RELAZIONE ANNUALE SUI BILANCI CONSUNTIVI 2004-2005-2006, DI PREVISIONE 2007 E BILANCI TECNICO-ATTUARIALI DEGLI ENTI PREVIDENZIALI PUBBLICI E PRIVATI
ESAME DEI BILANCI DEI SINGOLI ENTI E DELLE CASSE:
DATA DEI RESOCONTI SOMMARI E STENOGRAFICI DELLE SEDUTE
Seduta di martedì 22 luglio 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e bilancio preventivo 2007 relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei veterinari (ENPAV).
Seduta di mercoledì 29 ottobre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e bilancio preventivo 2007 e bilancio tecnico-attuariale relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza a favore dei biologi (ENPAB), all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (ENPAP) e all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro (ENPACL).
Seduta di martedì 4 novembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e bilancio preventivo 2007 e bilancio tecnico-attuariale relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (ENPAP), all'Ente nazionale di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati (EPPI) e all'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica (ENPAPI).
Seduta di mercoledì 5 novembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e bilancio preventivo 2007 e bilancio tecnico-attuariale relativi alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza a favore dei dottori commercialisti (CNPADC) e alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense.
Seduta di martedì 11 novembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi alla Cassa italiana di previdenza e assistenza dei geometri liberi professionisti (Cassa geometri), all'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA) e al Fondo agenti spedizionieri corrieri (FASC).
Seduta di martedì 18 novembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (ENASARCO) e alla Cassa nazionale del notariato.
Seduta di martedì 25 novembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri e architetti liberi professionisti (INARCASSA), all'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti (INPGI - Gestione principale e Gestione separata) e all'Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio (ENASARCO).
Seduta di martedì 9 dicembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri (ENPAM) e all'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei farmacisti (ENPAF).
Seduta di martedì 16 dicembre 2008: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Ente di previdenza e assistenza pluricategoriale (EPAP) e all'Opera nazionale per l'assistenza agli orfani dei sanitari italiani (ONAOSI).
Seduta di martedì 20 gennaio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dei ragionieri e periti commerciali (CNPR) e bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e preventivo 2007 relativi all'Ente nazionale di assistenza magistrale (ENAM).
Seduta di mercoledì 28 gennaio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Istituto postelegrafonici (IPOST) e all'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo e gli sportivi professionisti (ENPALS).
Seduta di mercoledì 4 febbraio 2009: Audizione del Commissario straordinario e del Direttore generale dell'Istituto Postelegrafonici (IPOST), dott. Rino Tarelli e dott.ssa Simonetta Quaglia, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006, il preventivo 2007 e il bilancio tecnico attuariale.
Seduta di mercoledì 18 febbraio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Istituto di previdenza per il settore marittimo (IPSEMA).
Seduta di mercoledì 11 marzo 2009: Audizione del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto Postelegrafonici (IPOST), dott. Giuseppe Ceraolo, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006, il preventivo 2007 e il bilancio tecnico attuariale.
Seduta di mercoledì 18 marzo 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e bilancio preventivo 2007 relativi all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Seduta di mercoledì 1o aprile 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Istituto postelegrafonici (IPOST).
Seduta di mercoledì 29 aprile 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006, preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale relativi all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).
Seduta di mercoledì 6 maggio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2005-2006 e preventivo 2007 relativi all'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP).
Seduta di mercoledì 13 maggio 2009: Audizione del Commissario straordinario e del Direttore Generale dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dott. Marco Fabio Sartori, e dott. Alberto Cicinelli su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006 e il preventivo 2007.
Seduta di mercoledì 20 maggio 2009: Audizione del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza relativi all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), dott. Franco Lotito, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006 e il preventivo 2007.
Seduta di mercoledì 17 giugno 2009: Audizione del Commissario straordinario e del Direttore Generale dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP), avv. Paolo Crescimbeni, e dott.ssa Giuseppina Santiapichi, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006 e il preventivo 2007.
Seduta di mercoledì 24 giugno 2009: Audizione del Commissario straordinario e del Direttore Generale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dott. Antonio Mastrapasqua e dott. Vittorio Crecco, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006, il preventivo 2007 e il bilancio tecnico attuariale.
Seduta di mercoledì 1o luglio 2009: Audizione del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), dott. Guido Abbadessa, su aspetti inerenti i bilanci consuntivi 2004-2006, il preventivo 2007 e il bilancio tecnico attuariale.
Seduta di mercoledì 8 luglio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2006 e bilancio preventivo 2007 relativi all'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e audizione del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica
Seduta di martedì 28 luglio 2009: Bilanci consuntivi 2004-2006 e bilancio preventivo 2007 relativo all'Istituto nazionale di previdenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica (INPDAP) e bilanci consuntivi 2004-2006, bilancio preventivo 2007 e bilancio tecnico attuariale dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS).
Premessa
Concluso l'esame delle relazioni sui risultati di gestione degli Enti previdenziali per il periodo 2004-2006, è opportuno formulare alcune considerazioni sul lavoro finora svolto dalla Commissione.
Si ricorda anzitutto che, nell'ambito dell'esame dei risultati dell'attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, la Commissione ha proceduto, per ognuno degli Enti sottoposti al suo controllo, all'approvazione di considerazioni conclusive sui dati dei bilanci consuntivi 2004, 2005 e 2006, del preventivo 2007 e del bilancio tecnico-attuariale.
L'attività relativa all'esame dei bilanci è stata svolta nel corso di 25 sedute (22 luglio 2008-28 luglio 2009), di cui 18 dedicate specificamente all'esame delle proposte di parere, nell'ambito delle quali sono state svolte 8 audizioni formali, per un periodo complessivo di circa 14 ore.
In particolare, la tipologia delle considerazioni conclusive approvate è stata la seguente:
sei considerazioni conclusive favorevoli senza osservazioni relative a Cassa del Notariato, INPGI (gestione principale), INPGI (gestione separata), ENPAF, IPOST e INAIL;
quattordici considerazioni conclusive favorevoli con osservazioni relative a INPS, IPSEMA, ENPALS, ENAM, ENPAP, EPPI, ENPAPI, CNPADC, Cassa Forense, Cassa Geometri, ENPAIA, FASC, ENASARCO, INARCASSA;
tre considerazioni conclusive favorevoli con osservazioni e riformulazioni relative a ENPAV, ENPAB, ENPACL;
una considerazione conclusiva favorevole con condizioni relativa all'EPAP;
una considerazione conclusiva favorevole con condizioni e riformulazioni relativa all'INPDAP;
tre considerazioni conclusive favorevoli con condizioni e osservazioni relative a CNPR, ENPAM e ONAOSI.
Trattandosi della prima relazione che la Commissione ha approvato nella XVI legislatura, prima di entrare nel merito delle evidenze che emergono dalla valutazione dei dati gestionali del triennio 2004-2006, va rilevato l'importante risultato conseguito dalla Commissione.
Nel periodo intercorso tra il suo insediamento e la data odierna, infatti, la Commissione ha recuperato tutto l'arretrato in tema di esame dei bilanci degli enti accumulato per la fine anticipata della precedente legislatura.
Si ricorda che le funzioni di controllo attribuite dalla legge istitutiva alla Commissione sono costituite principalmente dalla vigilanza sull'equilibrio delle gestioni, sull'operatività delle leggi in materia previdenziale e sulla coerenza del sistema con le linee di sviluppo dell'economia nazionale (articolo 56, legge 9 marzo 1989, n. 88). A tale riguardo, si sottolinea come la principale attività svolta dalla Commissione sia stata l'analisi dei bilanci tecnici attuariali delle casse privatizzate - anche in considerazione dell'articolo 1, comma 763, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007) che ha richiesto una stabilità delle gestioni previdenziali da ricondursi ad un arco temporale non inferiore a 30 anni - e delle analoghe indicazioni di lungo periodo, ove disponibili, elaborate dagli enti di previdenza pubblici.
Ciò premesso, sul merito delle problematiche emerse nel corso dei lavori è opportuno focalizzare i seguenti temi, meritevoli di particolare attenzione:
1. Lo stato di salute della previdenza pubblica;
2. La situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare degli enti di previdenza pubblici;
3. La gestione caratteristica delle Casse dei professionisti;
3.1 Le Casse privatizzate (d.lgs. n.509/1994);
3.2 Le Casse private (d.lgs. n.103/1996);
4. La situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare delle casse dei professionisti;
5. I costi di gestione delle Casse dei professionisti.
1. Lo «stato di salute» della previdenza pubblica
Si analizza, innanzitutto, la situazione del sistema previdenziale pubblico relativamente al periodo 2004-2007 dei due enti, INPS ed INPDAP, che da soli erogano prestazioni pari alla quasi totalità di quelle erogate dal sistema nel suo complesso.
L'INPS, nel periodo 2004-2007, registra in termini di entrate contributive complessive un consistente incremento - pari a circa il 17 per cento, passando da 113,83 mld di euro nel 2004 a 136,96 mld di euro nel 2007 - collegato prevalentemente alla crescita del PIL e dell'occupazione, all'aumento di alcune aliquote contributive (nell'ultimo anno del triennio gli incrementi hanno riguardato le aliquote degli artigiani e commercianti e della gestione parasubordinati, passata quest'ultima al 23 per cento per i lavoratori che non risultano assicurati presso altre forme assistenziali obbligatorie) e al versamento dei contributi per il TFR dei lavoratori dipendenti da aziende con più
(1) Così il Commissario straordinario e il Direttore Generale dell'Ente nell'audizione presso la Commissione nella seduta del 24 giugno 2009. Gli interventi di sostegno alle pensioni da parte della GIAS nel 2006, secondo quanto riportato nel Rapporto del Nucleo di valutazione della spesa previdenziale 2007, hanno riguardato prevalentemente per 22,02 mld il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, per 1.22 mld il Fondo artigiani, per 1.02 mld il Fondo commercianti e per 5,75 mld il fondo Gestione autonoma coltivatori diretti coloni e mezzadri (CDCM).
Nel breve periodo, il saldo pensionistico (differenza tra entrate contributive e spesa per pensioni) subirà una riduzione delle entrate contributive correlata all'andamento negativo della congiuntura economica, pur in presenza di risparmi di spesa derivanti dall'inasprimento delle condizioni di pensionamento (le cosiddette «quote»). Nel medio-lungo periodo (a partire dal 2020 in poi) il saldo pensionistico, permanendo condizioni di criticità del lavoro e dello sviluppo, si potrebbe aggravare.
Per quanto riguarda l'INPDAP, si registra nel medesimo periodo in termini di entrate contributive complessive - che passano da 44,6 mld di euro nel 2004 a 47,56 mld di euro nel 2007 - un incremento del 6,65 per cento. L'elevata crescita contributiva registrata nel 2006 è frutto del pagamento degli arretrati collegati ai rinnovi contrattuali relativi al biennio economico 2004-2005 dei comparti ministeri, scuola ed aziende autonome.
Nel medesimo periodo, dal punto di vista della spesa per prestazioni, si rileva un tasso di crescita ben maggiore (16,67 per cento) rispetto a quello delle entrate contributive (6,65 per cento). Il saldo previdenziale passa da un avanzo di 847 mln di euro nel 2004 ad un disavanzo di 4,45 mld di euro nel 2007, come risulta dal bilancio consuntivo. Riguardo a tale disavanzo si segnalano alcune criticità di tipo strutturale che hanno influito sulla sua rapida crescita.
(2) Gli indicatori dei seguenti grafici sono stati elaborati sulla base dei dati contenuti nelle relazioni predisposte dal Centro Europa ricerche (CER) pubblicate in allegato ai resoconti sommari delle sedute del 29 aprile (INPS) e del 6 maggio 2009 (INPDAP).
Nel triennio considerato si registrano, per l'INPS e l'INPDAP, rapporti di poco superiori all'unità. Considerando poi il rapporto tra pensione media e contributo medio, che fornisce, in una logica di gestione a ripartizione e in termini medi, il numero di contribuenti necessari per pagare una pensione, si rileva che tale numero per l'INPDAP risulta essere più basso che per l'INPS.
Per l'IPOST si osserva che la gestione è in precario equilibrio con un trend in progressivo peggioramento imputabile ad un'evoluzione di segno negativo della platea degli assicurati, che sono rappresentati esclusivamente dai dipendenti di Poste S.p.A.. Negli ultimi anni si è registrato un contenimento delle assunzioni a tempo indeterminato accompagnato da un crescente numero delle assunzioni con formule contrattuali flessibili di tipo interinale. Si rileva pertanto una politica del personale che comporta una fluttuazione non solo del numero degli iscritti ma anche delle entrate contributive in quanto, nel caso ad esempio di contratti interinali, i contributi non vengono versati all'IPOST bensì all'INPS. Anche in conseguenza di ciò, risulta preoccupante la diminuzione tra il 1994 e il 2007 del rapporto tra patrimonio e spesa annua per pensioni (da 4,5 a 1,2).
L'elemento chiave emerso dalle audizioni svolte sui bilanci è stato l'analisi del bilancio tecnico attuariale, da cui in particolare si nota una preoccupante mancanza di indicazioni condivise sui risultati delle valutazioni attuariali; al riguardo non è chiaro se i dati utilizzati siano validi o meno e non è chiaro altresì se le variazioni previste del numero di iscritti siano state considerate nelle previsioni attuariali.
Dai dati riportati nel bilancio tecnico al 31.12.2005, si evidenzia una situazione di squilibrio già nel breve periodo e si osserva peraltro
2. La situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare degli enti di previdenza pubblici
Per quanto riguarda le gestioni patrimoniali degli enti di previdenza pubblici, nella tabella 1 sono illustrati gli importi del patrimonio complessivo e la suddivisione dello stesso tra mobiliare e immobiliare, con i rispettivi rendimenti. Si fa presente che è stato preso come riferimento l'ultimo dato disponibile per ciascun ente.
Enti
pubblici |
Patrimonio complessivo |
Patrimonio immobiliare |
Patrimonio mobiliare |
Rendimento Complessivo |
Rendimento immobiliare |
Rendimento mobiliare |
Anno di riferimento |
INPS | 2.697,5 | 307,8 | 2.389,7* | 1,3% | -1,0% | 1,6% | 2006 |
INPDAP | 21.581,7 | 782,1 | 20.799,6 | 1,0% | 2,8% | 0,9% | 2006 |
IPSEMA | 240,8 | 43,2 | 197,6 | 1,5% | 7,5% | 1,4% | 2006 |
IPOST | 1.824 | 57 | 1.767 | 0,1% | 0,0% | 0,1% | 2007 |
ENPALS | 1.354 | 61 | 1.293 | 0,5% | 3,0% | 0,4% | 2006 |
INAIL | 13.928 | 1.166 | 12.762 | 0,9% | 3,3% | 0,5% | 2007
|
* I dati del patrimonio mobiliare INPS comprendono anche le attività liquide dell'Istituto.
Dalle cifre si evincono alcuni casi particolari: per l'INAIL si osserva che, nonostante il rilevante risultato patrimoniale positivo riscontrato nel 2007 (raggiunto a partire da un forte disavanzo: -3,7 milioni di euro nel 2004), emerge un punto critico relativo alla limitata autonomia nella gestione delle risorse finanziarie. In particolare,
3. La gestione caratteristica delle Casse dei professionisti
Per quanto attiene alle Casse di previdenza del liberi professionisti, bisogna distinguere la situazione delle Casse privatizzate con il decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 da quella delle Casse già nate private con il decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, perché
3.1. Le Casse privatizzate (decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509)
Dall'analisi dei bilanci consuntivi 2004-2006 e preventivi 2007 è emerso che l'andamento del numero degli iscritti di gran parte delle Casse ex 509 presenta tassi di crescita abbastanza sostenuti, particolarmente rilevanti per la Cassa forense (circa 7 per cento medio annuo); per la Cassa geometri, invece, si osserva un forte incremento dei contributi (+10,7 per cento medio annuo) principalmente dovuto alla dinamica dei redditi (tasso di crescita medio annuo pari a oltre il 5 per cento).
Per l'ENPAIA si registra nel corso del triennio 2004-2006 una sostanziale stabilità del numero di contribuenti, mentre è prevista una contenuta crescita per il 2007. Il patrimonio netto dell'ente risulta in costante crescita nel corso del triennio.
Per l'INARCASSA, con il rilevante aumento degli iscritti in attività verificatisi negli ultimi anni, il rapporto pensionati/iscritti risulta pari mediamente al 9,2 per cento nel periodo analizzato.
La Cassa del notariato presenta un'incidenza del prelievo contributivo (28 per cento) e un'età media al pensionamento (74 anni) di gran lunga più elevate rispetto alla media delle altre casse professionali: l'insieme di questi due elementi fa sì che la cassa, anche osservando le proiezioni di lungo periodo riportate nel bilancio tecnico attuariale, presenti un andamento prospettico che si mantiene sostanzialmente in equilibrio.
Caso a parte l'ENASARCO che, nel periodo considerato, presenta un numero di iscritti sempre lievemente decrescente; ciò è dovuto principalmente alla particolare gestione degli iscritti silenti (definiti come coloro che non contribuiscono da più di tre anni), il cui numero risulta piuttosto elevato e con tassi di variazione sempre positivi. Tale problematica, che può essere comunque legata alla natura della professione degli agenti e rappresentanti di commercio, si ritiene debba essere risolta al più presto con una normativa specifica.
Al fine di valutare la sostenibilità di tali casse, un indicatore interessante è costituito dal rapporto tra contribuenti (cfr. tabella 2) e numero di trattamenti pensionistici; per l'insieme delle casse privatizzate, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, tale valore nel 2006 è mediamente intorno a 4. Tale rapporto va visto soprattutto in relazione alle corrispondenti variazioni annue, anche perché assieme al rapporto tra pensione media e contributo medio influenza il parametro entrate/uscite ed in definitiva la stessa stabilità di lungo periodo.
CONTRIBUENTI/
PENSIONATI |
PENSIONE MEDIA/
CONTRIBUTO MEDIO | |
ENASARCO | 2,4 | 2,4 |
ENPACL | 3,6 | 2,0 |
ENPAM - FONDO QA | 4,1 | 1,9 |
ENPAM - FONDO QB | 6,9 | 0,7 |
ENPAM - MG | 2,8 | 1,9 |
ENPAM - FSA | 1,5 | 0,9 |
ENPAM - FSE | 0,2 | 0,2 |
CASSA FORENSE | 5,5 | 3,5 |
CASSA GEOMETRI | 4,0 | 3,1 |
INARCASSA | 11,2 | 4,7 |
CASSA NOTARIATO | 2,0 | 1,3 |
CASSA COMMERCIALISTI | 9,9 | 3,6 |
CASSA RAGIONIERI | 5,5 | 2,7 |
ENPAF | 2,8 | 1,6 |
ENPAV | 4,0 | 2,1 |
INPGI (gest. principale) | 3,3 | 2,8 |
Il rapporto tra pensione media e contributo medio costituisce anch'esso un indicatore di sostenibilità finanziaria: l'indice è risultato mediamente pari a 2 per le Casse ex d.lgs. n. 509 del 1994. I contributi tendono a crescere per effetto dell'aumento dei redditi, ma il contributo medio risulta spesso moderato dalla presenza dei contribuenti marginali (giovani che iniziano la carriera e pensionati attivi). L'andamento di tale rapporto è influenzato da una molteplicità di fattori: redditi degli iscritti, aliquote contributive applicate, metodo di calcolo della pensione, composizione della platea dei contribuenti.
Potrebbe essere particolarmente interessante la valutazione per tutte le gestioni del contributo di equilibrio al momento dell'ingresso
Casse Professionali | Rapporto (3) patrimonio-spesa pensioni | Rapporto contributi-spesa pensioni | Rapporto patrimonio-spesa pensioni | Rapporto contributi-spesa pensioni |
Cassa Forense | 7,09 | 1,14 | 7,43 | 0,57 |
Cassa Geometri | 6,00 | 1,24 | -2,96 | 0,52 |
Cassa Notariato | 7,68 | 1,58 | 7,82 | 1,24 |
Enasarco | 5,29 | 1,05 | -5,27 | 0,47 |
Enpacl | 10,68 | 1,66 | -3,09 | 1,61 |
Enpam
(FG-Quota A) |
9,60 |
2,06 |
-8,62 |
0,43 |
Inarcassa | 17,04 | 4,05 | 2,99 | 0,51 |
Cassa Forense | 7,09 | 1,14 | 7,43 | 0,57 |
Cassa
Commercialisti |
17,13 |
2,73 |
17,9 |
0,75 |
Cassa Ragionieri | 9,58 | 2,02 | 9,73 | 0,27 |
ENPAF | 6,37 | 1,7 | 35,22 | 1,39 |
ENPAV | 8,65 | 1,94 | 0,14 | 0,51 |
INPGI
(gest. princ.) |
4,77 |
1,15 |
3,76 |
1,17 |
(3) Tali rapporti sono stati elaborati sulla base dei dati tratti dalle relazioni del CER, società di consulenza della Commissione nella XV legislatura.
Un fattore decisivo in termini di sostenibilità è sicuramente l'evoluzione della collettività degli iscritti: molte Casse si avviano alla fase di piena maturazione, pertanto il numero dei pensionati tende a superare quello dei contribuenti.
Per alcuni Enti sono state introdotte o sono in attesa di approvazione opportune modifiche regolamentari, che tendono a migliorare sensibilmente la sostenibilità di lungo periodo. Tali modifiche hanno riguardato l'introduzione del criterio di calcolo contributivo, l'aumento dell'anzianità contributiva per il diritto a pensione, l'aumento dell'età pensionabile, l'aumento dell'aliquota per il calcolo del contributo soggettivo etc.. Nonostante ciò, alcune riforme permettono solo di dilazionare ma non di evitare l'emergere degli squilibri nelle gestioni previdenziali.
Il permanere di detti squilibri sembra indicare che in futuro si renderanno necessari ulteriori significativi aggiustamenti nelle modalità di calcolo delle prestazioni e/o nei livelli di contribuzione previsti.
Anno bilancio tecnico | Saldo previdenziale - primo anno negativo | Saldo corrente - primo anno negativo | Patrimonio - primo anno negativo | |
ENASARCO | 2005 | 2016 | 2020 | 2030 |
ENPACL | 2006 | 2017 | 2019 | 2036 |
ENPAM - FONDO QA | 2003 | 2018 | 2017 | 2028 |
ENPAM - FONDO QB | 2003 | 2021 | 2021 | 2041 |
ENPAM - MG | 2003 | 2018 | 2018 | 2026 |
ENPAM - FSA | 2003 | 2020 | 2020 | 2031 |
ENPAM - FSE | 2003 | 2004 | 2004 | 2008 |
CASSA FORENSE | 2005(a) | 2029 | 2032 | 2044 |
CASSA GEOMETRI | 2005 | 2018 | 2023 | 2035 |
INARCASSA | 2003 | 2025 | 2032 | 2043 |
CASSA
NOTARIATO | 2005 | 2020 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
CASSA
COMMERCIALISTI | 2005 | 2035 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
CASSA RAGIONIERI | 2005 | 2026 | 2034 | Sempre positivo(b) |
ENPAF | 2005 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
ENPAV | 2003 | 2023 | 2026 | 2041 |
INPGI (gest. princ.) | 2005 | 2022(c) | 2023(c) | Sempre positivo(b) |
(a): Nelle valutazioni non è stato previsto l'incremento del contributo del 2 per cento del contributo integrativo, in quanto ancora non approvato. Tale modifica comporterebbe uno spostamento al 2033 per il saldo previdenziale, al 2038 per il saldo corrente e ad una situazione positiva per il patrimonio per i trent'anni di valutazione.
(b): Positivo per tutto il periodo di valutazione.
(c): Secondo i dati del bilancio tecnico il saldo previdenziale e il saldo corrente tornerebbero positivi rispettivamente nel 2036 e nel 2035.
3.2. Le Casse private (decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103).
Le Casse private (istituite con il decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103) riguardano categorie professionali con un minor numero di iscritti (ENPAB, EPPI, ENPAPI, ENPAP, EPAP, INPGI gest. sep., ENPAIA).
Queste Casse sono sostanzialmente «agganciate», per quanto attiene alla modalità di calcolo della pensione, alla legge 8 agosto 1995, n. 335 recante «Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare». Esse sono quindi di tipo contributivo e pertanto la pen
Anno bilancio tecnico | Saldo previdenziale - primo anno negativo | Saldo corrente - primo anno negativo | Patrimonio - primo anno negativo | |
ENPAP | 2002 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
EPAP | 2004 | 2038 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
EPPI | 2003 | 2032 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
ENPAB | 2003 | 2035 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
ENPAPI | 2004 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
INPGI (gest. separata) | 2003 | 2035 | Sempre positivo(b) | Sempre positivo(b) |
(b): Positivo per tutto il periodo di valutazione.
Un altro indicatore interessante (cfr. tabella 6) è il rapporto tra contribuenti e numero di trattamenti pensionistici; per queste Casse tale valore nel 2006 è mediamente intorno a 50. Tale rapporto va visto soprattutto in relazione alle corrispondenti variazioni annue, anche perché assieme al rapporto tra pensione media e contributo medio influenza il parametro entrate/uscite ed in definitiva la stessa stabilità di lungo termine.
Il rapporto tra pensione media e contributo medio costituisce anch'esso un indicatore di sostenibilità finanziaria: l'indice è risultato mediamente pari a 0,5 per le Casse ex d.lgs. n.103 del 1996.
CONTRIBUENTI/ PENSIONATI | PENSIONE MEDIA/ CONTRIBUTO MEDIO | |
ENPAP | 44,9 | 0,5 |
EPAP | 35,3 | 0,6 |
EPPI | 16,3 | 0,4 |
ENPAB | 79,2 | 0,4 |
ENPAPI | 86,4 | 0,3 |
INPGI (gest. separata) | 53,2 | 0,5 |
4. La situazione patrimoniale mobiliare e immobiliare delle Casse dei professionisti.
Per quanto riguarda le gestioni patrimoniali delle Casse privatizzate, nella tabella 7 sono illustrati gli importi del patrimonio complessivo e la suddivisione dello stesso tra mobiliare e immobiliare, con i rispettivi rendimenti. Si fa presente che è stato preso come riferimento l'ultimo dato disponibile per ciascun Ente.
Enti privati | Patrimonio complessivo | Patrimonio immobiliare | Patrimonio mobiliare | Rendimento complessivo | Rendimento immobiliare | Rendimento mobiliare | Anno di riferimento |
ENASARCO | 5.678 | 2.956 | 2.722 | 3,4% | 0,9% | 6,1% | 2007 |
ENPACL | 493 | 124 | 369 | 4,9% | 2,0% | 5,9% | 2007 |
ENPAM | 7.548 | 2.796 | 4.752 | 3,2% | 1,5% | 4,3% | 2006 |
CASSA FORENSE | 3.428 | 405 | 3.023 | 10,3% | 0,8% | 11,5% | 2006 |
CASSA GEOMETRI | 1.677 | 399 | 1.278 | 2,1% | 1,8% | 2,2% | 2007 |
INARCASSA | 3.196 | 688 | 2.508 | 2,9% | 2,4% | 3,0% | 2006 |
CASSA NOTARIATO | 1.238 | 495 | 743 | 9,5% | 3,6% | 13,4% | 2006 |
CASSA COMMERCIALISTI | 2.393 | 234 | 2.159 | 8,2% | 2,2% | 8,8% | 2006 |
CASSA RAGIONIERI | 1.043 | 434 | 609 | 7,1% | 2,0% | 10,7% | 2006 |
ENPAF | 896 | 191 | 705 | 4,0% | 1,9% | 4,5% | 2006 |
ENPAIA | 1.111 | 361 | 750 | 2,8% | 1,4% | 3,4% | 2006 |
ENPAV | 138 | 15,3 | 122,6 | 7,3% | 1,0% | 8,0% | 2006 |
INPGI (gest. principale) | 1.252 | 698,3 | 553,7 | 4,8% | 0,0% | 8,3% | 2006 |
Per ogni Cassa risulta importante analizzare la gestione dei patrimoni che hanno in molti casi rendimenti fluttuanti; si osserva soprattutto un calo del rendimento degli investimenti mobiliari negli ultimi anni.
Dai dati emerge il caso particolare dell'ENASARCO, con un patrimonio composto per il 50 per cento da immobili, il cui rendimento, nonostante il tentativo di miglioramento dell'efficienza della gestione, è
Enti privati | Patrimonio complessivo | Patrimonio immobiliare | Patrimonio mobiliare | Rendimento complessivo | Rendimento immobiliare | Rendimento mobiliare | Anno di riferimento |
ENPAP | 268 | 5 | 263 | 4,2% | 0,0% | 4,3% | 2006 |
EPAP | 322 | 13 | 309 | 5,2% | 0,0% | 5,5% | 2006 |
EPPI | 394 | 93 | 301 | 5,1% | 2,9% | 5,8% | 2006 |
ENPAB | 175,4 | 3,9 | 171,5 | 3,5% | 0,0% | 3,5% | 2006 |
ENPAPI | 115,4 | 0,8 | 114,6 | 3,2% | 3,8% | 3,2% | 2006 |
INPGI (gest. separata)
| 143,3 | 0,0 | 143,3 | 7,2% | - | 7,2% | 2006 |
Per quanto attiene alla gestione finanziaria del patrimonio mobiliare di tali Enti appare necessario attivare controlli rivolti ad accertare la congruità tra le tipologie di investimento e la finalità previdenziale di quest'ultimo. Si deve tenere conto del fatto che il flusso di uscite per prestazioni di un Ente previdenziale è «abbastanza prevedibile», mentre la maggiore incertezza riguarda le future entrate contributive. Questo fatto può e deve essere utilizzato nella scelta degli orizzonti di investimento.
È in tale ottica che l'utilizzo di strumenti finanziari diretti, derivati e strutturati deve essere inquadrato e giustificato. Risulta pertanto importante accertare che l'utilizzo dello strumento finanziario sia effettuato nella piena consapevolezza, da parte di chi è deputato all'amministrazione delle risorse patrimoniali, sia della natura dello strumento nella sua tipologia qualitativa, il che richiede un'adeguata comprensione dei meccanismi logici che ne sono alla base, sia della sua adeguatezza alla finalità previdenziale. Tali consapevolezze dovranno altresì essere integrate da quella relativa alla misura di esposizione al rischio che l'utilizzo dello strumento finanziario comporta, la cui quantificazione deve essere effettuata in modo realistico secondo un «principio di massima perdita realizzabile» e quindi confrontata con la quantificazione del guadagno realisticamente conseguibile. Atteso che, comunque, nel trade-off rischio-rendimento si deve privilegiare la riduzione del rischio.
Maggiore attenzione deve essere posta in materia di consapevolezza per quanto attiene l'utilizzo di strumenti finanziari più complessi. L'utilizzo di strumenti derivati e/o strutturati deve avvenire solo in presenza di adeguate e documentate valutazioni espressamente effettuate dalle quali deve emergere con chiarezza a fronte del rischio il «profilo di utilità previdenziale attesa».
L'utilizzo di strumenti derivati e strutturati, secondo quanto accertato dal Ministero del Welfare (vedi audizione del Prof. Geroldi dell'11 febbraio 2009), presenta in diversi casi aspetti di criticità in termini quantitativi, nonché eccessivi livelli percentuali di utilizzo. Si ricorda, al riguardo, che la Commissione sta svolgendo un'indagine conoscitiva sulla «situazione economico-finanziaria della Casse privatizzate anche in relazione alla crisi dei mercati internazionali», il cui documento conclusivo darà conto delle risultanze dell'analisi svolta. Appare, infatti, utile un attento approfondimento puntuale sulla natura ed il contenuto degli strumenti effettivamente utilizzati dagli Enti.
In tema di gestioni patrimoniali particolare attenzione dovrebbe quindi essere dedicata alla regolamentazione degli investimenti mobiliari; a tal fine potrebbe essere redatto un provvedimento legislativo simile, nella sostanza, al decreto del Ministro del Tesoro n. 703 del 1996 a suo tempo emanato con riferimento alle forme di previdenza complementare e attualmente in via di aggiornamento.
I due principali obiettivi che tale regolamentazione degli investimenti dovrebbe prefiggersi sono:
- incentivare l'efficienza della gestione;
- garantire la protezione del risparmio previdenziale.
La normativa dovrebbe seguire due direttrici principali: una di tipo qualitativo e una di tipo quantitativo. Le indicazioni di tipo qualitativo riguardano la sana e prudente gestione, in merito alla diversificazione dei rischi e degli investimenti, alla massimizzazione dei rendimenti netti, al contenimento dei costi. Si tratta di principi generali che devono essere rispettati nell'attività di investimento delle risorse.
Le indicazioni di tipo quantitativo sono tese ad evitare una rilevante presenza di investimenti in strumenti non regolamentati, emessi in paesi che non appartengono all'OCSE, oppure ad evitare l'eccessiva concentrazione in una singola emittente.
Inoltre, l'impostazione dovrebbe tendere a privilegiare il controllo del rischio con i moderni strumenti oggi disponibili, rispetto ad un mero controllo di tipo quantitativo del peso degli assets sul portafoglio e dell'aderenza o meno ai benchmark di riferimento.
Un altro aspetto da tener presente riguarda la trasparenza nelle strategie seguite, oltre che la trasparenza con cui si accede a particolari strumenti finanziari. Infine, un elemento non meno importante deve essere rappresentato dalla vigilanza, che può esplicarsi sia ex ante, mediante indicazioni sui modelli gestionali, sia ex post, verificando la conformità sostanziale delle strutture organizzative, delle politiche di investimento, delle procedure di gestione del rischio con i principi generali posti a tutela degli iscritti.
5. I costi di gestione delle Casse dei professionisti
Altra problematica rilevante per la maggior parte delle Casse è quella relativa ai costi di gestione, che dovrebbero essere razionalizzati e in alcuni casi ridotti. Dall'analisi dei dati emerge che per le Casse ex 509 la crescita dei costi di gestione dal 2004 al 2006 è legata principalmente alla crescita dei costi per il personale, di cui in alcuni casi è aumentata anche la consistenza numerica, anche in relazione all'aumento del numero di iscritti.
Dall'analisi dei dati delle tabelle 9 e 10 emerge che i costi in percentuale del patrimonio sono quasi sempre contenuti a livello inferiore al 2 per cento, sia per le Casse ex 509, sia per le Casse ex 103.
Enti privati | Costi totali (a) | Personale | Funz. Uffici | Organi di gestione | Patrimonio (b) | Rapporto
(a) / (b) |
Anno di riferimento |
ENASARCO | 43,7 | 23,5 | 9,0 | 0,9 | 5.678 | 0,8% | 2007 |
ENPACL | 8,8 | 4,3 | 2,7 | 1,0 | 493 | 1,8% | 2007 |
ENPAM | 115,7 | 27,6 | 9,9 | 3,9 | 7.548 | 1,5% | 2006 |
CASSA FORENSE | 25,0 | 13,1 | 8,0 | 2,8 | 3.428 | 0,7% | 2006 |
CASSA GEOMETRI | 29,1 | 8,5 | 15,3 | 2,7 | 1.677 | 1,7% | 2007 |
INARCASSA | 38,1 | 11,8 | 13,1 | 3,7 | 3.196 | 1,2% | 2006 |
CASSA NOTARIATO | 7,2 | 4,0 | 1,3 | 1,5 | 1.238 | 0,6% | 2006 |
CASSA
COMMERCIALISTI | 13 | 7 | 1 | 2 | 2.393 | 0,5% | 2006 |
CASSA RAGIONIERI | 9 | 4,7 | 2,5 | 1,6 | 1.043 | 0,9% | 2006 |
ENPAF | 12,96 | - | - | 0,25 | 896 | 1,4% | 2006 |
ENPAV | 4,62 | 2,35 | - | 0,59 | 138 | 3,3% | 2006 |
INPGI (gest. princip.) | 25,6 | 10,3 | 2,1 | 1,1 | 1.252 | 2% | 2006 |
Enti privati | Costi totali (a) | Personale | Funz. Uffici | Organi di gestione | Patrimonio (b) | Rapporto
(a) / (b) |
Anno di riferimento |
ENPAPI | 2,7 | 0,9 | 0,6 | 0,6 | 115,4 | 2,3% | 2006 |
ENPAB | 1,8 | 0,4 | 0,1 | 0,5 | 175,4 | 1% | 2006 |
EPPI | 4,5 | 1,2 | 1,8 | 1,2 | 394 | 1,1% | 2006 |
ENPAP | 3,0 | 0,8 | 1,0 | 1,0 | 268 | 1,1% | 2006 |
EPAP | 4,1 | 1,2 | 0,0 | 1,3 | 353 | 1,2% | 2006 |
INPGI (gest. separata) | 1,7 | 0,7 | 0,04 | 0,2 | 143,3 | 1,2% | 2006 |
Il sistema pensionistico italiano nel suo complesso dovrà continuare ad essere gestito a «ripartizione assistita», cioè con rilevanti interventi da parte dello Stato. Non appare, infatti, realistico pensare che nel futuro tali interventi pubblici possano ridursi, data l'entità dello squilibrio previdenziale e assistenziale che comunque permarrà nel sistema.