'adattamento climatico, così come stabilito nella COP26 di Glasgow 2021, e contestualmente a concentrare gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo, considerato il maggiore impatto di tali investimenti sugli obiettivi prefissati;
2) ad adottare iniziative di competenza per incrementare le risorse da destinare alla ricerca tecnologica nei settori della cattura, trasporto e stoccaggio di anidride carbonica, nonché in qualsiasi altro settore ad alto impatto di emissioni, a partire da quello della produzione alimentare;
3) a confermare gli impegni assunti con la «Dichiarazione di Glasgow sulle foreste e l'uso dei suoli» al fine di arrestare e invertire la deforestazione e il degrado del suolo;
4) a sostenere il ruolo fondamentale del nucleare nella transizione ecologica verso gli obiettivi di neutralità climatica, come vera alternativa alle fonti fossili.
(1-00220) «Ruffino, Richetti, Bonetti, Benzoni, D'Alessio, Grippo, Sottanelli».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Agenzia internazionale per l'energia
inquinamento atmosferico
politica energetica