Doc. XII-quinquies, n. 62

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RESOLUTION ON
STRENGTHENING GENDER EQUALITY AND PROTECTING WOMEN

1. Acknowledging gender equality to be a fundamental pillar of peace, sustainable security, democracy and socio-economic development, and the promotion of the rights of women and girls to be an integral part of the OSCE's founding principles,

2. Reaffirming the total commitment of OSCE participating States to implementing the commitments undertaken in the OSCE Framework for Action on Gender Equality, as well as in earlier resolutions and declarations adopted by the Parliamentary Assembly, including the Vancouver resolution (2023) on preventing violence against women,

3. Recalling the key role of the Council of Europe Convention on Preventing and Combating Violence against Women and Domestic Violence (the Istanbul Convention) as an advanced and binding legal instrument to tackle gender-based violence,

4. Emphasizing the importance of ensuring the full and effective implementation of the Istanbul Convention by all participating States, as well as the oversight role played by the monitoring mechanism introduced by the Convention, the Group of Experts on Action against Violence against Women and Domestic Violence, as an instrument ensuring transparency and accountability,

5. Expressing its concern at the signs of backtracking by some countries on the protection of women's rights, and at the spread of rhetoric and policies that call into question the effectiveness or the legitimacy of the Convention,

6. Calling to mind the United Nations Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination against Women and United Nations Security Council resolutions on gender equality, and in particular resolution 1325 (2000) and the successive resolutions on women, peace and security, which recognize the crucial role that women also play in peace-building and conflict prevention, as well as the 2020 United Nations General Assembly resolutions on intensifying efforts to prevent and eliminate all forms of violence against women (A/RES/75/161) and on the right to privacy in the digital age (A/RES/75/176),

7. Highlighting the recommendations issued by other international organizations, including the European Union and UN Women, to foster inclusive policies to promote gender equality,

8. Bearing in mind the fact that 189 countries around the world, including the European Union and its Member States, pledged to work towards gender equality and the empowerment of all women and girls at the Fourth World Conference on Women in Beijing in 1995, and that Sustainable Development Goal 5 of the Agenda for Sustainable Development, adopted by the United Nations Member States in 2015, set 2030 as the deadline for achieving gender equality and the empowerment of all women and girls,

9. Recalling Italy's commitment to introduce the protection of the victims of crime and the crime of femicide in the Constitution,

10. Having regard to the European Union and United Nations Spotlight Initiative to eliminate all forms of violence against women and girls, as well as the European Union Gender Equality Strategy 2020–2025,

11. Strongly supporting the development of the OSCE PA Informal Gender Network as a key platform for enhancing Pag. 3women's political participation and empowerment, not only within the OSCE PA but also across the OSCE region,

12. Expressing grave concern at the increase in cases of gender-based violence, including in crisis and conflict situations, as well as the rise in instances of online violence, digital harassment and discrimination against women and girls in virtual space,

The OSCE Parliamentary Assembly:

13. Urgently calls on all OSCE participating States to commit themselves to full and effective implementation of the provisions of the Istanbul Convention in all its dimensions, such as prevention, protection, and prosecution of perpetrators, and the adoption of integrated policies by enhancing shelters, providing appropriate training for practitioners, making judicial systems accessible and creating a network of specialized services for victims;

14. Draws attention to the need to extend the protection afforded by the Istanbul Convention to the digital environment by developing guidelines and tools that recognize the real and increasing impact of online violence against the lives, mental health and freedom of women and girls;

15. Calls upon the OSCE PA to maintain a constant commitment to promoting the Istanbul Convention, as an inalienable guarantee of civilized jurisprudence and human safeguarding, and also rejects all attempts to delegitimize or retreat from it and, to that end, calls for increased participation in and commitment to the various international fora dedicated to gender equality;

16. Encourages national parliaments to strengthen regulatory frameworks and resources dedicated to victim support, as well as to the protection of children who witness domestic violence, and to gender equality education from primary school level upwards;

17. Advocates the promotion of inclusive governance to ensure the equal representation of women in all decision-making spheres, with a special focus on peace-building, mediation and security processes;

18. Promotes the adoption of legislative and technical measures to effectively combat online gender-based violence, including cyberstalking, revenge pornography and misogynistic hatred propagated through social media and digital platforms;

19. Calls upon the OSCE PA to continue to closely monitor the implementation of gender equality commitments in order to ensure that the issues of relevance to violence against women, including in the digital environment, are being systematically addressed and prioritized.

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RISOLUZIONE SU
RAFFORZAMENTO DELL'UGUAGLIANZA DI GENERE
E LA TUTELA DELLE DONNE

1. Riconosciuto che l'uguaglianza di genere è un pilastro fondamentale della pace, della sicurezza duratura, della democrazia e dello sviluppo socioeconomico e che la promozione dei diritti delle donne e delle ragazze è parte integrante dei principi fondanti dell'OSCE,

2. Riaffermato il totale impegno degli Stati partecipanti dell'OSCE nell'attuare gli impegni assunti nel Quadro d'azione dell'OSCE sull'uguaglianza di genere, nonché nelle precedenti risoluzioni e dichiarazioni adottate dall'Assemblea parlamentare, compresa la Risoluzione di Vancouver (2023) sulla prevenzione della violenza contro le donne,

3. Ricordato il ruolo chiave della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul) quale strumento giuridico avanzato e vincolante per contrastare la violenza di genere,

4. Sottolineata l'importanza di garantire la piena ed effettiva attuazione della Convenzione di Istanbul da parte di tutti gli Stati partecipanti, nonché il ruolo di supervisione svolto dal meccanismo di monitoraggio introdotto dalla Convenzione, ossia il Gruppo di esperti sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, quale strumento che garantisce trasparenza e riconoscimento delle responsabilità,

5. Espressa preoccupazione per i segnali di arretramento da parte di alcuni Paesi sulla tutela dei diritti delle donne e per la diffusione di retoriche e politiche che mettono in discussione l'efficacia o la legittimità della Convenzione,

6. Richiamata la Convenzione delle Nazioni Unite per l'eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne e le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull'uguaglianza di genere, in particolare la risoluzione 1325 (2000) e le successive risoluzioni su donne, pace e sicurezza, che riconoscono il ruolo cruciale svolto dalle donne anche nella costruzione della pace e nella prevenzione dei conflitti, nonché le risoluzioni dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2020 sull'intensificazione degli sforzi per prevenire ed eliminare tutte le forme di violenza nei confronti delle donne (A/RES/75/161)e sul diritto alla tutela della vita privata nell'era digitale (A/RES/75/176),

7. Sottolineate le raccomandazioni formulate da altre organizzazioni internazionali, tra cui l'Unione Europea e UN Women, per promuovere politiche inclusive a favore dell'uguaglianza di genere,

8. Tenuto presente che 189 Paesi nel mondo, così come l'Unione Europea e i suoi Stati membri, nel quadro della Quarta conferenza mondiale sulle donne di Pechino nel 1995 si sono impegnati a lavorare per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione di tutte le donne e le ragazze, e che l'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n° 5 dell'Agenda per lo Sviluppo Sostenibile, adottato dagli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, ha fissato il 2030come termine ultimo per raggiungere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione di tutte le donne e le ragazze,

9. Ricordato l'impegno dell'Italia a introdurre nella Costituzione il reato di femminicidioPag. 5 e la tutela delle vittime di tale reato,

10. Considerata l'Iniziativa Spotlight dell'Unione Europea e delle Nazioni Unite per eliminare la violenza contro le donne e le ragazze in tutte le sue forme, nonché la Strategia dell'Unione Europea per la parità di genere 2020-2025,

11. Sostenuto con forza lo sviluppo della Rete informale di genere dell'AP dell'OSCE come 2 piattaforma chiave per favorire la partecipazione politica e l'emancipazione delle donne, non solo all'interno dell'AP dell'OSCE ma anche in tutta la regione OSCE,

12. Espressa grave preoccupazione per l'aumento dei casi di violenza di genere, anche in situazioni di crisi e di conflitto, nonché per l'aumento dei casi di violenza online, molestie digitali e discriminazione nei confronti di donne e ragazze nello spazio virtuale,

L'Assemblea parlamentare dell'OSCE:

13. Invita urgentemente tutti gli Stati partecipanti dell'OSCE a impegnarsi per la piena ed efficace attuazione delle disposizioni della Convenzione di Istanbul in tutte le sue dimensioni, come la prevenzione e la tutela, il perseguimento degli autori del reato, l'adozione di politiche integrate attraverso il potenziamento dei rifugi, l'adeguata formazione degli operatori, l'accessibilità dei sistemi giudiziari e la creazione di una rete di servizi specializzati per le vittime;

14. Richiama l'attenzione sulla necessità di estendere le tutele previste dalla Convenzione di Istanbul all'ambiente digitale, sviluppando linee guida e strumenti che riconoscano l'impatto concreto e in aumento della violenza online sulla vita, la salute mentale e la libertà di donne e ragazze;

15. Invita l'Assemblea parlamentare dell'OSCE a mantenere un impegno costante nella promozione della Convenzione di Istanbul quale garanzia inalienabile di una giurisprudenza civile e della salvaguardia dell'uomo, respinge altresì tutti i tentativi di delegittimarla o di ritirarsi da essa e, a tal fine, chiede maggiore partecipazione e impegno nei vari forum internazionali dedicati all'uguaglianza di genere;

16. Incoraggia i parlamenti nazionali a rafforzare i quadri normativi e le risorse dedicate al sostegno delle vittime, alla protezione dei bambini testimoni di violenza domestica e all'educazione all'uguaglianza di genere sin dalla scuola primaria;

17. Sostiene la promozione di una governance inclusiva per garantire la pari rappresentanza delle donne in tutte le sfere decisionali, con particolare attenzione ai processi di costruzione della pace, di mediazione e di sicurezza;

18. Promuove l'adozione di misure legislative e tecniche per combattere efficacemente la violenza di genere online, inclusi i fenomeni di cyberstalking, porno vendetta e odio misogino diffuso attraverso i social media e le piattaforme digitali;

19. Invita l'AP dell'OSCE a proseguire un attento monitoraggio dell'attuazione degli impegni in materia di uguaglianza di genere, al fine di garantire che le questioni rilevanti per la violenza contro le donne, anche in ambito digitale, siano sistematicamente affrontate e considerate come prioritarie.