Doc. CCXXXII,, n. 1-A
PIANO STRUTTURALE DI BILANCIO DI MEDIO TERMINE
ITALIA
2025-2029
(Capo IV del regolamento (UE) 2024/1263 del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 29 aprile 2024)
Presentato dal Presidente del Consiglio dei ministri
(MELONI)
Trasmesso alla Presidenza il 27 settembre 2024
(Relatrice: LUCASELLI)
NOTA: Il presente stampato contiene i pareri espressi dalle Commissioni permanenti I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni), II (Giustizia), III (Affari esteri e comunitari), IV (Difesa), VI (Finanze), VII (Cultura, scienza e istruzione), VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici), IX (Trasporti, poste e telecomunicazioni), X (Attività produttive, commercio e turismo), XI (Lavoro pubblico e privato), XII (Affari sociali), XIII (Agricoltura) e XIV (Politiche dell'Unione europea) e dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
La V Commissione permanente (Bilancio, tesoro e programmazione), l'8 ottobre 2024, ha deliberato di riferire favorevolmente sul Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029. In pari data, la Commissione ha chiesto di essere autorizzata a riferire oralmente.
Per il testo del Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029 si rinvia allo stampato Doc. CCXXXII, n. 1.
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INDICE
_______
PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS DEL REGOLAMENTO ... Pag. 5
I COMMISSIONE PERMANENTE ... » 7
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
II COMMISSIONE PERMANENTE ... » 9
(Giustizia)
III COMMISSIONE PERMANENTE ... » 11
(Affari esteri e comunitari)
IV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 13
(Difesa)
VI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 14
(Finanze)
VII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 15
(Cultura, scienza e istruzione)
VIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 18
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
IX COMMISSIONE PERMANENTE ... » 19
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
X COMMISSIONE PERMANENTE ... » 20
(Attività produttive, commercio e turismo)
XI COMMISSIONE PERMANENTE ... » 23
(Lavoro pubblico e privato)
XII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 25
(Affari sociali)
XIII COMMISSIONE PERMANENTE ... » 26
(Agricoltura)
XIV COMMISSIONE PERMANENTE ... » 27
(Politiche dell'Unione europea)
COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI ... » 30
Pag. 4 Pag. 5PARERI AI SENSI DELL'ARTICOLO 118-BIS
DEL REGOLAMENTO
I COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
(Relatore: Paolo Emilio RUSSO)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La I Commissione,
esaminato, per i profili di competenza, il Piano strutturale di bilancio a medio termine Italia 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
evidenziato, per quanto concerne i profili di stretta competenza della I Commissione, come il Piano indichi misure in materia di concorso degli enti territoriali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, per l'efficientamento dell'azione degli enti territoriali per una maggiore equità nell'erogazione delle prestazioni e in materia di riforma della pubblica amministrazione e di digitalizzazione dei servizi pubblici;
rilevato che:
il Piano indica, quale misura volta al perseguimento di equità ed efficienza nell'erogazione delle prestazioni e dei servizi in favore di cittadini e imprese, la definizione preliminare dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e correlati fabbisogni standard nell'ambito dell'attuazione del federalismo fiscale e dell'autonomia differenziata;
il Piano segnala quali misure per il miglioramento dell'efficacia della pubblica amministrazione, per il ricambio della forza lavoro e per il potenziamento delle competenze: il completamento, entro la fine del 2027, della riforma dell'accesso alla carriera dirigenziale e della riforma della valutazione della performance; il graduale passaggio alle amministrazioni ordinariamente competenti di funzioni e competenze già attribuite ai Commissari straordinari; il rafforzamento della formazione dei dipendenti pubblici; la riduzione dei divari in termini di capacità tecnica delle diverse amministrazioni, mediante specifici interventi innovativi di capacity building e formazione; l'implementazione di un sistema di accreditamento della formazione rivolta alle pubbliche amministrazioni e meccanismi di finanziamento della formazione continua e specialistica outcome-based in favore dei dipendenti pubblici;
nel Piano in materia di digitalizzazione dei servizi pubblici sono indicate le misure riguardanti la notifica del sistema di identificazione elettronica, i servizi pubblici digitali per i cittadini, i serviziPag. 8 pubblici digitali per le imprese e l'accesso alle cartelle cliniche elettroniche;
considerato che il Governo indica il disegno di legge di riforma del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali tra i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica per il 2025,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 9II COMMISSIONE PERMANENTE
(Giustizia)
(Relatore: PULCIANI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La II Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia – 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1),
considerato che:
nel Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia – 2025-2029 il Governo stima un impatto sul PIL reale delle nuove misure pari allo 0,1 per cento per il 2030 e allo 0,2 per cento per il 2031;
il Piano prevede l'obiettivo dell'efficientamento dei procedimenti civili e penali e quello della razionalizzazione e riqualificazione energetica delle sedi dell'amministrazione della giustizia;
preso atto, con riferimento all'obiettivo dell'efficientamento dei procedimenti civili e penali, che:
il Piano prevede che, entro il 2027, venga aggiornata la strategia di innovazione del Ministero della giustizia e la digitalizzazione di tutti i procedimenti penali (inclusi i sistemi degli uffici del giudice di pace e del tribunale di sorveglianza), che, entro il 2028, venga creata un'unica piattaforma informatica per il deposito degli atti processuali civili, penali, amministrativi, tributari e contabili e che, entro il 2029, sia completata l'interoperabilità tra sistemi e banche dati del Ministero della giustizia e le banche dati di ministeri ed agenzie;
per perseguire le suddette finalità il Governo prevede la predisposizione di un piano di azione per l'efficienza e la semplificazione del processo civile e penale, l'assunzione e la stabilizzazione del personale dell'Ufficio per il processo, la digitalizzazione di tutti i processi, la semplificazione e l'unificazione dei depositi degli atti nel processo telematico in tutti i plessi giurisdizionali, nonché l'estensione di un piano d'azione per la riforma del sistema dell'esecuzione penale, anche al fine di ridurre i casi di recidiva;
preso altresì atto, con riferimento all'obiettivo della razionalizzazione e riqualificazione energetica delle sedi dell'amministrazione della giustizia, che:
il Piano si prefissa, entro il primo trimestre del 2027, la pubblicazione del rapporto per la riorganizzazione e la razionalizzazione delle sedi e, entro il 2028, la realizzazione degli interventi;
allo scopo di conseguire le suddette finalità, si prevede la predisposizione di un rapporto di analisi dell'attuale geografia giudiziaria e sullo stato di attuazione del Pag. 10decentramento amministrativo, finalizzato alla riorganizzazione delle sedi in chiave di efficienza, l'estensione degli interventi al settore penitenziario in vista di un miglioramento delle condizioni delle carceri, della riduzione del tasso di affollamento e dell'efficientamento economico, un piano di investimenti per il triennio 2027-2029 a sostegno della riqualificazione e dell'efficientamento energetico, anche al fine di raggiungere l'obiettivo di ristrutturare almeno il 3 per cento annuo della superficie climatizzata pubblica;
valutato che, con riferimento allo stato di attuazione delle predette misure:
con riguardo all'Ufficio per il processo, è stato inserito un nuovo traguardo (con scadenza 31 marzo 2024), relativo all'entrata in vigore di misure volte a ridurre l'arretrato, adottate, da ultimo, con il decreto-legge n. 19 del 2024;
con riguardo agli obiettivi relativi alla digitalizzazione del sistema giustizia, in particolare è stato previsto il nuovo obiettivo, da conseguire entro il 30 giugno 2026, consistente nella digitalizzazione di 7,75 milioni di fascicoli giudiziari relativi ai procedimenti di competenza dei giudici di pace dei capoluoghi di distretto, degli uffici minorili, delle sezioni penali di Tribunali e Corti d'appello riferiti al periodo temporale 1° gennaio 2006 – 30 giugno 2026;
con riguardo alla razionalizzazione e riqualificazione energetica delle sedi dell'amministrazione della giustizia, il traguardo di riqualificazione degli edifici giudiziari (pari a 289.000 mq), posto al 31 dicembre 2023, è stato ampiamente superato in quanto, alla suddetta data, risultavano aggiudicati 62 interventi per complessivi 486.568 mq;
segnalato, infine, che il Governo conferma quali collegati alla decisione di bilancio i disegni di legge già indicati nel precedente Documento programmatico e che oltre al disegno di legge di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, anche con riferimento al Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, il testo in esame specifica che deve considerarsi collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2025, anche il disegno di legge in materia di revisione del sistema sanzionatorio per gli illeciti in agricoltura e dei reati agroalimentari,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 11III COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari esteri e comunitari)
(Relatore: FORMENTINI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La III Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia – 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
preso atto che il Piano è stato elaborato ai sensi della nuova disciplina della governance economica e di bilancio dell'UE, entrata in vigore il 30 aprile 2024, in base alla quale ciascuno Stato membro è chiamato a preparare un piano, della durata di quattro o cinque anni, finalizzato a garantire una riduzione coerente e graduale del debito e a promuovere una crescita sostenibile ed inclusiva;
evidenziato che il Piano conferma la previsione di crescita del PIL per quest'anno (1,0 per cento), mentre l'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione migliora dal –3,8 per cento del PIL di quest'anno al –3,3 per cento nel 2025, al –2,8 per cento nel 2026, consentendo all'Italia di uscire dalla procedura per deficit eccessivo avviata il 26 luglio scorso;
preso atto che la discesa del rapporto tra debito pubblico e PIL nel periodo 2024-2026 sarà frenata dall'impatto sul fabbisogno di cassa dello Stato delle compensazioni d'imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020, mentre negli anni successivi si dovrebbe registrare un decremento in linea con le nuove regole, che prevedono che lo stock del debito si riduca, in media, di 1 punto percentuale di PIL successivamente all'uscita dalla procedura per deficit eccessivo;
preso atto che lo scenario macroeconomico internazionale attraversa una fase di rapido cambiamento, anche a causa degli shock sperimentati nel corso degli ultimi anni, dalla pandemia alle tensioni nei mercati dei prodotti energetici e di altre commodities o di natura commerciale, ai veri e propri conflitti armati; in particolare, si registra un graduale logoramento del paradigma del sistema di commercio internazionale in vigore nell'ultimo ventennio, con riconfigurazioni delle catene del valore ed il rischio incombente di episodi di frammentazione geoeconomica, nonché un cambiamento nei rapporti di forza tra Paesi occidentali e le nuove potenze globali;
condiviso l'obiettivo del Governo di proseguire il percorso già avviato per l'internazionalizzazione delle PMI e delle imprese del Mezzogiorno, il supporto della filiera italiana nell'ambito di progetti infrastrutturali all'estero d'interesse strategico, nonché lo sviluppo dei rapporti economici tra Italia e continente africano, in attuazione con il «Piano Mattei»;
Pag. 12evidenziato, altresì, che tra i progetti elencati nella parte terza del Piano figura l'avvio del progetto «A Roadmap to Connect Africa to Europe for Clean Energy Production», finalizzato a rendere l'Italia uno snodo energetico europeo di energia rinnovabile prodotta nel continente africano;
preso atto, infine, che tra i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica per il 2025 il Governo annuncia l'intenzione di presentare un provvedimento recante disposizioni per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all'estero,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 13IV COMMISSIONE PERMANENTE
(Difesa)
(Relatore: PADOVANI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La IV Commissione,
esaminata, per le parti di competenza, il «Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine», approvato dal Consiglio dei ministri il 27 settembre 2024 e trasmesso in pari data alle Camere;
premesso che il documento in esame rappresenta il primo Piano strutturale di bilancio di medio termine elaborato ai sensi della disciplina economica dell'Unione europea (UE) recentemente entrata in vigore;
considerato che il Piano in esame ribadisce l'impegno dell'Italia, nell'ambito dell'Alleanza Atlantica, ad incrementare la spesa per la difesa rispetto al PIL fino al raggiungimento dell'obiettivo del 2 per cento;
considerato altresì che alcune misure del PNRR sono già dedicate a supportare alcuni investimenti nella difesa: cybersecurity: le risorse stanziate fanno capo al Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ammontano nel complesso a 623 milioni; e digitalizzazione del Ministero della Difesa: i fondi fanno capo al Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e ammontano complessivamente a 42,5 milioni il quadro macroeconomico e di finanza pubblica tendenziale e quello programmatico;
valutata positivamente la scelta del Governo di rivolgere le esigenze finanziarie all'Accordo di cooperazione con l'Ucraina e l'efficientamento della cessione dei materiali nell'ambito della cooperazione e della collaborazione internazionale, nonché al rifinanziamento delle operazioni «Strade sicure» e «Stazioni sicure»,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 14VI COMMISSIONE PERMANENTE
(Finanze)
(Relatrice: CAVANDOLI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La VI Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1),
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 15VII COMMISSIONE PERMANENTE
(Cultura, scienza e istruzione)
(Relatore: MOLLICONE)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La VII Commissione,
esaminato, per le parti di propria competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
premesso che:
la nuova programmazione della politica di bilancio e delle politiche economiche nazionali introdotta dalla riforma della governance economica europea (regolamento (UE) 1263/2024, regolamento (UE) 1264/2024, direttiva (UE) 2024/1265) è definita nel Piano strutturale di bilancio a medio termine (Piano strutturale di bilancio). Il Piano strutturale di bilancio stabilisce il quadro di riferimento programmatico per la gestione della finanza pubblica e la realizzazione di investimenti e riforme, valido fino al 2029, ossia per la durata dell'attuale legislatura;
relativamente ai recenti andamenti dell'economia nazionale, il Piano strutturale di bilancio mette in rilievo come nel primo semestre del 2024 la dinamica del PIL si sia mantenuta in linea con le previsioni formulate nel DEF dello scorso aprile, nonostante il permanere di un contesto geopolitico mondiale incerto e di una politica monetaria, a livello dell'area euro, ancora restrittiva. Dopo l'incremento congiunturale del primo trimestre (+0,3 per cento), il PIL ha segnato un lieve aumento su base congiunturale anche nel secondo trimestre 2024 (+0,2 per cento), registrando il quarto tasso di crescita positivo consecutivo;
rilevato che:
in relazione alla definizione degli obiettivi di carattere programmatico, la proposta di Piano strutturale di bilancio integra gli obiettivi già indicati nel DEF 2024 e assorbe – come definito nel Documento conclusivo dell'Indagine conoscitiva approvato dalle Commissioni Bilancio delle Camere in data 25 settembre 2024 – i contenuti e le finalità della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2024;
nonostante il Piano rappresenti un documento di programmazione valido fino al 2029, il Governo italiano – secondo quanto indicato nella proposta del Piano – intende richiedere l'estensione del periodo di aggiustamento di bilancio da quattro a sette anni. Di conseguenza, la proposta di Piano espone la programmazione delle correzioni di bilancio richieste dalla nuova governance economica in un orizzonte temporale che arriva al 2031;
il percorso di aggiustamento del bilancio fino al 2031 richiederebbe una correzionePag. 16 media del saldo primario strutturale prevista pari allo 0,53 per cento del PIL. Il percorso di aggiustamento programmato esposto nel Piano si caratterizza per un'anticipazione della correzione di bilancio nei primi due anni, con obiettivi di correzione annuale del saldo primario strutturale pari a circa lo 0,55 per cento del PIL nel 2025 e 2026, e obiettivi per una correzione lineare pari a circa lo 0,52 per cento del PIL per gli anni dal 2027 al 2031;
secondo quanto esposto nella proposta di Piano elaborata dal Governo, i citati obiettivi di correzione annuale del saldo primario strutturale corrispondono al tasso medio di crescita annuale della spesa netta espresso a prezzi correnti – pari all'1,5 per cento fino al 2031 – che la Commissione europea ha formulato nella traiettoria di riferimento trasmessa lo scorso giugno;
il Piano descrive anche altre politiche di carattere settoriale per il perseguimento delle priorità strategiche nazionali ed europee, che necessiteranno di forme di coordinamento con gli altri Stati membri dell'UE: la resilienza sociale ed economica, l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali (inclusi i relativi obiettivi in materia di natalità, occupazione, competenze e riduzione della povertà); la transizione verde e quella digitale; lo sviluppo delle filiere produttive compatibile con il contrasto ai cambiamenti climatici; la sicurezza energetica; il contrasto al degrado e all'illegalità. Il Piano include anche delle misure per il rafforzamento della capacità di difesa. In particolare la Terza sezione del Piano strutturale di bilancio di medio termine è dedicata alle azioni di riforma e agli investimenti del piano;
apprezzato, in particolare, che:
tra le linee di azione contenute dal PSB di interesse per la Commissione Cultura spicca, per rilevanza, la III.3.1.2 «Una migliore istruzione e formazione per garantire maggiori opportunità e competenze nell'accesso al mercato del lavoro», dedicata agli interventi in corso di attuazione o in procinto di presentazione nei settori dell'istruzione e della ricerca universitaria di base;
gli obiettivi di carattere generale che il Governo delinea in tale sezione del PSB possono essere identificati nei seguenti: rafforzamento del corpo docente; potenziamento dei servizi di tutoring e orientamento; miglioramento delle conoscenze degli studenti; raccordo tra offerta formativa e tessuto produttivo; potenziamento e internazionalizzazione della ricerca universitaria;
quanto al rafforzamento del corpo docente, il Governo fa in primo luogo riferimento alla recente riforma adottata in attuazione del PNRR (Riforma 2.1 della M4C1), sulla base della quale, entro il 2026, saranno reclutati a tempo indeterminato oltre 70.000 docenti. Su questo fronte, il Governo preannuncia tuttavia l'intenzione di procedere, nei prossimi anni, ad un ulteriore affinamento del processo di reclutamento che, tramite una programmazione di medio termine, unita ad interventi di assestamento puntuali, permetterà di evitare il ricorso eccessivo all'assunzione di docenti a tempo determinato per coprire le cattedre temporalmente vacanti. Sempre sul versante relativo al potenziamento del corpo docente, in questo caso direttamente impattante anche sugli studenti, è la riforma, citata dal PSB, dei servizi di tutoring e di orientamento. Il Governo preannuncia di voler continuare a rafforzare tali servizi, dando continuità alle iniziative del PNRR già in corso di attuazione (Riforma 1.4 e Investimento 1.4 della M4C1), tramite la formazione dei docenti incaricati e lo sviluppo e miglioramento di strumenti digitali a loro sostegno;
in materia di miglioramento delle conoscenze degli studenti, il Governo prospetta l'intenzione di consolidare nei prossimi anni alcune linee di azione attivate, tra cui quelle previste nei piani «Agenda Sud» e «Agenda Nord». Si tratta di piani predisposti negli scorsi mesi, nell'ambito dell'attuazione dell'Investimento 1.4 della M4C1 del PNRR, ma anche nell'ambito dell'utilizzo dei fondi strutturali europei, essenzialmente volti a contrastare la piaga della Pag. 17dispersione scolastica, nelle aree del paese che ne sono più affette;
il Governo preannuncia, inoltre, la volontà di continuare ad adoperarsi per ridurre il disallineamento tra le competenze richieste dalle imprese e quelle possedute dai lavoratori (skill mismatch), per ridurre il gap di genere nell'occupazione, e per accelerare la transizione digitale. A tali fini, il Governo si impegna a proseguire nel medio termine il processo di innovazione metodologica, sia attraverso il potenziamento degli strumenti messi a disposizione dal PNRR, compresa la piattaforma sulle competenze STEM (sulle quali si segnala in particolare l'Investimento 3.1 della M4C1), sia con il rafforzamento delle competenze professionali del personale docente (Investimento 2.1 della M4C1);
sul versante del raccordo tra offerta formativa e tessuto produttivo il Governo afferma che intende accelerare la piena operatività della riforma della filiera formativa tecnologico-professionale, ed in particolare annuncia la volontà di definire nei prossimi anni obiettivi e risorse adeguate che assicurino una progressiva diffusione dei campus previsti nell'ambito di tale filiera e il loro costante raccordo con le realtà territoriali, al fine di creare sistemi integrati per una formazione tecnico-professionale di eccellenza, in linea con le esigenze di sviluppo delle imprese;
sul fronte del potenziamento della ricerca universitaria, il Governo annuncia in primo luogo di essere intenzionato ad intervenire in materia di borse di studio per la frequenza di percorsi di dottorato in programmi specificamente dedicati e declinati, promuovendo e rafforzando l'internazionalizzazione e l'attrattività degli atenei universitari. Le misure preannunciate si collocano in continuità con quelle di attuazione degli investimenti 3.4 e 4.1 della M4C1 e dell'Investimento 3.3 della M4C2 del PNRR, che hanno complessivamente stanziato (con termine ultimo per la spesa al 31 dicembre 2024) oltre 1 miliardo di euro per il finanziamento di 13.700 borse per dottorati di ricerca;
altre linee di azione del PSB di interesse per la Commissione Cultura sono la III.3.1.1, in materia di «Famiglia, natalità e riduzione dei divari sociali e territoriali», e la III.3.1.5, in materia di «Misure e investimenti per promuovere le filiere strategiche, l'innovazione e il trasferimento tecnologico»;
la prima delle due è rilevante per la Commissione Cultura in particolare laddove si parla di completamento degli investimenti del PNRR per i servizi per la prima infanzia. A tale proposito il Governo prevede che, tra il 2025 e il 2026, saranno rafforzate le azioni finalizzate ad assicurare la realizzazione del piano asili nido previsto nel PNRR (Investimento 1.1 della M4C1), che tramite un Investimento di 3,24 miliardi, prevede la messa in disponibilità di 150.480 nuovi posti (per bambini tra 0 e 2 anni e tra 3 e 6 anni). Per colmare tale fabbisogno, il Governo evidenzia di aver già disposto nuove risorse, per un ammontare complessivo di circa 735 milioni, e che le risorse sono destinate in via prioritaria a quei Comuni che non garantirebbero il raggiungimento dell'obiettivo del 33 per cento di copertura del servizio. A tali interventi si accompagnano gli investimenti del PNRR previsti per l'estensione dell'orario scolastico al pomeriggio (l'Investimento 1.2 della M4C1) che, oltre a contribuire al miglioramento del rendimento scolastico e alla lotta all'abbandono scolastico, costituiscono uno strumento di supporto alle famiglie e di incentivo a una maggiore partecipazione e occupazione femminile,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 18VIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Ambiente, territorio e lavori pubblici)
(Relatore: BENVENUTI GOSTOLI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La VIII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Doc. CCXXXII, n. 1 recante il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029;
premesso che il documento in esame rappresenta il primo Piano strutturale di bilancio a medio termine, elaborato in conformità con la nuova disciplina economica dell'Unione europea per il periodo 2025-2029;
rilevato che, al fine di assicurare una maggiore convergenza economica e sociale e ridurre il divario territoriale in termini di dotazioni infrastrutturali, nel documento si prevedono talune misure volte, tra l'altro, all'attuazione della revisione del codice dei contratti pubblici, alla semplificazione delle procedure di pianificazione strategica, nonché a potenziare il sistema infrastrutturale anche attraverso lo sviluppo della rete stradale;
considerato che, nell'ambito delle linee di azione per il perseguimento delle finalità europee, rientra il raggiungimento degli obiettivi in materia di energia e clima fissati nel pacchetto «Pronti per il 55%» (Fit for 55) e degli obiettivi del PNRR in materia di transizione ecologica ed energetica attraverso le misure contenute nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e nel Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC);
evidenziato che, con riferimento al miglioramento dell'efficienza energetica del parco immobiliare pubblico, il Governo intende implementare un piano settennale in linea con gli obiettivi europei e i vincoli di sostenibilità fiscale, mentre, per il settore immobiliare residenziale privato, prevede di introdurre misure volte a rimuovere le barriere informative e amministrative, incentivando la decarbonizzazione e stimolando gli investimenti privati, anche mediante la creazione di un mercato dei certificati bianchi;
apprezzato che il documento prevede lo stanziamento di specifiche risorse finanziarie per il miglioramento dell'efficienza del sistema idrico nazionale;
valutato che, in considerazione dell'esigenza di mobilizzazione di capitali pubblici e privati a sostegno della transizione energetica ed ecologica, si prevede un aumento del ricorso all'emissione dei titoli di Stato verdi e la promozione degli strumenti di finanza sostenibile,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
Pag. 19IX COMMISSIONE PERMANENTE
(Trasporti, poste e telecomunicazioni)
(Relatore: RAIMONDO)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La IX Commissione,
esaminato, per i profili di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1),
considerato che, tra le misure infrastrutturali per la riduzione dei divari territoriali e sociali, il Piano strutturale individua, per il periodo tra il 2027 il 2029, la prosecuzione di alcune iniziative, già previste in ambito PNRR, come le reti ad alta velocità (soprattutto quelle diagonali e lungo la dorsale adriatica), il potenziamento tecnologico e digitale delle reti TEN-T, gli interventi sulle ferrovie regionali, i porti e i loro collegamenti, gli investimenti infrastrutturali nell'ambito ZES, i contributi per la sostituzione delle flotte marittime e del materiale rotabile stradale e ferroviario, gli investimenti per la logistica integrata e per il cold ironing,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con la seguente osservazione:
nell'ambito delle misure per la riduzione dei divari territoriali e sociali, sia prestata la dovuta attenzione alla particolare condizione dei cittadini e delle imprese delle isole, assicurando una reale continuità territoriale e potenziando la rete dei collegamenti interni.
Pag. 20X COMMISSIONE PERMANENTE
(Attività produttive, commercio e turismo)
(Relatore: GUSMEROLI)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La X Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
preso atto che già in sede di presentazione del Documento di economia e finanza per il 2024 (Doc. LVII, n. 2), riguardo al quadro programmatico, il Governo aveva annunciato che gli obiettivi di politica economica dei prossimi anni sarebbero stati definiti nel Piano strutturale di bilancio di medio periodo, in conformità a quanto previsto dalle nuove regole europee;
visto il programma di riforma descritto in dettaglio nel terzo capitolo del Piano composto di due parti principali, la prima concernente la piena attuazione degli impegni assunti con il PNRR e l'individuazione di importanti iniziative aggiuntive che l'Italia assume in continuità con il PNRR e la seconda riguardante riforme e misure di politica economica che verranno adottate in risposta alle Raccomandazioni specifiche per Paese del Consiglio UE e altre iniziative che fanno parte del programma di governo;
considerato che il Piano:
mira a migliorare le condizioni di fondo entro cui agiscono imprese e investitori, promuovendo un aumento della concorrenza e dell'efficienza della pubblica amministrazione, nonché la riduzione degli oneri amministrativi e degli ostacoli che minano l'accesso al credito e che al fine di promuovere un maggiore dinamismo delle imprese, una loro crescita dimensionale e un aumento degli investimenti il Governo intende: i) adottare una legge quadro sulle PMI, i cui interventi specifici saranno oggetto di una consultazione pubblica a livello annuale; ii) proseguire nell'impegno di adottare leggi annuali per la concorrenza; iii) accelerare l'attuazione della riforma del mercato dei capitali;
prevede che alle annunciate riforme si accompagnino investimenti a sostegno all'internazionalizzazione delle imprese e della trasformazione tecnologica e digitale delle PMI e delle reti di impresa, anche tramite la riorganizzazione e valorizzazione dei centri di trasferimento tecnologico e il rafforzamento delle azioni di digitalizzazione finanziate dal PNRR;
si propone l'obiettivo di migliorare la qualità delle istituzioni e dell'ambiente imprenditoriale per aumentare l'attrattività del nostro Paese per imprese e investimenti nella consapevolezza, peraltro, che un quadro regolatorio capace di rispondere all'evoluzione del mercato consente l'instaurarsiPag. 21 di dinamiche concorrenziali e di guidare l'innovazione e la crescita economica e sociale del Paese;
preso atto con favore che:
il Governo, al fine di creare un contesto favorevole alla crescita dimensionale e migliorare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese (PMI), prevede di adottare, entro il 2026, una legge quadro organica articolata, che favorisca l'aggregazione e la crescita dimensionale delle imprese, nonché il passaggio generazionale all'interno delle stesse, prevedendosi, altresì, l'adozione degli strumenti normativi necessari a garantire l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge quadro nello stesso anno e una fase di consultazione delle associazioni di categoria con cadenza annuale nonché l'avvio di un tavolo di lavoro propedeutico al monitoraggio e all'individuazione di eventuali criticità che potranno essere superate tramite interventi legislativi successivi;
il Piano prevede che la predetta legge quadro si propone di intervenire sui meccanismi per supportare la crescita delle PMI anche mediante la verifica e il monitoraggio dell'efficacia ed efficienza degli attuali strumenti, anche attraverso l'introduzione di incentivi e semplificazioni di natura amministrativa funzionali a sostenere il trasferimento delle competenze fra generazioni di lavoratori;
apprezzata l'intenzione del Governo esposta nel Piano di:
operare a sostegno delle imprese, favorirne la crescita e la competitività nel contesto europeo e internazionale e facilitare in tal modo il finanziamento delle imprese, specie delle PMI, e delle transizioni digitale e sostenibile, anche attraverso misure volte a realizzare un mercato di capitali efficiente che favorisca la crescita dimensionale delle imprese e la produttività e quindi di esercitare la delega legislativa conferita dal Parlamento al Governo con la cosiddetta «legge Capitali» entro marzo 2025;
adottare una legge annuale sulla concorrenza del 2026 concentrata sulla riduzione dei limiti orari per il commercio al dettaglio e dei vincoli alle promozioni di vendita mentre, nel periodo 2027-2029, le leggi annuali prevederanno interventi nelle professioni non regolamentate, nei trasporti ferroviari in particolare regionali, nel servizio postale, nell'energia idroelettrica e nel comparto delle acque minerali;
valutati con favore i programmi previsti nel Piano circa la valorizzazione degli strumenti a supporto dell'abilitazione industriale delle tecnologie emergenti e del trasferimento tecnologico, quali, ad esempio, l'estensione e il rafforzamento dell'utilizzo del Fondo per favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, istituito dalla Legge di bilancio per il 2019;
condivisa la finalità del Governo di sostenere l'adozione o l'implementazione di misure e investimenti per promuovere le filiere strategiche, l'innovazione e il trasferimento tecnologico, sia di carattere orizzontale, trasversali a tutti i settori economici, che verticali, focalizzate sulle esigenze di alcuni settori produttivi strategici per lo sviluppo dell'intero Paese nonché la promozione dello sviluppo dei settori altamente tecnologici, quali il nucleare di terza generazione riconoscendone il potenziale di crescita e il ruolo nel promuovere la competitività del sistema industriale nazionale;
valutato con favore che il Piano prevede la cooperazione tra università, centri di ricerca e imprese e il consolidamento e la valorizzazione delle iniziative PNRR più efficaci valorizzando le iniziative di sistema, relative ai Centri Nazionali, Partenariati estesi ed Ecosistemi dell'innovazione, per rafforzare la cooperazione tra università, centri di ricerca e imprese, le cui attività progettuali sono state già avviate e finanziate con risorse a valere sul PNRR;
considerato che il Piano, in materia di Transizione verde, intende perseguire gli obiettivi di sicurezza energetica, in particolare quelli relativi all'interruzione della Pag. 22dipendenza dai combustibili fossili russi, la diversificazione degli approvvigionamenti e l'accelerazione della transizione verso l'energia pulita;
preso atto dell'elenco dei disegni di legge dichiarati dal Governo quali collegati alla decisione di bilancio, a completamento della manovra di bilancio 2025-2027, di interesse per la X Commissione,
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PARERE FAVOREVOLE
Pag. 23XI COMMISSIONE PERMANENTE
(Lavoro pubblico e privato)
(Relatrice: SCHIFONE)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La XI Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
preso atto che, per quel che concerne il mercato del lavoro, nel Piano si ipotizza, per l'intero orizzonte temporale di previsione, un andamento crescente del numero degli occupati (da 23,9 milioni del 2024 a 24,9 milioni del 2029) e un tasso di disoccupazione in calo dal 7,0 per cento del 2024 al 6,4 per cento del 2028 e 2029;
rilevato che tra le finalità indicate nel Piano si segnalano il potenziamento delle politiche attive del lavoro, attraverso il Programma GOL, nonché l'allineamento delle competenze delle nuove generazioni con quelle chieste dal mercato del lavoro, attraverso il potenziamento del Sistema duale e del Servizio civile universale;
apprezzato che, al fine di rispondere alle raccomandazioni europee, il Governo, nel Piano, afferma che intende contrastare le tendenze demografiche negative, anche trattenendo lavoratori qualificati e affrontando le sfide del mercato del lavoro, in particolare per donne, giovani e lavoratori in condizioni di povertà;
osservato che si prevede di rivedere e superare l'obbligatorietà di ingresso in quiescenza dei dipendenti pubblici definendo soluzioni che consentano un allungamento della vita lavorativa, permettendo alla pubblica amministrazione di trattenere le risorse ad elevato know-how e di conseguire un efficace passaggio di consegne;
condiviso poi che il Governo intende modificare i meccanismi che sovrintendono alla previdenza complementare per favorirne la diffusione, anche da un punto di vista della previdenza sanitaria;
preso atto che il Piano preannuncia misure per potenziare il capitale umano della pubblica amministrazione, con l'obiettivo di aumentare la produttività e la qualità e quantità dei servizi pubblici, grazie a interventi di riforma e di investimento volti ad assicurare una maggiore valorizzazione del merito nella pubblica amministrazione e la formazione continua dei dipendenti pubblici;
considerato che le finalità perseguite, dunque, sono quelle del potenziamento delle competenze e del ricambio generazionale;
preso atto che il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio un Pag. 24disegno di legge recante interventi in materia di disciplina pensionistica, il disegno di legge recante disposizioni in materia di lavoro (C. 1532-bis, attualmente all'esame dell'Assemblea della Camera), nonché un disegno di legge recante interventi a favore delle politiche di contrasto alla povertà,
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PARERE FAVOREVOLE
Pag. 25XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)
(Relatrice: MORGANTE)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La XII Commissione,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
apprezzato, in particolare, il fatto che il Governo confermi l'obiettivo di sostenere la spesa sanitaria e di assicurare la qualità del sistema sanitario, assumendo l'impegno, per gli anni successivi al 2026, a stanziare le risorse necessarie a mantenere gli investimenti pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del PNRR;
rilevato che il documento indica una spesa sanitaria a legislazione vigente in costante crescita, con un importo pari a 137,9 miliardi di euro per il 2024, 141,9 miliardi di euro per il 2025, 145 miliardi di euro per il 2026 e 147,5 miliardi di euro per il 2027;
evidenziato che, partendo dalla considerazione per cui la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia, il Piano rafforza le politiche per la famiglia, per sostenere la natalità e la genitorialità, attraverso l'erogazione di migliori servizi alle famiglie e incentivi dedicati;
sottolineato, altresì, che, accanto alle misure relative al potenziamento del Servizio sanitario nazionale, al personale del sistema sanitario e all'edilizia sanitaria, il Piano indica la necessità di agire sul lato della prevenzione, attraverso progetti innovativi per promuovere stili di vita sani, nonché misure volte a disincentivare l'abuso di antibiotici al fine di contrastare l'antibiotico resistenza,
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PARERE FAVOREVOLE
Pag. 26XIII COMMISSIONE PERMANENTE
(Agricoltura)
(Relatore: CERRETO)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La XIII Commissione,
preso atto, con favore, per quanto di competenza, di quanto contenuto nel Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 che, in sostituzione del Programma di Stabilità e il Programma Nazionale di Riforma, è chiamato a definire la programmazione economica e di bilancio, anche attraverso l'individuazione di percorsi di consolidamento fiscale specifici per ciascuno Stato membro;
considerato che il settore agricolo e della pesca è in prima linea nel processo di transizione verso una società maggiormente sostenibile ed equa, pur nella prospettiva di processo stabile di crescita in termini di competitività;
considerato, al riguardo, particolarmente rilevante che il settore sarà interessato dall'approvazione di quattro disegni di legge, aventi natura di collegato alla decisione di bilancio, che prevedranno: misure per il rafforzamento dei settori dell'agricoltura, della pesca e delle foreste; disposizioni in materia di riforma del settore ippico; disposizioni in materia di riforma del sistema venatorio; nonché disposizioni per la revisione del sistema sanzionatorio per gli illeciti in agricoltura e dei reati agroalimentari;
considerato, infine, che il Governo intende presentare entro il 2026 un disegno di legge organico per supportare la crescita della Piccole e Medie Imprese (PMI), intendendo, così, tra l'altro, affrontare il problema legato alla prevalenza di imprese di piccole dimensioni a conduzione familiare con rischi significativi legati al fenomeno della transizione generazionale della proprietà aziendale in molti settori, inclusa l'agricoltura;
considerato, inoltre, con particolare favore, l'impegno del Governo per ridurre il lavoro irregolare, attraverso l'attuazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso collegato al Tavolo di contrasto al caporalato, che è stato prorogato fino al 2025, e con il supporto del commissario straordinario per lo svolgimento delle attività di contrasto del lavoro sommerso in agricoltura,
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PARERE FAVOREVOLE
Pag. 27XIV COMMISSIONE PERMANENTE
(Politiche dell'Unione europea)
(Relatrice: ROSSELLO)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La XIV Commissione,
esaminato per i profili di competenza il Piano strutturale di bilancio di medio termine – Italia – 2025-2029 (Doc. CCXXXII, n. 1);
evidenziato come esso definisca il quadro di riferimento programmatico per la gestione della finanza pubblica e la realizzazione di investimenti e riforme, valido fino al 2029 ma delinei, al contempo, una programmazione delle correzioni di bilancio richieste dalla nuova governance economica in un orizzonte temporale che arriva al 2031;
sottolineato che la presentazione del documento si colloca in una fase dell'economia globale caratterizzata da numerosi fattori d'incertezza geopolitica, già descritti dalla Commissione europea e dalle principali istituzioni economiche internazionali, che possono influenzare in modo sempre più rilevante le scelte e l'efficacia delle misure di politica economica;
rilevato positivamente come il Piano ponga le basi di una programmazione pluriennale della politica di bilancio, tendente alla sostenibilità delle finanze pubbliche ed all'aumento della crescita potenziale supportata da riforme e investimenti;
considerato che, relativamente ai recenti andamenti dell'economia nazionale, il Piano mette in rilievo come nel primo semestre del 2024 la dinamica del PIL si sia mantenuta in linea con le previsioni formulate nel DEF dello scorso aprile, nonostante il permanere di un contesto globale incerto e di una politica monetaria, a livello dell'area euro, ancora restrittiva;
rilevato altresì che, per il 2025, le stime tendenziali dei principali previsori sono lievemente inferiore rispetto a quella del Piano: secondo il FMI il tasso di crescita del PIL reale sarà pari allo 0,9 per cento e secondo l'OCSE il PIL reale crescerà dell'1,1 per cento;
valutato positivamente come il Piano affronti le criticità strutturali del sistema socio-economico, tra cui quelle riportate nel Country Report 2024 e nelle Raccomandazioni specifiche per Paese;
evidenziato che, secondo la V Relazione del Governo sullo stato di attuazione del PNRR al 30 giugno 2024 risultino finanziati ed in corso di esecuzione Pag. 28interventi PNRR per un valore complessivo di circa 165 miliardi di euro, pari all'85 per cento della dotazione complessiva del Piano, mentre la spesa sostenuta si attesta a 53,4 miliardi di euro (dato REGIS al 24 settembre 2024);
considerato che, nel complesso, secondo il documento, l'insieme delle riforme PNRR implementate produrrebbe un incremento del livello del PIL del 2,2 per cento al 2031 mentre il completamento delle riforme da implementare produrrebbe, al 2031, un ulteriore aumento di 1,7 punti percentuali;
sottolineato positivamente che il Piano:
definisce una serie di politiche di carattere settoriale per il perseguimento delle priorità strategiche nazionali ed europee, che necessiteranno di forme di coordinamento con gli altri Stati membri dell'UE quali la resilienza sociale ed economica, l'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali (inclusi i relativi obiettivi in materia di natalità, occupazione, sviluppo delle competenze e riduzione della povertà); la transizione verde e quella digitale; lo sviluppo delle filiere produttive compatibile con il contrasto ai cambiamenti climatici; la sicurezza energetica; il contrasto al degrado e all'illegalità;
in vista di una piena attuazione della riforma fiscale, prevede un'intensificazione della legge delega di riforma ed un consolidamento dei risultati già raggiunti in relazione al contrasto all'evasione, anche tramite nuove misure volte a migliorare la compliance nelle transazioni che coinvolgono il consumatore finale;
mira a sviluppare ulteriormente quanto intrapreso con il PNRR, in particolare nel campo degli investimenti intesi a migliorare le prospettive demografiche, l'istruzione e la ricerca, nonché l'allineamento delle competenze dei lavoratori a quelle richieste dal mercato del lavoro, oltre ad assicurare maggiori servizi di cura per la prima infanzia, il potenziamento delle politiche attive per il mercato del lavoro e la coesione economica e sociale, nonché ad accelerare le transizioni verde e digitale;
assumono una peculiare rilevanze le misure per la famiglia e la natalità: le rapide trasformazioni demografiche, economiche, sociali e tecnologiche rendono infatti evidente la necessità di una programmazione che, nel medio termine, possa assicurare strumenti idonei a fronteggiare le sfide future, contribuendo all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali ed al raggiungimento degli obiettivi al 2030, inerenti all'occupazione, la formazione della popolazione adulta e la riduzione della povertà;
evidenziato con favore come, con riferimento al disegno di legge di bilancio per l'anno 2025, il Governo intenda confermare e rendere strutturali gli effetti del cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente fino a 35 mila euro e l'accorpamento delle aliquote IRPEF su tre scaglioni già in vigore quest'anno;
atteso che l'impianto complessivo del Piano è stato definito sulla base di analisi dei fabbisogni strutturali del Paese, in continuità con il PNRR e in coerenza con gli altri programmi a medio termine già definiti o in corso di elaborazione, tra cui il Piano Nazionale integrato per l'energia ed il clima (PNIEC), il Programma strategico per il decennio digitale 2030 ed il Piano Mattei per l'Africa;
condivisa l'idea-guida, sottesa al Piano, di un'economia sociale di mercato dinamica e aperta, nella quale l'attore pubblico sia chiamato a definire una cornice di regole e di linee d'intervento capaci di promuovere e rafforzare le energie imprenditoriali e le forze di mercato, quali motori chiave della crescita economica, a vantaggio del lavoro e dello sviluppo complessivo della nostra società;
ritenuto che il Piano consegue pienamente l'obiettivo di rafforzare l'integrazione tra la politica di bilancio nazionale e le linee-guida europee, ponendo le basi per un'agenda che non solo tenga conto delle specificità italiane, ma che sia strettamente connessa alle priorità ed agli obiettivi comuni europei, sottolineando il ruolo dell'Italia come parte integrante del progetto europeo;
Pag. 29riaffermato il principio che le posizioni italiane saranno tanto più coerenti ed unitarie nel confronto con la nuova governance europea quanto più sarà forte il raccordo Governo-Parlamento nel rappresentare ed articolare le priorità socio-economiche del Paese,
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PARERE FAVOREVOLE
Pag. 30COMMISSIONE PARLAMENTARE
PER LE QUESTIONI REGIONALI
(Relatore: LAMPIS)
parere sul
Piano strutturale di bilancio di medio termine Italia 2025-2029
(Doc. CCXXXII, n. 1)
La Commissione parlamentare per le questioni regionali,
esaminato, per le parti di competenza, il Piano strutturale nazionale di bilancio di medio termine,
rilevato che:
il Piano in esame è stato presentato sulla base della nuova disciplina dell'Unione europea in materia di programmazione della finanza pubblica di cui al Capo IV del regolamento (UE) 2024/1263 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2024;
il Piano prevede una crescita della spesa primaria netta pari all'1,3 per cento nel 2025, all'1,6 per cento nel 2026, all'1,9 per cento nel 2027, all'1,7 per cento nel 2028, all'1,5 per cento nel 2029, all'1,1 per cento nel 2030 e all'1,2 per cento nel 2031; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al PIL pari al 3,3 per cento nel 2025, al 2,8 per cento nel 2026, al 2,6 per cento nel 2027, al 2,3 per cento nel 2028 e all'1,8 per cento nel 2029; un tasso di disoccupazione pari al 7,0 per cento per l'anno in corso, con una successiva progressiva riduzione fino a un valore di 6,2 punti percentuali per il 2028 e di 6,3 punti percentuali per il 2029;
quanto alla spesa sanitaria corrente a legislazione vigente, il Piano prospetta un valore percentuale in rapporto al PIL pari al: 6,2 per cento nel 2023; 6,3 per cento nel 2024 e nel 2025, 6,2 per cento nel 2026 e nel 2027. In cifra assoluta, la spesa sanitaria corrente, sempre a legislazione vigente, è così prospettata (in milioni di euro): 131.119 nel 2023, 137.934 nel 2024, 141.929 nel 2025, 144.969 nel 2026 e 147.506 nel 2027;
considerato che:
in relazione all'obbligo del rispetto degli equilibri di bilancio da parte degli enti territoriali, il Piano afferma con chiarezza la necessità di coordinare il concorso degli enti territoriali ai nuovi vincoli di finanza pubblica con il percorso di attuazione del federalismo fiscale e dell'autonomia differenziata fondato sui livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali garantiti dall'art. 117 della Costituzione su tutto il territorio nazionale, sull'applicazione di criteri di riparto di tipo perequativo nella distribuzione delle risorse, basati sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, e sul recupero del divario infrastrutturale tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale;
con riguardo al settore sanitario, il Piano prevede il mantenimento degli investimentiPag. 31 pubblici in rapporto al PIL al livello registrato durante il periodo di vigenza del PNRR e la necessità di incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica, in quanto si prevede un tasso di crescita della spesa sanitaria superiore a quello fissato per l'aggregato di spesa netta;
in relazione al Servizio sanitario nazionale, il Piano prevede il potenziamento di alcune misure con impatto sui territori, tra cui l'efficientamento delle reti di medicina generale, delle reti di prossimità, delle strutture e della telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale;
il Piano prefigura, inoltre, l'individuazione di meccanismi, in continuità con la normativa vigente, per aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza al fine di garantire ai cittadini una offerta di prestazioni «sempre più ampia e corrispondente alle reali richieste di salute»,
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PARERE FAVOREVOLE