Legislatura: 18Seduta di annuncio: 81 del 12/11/2018
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/11/2018
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma LUCCHINI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 DONINA GIUSEPPE CESARE LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 ROMANIELLO CRISTIAN MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 TERMINI GUIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 BENVENUTO ALESSANDRO MANUEL LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 BADOLE MIRCO LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 BINELLI DIEGO LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 D'ERAMO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 GOBBATO CLAUDIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 PAROLO UGO LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 RAFFAELLI ELENA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 RICCIARDI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 ROSPI GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 TRAVERSI ROBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018 VALBUSA VANIA LEGA - SALVINI PREMIER 12/11/2018 DORI DEVIS MOVIMENTO 5 STELLE 12/11/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione INTERVENTO PARLAMENTARE 12/11/2018 Resoconto BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO Resoconto LORENZONI EVA LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE INTERVENTO GOVERNO 14/11/2018 Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) DICHIARAZIONE VOTO 14/11/2018 Resoconto MURONI ROSSELLA LIBERI E UGUALI Resoconto FIDANZA CARLO FRATELLI D'ITALIA Resoconto LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO Resoconto BORDONALI SIMONA LEGA - SALVINI PREMIER Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE PARERE GOVERNO 14/11/2018 Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/11/2018
DISCUSSIONE IL 12/11/2018
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 12/11/2018
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 14/11/2018
DISCUSSIONE IL 14/11/2018
ATTO MODIFICATO IN CORSO DI SEDUTA IL 14/11/2018
ACCOLTO IL 14/11/2018
PARERE GOVERNO IL 14/11/2018
APPROVATO IL 14/11/2018
CONCLUSO IL 14/11/2018
La Camera,
premesso che:
sull'intero territorio nazionale insistono aree che presentano forti compromissioni delle matrici ambientali, quali aria, suolo e acqua, a causa di fonti di inquinamento che hanno agito, rispettivamente, prima che lo Stato italiano adottasse una legislazione ambientale di settore, oppure a seguito di condotte criminali, spesso rimaste senza responsabile, e comunque, in entrambi i casi, senza possibilità di richiedere alcun ristoro economico ambientale, con il risultato che si sono verificati, nel breve e medio termine, gravi danni ambientali;
la grave situazione che si è prodotta nel corso dei decenni nella provincia di Brescia risulta eclatante a tale riguardo. I grandi ritardi con cui il nostro Paese ha adottato norme giuridiche di tutela ambientale e di limitazione delle emissioni industriali, che sono sostanzialmente giunte solo successivamente alla metà degli anni Settanta del secolo scorso, hanno penalizzato in particolare le aree maggiormente industrializzate, come appunto quella di Brescia;
secondo i dati Ispra, pubblicati nel rapporto rifiuti speciali 2018, nella provincia di Brescia, nell'anno 2016, sono presenti 443 impianti che gestiscono rifiuti speciali di cui 10 sono gli impianti di discarica operativi di cui uno dedicato anche allo smaltimento di rifiuti urbani;
l'aumento della mortalità per patologie correlate all'inquinamento ambientale è ormai un dato noto;
si ha, inoltre, notizia di un'epidemia di polmonite, che costituisce un unicum a livello mondiale, fra la provincia di Brescia e l'Alto Mantovano, iniziata nel mese di settembre 2018, con oltre 900 casi, e diffusione di legionella non ancora verificata nelle cause;
secondo i dati del rapporto rifiuti speciali 2018 di Ispra i dati relativi al solo trasporto transfrontaliero della regione Lombardia sono:
le esportazioni, nell'anno 2016, ammontano a 881.143 tonnellate di cui 447 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi e 434 mila tonnellate di rifiuti pericolosi;
le importazioni, nell'anno 2016, ammontano a 2.384.439 tonnellate di cui 2,3 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi e 39 mila tonnellate di rifiuti pericolosi. Non sono, invece, disponibili informazioni relative ai flussi di rifiuti speciali provenienti da altre regioni. Si rileva che l'attuale legislazione prevede la realizzazione dell'autosufficienza solo riguardo allo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi e dei rifiuti del loro trattamento negli ATO nonché il rispetto del principio di prossimità per lo smaltimento dei rifiuti e il recupero dei rifiuti urbani indifferenziati;
secondo i dati del rapporto rifiuti speciali 2018 di Ispra, al nord sono gestiti 89,4 milioni di tonnellate di rifiuti speciali: 71,4 milioni sono avviati ad operazioni di recupero e 18 milioni a smaltimento;
occorre, altresì, predisporre una mappatura delle aree su tutto il territorio nazionale che possano essere state oggetto di inquinamento diffuso, o comunque di grave entità, in danno delle matrici ambientali prima che fosse adottata una disciplina organica in materia ambientale, in considerazione dell'assenza di uno specifico responsabile dell'inquinamento e dunque di un soggetto obbligato agli interventi di bonifica e ripristino ambientale,
impegna il Governo:
1) ad adottare iniziative per prevedere l'introduzione nel decreto legislativo n. 152 del 2006 di un criterio nazionale che consenta alle regioni di inserire nel proprio ordinamento il «fattore di pressione» per le discariche quale criterio obbligatorio per l'indicazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, delegando il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il ministro della salute e sentito il ministro per gli affari regionali e le autonomie, all'adozione di un decreto interministeriale che ne definisca princìpi e metodologia di calcolo;
2) ad assumere iniziative per rendere pubblico il referto epidemiologico della popolazione «in particolare delle aree più impattate», anche in considerazione dei contenuti del disegno di legge n. 535 e abbinati, recante «Disposizioni in materia di rete nazionale dei registri dei tumori», approvato dal Senato della Repubblica;
3) a valutare l'opportunità di porre in essere ogni iniziativa, anche normativa, per garantire la gerarchia nella gestione dei rifiuti in osservanza degli obblighi comunitari, per conseguire l'obiettivo di ridurre la quantità di rifiuto destinata alla discarica e all'incenerimento, anche valutando di modificare l'articolo 35 del decreto-legge 133/2014 al fine di contenere il trattamento dei rifiuti urbani in impianti di recupero energetico;
4) a interfacciarsi con gli enti locali e regionali per studiare l'epidemia di polmonite, anche in relazione a possibili fattori ambientali, e ad adottare iniziative per prevenire nuovi accadimenti del genere;
5) ad adottare iniziative, per quanto di competenza e d'intesa con gli enti locali, ai fini della realizzazione quanto prima di un nuovo ed efficiente sistema di depurazione per tutti i comuni gardesani;
6) alla luce della situazione della provincia di Brescia, a mappare il ruolo delle fonti emissive in aria, suolo e falde acquifere nelle realtà più critiche del nostro Paese, in modo da arrivare in tempi brevi alla riduzione delle pressioni e a un piano nazionale produttivo, per esempio per quanto riguarda la produzione dell'acciaio, individuata appunto tra le principali pressioni ambientali per la provincia di Brescia, produzione che deve essere resa maggiormente sostenibile.
(1-00073)
(Testo modificato nel corso della seduta) «Zolezzi, Lucchini, Bordonali, Varrica, Vianello, Vignaroli, Eva Lorenzoni, Formentini, Donina, Businarolo, Romaniello, Termini, Benvenuto, Terzoni, Federico, Badole, Binelli, Daga, Deiana, D'Eramo, D'Ippolito, Ilaria Fontana, Gobbato, Licatini, Alberto Manca, Maraia, Parolo, Raffaelli, Ricciardi, Rospi, Traversi, Valbusa, Dori».
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):rifiuti
trasporto transfrontaliero
deposito dei rifiuti