Doc. CCXL, n. 1-A

DOCUMENTO DI FINANZA PUBBLICA 2025

(Articolo 21 del regolamento (UE) 2024/1263 e articolo 10, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in coerenza con le risoluzioni n. 7-00289 della V Commissione della Camera dei deputati e n. 7-00020 della 5a Commissione del Senato della Repubblica)

Presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri

(MELONI)

Trasmesso alla Presidenza il 10 aprile 2025

(Relatrice: LUCASELLI)


NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea).
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), il 23 aprile 2025, ha deliberato di riferire favorevolmente sul Documento di finanza pubblica 2025. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Per il testo del Documento di finanza pubblica 2025 si rinvia allo stampato Doc. CCXL, n. 1.

Pag. 3

INDICE

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PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO ... Pag. 5

  I COMMISSIONE PERMANENTE ... » 7
  (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

  II COMMISSIONE PERMANENTE ... » 10
  (Giustizia)

  III COMMISSIONE PERMANENTE ... » 12
  (Affari esteri e comunitari)

  IV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 14
  (Difesa)

  VI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 16
  (Finanze)

  VII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 17
  (Cultura, scienza e istruzione)

  VIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 19
  (Ambiente, territorio e lavori pubblici)

  IX COMMISSIONE PERMANENTE ... » 21
  (Trasporti, poste e telecomunicazioni)

  X COMMISSIONE PERMANENTE ... » 23
  (Attività produttive, commercio e turismo)

  XI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 26
  (Lavoro pubblico e privato)

  XII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 28
  (Affari sociali)

  XIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 29
  (Agricoltura)

  XIV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 30
  (Politiche dell'Unione europea)

Pag. 4 Pag. 5

PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS
DEL REGOLAMENTO

Pag. 6 Pag. 7

I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

(Relatrice: GARDINI)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La I Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   rilevato come, per quanto concerne le riforme relative al merito e alle nuove competenze nella Pubblica amministrazione, il Documento evidenzi che:

    il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, recante disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, con riferimento al miglioramento delle procedure di reclutamento, alla promozione della mobilità verticale e orizzontale, alla valorizzazione del merito e allo sviluppo di premialità e percorsi di carriera, prevede che le amministrazioni che intendano bandire concorsi per il reclutamento di personale debbano ricorrere a procedure di mobilità per almeno il 15 per cento delle assunzioni previste, dando priorità all'immissione in ruolo dei dipendenti provenienti da altre amministrazioni con valutazione positiva della loro performance;

    il medesimo decreto-legge prevede altresì la centralizzazione delle selezioni dei dirigenti e professionisti (tramite la Scuola Nazionale dell'Amministrazione o una commissione per la riqualificazione delle pubbliche amministrazioni), al fine di consentire la verifica del merito e delle competenze in maniera uniforme tra amministrazioni e territori, l'assunzione di esperti in psicologia del lavoro e gestione delle risorse umane, tramite il Portale InPA, nonché nuovi investimenti in competenze e processi digitali e metodologie innovative di assessment;

    il medesimo decreto, inoltre, per favorire l'accesso di giovani e nuovi talenti nella pubblica amministrazione stabilisce un'ulteriore riserva del 10 per cento per contratti di lavoro e successive assunzioni nelle pubbliche amministrazioni dei giovani con diploma di specializzazione superiore rilasciato dagli ITS Academy e degli incentivi per le amministrazioni che assumano neolaureati;

    per dare effettiva operatività al nuovo sistema di misurazione e valutazione della performance del personale, il Governo ha presentato un disegno di legge che favorisce l'adozione di un approccio orientato ai risultati e alla performance tra i dipendenti pubblici, con l'adozione di un nuovo sistema che mira a perfezionare l'efficacia della valutazione esistente, mediante una definizione più stringente delle modalità e dei tempi di assegnazione degli obiettivi, nonché della loro misurabilità e dei comportamenti organizzativi e delle capacità di leadership, e con un sistema di premialità e di progressione di carriera che contempla Pag. 8obiettivi di sviluppo della mobilità verticale;

   rilevato che il Documento evidenzia altresì, con riferimento alla semplificazione delle procedure:

    il finanziamento di 9 piattaforme regionali e più di 900 piattaforme comunali per l'adeguamento degli Sportelli Unici Attività Produttive;

    la semplificazione di circa 480 procedure complesse, grazie all'intervento della task force composta da circa 1.000 professionisti ed esperti (cosiddetto «Mille esperti»), a supporto delle amministrazioni regionali e comunali;

    il finanziamento per l'adeguamento del portale Impresa in un giorno;

    la reingegnerizzazione in corso di 10 applicativi per i documenti di programmazione delle attività e delle risorse della pubblica amministrazione e la valutazione delle performance, anche in relazione agli obblighi delle amministrazioni pubbliche di compilazione dei PIAO;

    la realizzazione del Portale unico per la semplificazione, con un'adeguata banca dati strutturata, al fine di monitorare i risultati delle azioni di semplificazione avviate, adottare puntuali azioni correttive e promuoverne l'attuazione tra le pubbliche amministrazioni e la conoscenza tra i cittadini;

    la presentazione del disegno di legge C. 1640, il quale reca una delega al Governo per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in una serie di settori, oltre a una delega per la semplificazione e la razionalizzazione di procedimenti per l'accesso ai servizi digitali, attualmente all'esame delle Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e XII (Affari sociali) della Camera;

   rilevato che il Documento evidenzia inoltre:

    la definizione di un quadro strategico per la programmazione della formazione come leva di pianificazione strategica delle amministrazioni e di individuazione delle aree di competenze trasversali e degli obiettivi di sviluppo delle competenze per la transizione amministrativa, digitale ed ecologica;

    l'ampliamento dell'offerta formativa erogata attraverso la piattaforma Syllabus, in coerenza con il modello delle competenze definito, come previsto nei PIAO;

    lo stanziamento, nella legge di bilancio per il 2025, di risorse per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici nei trienni 2025-2027 e 2028-2030, al fine di ad assicurare un aumento annuale delle retribuzioni;

    rilevato, per quanto riguarda l'avanzamento del federalismo fiscale regionale, che è in fase di definizione lo schema di decreto legislativo, attuativo della delega per la riforma fiscale di cui alla legge del 9 agosto 2023, n. 111, che stabilirà meccanismi di compartecipazione a tributi erariali per Regioni e province e introdurrà specifici meccanismi di perequazione, per assicurare il completo finanziamento delle funzioni fondamentali attribuite, nonché per superare le disparità territoriali tra gli enti locali con minore capacità fiscale;

    evidenziato che il Documento si sofferma altresì sulle misure legate alla strategia per la transizione digitale, dando atto degli sforzi che l'Italia sta facendo per il raggiungimento degli obiettivi previsti al 2030 per il decennio digitale e la realizzazione degli impegni del PNRR, e menziona, in particolare, tra le iniziative adottate nel 2024:

    l'aggiornamento, da parte dell'Agenzia per l'Italia Digitale, del Piano triennale per l'informatica nella pubblica amministrazione, che fornisce elementi nuovi per allineare scenari e normativa, così come per rendere disponibili dati e informazioni e adeguare le corrispondenti linee di azione;

    la creazione di una rete di Centri di facilitazione digitale, con la messa in esercizio sul territorio di 3.400 Punti Digitale Facile previsti a fine 2024, per l'accrescimento delle competenze digitali di base di Pag. 92 milioni di cittadini al 2026, rilevando come, ad oggi, siano stati coinvolti oltre 600.000 cittadini di diverse età e genere, a cui è stato dato supporto in ambito digitale per trovare occupazione, usufruire di servizi previdenziali, sanitari, pagamenti digitali e l'AppIO;

    la creazione di una rete di giovani volontari per lo sviluppo e il miglioramento delle competenze digitali su tre cicli annuali per realizzare 700.000 interventi di facilitazione e/o educazione digitale sul territorio a fine 2025 nell'ambito del «Servizio Civile Digitale»;

    il finanziamento, attraverso il Fondo Repubblica Digitale, di diversi bandi destinati a migliorare le conoscenze digitali dei giovani, delle donne, dei disoccupati e inoccupati, dei lavoratori le cui prestazioni sono a rischio di automazione, proprio per migliorarne le garanzie di occupabilità o le condizioni di lavoro, nonché di ulteriori bandi destinati agli operatori del terzo settore e ai detenuti;

   rilevato come, per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture digitali funzionali a favorire la coesione territoriale, il Documento riporti i positivi risultati registrati sia con riferimento alla migrazione, da parte di 116 Pubbliche Amministrazioni centrali e 90 autorità sanitarie locali, di almeno un servizio verso il Polo Strategico Nazionale (PSN), sia con riguardo alla confluenza di n. 3.482 API (Application Programming Interface) sulla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND);

   sottolineato come, in relazione alle misure funzionali a realizzare la trasformazione digitale delle imprese, il Documento menzioni la presentazione, da parte del Ministro delle imprese e del made in Italy, del Libro verde per una nuova strategia di politica industriale per l'Italia, non incluso negli impegni per l'estensione del Piano, ma assai importante al fine di orientare le scelte relative all'identità industriale italiana, al fine ultimo di rendere l'ambiente imprenditoriale sempre più attrattivo e capace di rispondere alle attuali sfide, quali la duplice transizione verde e digitale e l'incertezza geopolitica, favorendo la crescita economica e sociale del Paese;

   rilevato come il Documento dia conto dei progressi compiuti nel processo di digitalizzazione dei servizi pubblici, evidenziando tra l'altro che:

    l'Italia è tra i primi Stati membri ad aver garantito entro i termini l'attuazione del Regolamento (UE) 2018/1724 per la Single Digital Gateway, conseguendo con successo il correlato target PNRR;

    l'Italia si conferma tra i Paesi europei con maggiore avanzamento anche nell'implementazione del sistema OOTS (Once-Only Technical System), il protocollo tecnico che consente il recupero automatizzato delle informazioni già in possesso degli enti pubblici;

    la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) è diventata operativa;

    i servizi forniti dalla piattaforma centrale di gestione digitale degli atti di stato civile sono risultati operativi per 140 comuni, con dismissione dei registri di stato civile cartacei;

    è stata completata l'integrazione dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) con l'Anagrafe dell'istruzione superiore (ANIS), che raccoglie percorsi formativi e titoli di studio erogati dalle università italiane, con l'Anagrafe Nazionale dell'istruzione (ANIST), che raccoglie i titoli di studio della scuola primaria e secondaria, e con l'Indice nazionale dei domicili digitali delle persone fisiche, dei professionisti e degli altri enti di diritto privato non tenuti all'iscrizione in albi, elenchi o registri professionali o nel registro delle imprese (INAD);

    sono stati registrati progressi sia nella diffusione del servizio PagoPA che del servizio SPID, nonché con riferimento al progetto del Fascicolo sanitario elettronico (FSE),

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PARERE FAVOREVOLE

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II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)

(Relatore: PULCIANI)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCLX, n. 1)

  La II Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   considerato che:

    nel Documento si segnala che il Governo ha proseguito l'impegno nella riforma del processo civile, apportando alla cosiddetta «riforma Cartabia» (decreto legislativo n. 149 del 2022) interventi correttivi nell'ambito della digitalizzazione del processo, del rito di cognizione, del rito semplificato di cognizione, delle ordinanze anticipatorie di accoglimento delle domande e recupero dei crediti, di mediazione civile e commerciale e negoziazione assistita;

    si riporta il grado di conseguimento dei traguardi stabiliti dal PNRR per il dicembre 2024 con riguardo alla riduzione delle cause pendenti del 95 per cento da oltre tre anni nel 2019 presso i tribunali ordinari civili e da oltre due anni nel 2019 presso le Corti di appello, riferendo che al terzo trimestre del 2024 si è conseguita una riduzione pari al 91 per cento per quanto riguarda i tribunali e al 99 per cento per le Corti di appello. Si riporta, altresì, che per il 2026 l'obiettivo è la riduzione del 90 per cento del numero di cause civili pendenti al 31 dicembre 2022 e che i dati del terzo trimestre 2024 indicano una riduzione pari al 68,5 per cento presso i tribunali e al 65 per cento presso le Corti di appello;

    un ulteriore obiettivo, fissato per giugno 2026, riguarda la diminuzione dei tempi di trattazione del 40 per cento per i procedimenti contenziosi civili e del 25 per cento per quelli penali. Al riguardo, nel primo semestre del 2024 si è riscontrata, rispetto ai dati del 2019, una riduzione del 22,9 per cento nel settore civile e del 32 per cento in quello penale;

    si evidenzia altresì l'azione del Governo volta ad assicurare risorse umane adeguate al sistema giudiziario e che, anche in tale ambito, è stato completato l'obiettivo del PNRR, fissato per giugno 2024, che prevedeva l'assunzione o la proroga dei contratti di lavoro di almeno 10.000 unità tra dipendenti dell'Ufficio per il processo e personale tecnico amministrativo e l'entrata in servizio di tali unità. In particolare, nel Documento vengono richiamati i processi di stabilizzazione e l'introduzione di incentivi per il personale amministrativo degli uffici giudiziari e l'implementazione di un sistema di incentivi destinato agli uffici giudiziari, per il quale sono state stanziate risorse finanziarie pari a 80 milioni di euro per l'anno 2024;

    si menziona l'attivazione di un piano straordinario di applicazione di magistrati Pag. 11presso gli uffici giudiziari che presentano ritardi nel raggiungimento degli obiettivi PNRR;

    si richiamano altresì le azioni adottate per ridurre la durata delle procedure fallimentari e promuovere l'uso degli strumenti stragiudiziali. In questo ambito, si menzionano le misure integrative e correttive al codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, volte al potenziamento delle misure di allerta, alla revisione del cosiddetto «cram-down fiscale» negli accordi di ristrutturazione dei debiti, alla riorganizzazione della disciplina sul sovraindebitamento, al miglioramento delle procedure di concordato (preventivo e semplificato), all'efficientamento della liquidazione giudiziale e alla razionalizzazione dell'esdebitazione;

    si segnala che nell'ultimo anno sono stati compiuti progressi nella digitalizzazione del processo penale di primo grado e nell'interoperabilità delle piattaforme relative al processo penale telematico, in vista del completamento previsto per dicembre 2025;

    per quanto riguarda l'edilizia giudiziaria, si afferma che si sono concluse tutte le gare per riqualificare 289.000 metri quadri e che, a fine 2024, i lavori erano avviati per il 95 per cento dei progetti, mentre, di tre restanti progetti, uno è in fase di consegna lavori e due sono in fase di progettazione definitiva ed esecutiva;

    con riguardo all'amministrazione penitenziaria, si richiama l'impegno del Governo per la riorganizzazione delle strutture amministrative nel cui ambito sono stati individuati gli obiettivi di pianificazione dei posti di servizio, la razionalizzazione del personale, l'adeguamento degli impianti di videosorveglianza, l'efficientamento energetico, il miglioramento tecnologico nonché la semplificazione delle procedure amministrative per gli interventi di edilizia penitenziaria;

    infine, a completamento della prossima manovra di bilancio, nel documento sono indicati i provvedimenti collegati tra cui, per i profili di competenza, vengono principalmente in rilievo i disegni di legge recanti: revisione delle circoscrizioni giudiziarie, anche con riferimento al tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie (già inserito nel documento di finanza pubblica per il 2024); disposizioni in materia di magistratura onoraria (già approvato dal Parlamento in via definitiva lo scorso 8 aprile 2025, e in fase di promulgazione); disposizioni per la revisione del sistema sanzionatorio per gli illeciti in agricoltura e dei reati agroalimentari; riforma delle amministrazioni straordinarie e della vigilanza sulle società cooperative e fiduciarie – Delega al Governo,

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PARERE FAVOREVOLE

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III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)

(Relatore: LOPERFIDO)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La III Commissione,

   esaminato per le parti di competenza il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1) e i tre allegati contenenti, rispettivamente: le tavole aggiuntive richieste dalla comunicazione 2024/3975 della Commissione europea (Allegato I); il documento «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica» (Allegato II); la relazione sull'attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi (Allegato III);

   segnalato preliminarmente che:

    il Documento di finanza 2025 è incentrato sulla rendicontazione dei progressi compiuti dalla presentazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029, in conformità con la normativa che disciplina la nuova governance economica dell'Unione europea;

    la previsione del PIL si attesta, per il 2025, allo 0,7 per cento, mentre si prospetta pari allo 0,6 per cento nel 2026 e allo 0,8 per cento nel 2027;

    il Documento evidenzia che alcune dinamiche potrebbero indebolire l'attività economica, tra cui l'emergere di tensioni nei rapporti commerciali a livello internazionale e il rinnovarsi di pressioni sui prezzi delle materie prime energetiche, a cui spesso si associa una forte turbolenza nei mercati finanziari;

    nel 2024 il saldo della bilancia commerciale dell'Italia è stato pari a quasi 55 miliardi (+21 miliardi rispetto all'anno precedente) e, al netto dei prodotti energetici, l'avanzo ha raggiunto la cifra record di 104,3 miliardi; tuttavia, nel corso del 2025 la dinamica delle esportazioni italiane potrebbe essere condizionata dall'evoluzione delle politiche tariffarie a livello globale;

    per quanto riguarda la finanza pubblica, i dati di consuntivo per il 2024 mostrano un deficit in miglioramento ancor più marcato rispetto a quanto previsto nel Piano strutturale di bilancio, attestandosi al 3,4 per cento del PIL (anziché al 3,8 per cento); pertanto, anche in presenza di un rallentamento della crescita, viene confermato l'obiettivo di uscire dalla procedura per disavanzi eccessivi nel 2027;

    per quanto attiene ai contenuti della Sezione I, in materia di strumenti di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese viene evidenziato che la legge di bilancio per il 2025 è intervenuta, tra le altre cose, con misure finalizzate, da un lato, a favorire e sostenere gli investimenti nell'America centrale o meridionale, dall'altro, a rafforzare i finanziamenti agevolati di SIMEST a sostegno delle imprese italiane con interessi strategici nel continente africano;

    nella Sezione III, dedicata alla «transizione verde», tra le altre cose, sono riepilogate le diverse iniziative adottate nell'ambitoPag. 13 del «Piano Mattei» per il «potenziamento delle infrastrutture energetiche»; in particolare, si sottolinea che sono stati approvati e firmati i primi progetti finanziati dal Fondo italiano per il clima per un valore di 502,7 milioni e, in collaborazione con la Banca africana di sviluppo, sono stati istituiti lo strumento finanziario di natura multilaterale, Rome Process/Mattei Plan Financing Facility, lo strumento finanziario bilaterale, Italy-Africa Co-financing Trust Fund agreement, e la piattaforma di investimenti con il settore privato, Growth and Resilience platform for Africa (GRAF),

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 14

IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)

(Relatore: BAGNASCO)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La IV Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   premesso che il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1) si compone di una Prima Sezione che include la «Relazione annuale sui progressi compiuti nel 2024», di una Seconda Sezione reca «Analisi e tendenze della finanza pubblica» e, quali allegati, delle tavole richieste dalla Comunicazione della Commissione europea C/2024/3975, delle «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica» e della Relazione circa l'attuazione della razionalizzazione del sistema degli acquisti di beni e servizi di cui all'articolo 2, comma 576, della legge n. 244 del 2007;

   premesso, altresì, che il nuovo Documento di finanza pubblica 2025, trasmesso alle Camere il 10 aprile 2025, tiene conto delle novità introdotte dalla riforma della governance economica europea e presenta, pertanto, un'articolazione differente rispetto a quella dei precedenti Documenti di economia e finanza;

   valutato che l'organizzazione del Documento di finanza pubblica 2025 è stata ulteriormente definita dagli impegni al Governo previsti dalla risoluzione (n. 7-00289), approvata dalla V Commissione della Camera dei deputati il 1° aprile 2025, nonché dalla risoluzione (n. 7-00020), approvata dalla 5a Commissione del Senato della Repubblica il 2 aprile 2025;

   rilevato che il Documento di finanza pubblica 2025, richiamando l'attenzione sul cosiddetto piano Defence Readiness 2030, il quale prevede la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia nazionale, che consentirebbe di escludere le spese per la difesa, nel periodo 2025-2028, dal calcolo dell'indicatore di spesa netta, evidenzia come il Governo stia conducendo le necessarie valutazioni nell'ambito della politica di difesa comune europea e degli impegni assunti in sede di Alleanza Atlantica;

   considerato che:

    coerentemente con il Piano strutturale di bilancio 2025-2029, l'Italia ha disposto un incremento di risorse e misure per il rafforzamento della difesa;

    il Documento di finanza pubblica riporta che tali misure sono fondamentali per realizzare gli impegni adottati a livello internazionale, ma anche per contribuire allo sviluppo e al rafforzamento della capacità di difesa europea, che costituisce una priorità comune dell'Unione;

    in relazione alle misure per la difesa e la sicurezza nazionale, la legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha: (i) prorogato fino al 2027 l'operazione «Strade sicure» e l'operazione Pag. 15«Stazioni sicure» con oneri correlati agli interventi, per ciascuno degli anni 2025, 2026 e 2027, quantificati in euro 238 milioni; (ii) rifinanziato con un importo pari a euro 7,7 milioni di euro, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027, la partecipazione italiana al NATO Innovation Fund; (iii) disposto lo stanziamento di circa 35 miliardi tra il 2025 e il 2039, di cui circa 22,5 miliardi si configurano quali stanziamenti diretti al Ministero della difesa, nel Fondo relativo alle spese di investimento, mentre 12,6 miliardi sono dedicati allo sviluppo di programmi tecnologici in ambito di difesa, con stanziamenti annuali variabili; (iv) rifinanziato e reso permanente il Fondo per la partecipazione alle missioni internazionali, con uno stanziamento di circa 1,5 miliardi per il 2025 e di 1,6 miliardi a decorrere dal 2027 e per le annualità successive; nonché (v) disposto il potenziamento del personale del Corpo delle Capitanerie di porto;

    il Documento di finanza pubblica riporta che il Governo ha rafforzato il proprio impegno nel completamento degli investimenti previsti dal PNRR in ambito di sicurezza cibernetica, segnalando, in particolare, il rifinanziamento del Fondo per la gestione della cybersicurezza per il triennio 2025-2027 (articolo 1, comma 630, della legge 30 dicembre 2024, n. 207) per 0,2 milioni di euro per anno 2025 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027;

    il Documento di finanza pubblica sottolinea come nel 2024 siano stati completati e, in alcuni casi superati, gli obiettivi previsti per la digitalizzazione dei processi del Ministero della difesa,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 16

VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)

(Relatore: SALA)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La VI Commissione,

   esaminato il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 17

VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)

(Relatore: AMORESE)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La VII Commissione,

   esaminati, per le parti di propria competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1) e i relativi Allegati;

   premesso che:

    in considerazione delle novità introdotte dalla riforma della governance economica europea (regolamento (UE) 2024/1263, regolamento (UE) 2024/1264, direttiva (UE) 2024/1265) entrata in vigore il 30 aprile 2024, il Documento di finanza pubblica presenta un'articolazione differente rispetto a quella dei precedenti Documenti di economia e finanza (DEF); in questa fase di prima applicazione della nuova normativa europea e nelle more delle modifiche della disciplina nazionale in materia di contabilità pubblica, nelle due sezioni del Documento sono esposte le informazioni previste dall'articolo 21 del regolamento (UE) 2024/1263 e quelle indicate dall'articolo 10, comma 3, della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 31 dicembre 2009;

    l'organizzazione del Documento di finanza pubblica 2025 è stata ulteriormente definita dagli impegni al Governo previsti dai seguenti atti di indirizzo parlamentare: la risoluzione n. 7-00289, approvata dalla V Commissione della Camera dei deputati il 1° aprile 2025, e la risoluzione n. 7-00020, approvata dalla 5ª Commissione del Senato della Repubblica il 2 aprile 2025;

   rilevato che:

    a seguito dell'approvazione del primo Piano strutturale di bilancio dell'Italia da parte del Consiglio dell'Unione europea, l'Italia è tenuta a presentare alla Commissione europea, entro il 30 aprile di ogni anno, una relazione volta a consentire il monitoraggio dello stato di attuazione degli obiettivi programmatici stabiliti nel Piano;

    nell'ambito delle riforme e degli investimenti strategici previsti nel piano strutturale di bilancio il DFP illustra, fra le altre, le principali misure adottate e l'impegno per una migliore istruzione e formazione, che assicurino maggiori opportunità e competenze nell'accesso al mercato del lavoro, il rafforzamento del corpo docente, dei servizi di tutoring e orientamento e della formazione continua dei docenti;

    il Governo conferma l'impegno del Paese a sostenere l'incremento della percentuale di individui con un titolo di istruzione superiore, mediante specifiche misure, tra cui interventi volti a sostenere l'iscrizione degli studenti proveniente da contesti socio-economici svantaggiati;

    nell'ambito dell'avanzamento della realizzazione degli interventi del programma «Agenda Sud», per il superamento dei divari territoriali nei servizi e nelle opportunitàPag. 18 di istruzione, il Governo riferisce che sono stati adottati obiettivi specifici di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base, con riferimento al I e II ciclo; in più, è stato avviato il progetto denominato «Agenda Nord», rivolto alle istituzioni scolastiche statali primarie, secondarie di primo e di secondo grado delle regioni centro-settentrionali;
    con riferimento alle misure per l'internazionalizzazione e l'attrattività del sistema della formazione superiore, in linea con le iniziative per la creazione di uno spazio europeo dell'istruzione e con il Piano d'azione per l'educazione digitale (2021-2027), assumono particolare importanza le misure volte a ripensare l'istruzione e la formazione per l'era digitale e a favorire l'apertura e la cooperazione internazionale, tra cui l'investimento Didattica e competenze universitarie avanzate del PNRR;

    nell'ambito degli interventi socio-educativi per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno, il DFP afferma che procede l'attuazione degli investimenti di circa 220 milioni nell'ambito delle risorse del PNRR per combattere la povertà educativa e migliorare l'istruzione (Missione, 5, Investimento 3); inoltre, il decreto-legge n. 60 del 2024 (cosiddetto «Coesione»), ha previsto l'allocazione di ulteriori 200 milioni per l'istruzione e il contrasto alla povertà educativa da utilizzare nelle Regioni meno sviluppate,

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PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) valuti il Governo l'opportunità, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di prevedere la detrazione fiscale per le spese sostenute per l'acquisto dei libri di testo per le famiglie con figli iscritti nelle scuole di I e II grado;

   b) valuti il Governo l'opportunità, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, di introdurre un'aliquota unica agevolata al 5 per cento per tutti i consumi culturali (musica, cinema, editoria audiovisiva, spettacoli, teatro);

   c) valuti il Governo l'opportunità di introdurre un credito d'imposta per gli spettacoli di musica dal vivo, al fine di consolidare questo segmento di industria culturale e stimolare la produzione e organizzazione di piccoli concerti;

   d) valuti il Governo l'opportunità, con i prossimi provvedimenti in materia di pubblica istruzione e nel rispetto degli impegni di spesa già assunti, di includere anche il settore dell'editoria audiovisiva nell'ambito dei beni oggetto del cosiddetto «bonus docenti».

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

(Relatore: Fabrizio ROSSI)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La VIII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2025 (Doc. CCXL, n. 1) e i relativi allegati;

   premesso che nella Relazione annuale sui progressi compiuti nel 2024 si dà conto degli investimenti del PNRR e delle altre iniziative volte alla realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile, nonché degli interventi infrastrutturali concernenti la messa in sicurezza della rete ANAS, il potenziamento e l'efficientamento del settore idrico e la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria;

   considerato che il documento dà conto dello stato di avanzamento dei principali obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) nel cui ambito sono state introdotte nuove misure e aggiornate altre per migliorarne l'operatività e l'efficacia;

   evidenziato che nell'ambito della missione del PNRR «rivoluzione verde e transizione ecologica» risultano attivate misure per oltre il 93 per cento del valore finanziato;

   rilevato che, con riferimento al comparto delle politiche abitative e della rigenerazione urbana, viene confermata la prosecuzione degli interventi relativi al Piano Casa Italia e al Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare (PINQuA), con obiettivi riferiti alla progettualità a connotazione sociale e alla riqualificazione degli spazi pubblici;

   osservato che la valorizzazione della risorsa idrica, come riportato nel documento, è stata oggetto di vari interventi volti ad aumentare la resilienza dei sistemi idrici al cambiamento climatico ed efficientare il sistema infrastrutturale per minimizzare la dispersione di risorse, anche attraverso l'adozione del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (PNIISSI);

   segnalato che l'allegato «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica» reca il quadro di riferimento e lo stato di attuazione delle politiche nei settori dell'edilizia pubblica, delle infrastrutture idriche e del sistema dei trasporti e della logistica;

   valutata l'opportunità che l'esame parlamentare del predetto allegato sia assicurato nell'ambito della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, anche tenuto conto di quanto previsto dal comma 3 dell'articolo 39 del Codice dei contratti pubblici;

   preso atto, infine, che l'elenco dei provvedimenti collegati alla prossima manovra di bilancio include, tra l'altro, il disegno di legge recante misure per il rilancio degli investimenti strategici, per la realizzazione delle infrastrutture di preminente interesse Pag. 20nazionale e di altri interventi strategici in materia di lavori pubblici, nonché il disegno di legge recante la delega a introdurre un quadro legislativo di riferimento per la filiera carbon capture and storage (CCS) e la disciplina dello sviluppo dell'idrogeno, dell'assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete, per l'adempimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

(Relatore: RAIMONDO)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La IX Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   premesso che il Documento, in ottemperanza a specifiche raccomandazioni europee, fornisce un quadro di insieme sugli investimenti del PNRR e delle più recenti attuazioni, tra le quali, per quanto di competenza, quelle relative al potenziamento della rete ferroviaria, e riporta le iniziative volte al potenziamento, la messa in sicurezza e la digitalizzazione delle reti dei trasporti e alla realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità sostenibile e la transizione e sicurezza energetica;

   esaminato l'Allegato II al Documento, il cosiddetto «Allegato infrastrutture», recante «Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica», il quale fornisce le linee di indirizzo per lo sviluppo degli investimenti infrastrutturali di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e contiene la ricognizione dei principali interventi in corso e programmati, con l'aggiornamento dei costi, delle risorse disponibili e dei fabbisogni residui;

   valutati, in particolare, nell'ambito della parte IV dell'Allegato infrastrutture, i focus strategici concernenti:

    gli interventi per la sicurezza stradale, scansionati in obiettivi di breve, medio e lungo periodo;

    la portualità e la logistica, nell'ambito della quale si ribadiscono gli orientamenti strategici di settore;

    la promozione degli interporti e delle piattaforme logistiche territoriali;

    la mobilità nelle aree urbane, soprattutto in relazione al tema del trasporto rapido di massa ed alla creazione del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, nell'ambito del processo verso la cosiddetta Smart Road;

    le Capitanerie di porto-Guardia costiera, in relazione al rafforzamento e all'ammodernamento del patrimonio infrastrutturale del Corpo;

    tenuto altresì conto, nell'ambito della parte V dell'Allegato infrastrutture, dedicata alla ricognizione degli investimenti in corso e programmati, del capitolo dedicato al Contratto di Programma 2022-2026 tra lo Stato e RFI, dove viene richiamato l'Aggiornamento 2024 del Contratto Parte Investimenti che contrattualizza un saldo netto di risorse pari a circa 3.535 milioni di euro, destinate alla copertura dei fabbisogni prioritari relativi ai programmi della sicurezza, dello sviluppo tecnologico e del piano stazioni, nonché alla prosecuzione delle opere in corso, in particolare contemplate nel PNRR;

   valutato infine, nell'ambito della medesima parte V dell'Allegato infrastrutture, Pag. 22il capitolo dedicato allo sviluppo aeroportuale, nel quale si illustra la politica policentrica adottata dal Governo e focalizzata sugli scali meno congestionati, valorizzando, pur nell'ambito delle dinamiche di mercato, gli aeroporti con capacità residua e il loro sviluppo infrastrutturale,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)

(Relatore: GUSMEROLI)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   considerato che, per quanto riguarda le parti di maggiore interesse della Commissione di cui alla sezione prima, che dà conto dell'attuazione delle riforme e degli investimenti previsti nel Piano strutturale di bilancio, ai fini dell'estensione del periodo di aggiustamento del predetto Piano, con particolare riferimento alle riforme relative all'ambiente imprenditoriale, emerge che tra le iniziative intraprese dal Governo si annoverano, tra le altre:

    l'approvazione della legge annuale sulla concorrenza per il 2023 e la preparazione della legge annuale per il 2024, che dovrebbe contenere, tra le altre, misure relative ai servizi infrastrutturali energetici;

    l'avvio della revisione organica del sistema degli incentivi alle imprese, con la presentazione dello schema di decreto legislativo recante il cd. Codice degli incentivi;

    il consolidamento e rafforzamento del sostegno alla spesa in ricerca e sviluppo, con un sistema di cofinanziamento (disposto dalla legge di bilancio per il 2025) per garantire, nella fase successiva al completamento del PNRR, la continuità e la sostenibilità, tra le altre, delle attività progettuali relative a investimenti PNRR «Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca» e «Potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S su alcune Key enabling technologies»;

    il consolidamento e rafforzamento del sostegno all'innovazione, all'abilitazione industriale delle tecnologie emergenti, al trasferimento tecnologico e alle filiere strategiche attraverso: accordi di innovazione; introduzione del Fondo crescita sostenibile, volto a sostenere progetti di ricerca e sviluppo, anche delle tecnologie critiche, da realizzare nei territori delle regioni meno sviluppate; attivazione, per quanto riguarda il Fondo IPCEI, di progetti per oltre 6 miliardi su microelettronica, batterie, idrogeno e infrastrutture digitali; previsione di una maggiore flessibilità nell'accesso al fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things; credito di imposta per le imprese che effettuano nuovi investimenti introdotto dal piano Transizione 5.0; implementazione di altre misure fiscali, quali il credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo e l'IRES premiale; adozione del decreto-legge n. 84 del 2024 per l'approvvigionamento sicuro e sostenibile delle materie Pag. 24prime critiche; presentazione del disegno di legge sull'intelligenza artificiale, attualmente all'esame del Parlamento, in seconda lettura;

    il consolidamento e rafforzamento del sostegno all'internazionalizzazione;

    la prossima presentazione del primo disegno di legge per le PMI nonché la redazione di un testo unico per il riordino della normativa in materia di start-up innovative, spin-off, PMI innovative e incubatori e acceleratori di start-up;

    l'approvazione della legge n. 21 del 2024 (cosiddetta «legge Capitali») con l'obiettivo di stimolare la crescita del mercato dei capitali italiano favorendo l'accesso e la permanenza delle imprese nell'ambito dei mercati finanziari;

   preso atto che, con riguardo alle altre riforme, il Documento sottolinea le misure a potenziamento della rete di protezione e inclusione sociale a contrasto della povertà, annoverando tra queste il decreto-legge n. 19 del 2025 (cosiddetto «decreto bollette») da poco esaminato da questa Commissione e approvato, con modificazioni, dall'Assemblea della Camera dei deputati;

   considerato che il Governo, relativamente alle misure legate a transizione verde, sicurezza energetica e protezione ambientale, nel Documento:

    dà atto del fatto che l'Italia sta proseguendo con l'attuazione del Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC), il cui aggiornamento è stato trasmesso alla Commissione europea a giugno 2024 e che, per garantirne un efficace monitoraggio, nel mese di dicembre 2024 è stata lanciata una piattaforma dedicata all'analisi dello stato di avanzamento delle misure previste;

    riferisce che è in corso di definizione il cosiddetto «decreto ministeriale FER-T», dedicato alla promozione dell'energia termica da fonti rinnovabili su larga scala;

    riferisce, altresì, si sta procedendo ad aggiornare il Fondo nazionale per l'efficienza energetica, con il cosiddetto «decreto ministeriale OIERT», che obbliga gli operatori del settore termico ad incrementare l'uso di rinnovabili;

    evidenzia che si sta finalizzando il nuovo decreto sui requisiti minimi degli edifici e il cosiddetto «decreto FER2», volto a sostenere tecnologie rinnovabili ancora costose o immature, che potrà assegnare 4,59 GW di capacità attraverso aste;

    riferisce che, sul fronte della produzione elettrica da fonti mature e con costi fissi bassi, è stato introdotto un regime transitorio (cosiddetto «FERX-transitorio»), per facilitare una maggiore integrazione con il sistema elettrico;

    sottolinea di voler sviluppare un nuovo meccanismo di supporto (cosiddetto «decreto FERZ») che consenta agli operatori di scegliere liberamente le tecnologie da implementare, separando il contratto di incentivazione dagli impianti sottostanti;

    ricorda lo strumento del cosiddetto «Energy Release», volto a supportare la creazione di nuova capacità rinnovabile destinata, in particolare, alle imprese energivore, nonché l'introduzione di una nuova disciplina sulla contrattualizzazione a termine per lo stoccaggio elettrico, con le prime aste previste per il 2025;

    segnala che, a sostegno della diffusione dei contratti di compravendita di energia elettrica da fonti rinnovabili a lungo termine (cosiddetto «Power Purchase Agreements – PPAs»), sono stati previsti strumenti per lo sviluppo di una piattaforma di mercato dedicata, assistita da un sistema di garanzie, in cui il GSE agirà come garante di ultima istanza, al fine di superare gli ostacoli che ancora limitano l'uso diffuso di tali accordi di lungo termine;

    riferisce di voler incentivare lo sviluppo delle tecnologie per la cattura, l'uso e lo stoccaggio della CO2 (CCS), indispensabili per la decarbonizzazione di settori industriali particolarmente complessi come cemento, siderurgia e chimica;

Pag. 25

    ricorda che l'Italia ha avviato un percorso strutturato per il rilancio dell'energia nucleare sostenibile;

   preso atto, infine, dell'elenco dei disegni di legge collegati riferiti alla prossima manovra di bilancio, aggiornato rispetto a quello del Piano strutturale di bilancio di medio termine (PSBMT),

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PARERE FAVOREVOLE

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XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)

(Relatore: GIACCONE)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La XI Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   considerato che nel corso del 2024 il mercato del lavoro ha fatto registrare un nuovo incremento dell'occupazione (+2,2 per cento in termini di ULA) e la graduale riduzione del tasso di disoccupazione (6,5 per cento, -1,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente);

   considerato inoltre che, in base alla rilevazione sulle forze di lavoro, nella media del 2024, il numero di occupati (15-64 anni) è cresciuto dell'1,4 per cento, portando il tasso di occupazione al 62,2 per cento, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al 2023;

   apprezzato che la dinamica positiva dell'occupazione è stata il risultato di un aumento dei lavoratori dipendenti più marcato di quello degli autonomi, sospinto in prevalenza dall'occupazione a tempo indeterminato;

   preso atto che, per quanto riguarda lo scenario macroeconomico nazionale inerente alle tendenze del mercato del lavoro, nel DFP si stima per l'anno in corso un ulteriore marginale riduzione del tasso di disoccupazione in media d'anno, che si attesterebbe intorno al 6,1 per cento, mentre il numero di occupati dovrebbe continuare a espandersi, affiancato da un rallentamento delle ore lavorate;

   considerato che nel complesso le forze di lavoro dovrebbero continuare a crescere nel 2025, accelerando rispetto all'anno passato e che, quanto alle proiezioni a legislazione vigente per gli anni successivi al 2025, nel Documento si afferma che la dinamica positiva del mercato del lavoro dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata, con il tasso di disoccupazione che calerebbe ulteriormente, portandosi fino al 5,8 per cento nel 2027;

   considerato altresì che, quanto al Programma nazionale GOL, il quale è rivolto ai soggetti disoccupati o in transizione – quindi beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza o in assenza di un rapporto di lavoro o di misure di sostegno al reddito – nonché ai soggetti fragili o vulnerabili con difficoltà a livello occupazionale, la legge di bilancio 2025 ha stanziato ulteriori risorse per il Programma medesimo;

   preso atto che, per quanto riguarda l'Assegno di inclusione (ADI) – che è mirato a garantire alle famiglie fragili non solo un adeguato sostegno al reddito, ma soprattutto l'attivazione e l'accesso ai servizi sociali abilitanti, per i più vulnerabili, e il sostegno al reinserimento nel mercato del lavoro per coloro che sono in grado di lavorare – la legge di bilancio per il 2025 ha adeguato le soglie di accesso e l'importo Pag. 27del beneficio economico, in modo da estenderne la platea dei beneficiari, elevando l'integrazione del reddito familiare da 6.000 a un massimo di 6.500 euro annui (moltiplicata per la scala di equivalenza ADI), nonché da 7.560 a 8.190 euro annui, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza;

   ricordato che, per quanto riguarda il Supporto Formazione Lavoro – misura di attivazione al lavoro, riconosciuta alle persone tra 18 e 59 anni che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione – la legge di bilancio ha disposto l'incremento da 350 a 500 euro dell'importo del beneficio economico mensile – quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa – ed esteso la sua durata fino a un massimo di dodici mensilità, prorogabile per un massimo di ulteriori dodici mesi, previo aggiornamento del Patto di Servizio Personalizzato (PSP), qualora, allo scadere dei primi dodici mesi di fruizione, il richiedente risulti partecipare ad un corso di formazione;

   considerato inoltre che la legge di bilancio per il 2025 ha previsto alcuni incentivi e modifiche riguardo ai criteri di accesso al pensionamento, per consentire un allungamento della vita lavorativa, in condizioni specifiche;

   apprezzato che la legge di bilancio 2025 ha altresì prorogato taluni istituti di pensionamento anticipato (Opzione Donna, Quota 103 e APE sociale) in deroga al regime generale e, per quanto concerne la previdenza complementare, ha previsto per specifici soggetti e condizioni la possibilità di cumulare i contributi versati nella previdenza pubblica con il valore delle prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare, ai fini del raggiungimento dell'importo necessario per accedere alla pensione nel sistema contributivo;

   preso atto che, per quanto riguarda la valorizzazione del capitale umano nella pubblica amministrazione, il Documento evidenzia che è stato definito un quadro strategico per la programmazione della formazione come leva di pianificazione strategica delle amministrazioni e di individuazione delle aree di competenze trasversali e degli obiettivi di sviluppo delle competenze per la transizione amministrativa, digitale ed ecologica; inoltre, è stata ampliata l'offerta formativa erogata attraverso la piattaforma Syllabus, in coerenza con il modello delle competenze definito, come previsto nei Piani integrati di attività e organizzazione (PIAO);

   apprezzato che il Governo sta lavorando per il raggiungimento degli obiettivi a fine 2026, per la diffusione della mobilità verticale e orizzontale, e per il 2028, per il completamento di un primo ciclo di valutazione e di assegnazione di premialità, nell'ambito del nuovo quadro di valutazione della performance;

   considerato altresì che la legge di bilancio per il 2025 ha previsto risorse nei trienni 2025-2027 e 2028-2030 per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici e che tale spesa sarà funzionale ad assicurare un aumento annuale delle retribuzioni dell'1,8 per cento lungo il triennio 2025-2027, dell'1,9 per cento nel 2028 e del 2 per cento tra il 2029 e il 2030;

   rilevato che, per quanto riguarda l'occupazione femminile e il bilanciamento di genere, la legge di bilancio 2024 ha introdotto una decontribuzione per le madri con due o più figli, trasformata in misura strutturale dal 2025;

   considerato che il Documento in esame indica i disegni di legge da considerare come collegati alla manovra di bilancio e che, nell'ambito di tale elenco, si segnala la previsione di collegati recanti: interventi in materia di disciplina pensionistica; misure a sostegno delle politiche per il lavoro e delle politiche sociali; interventi a favore delle politiche di contrasto alla povertà; disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni,

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PARERE FAVOREVOLE

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XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)

(Relatrice: VIETRI)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La XII Commissione,

   esaminato, per quanto di competenza, il Doc. CCXL, n. 1 e Allegati: «Documento di finanza pubblica 2025»;

   considerato, in generale, che il quadro delineato dal Documento rivela un sistema sanitario e socio-assistenziale in progressivo ampliamento;

   rilevato che il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale è incrementato di importi crescenti dal 2025: la spesa sanitaria è pari a 143,3 miliardi per l'anno 2025, con un tasso di crescita del 3,6 per cento rispetto all'anno precedente; nel biennio 2026-2027, si prevede che la spesa sanitaria cresca a un tasso medio annuo del 2,8 per cento; nel 2028 la crescita della spesa sanitaria è ipotizzata pari al 2,6 per cento. In termini di incidenza sul PIL, il rapporto si attesta al 6,4 per cento per l'intero periodo 2025-2028, mostrando una certa stabilità grazie all'andamento parallelo tra spesa e crescita economica;

   tenuto conto dello stato avanzato di completamento degli investimenti del PNRR, con particolare riferimento agli interventi per le Case della comunità e per gli Ospedali di comunità rispetto agli obiettivi previsti per giugno 2026, nonché del fatto che sia stata data attuazione ai diversi obiettivi intermedi del PNRR relativi, in particolare, al potenziamento dell'assistenza domiciliare, alla telemedicina, al rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica, nonché alla costruzione di un potente modello di simulazione e previsione degli scenari a medio e lungo termine, nell'ambito del sistema sanitario nazionale;

   evidenziato, altresì, quanto emerge dal Documento relativamente alle varie misure adottate in favore della natalità e della famiglia, e di quelle introdotte per contrastare la povertà,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 29

XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)

(Relatore: CERRETO)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La XIII Commissione,

   esaminato, per i profili di competenza, il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati);

   considerato la centralità del comparto produttivo dell'agricoltura e della pesca nelle politiche e negli impegni assunti dal Governo;

   rilevato, inoltre, come è dato leggere nel Documento, che il settore sarà interessato dalla presentazione di cinque disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica che interverranno nel settore al fine di: valorizzare la risorsa mare; introdurre misure di rafforzamento dei settori dell'agricoltura, della pesca e delle foreste; riformare il settore ippico e il sistema venatorio; nonché revisionare il sistema sanzionatorio per gli illeciti in agricoltura e dei reati agroalimentari,

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PARERE FAVOREVOLE

Pag. 30

XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)

(Relatore: GIORDANO)

parere sul

Documento di finanza pubblica 2025
(Doc. CCXL, n. 1)

  La XIV Commissione,

   esaminato il Documento di finanza pubblica 2025 (Doc. CCXL, n. 1, e Allegati) comprensivo della Relazione annuale sui progressi compiuti nel 2024 (sezione I) e delle analisi e tendenze di finanza pubblica (sezione II);

   rilevato che il Documento adempie agli obblighi previsti dalla normativa europea sulla nuova governance economica, in vigore dal 2025, che introduce il Piano strutturale di bilancio di medio termine e la rendicontazione annuale dei progressi compiuti, segnando un cambio di paradigma rispetto al Documento di economia e finanza (DEF) previsto dalla normativa previgente;

   sottolineato che la riforma della governance economica europea rappresenta una svolta significativa nel coordinamento delle politiche di bilancio, promuovendo un approccio integrato e orientato al medio periodo, con l'obiettivo di coniugare sostenibilità fiscale, crescita economica e resilienza strutturale degli Stati membri, attraverso strumenti come il monitoraggio della spesa netta primaria e l'adozione di obiettivi pluriennali vincolanti;

   rilevato che il Documento di finanza pubblica 2025 si configura come un'innovazione necessaria per l'adeguamento alla nuova governance, distinguendosi dal DEF per il suo carattere prevalentemente retrospettivo, volto a rendicontare i progressi rispetto agli impegni assunti, pur includendo proiezioni prospettiche che rafforzano la coerenza con il quadro di medio termine delineato dal Piano strutturale di bilancio;

   osservato che tale innovazione consente una maggiore trasparenza e un dialogo più strutturato con le istituzioni europee, favorendo un monitoraggio continuo delle politiche nazionali e un allineamento con le priorità unionali, come la transizione ecologica, la digitalizzazione e il rafforzamento della coesione sociale;

   rilevato altresì che il Documento è stato trasmesso il 10 aprile, nel rispetto delle tempistiche previste dalle risoluzioni parlamentari approvate dalla Commissione Bilancio della Camera e dalla Commissione Bilancio del Senato il 1° aprile 2025, consentendo il pieno coinvolgimento del Parlamento prima dell'invio alla Commissione europea entro il 30 aprile 2025, in linea con l'esigenza di assicurare un esame approfondito da parte delle Camere in questa fase transitoria di adattamento normativo;

   valutato positivamente il superamento dell'obiettivo di riduzione della spesa netta primaria per il 2024, con una diminuzione del 2,1 per cento, rispetto all'1,9 per cento programmato, e la conferma della traiettoria per il 2025, che vede un incremento Pag. 31dell'1,3 per cento, in linea con gli impegni assunti nel Piano strutturale di bilancio di medio termine, dimostrando l'efficacia del nuovo indicatore previsto dalla governance europea;

   apprezzato l'impegno del Governo nel perseguire un ambizioso programma di riforme e investimenti, con interventi volti a migliorare l'efficienza della giustizia civile, a contrastare l'evasione fiscale, a modernizzare la pubblica amministrazione e a sostenere la politica industriale, con particolare attenzione alla transizione ecologica e digitale, in coerenza con le priorità strategiche delineate a livello europeo;

   condiviso l'approccio orientato alla coesione sociale, attraverso risorse aggiuntive per il sistema sanitario, la stabilizzazione della riduzione del cuneo fiscale e incentivi per l'occupazione di donne, giovani e categorie vulnerabili, nonché l'accelerazione degli investimenti legati al PNRR e ai programmi di coesione, che contribuiscono al rafforzamento del potenziale di crescita del Paese;

   preso atto della prudenza adottata nelle stime macroeconomiche per il 2025 e il 2026, che riflettono l'instabilità e l'incertezza dell'attuale contesto internazionale, e dell'equilibrio dimostrato nel coniugare il rigore di bilancio con il sostegno a famiglie e imprese, come evidenziato dal decreto-legge 28 febbraio 2025, n. 19, mantenendo la coerenza con il quadro di medio termine richiesto dalla nuova governance;

   sottolineato che i dati relativi al disavanzo e al debito pubblico, fondamentali per il rispetto degli impegni assunti nell'ambito della governance economica europea, evidenziano un miglioramento significativo nel 2024, con un disavanzo al 3,4 per cento del PIL rispetto al 3,8 per cento previsto, e una traiettoria del debito pubblico che, a partire da un valore migliorato al 135,3 per cento del PIL nel 2024, consente di confermare il percorso di riduzione del disavanzo al 3,3 per cento nel 2025 e al 2,8 per cento nel 2026, in linea con l'uscita dalla procedura per disavanzi eccessivi nel 2027;

   valutato che il Documento riflette un impegno concreto nel bilanciare le esigenze di sostenibilità fiscale con quelle di crescita e coesione, in un contesto di transizione verso la piena attuazione della riforma della governance economica europea, offrendo un quadro chiaro e dettagliato che rafforza la credibilità dell'Italia nelle sedi UE;

   espresso apprezzamento per la capacità del Governo di integrare le innovazioni introdotte dalla riforma della governance economica europea con le specificità del contesto nazionale, garantendo un approccio pragmatico e lungimirante che risponde sia agli obblighi europei sia alle esigenze di modernizzazione e resilienza del Paese,

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PARERE FAVOREVOLE