Doc. X, n. 4
COMMISSIONE DI VIGILANZA
SULLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI
EVOLUZIONE DEL RISPARMIO POSTALE
(ai sensi dell'articolo 4 del R.D. 2 gennaio 1913, n. 453 e dell'articolo 1 del R.D.L. 26 gennaio 1933, n. 241)
Approvata nella seduta del 16 giugno 2022
Trasmessa alle Presidenze il 5 luglio 2022
INDICE
1. Premessa
2. Gli Accordi sottoscritti tra Cassa depositi e prestiti S.p.A. e Poste Italiane S.p.A. per il triennio 2018-2020 e per il quadriennio 2021-2024
3. Audizione di rappresentanti di Poste Italiane in data 8 ottobre 2020 in merito all'Accordo 2018-2020
4. Audizione di rappresentanti di Poste Italiane in data 7 aprile 2022 in merito all'Accordo 2021-2024
5. Considerazioni conclusive
Pag. 31. Premessa
L'indagine, avviata in data 2 luglio 2020, ha l'obiettivo di approfondire le direttrici operative e strategiche della raccolta postale che possono incidere in modo significativo sulla gestione separata di Cassa Depositi e Prestiti.
Sono quindi state oggetto di indagine le seguenti attività:
analisi del contenuto dell'Accordo sul Risparmio Postale per il periodo 2018-2020 e principali risultati;
analisi del contenuto dell'Accordo sul Risparmio Postale per il periodo 2021-2024 e principali obiettivi;
evoluzione del risparmio postale nel corso del periodo 2018-2022 in conseguenza dei principali fenomeni macroeconomici e geopolitici intercorsi, tra i quali la pandemia da COVID-19 e conflitti internazionali.
La Commissione, nell'ambito della sua attività ricognitiva sull'evoluzione del Risparmio Postale, ha audito, in data 8 ottobre 2020, la dott.ssa Farina, Presidente di Poste Italiane S.p.A., il dott. Del Fante, Amministratore delegato e Direttore generale, il dott. Giuseppe Lasco Condirettore generale e la dott.ssa Laura Furlan Direttore Bancoposta; in data 3 dicembre 2020 i rappresentanti di CDP, dott. Pier Francesco Ragni, Chief Financial Officer, dott. Fabio Massoli, Responsabile Finance, e dott. Luca Spagnoli, Responsabile Risparmio Postale. In data 7 aprile 2022, in occasione della sottoscrizione del nuovo Accordo regolante il servizio di raccolta del Risparmio Postale per il quadriennio 2021-2024, la Commissione ha audito il dott. Guido Maria Nola, Responsabile Bancoposta – Poste Italiane; in data 5 maggio 2022, sono stati auditi i rappresentanti di CDP, dott. Pier Francesco Ragni, Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo, dott. Fabio Massoli, Responsabile Finance e il dott. Luca Spagnoli, Responsabile Risparmio Postale.
Tali approfondimenti hanno consentito alla Commissione di tracciare un quadro complessivo, che viene illustrato nella presente relazione.
2. Gli Accordi sottoscritti tra Cassa depositi e prestiti S.p.A. e Poste Italiane S.p.A per il triennio 2018-2020 e per il quadriennio 2021-2024
Il servizio di raccolta del Risparmio Postale è stato regolato nel corso del triennio 2018-2020 dall'accordo sottoscritto tra Cassa depositi e prestiti S.p.A. («CDP») e Poste Italiane S.p.A. – Patrimonio Bancoposta («Poste») in data 14 dicembre 2017 e con scadenza il 31 dicembre 2020.
In data 24 dicembre 2021, è stato sottoscritto l'Accordo di durata quadriennale con decorrenza retroattiva dal 1° gennaio 2021 con scadenza al 31 dicembre 2024.
Pag. 4Gli Accordi hanno per oggetto la disciplina delle attività connesse al servizio di raccolta del Risparmio Postale, comprese le attività relative al rimborso dei buoni fruttiferi postali già collocati da Poste negli anni precedenti, ivi inclusi quelli relativi alle serie trasferite al MEF oggetto della Convenzione «Buoni MEF», in conformità alle previsioni legislative, regolamentari e contrattuali vigenti.
Entrambi gli Accordi mirano a definire e sostenere obiettivi di raccolta netta in sensibile miglioramento rispetto a quelli conseguiti nel triennio 2015-2017 (caratterizzati da un flusso di raccolta postale sensibilmente negativo), agendo su:
livelli e meccanismi di remunerazione in linea con quelli di prodotti comparabili sul mercato;
gestione delle situazioni eccezionali attraverso appositi comitati in grado di indirizzare le eventuali criticità;
qualità del servizio definita attraverso indicatori oggettivi sul rispetto dei livelli di servizio per migliorare l'esperienza dei risparmiatori;
investimenti in comunicazione e tecnologia per mantenere alta l'attrattività sul mercato e un posizionamento distintivo di BFP e Libretti garantendone così la sostenibilità futura;
formazione della rete di vendita per migliorare l'efficacia dell'interazione con i risparmiatori;
adeguata visibilità dei prodotti e servizi del Risparmio Postale prevedendo un utilizzo efficace delle risorse del circuito informativo costituito da mezzi e canali di Poste e utilizzato a sostegno anche degli altri prodotti finanziari distribuiti.
3. Audizione di rappresentanti di Poste Italiane in data 8 ottobre 2020 in merito all'Accordo 2018-2020
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva, sono state svolte le audizioni di rappresentanti di Poste in relazione ai due distinti Accordi sul Risparmio Postale oggetto d'esame.
Per quanto riguarda l'Accordo 2018-2020, oggetto dell'audizione dell'8 ottobre 2020, i rappresentanti di Poste hanno rappresentato le principali direttrici strategiche del Piano industriale: 1) il potenziamento della rete logistica; 2) la valorizzazione delle persone finalizzata al ricambio generazionale; 3) il potenziamento del ruolo sul territorio che porta Poste, grazie ad un rapporto trasparente con tutta la pubblica amministrazione, centrale e locale, ad essere percepita come presidio dello Stato anche in piccoli comuni; 4) il rafforzamento del risparmio, anche attraverso la diversificazione e l'implementazione dei servizi finanziari ed assicurativi.
In particolare, è stato sottolineato il potenziamento della logistica e il rafforzamento della presenza sul territorio. Per quanto riguarda il rapporto con il territorio, ne viene illustrata la centralità, soprattutto Pag. 5riguardo i comuni con meno di 10 mila abitanti dove viene raccolto il 40 per cento dello stock di Risparmio Postale.
Sono stati illustrati i dati relativi agli strumenti postali, Libretti e BFP, che hanno fatto registrare, rispetto al triennio 2015-2017, una crescita significativa, raggiungendo la quota di 334 miliardi di euro a giugno 2020, di cui il 69 per cento rappresentato dai BFP e il 31 per cento dai Libretti, ed evidenziando che lo stock del Risparmio Postale, detenuto da circa 27 milioni di clienti, è pari al 61 per cento delle masse di risparmio amministrato e gestito da Poste.
Per quanto riguarda i dati della raccolta da Risparmio Postale, tornato al centro dell'offerta commerciale di Poste grazie alla sinergia con CDP, nel corso del triennio 2018-2020 è stato conseguito un significativo miglioramento dell'andamento della raccolta, rispetto al triennio precedente, pari a circa + 16 miliardi di euro.
Significativa anche la crescita della raccolta lorda dei BFP (70 miliardi di euro nel triennio 2018-2020 rispetto ai 44 miliardi nel triennio precedente).
Per quanto riguarda la tipologia dei clienti di Poste, l'aggregato più importante è rappresentato da adulti/famiglie con il 43 per cento dello stock. A livello, invece, di provenienza geografica, è stata evidenziata una maggiore concentrazione nel Centro-Sud Italia, Isole comprese.
4. Audizione di rappresentanti di Poste Italiane in data 7 aprile 2022 in merito all'Accordo 2021-2024
Nel corso dell'audizione del 7 aprile 2022, i rappresentanti di Poste si sono incentrati su quattro aspetti: la descrizione dell'attività di Poste, la fotografia dell'andamento del Risparmio Postale al primo trimestre 2022, l'evoluzione attesa nel breve e medio periodo, e l'illustrazione dell'Accordo con CDP 2021-2024.
Per quanto riguarda l'andamento del Risparmio Postale, è stata registrata negli ultimi anni una crescita del tasso di conversione dei BFP, nonostante le complessità di mercato, con la prospettiva di conseguire un ulteriore miglioramento nell'ambito del successivo Piano Industriale.
In merito all'evoluzione del Risparmio Postale, sono previsti nuovi servizi digitali anche alla luce della crescita dell'utilizzo di detto canale avvenuta negli ultimi anni. È stato sottolineato che per tenere il Libretto, strumento tradizionale di risparmio, al passo con l'evoluzione della tecnologia, Poste Italiane ha avviato un programma di evoluzione per soddisfare al meglio le esigenze dei risparmiatori.
Con riferimento all'Accordo con CDP sul Risparmio Postale, è stato confermato l'obiettivo medio annuo di raccolta netta del precedente Accordo, sebbene in un contesto di mercato negativo, è stato sviluppato inoltre il meccanismo di remunerazione per garantire la sostenibilità Pag. 6economica dell'Accordo e sono stati confermati gli investimenti in tecnologia e comunicazione.
5. Considerazioni conclusive
L'indagine si è svolta in un contesto di mercato fortemente connotato da straordinari accadimenti di sostanziale impatto economico, primo tra tutti la pandemia da COVID-19.
A tal proposito, si evidenzia che, a livello di sistema, il tasso di risparmio (calcolato in rapporto al reddito disponibile reale) ha raggiunto il picco nella fase acuta della pandemia (19 per cento), ben 11 punti percentuali al di sopra del periodo pre-COVID 19. Ancora nel 2021, il tasso di risparmio medio si è attestato al 13 per cento (5 punti percentuali più alti rispetto al periodo pre-COVID). Inoltre, i depositi delle famiglie consumatrici hanno registrato una tendenza di sensibile crescita raggiungendo a marzo 2022 il massimo storico di 1.175 miliardi di euro.
In tale ambito, l'indagine ha voluto rappresentare l'evoluzione dell'offerta dei prodotti e dei servizi del Risparmio Postale da parte di CDP e Poste per andare incontro ai cambiamenti del mercato e alle tradizionali e nuove esigenze dei risparmiatori che trovano nel Risparmio Postale uno strumento sicuro, accessibile e di facile comprensione.
Nel contesto descritto, la Commissione ha ritenuto condivisibili le linee guida evolutive definite ed implementate da parte di CDP e Poste. Infatti, in un contesto di mercato caratterizzato da rendimenti dei titoli di Stato molto bassi, il rischio è costituito dalla perdita di attrattività del Risparmio Postale nei confronti dei risparmiatori. In tal senso, ben si accoglie lo sforzo di CDP e Poste di rendere i prodotti ancora più facilmente accessibili, anche facendo leva sulle opportunità offerte dal digitale per salvaguardare il risparmio storicamente investito in Libretti e BFP.
Particolarmente apprezzabile risulta l'impegno da parte di Poste e CDP, confermato all'interno dell'Accordo, di valorizzare il rapporto con il territorio italiano. In qualità di istituzioni di prossimità, gli uffici postali sono garanzia di presidio del territorio e di stabilità e sostenibilità del risparmio, nonché di riqualificazione dei piccoli centri anche in termini di sostegno alle piccole imprese.
Risulta inoltre fondamentale, in particolare nell'attuale contesto pandemico, garantire il mantenimento del circuito virtuoso che lega il Risparmio Postale agli investimenti in economia reale e al contempo l'ammodernamento dei prodotti e dei servizi, anche attraverso un'attività di formazione e promozione da parte della rete territoriale nei confronti della platea di risparmiatori. In un periodo di tassi bassi e inflazione alta, è infatti doveroso che Poste e CDP facciano una riflessione per introdurre nuovi strumenti che, fatti salvi i vincoli normativi e regolamentari, leghino gli investimenti dei risparmiatori all'economia reale. In particolare, uno dei possibili modelli da applicare è quello dei PIR – Piani individuali di risparmio, che prevede vantaggi Pag. 7fiscali sugli investimenti dei risparmi italiani in economia reale. È infatti fondamentale che l'ingente patrimonio gestito da Poste Italiane e CDP sia tutelato, valorizzato e incoraggiato, al fine di impiegare correttamente in Italia le risorse dei risparmiatori, che invece oggi risultano investite all'estero per una percentuale del 75 per cento.
In continuità con quanto svolto nell'attuale Legislatura, la Commissione proseguirà nel proprio compito di monitoraggio e vigilanza sul Risparmio Postale, componente strategica dell'economia italiana, sostenendo e sollecitando l'evoluzione degli strumenti a disposizione dei risparmiatori ed il reinvestimento adeguato e sostenibile di tali risorse sul territorio.