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PDL 2452

XVI LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

   N. 2452



 

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PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati

BELLANOVA, DAMIANO, CODURELLI, GATTI, GNECCHI, MIGLIOLI, RAMPI, SCHIRRU, LULLI, BENAMATI, LENZI, FRONER, VICO, FEDERICO TESTA, AMICI, BINETTI, BOFFA, BORDO, BRANDOLINI, ENZO CARRA, CECCUZZI, ESPOSITO, GIANNI FARINA, FERRARI, FOGLIARDI, GHIZZONI, GRASSI, LOVELLI, MARROCU, MOTTA, NARDUCCI, OLIVERIO, TOCCI, VELO, ZUCCHI

Disposizione transitoria in materia di durata del trattamento di cassa integrazione ordinaria

Presentata il 20 maggio 2009


      

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Onorevoli Colleghi! - La crisi economica internazionale, come ampiamente previsto, da mesi sta facendo sentire i suoi effetti anche nel nostro Paese. Secondo i più autorevoli organismi internazionali, centri studi e analisti, la profondità, la diffusione e il prolungato protrarsi della fase recessiva internazionale produrranno effetti di lungo periodo sul tessuto economico dei Paesi con economie avanzate, effetti che rischiano di scaricarsi preminentemente sui lavoratori. Gli ultimi dati, recentemente resi noti dal Servizio studi della Confindustria, configurano il 2009 e il 2010 come due anni di recessione con conseguente tracollo dei posti di lavoro: nell'anno in corso saranno 600.000 i lavoratori che perderanno il posto di lavoro e la disoccupazione salirà all'8,4 per cento. Solo nel mese di dicembre 2008, il ricorso alla cassa integrazione ordinaria da parte delle aziende ha conosciuto un incremento pari al 526 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Dati, dunque, che prefigurano un anno particolarmente nero per l'occupazione italiana.
      Una situazione questa che, nonostante il Governo continui a negare l'attuale crisi congiunturale, ha colpito migliaia di aziende e di lavoratori che negli ultimi mesi sono stati investiti dal problema della perdita del posto di lavoro.
      È impossibile rimanere aggiornati sulle cifre e sui numeri che, di mese in mese,
 

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registrano l'impennata del ricorso da parte delle aziende alla cassa integrazione ordinaria.
      Nel mese di marzo tale istituto ha registrato un vero e proprio boom: + 925 per cento rispetto alla stesso periodo dell'anno precedente e + 589 per cento nei primi tre mesi dell'anno in corso rispetto agli stessi mesi del 2008. Nel mese di aprile, inoltre, la cassa integrazione ordinaria nell'industria è cresciuta del 27,75 per cento rispetto al mese di marzo.
      Le domande di disoccupazione e di mobilità, nei primi tre mesi di quest'anno, sono state 750.000, 230.000 in più del 2008, con tasso di crescita del 45,96 per cento. Le difficoltà maggiori si registrano nella meccanica, con una crescita, nei primi tre mesi di quest'anno, del 1.262,49 per cento, nella metallurgia con il 7.004 per cento, nella chimica con il 1.324,94 per cento e nel legno con il 1.728 per cento. L'incremento delle ore richieste di intervento ordinario è legato alle dinamiche congiunturali e registra un aumento esponenziale delle ore di cassa integrazione ordinaria che mostrano, sempre nei primi tre mesi dell'anno in corso, un incremento eccezionale con 78,8 milioni di ore richieste contro le 39,7 milioni di ore della cassa integrazione straordinaria.
      Un vero e proprio boom, dunque, che testimonia un crescente disagio delle aziende di fronte alla crisi economica.
      Di fronte a tutto ciò il Governo continua a negare e a sottovalutare il problema attribuendo i dati allarmanti, pubblicati anche da organizzazioni internazionali, a una campagna negativa condotta dai mass media o all'opposizione in cerca di visibilità.
      In realtà, la stessa circolare, recentemente emanata dall'Istituto nazionale di statistica (INPS) che rende più flessibile il criterio di computo dei limiti temporali di 52 settimane della cassa integrazione ordinaria, attraverso un calcolo sulle singole giornate di sospensione dal lavoro e non più sulle settimane, testimonia una presa di coscienza dell'Istituto, sulla necessità di andare incontro alle effettive necessità delle aziende e dei lavoratori.
      Tutte le analisi, anche a livello internazionale, hanno confermato che il 2009 e il 2010 saranno gli anni più duri dal punto di vista della recessione economica e degli effetti sul mercato del lavoro. Di qui la necessità di intervenire con tempestività e con decisione anche mediante iniziative di carattere temporaneo che possano fronteggiare la crisi occupazionale almeno fino al termine del 2010.
      In questo senso è indirizzata la proposta di prolungare, fino a tale data, le settimane di cassa integrazione ordinaria dalle attuali 52 a 104. Una proposta di buon senso, data la situazione economica congiunturale, avanzata non solo dalle associazioni sindacali, ma sostenuta anche dai rappresentanti datoriali. Si tratterebbe di intervenire al fine di evitare effetti devastanti sul mercato del lavoro dal punto di vista occupazionale, evitando che i mesi che abbiamo davanti, fino al termine del 2010, si trasformino in un vero e proprio «boomerang» dal punto di vista occupazionale, con lo sforamento del tasso di disoccupazione del nostro Paese che sarebbe stimato oltre l'8 per cento.
      Tutto ciò anche sulla base della disponibilità economica da parte dell'INPS, che ha dichiarato un avanzo di oltre 11 miliardi di euro, e di una stima che ha calcolato in circa 800 milioni di euro le risorse impiegate nei primi tre mesi di quest'anno. Dunque con una disponibilità finanziaria che permetterebbe il momentaneo prolungamento delle settimane di cassa integrazione ordinaria attualmente ferme a 52 nel biennio.
      La presente proposta di legge si prefigge, dunque, di prevedere il prolungamento della casa integrazione ordinaria, almeno fino al termine del mese di dicembre 2010, dalle attuali 52 a 104 settimane, come una forma immediata e concreta di contrasto all'attuale fase congiunturale che in questi mesi ha investito, con sempre maggiore intensità, il mercato produttivo italiano.
      Alla luce delle motivazioni sommariamente richiamate, si auspicano un rapido esame e l'approvazione della presente proposta di legge.
 

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

      1. In conseguenza delle esigenze di carattere straordinario ed emergenziale derivanti dalla crisi internazionale, al fine di riconoscere una reale tutela del reddito dei lavoratori, fino al 31 dicembre 2010 il trattamento di cassa integrazione ordinaria di cui all'articolo 6 della legge 20 maggio 1975, n. 164, può essere corrisposto per un periodo massimo complessivo di ventiquattro mesi.


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