Allegato B
Seduta n. 304 dell'8/4/2010

TESTO AGGIORNATO AL 28 APRILE 2010


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LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

DI BIAGIO e ANTONINO FOTI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
Cotral spa, compagnia di trasporti laziale, concessionaria del servizio del trasporto extraurbano nella regione Lazio, il 4 ottobre 2006 licenziava il capo ufficio stampa, signor Camillo Scoyni, regolarmente assunto ex articolo 1 del Contratto collettivo nazionale dei giornalisti a tempo indeterminato, con la qualifica di caporedattore;
il licenziamento veniva dichiarato inefficace per «insufficienza di motivazione» dal tribunale di Roma, sezione lavoro, con sentenza n. 20442 del 19 novembre 2007 e con condanna della Cotral a corrispondere un'indennità risarcitoria allo Scoyni pari alla retribuzione globale di fatto;
in pendenza di giudizio, il 1o settembre 2007, Cotral spa intimava a Scoyni un ulteriore licenziamento, qualora il primo fosse stato annullato e successivamente non pagava gli emolumenti dovuti in virtù della sentenza;
il citato secondo licenziamento veniva dichiarato illegittimo dal tribunale di Roma, sezione lavoro, con sentenza n. 17397 dell'11 novembre 2009 con condanna della Cotral all'immediato reintegro dello Scoyni con le medesime funzioni ed al pagamento degli stipendi maturati dal licenziamento e delle spese legali;
a quanto consta all'interrogante Cotral spa non avrebbe ottemperato alla sentenza, non reintegrando il lavoratore ed opponendosi all'esecuzione della parte economica;
l'unica informazione ricevuta dallo Scoyni da allora è costituita un atto di significazione nel quale, a far data dal 7 gennaio 2010, si intima un terzo licenziamento con motivazioni analoghe a quelle dei due precedenti dichiarati illegittimi e contro il quale il lavoratore avrebbe immediatamente proposto ricorso -:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se per quanto di competenza, anche per il tramite dei competenti uffici territoriali del Ministero, ritenga di assumere iniziative finalizzate a garantire la tutela del lavoratore oggetto delle criticità suindicate, che sembrerebbero persistere malgrado l'avvenuto accertamento del diritto al reintegro da parte dei giudici competenti.
(5-02718)

Interrogazione a risposta scritta:

PORCU. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che:
nel 2004 l'allora Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, bandiva un concorso pubblico, per esami su base regionale, a 795 posti di ispettore del lavoro;
la suddetta procedura concorsuale aveva determinato, oltre ai vincitori, anche 946 idonei utilmente collocati nelle rispettive graduatorie regionali di partecipazione;


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nel corso degli ultimi due anni il Ministero ha proceduto all'immissione della quasi totalità degli idonei;
da ultimo, l'articolo 1, comma 346, lettera d), della legge n. 244 del 2007 (legge finanziaria per il 2009) ha stanziato la somma di 8 milioni di euro per l'anno 2009 per l'assunzione di personale ispettivo e con decreto direttoriale n. 1 del 16 gennaio 2009, si è proceduto all'assunzione di ulteriori 179 idonei, entrati in servizio il 27 aprile 2009;
tuttavia, ad oggi, residuano 44 idonei per la regione Emilia Romagna e 30 idonei per la regione Sardegna, nonostante che all'articolo 1, comma 346, lettera d), della legge n. 244 del 2007 vi sia stato lo stanziamento di 16 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2010 per l'assunzione di personale nel ruolo di ispettore del lavoro;
la suddetta previsione permetterebbe, quindi, di effettuare l'assunzione degli idonei rimasti, completando lo scorrimento delle graduatorie ancora aperte la cui validità è stata peraltro prorogata sino al 31 dicembre 2010 per espressa previsione di legge (combinato disposto dell'articolo 24-quater, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 31 del 2008 e dell'articolo 17, comma 19, decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78);
rispondendo all'interrogazione n. 5-02112 presentata dall'onorevole Giuliano Cazzola, il Governo, nella persona del Sottosegretario senatore Pasquale Viespoli ha sottolineato che, alla luce delle novità legislative di recente intervenute, sembrano sussistere i margini per una soluzione positiva delle questioni poste dall'interrogante, soprattutto per quanto concerne gli idonei che non è ancora stato possibile assumere, evidenziando l'avvenuta approvazione del disegno di legge concernente l'istituzione del Ministero della salute (legge 13 novembre 2009, n. 172, in vigore dal 13 dicembre 2009), che, «al fine di assicurare la funzionalità delle strutture delle Amministrazioni rientranti nel proprio ambito applicativo, fa salva, nelle more dell'attuazione delle misure previste dall'articolo 74 del decreto-legge 112 del 2008, nonché delle misure di cui all'articolo 1, commi 404 e seguenti della legge n. 296 del 2006, la possibilità per gli stessi di procedere ad assunzione di personale, nei limiti delle dotazioni organiche, tenendo conto delle riduzioni da effettuare e comunque nel rispetto della normativa in materia di assunzioni»;
in base ai controlli effettuati nei primi mesi del 2009 in Emilia Romagna ed in Sardegna è emerso un aumento della tendenza alle situazioni di irregolarità e alla crescita del ricorso, nelle aziende delle province, al lavoro nero, aggravata dall'attuale stato di crisi del mercato del lavoro e dalla crescente incertezza occupazionale;
l'azione ispettiva condotta dagli organi di vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali si rivela fondamentale per contrastare tali fenomeni -:
se il Governo intenda procedere, ed in quali tempi, al potenziamento degli organici degli ispettori del lavoro mediante l'assunzione dell'ultimo contingente di idonei, con un definitivo scorrimento delle graduatorie regionali, al fine di disincentivare i fenomeni di irregolarità e il lavoro nero, tutelando i lavoratori, e di prevenire anche conseguenze drammatiche sui luoghi di lavoro.
(4-06696)