ATTO CAMERA

MOZIONE 1/00130

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 93 del 27/04/2023
Abbinamenti
Atto 1/00100 abbinato in data 09/05/2023
Atto 1/00127 abbinato in data 09/05/2023
Atto 1/00131 abbinato in data 09/05/2023
Atto 1/00135 abbinato in data 09/05/2023
Firmatari
Primo firmatario: BENZONI FABRIZIO
Gruppo: AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Data firma: 27/04/2023
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RICHETTI MATTEO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
BONETTI ELENA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
D'ALESSIO ANTONIO AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
GRIPPO VALENTINA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
PASTORELLA GIULIA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
RUFFINO DANIELA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023
SOTTANELLI GIULIO CESARE AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE 27/04/2023


Stato iter:
09/05/2023
Partecipanti allo svolgimento/discussione
PARERE GOVERNO 09/05/2023
Resoconto GAVA VANNIA VICE MINISTRO - (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA)
 
DICHIARAZIONE VOTO 09/05/2023
Resoconto SEMENZATO MARTINA NOI MODERATI (NOI CON L'ITALIA, CORAGGIO ITALIA, UDC, ITALIA AL CENTRO)-MAIE
Resoconto ZANELLA LUANA ALLEANZA VERDI E SINISTRA
Resoconto DE MONTE ISABELLA AZIONE - ITALIA VIVA - RENEW EUROPE
Resoconto CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Resoconto CAPPELLETTI ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE
Resoconto ANDREUZZA GIORGIA LEGA - SALVINI PREMIER
Resoconto SIMIANI MARCO PARTITO DEMOCRATICO - ITALIA DEMOCRATICA E PROGRESSISTA
Resoconto COMBA FABRIZIO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 09/05/2023

NON ACCOLTO IL 09/05/2023

PARERE GOVERNO IL 09/05/2023

DISCUSSIONE IL 09/05/2023

VOTATO PER PARTI IL 09/05/2023

RESPINTO IL 09/05/2023

CONCLUSO IL 09/05/2023

Atto Camera

Mozione 1-00130
presentato da
BENZONI Fabrizio
testo presentato
Giovedì 27 aprile 2023
modificato
Martedì 9 maggio 2023, seduta n. 100

   La Camera,

   premesso che:

    REPowerEU è il piano della Commissione europea, introdotto a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, che ha come obiettivo quello di rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima dell'anno 2030;

    le tre direttrici del piano consistono nella diversificazione delle fonti fossili nel breve periodo, nell'aumentare il risparmio energetico dei singoli Stati e nell'accelerare la produzione di energia da fonti rinnovabili;

    con riferimento a quest'ultima direttrice, l'attuale proposta di REPowerEU prevede un innalzamento, rispetto agli obiettivi «Fit for 55», della quota di rinnovabili sui consumi finali di energia. Tale quota dovrebbe aumentare dal 40 per cento al 45 per cento;

    è necessario che la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra sia raggiunta assicurando al contempo la sostenibilità economica e sociale; per questo è indispensabile identificare obiettivi e scadenze realistici, compatibili con i tassi di sostituzione tecnologici effettivamente ipotizzabili in tutti settori dell'economia coinvolti, da individuare attraverso accurate analisi di impatto applicate a ciascuno dei Paesi membri;

    al contrario, dopo l'accordo raggiunto dal Consiglio dell'Unione europea nel giugno 2019 sull'obiettivo di riduzione, entro il 2030, del 40 per cento delle emissioni di gas serra rispetto al livello del 1990, pochi mesi più tardi, la nuova Commissione lanciava il cosiddetto «Green Deal» il quale, con il pacchetto «Fit for 55», innalza l'obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 ad «almeno il 55%»;

    un simile innalzamento, in meno di 6 mesi, dei target da perseguire non ha evidentemente tenuto in considerazione realistiche analisi di impatto; infatti, secondo Eurostat, nel 2022 le emissioni nell'Unione europea sono state il 30 per cento in meno rispetto al 1990; dunque negli ultimi 32 anni, i Paesi membri hanno ridotto le emissioni ad un tasso medio dell'1,1 per cento all'anno; per raggiungere l'obiettivo posto da «Fit for 55» servirebbe un tasso di riduzione del 5,4 per cento annuo per i prossimi 8 anni, mentre – come noto – via via che vengono innalzati i target da raggiungere aumentano le difficoltà tecniche e, assieme ad esse, i costi marginali;

    gli scenari elaborati dalla stessa Commissione europea per ciascun Paese membro confermano tali problematiche;

    nel settore dell'energia, in Italia, oltre ad attuare un'importante riduzione dell'intensità energetica, si dovrebbe produrre il 36 per cento degli usi finali di energia da fonti rinnovabili, elettriche e non elettriche; si dovrebbe passare in meno di 8 anni, da 23 a 36,7 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) di energia rinnovabile, ovvero ipotizzare un tasso di crescita del 6 per cento all'anno; il tasso di crescita delle rinnovabili dovrebbe essere quindi 6 volte maggiore rispetto a quello degli ultimi 8 anni (di poco inferiore all'1 per cento);

    per raggiungere tale obiettivo sarà necessario aumentare la percentuale di elettricità sul totale degli usi finali di energia e produrre almeno l'83 per cento di tale elettricità da fonti rinnovabili; in particolare la quota elettrica degli usi finali di energia dovrebbe passare dall'attuale 21,5 per cento al 28 per cento al 2030;

    l'elettricità in più che dovrebbe essere prodotta servirebbe a sostituire l'utilizzo di carburanti fossili: per questo si dovrebbe ipotizzare, per esempio, che al 2030 siano in circolazione tra 6,5 e 8,5 milioni di veicoli elettrici; per raggiungere tale obiettivo sarebbe necessario, oltre a dotare il Paese delle necessarie infrastrutture di ricarica, immatricolare 1 milione di auto elettriche ogni anno, a fronte delle circa 50.000 attuali. Sarebbe inoltre necessario installare tra 5 e 6 milioni di pompe di calore;

    con riferimento alla produzione di elettricità da fonti rinnovabili, i profili orari su un anno solare della domanda elettrica aggiuntiva dovuta a questi nuovi carichi vanno sommati ai profili dei carichi convenzionali e, tenendo conto dei profili della generazione solare ed eolica, si possono calcolare le potenze che si dovrebbero installare in Italia in meno di 8 anni, per soddisfare la domanda elettrica oraria con energia generata per l'83 per cento da fonti rinnovabili; servirebbero 107 GW aggiuntivi, al ritmo di oltre 13 GW all'anno (oltre 4 volte la velocità ottenuta nell'anno record 2022 e oltre 10 volte in più rispetto al tasso di produzione di impianti rinnovabili negli ultimi 10 anni), senza considerare la difficoltà di individuare terreni idonei e non già occupati per l'installazione di impianti eolici o fotovoltaici;

    sarebbero inoltre necessari 160 GWh di nuovi sistemi di accumulo da aggiungere agli impianti idroelettrici a pompaggio già esistenti;

    alla luce di questi dati, il conseguimento degli obiettivi del pacchetto «Fit for 55» – e quindi di REPowerEU che fissa target ancora più sfidanti – appare di difficile realizzazione;

    al tempo stesso, occorre ugualmente procedere con lo sviluppo delle tecnologie a fonte rinnovabile, per aumentarne la capacità installata quanto più possibile, a cominciare dagli impianti fotovoltaici su coperture;

    per i grandi impianti on-shore e off-shore, invece, è necessario che il Governo solleciti le regioni a individuare le aree idonee ed eserciti i propri poteri sostitutivi in caso di inadempienza,

impegna il Governo:

1) ad adottare iniziative volte a ottenere che, nelle opportune sedi europee, le risorse individuate da REPowerEU non debbano essere vincolate all'installazione di impianti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal pacchetto «Fit for 55», ma che debbano invece essere utilizzabili in generale per il finanziamento di nuovi impianti rinnovabili;

2) a prevedere nel capitolo REPowerEU, integrativo del Piano nazionale di ripresa e resilienza, specifici stanziamenti destinati al finanziamento di strumenti di incentivazione di tipo fiscale che, al pari di quelli previsti dalle misure «Industria 4.0» e «Formazione 4.0», così come dall'articolo 1, comma 9, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, siano in grado di promuovere ulteriormente gli investimenti finalizzati alla realizzazione di processi produttivi verdi, sostenibili e resilienti.
(1-00130) «Benzoni, Richetti, Bonetti, D'Alessio, De Monte, Grippo, Pastorella, Ruffino, Sottanelli».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica ambientale

riduzione delle emissioni gassose

energia rinnovabile