XIII Commissione - Resoconto di marted́ 26 maggio 2009

TESTO AGGIORNATO AL 9 GIUGNO 2009


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INTERROGAZIONI

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 13.15.

5-01268 Cenni: Iniziative per l'inserimento dello storno nell'elenco delle specie cacciabili.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).


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Susanna CENNI (PD), replicando, prende atto del fatto che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reiterato la richiesta in sede europea per l'inserimento dello storno tra le specie cacciabili, ma dichiara di non trovarsi nella condizione di potersi dichiarare soddisfatta perché la risposta fornita al Governo non indica chiaramente lo stato della relativa procedura. Ritiene infatti che per poter procedere alle modifiche della normativa europea prefigurate occorrerebbe innanzitutto realizzare in sede nazionale la condizione di un'intesa con il ministro dell'ambiente e il ministro delle politiche comunitarie. È pertanto necessario che il Governo chiarisca a che punto sia tale procedura.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO fa presente che il pronunciamento dell'Istituto nazionale della fauna selvatica (ora confluito nell'ISPRA), quale ente vigilato dal Ministero dell'ambiente, è manifestazione dell'azione di concerto con tale Ministero, e che si rimane in attesa della risposta da parte del Ministro per le politiche comunitarie.

Susanna CENNI (PD) raccomanda al Governo di seguire con attenzione tale procedura, tenuto conto che le regioni fanno ora ricorso alla cosiddetta deroga, strumento che ha il limite della temporaneità.

5-01442 Nola: Accelerazione delle procedure di erogazione delle risorse del Fondo di solidarietà nazionale e suo rifinanziamento.

Il Sottosegretario Antonio BUONFIGLIO risponde alla interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), soggiungendo che su tale argomento il Presidente del Consiglio dei Ministri si è pubblicamente e formalmente impegnato a reperire le risorse necessarie per il rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale.

Carlo NOLA (PdL), replicando, ringrazia il Governo per la risposta, che consente agli agricoltori italiani, di fronte ai cambiamenti climatici in corso, di prendere importanti decisioni riguardo la copertura assicurativa, contando sulla costanza del finanziamento. L'impegno del Governo giunge tempestivo, visto che in questo momento la nuova campagna assicurativa sta procedendo a rilento e che occorre rassicurare gli agricoltori affinché sottoscrivano le polizze assicurative.

Paolo RUSSO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.25.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 13.30.

Sull'andamento dei prezzi nel settore agroalimentare.
(Seguito dell'esame del documento conclusivo e conclusione).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
Ricorda quindi che nella seduta del 20 maggio scorso il deputato Gottardo ha presentato una nuova formulazione della proposta di documento conclusivo (vedi allegato 3).

Isidoro GOTTARDO (PdL), nell'illustrare in dettaglio la proposta di documento conclusivo in esame, fa presente che la nuova formulazione raccoglie ampiamente


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le osservazioni e le proposte di modifica che gli sono state sottoposte.

Intervengono quindi, per dichiarazione di voto, i deputati Angelo ZUCCHI (PD) e Anita DI GIUSEPPE (IdV), preannunciando il voto favorevole dei rispettivi gruppi sulla proposta di documento conclusivo in esame.

La Commissione approva la proposta di documento conclusivo.

Paolo RUSSO, presidente, dichiara conclusa l'indagine conoscitiva.

La seduta termina alle 14.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di circolazione e sicurezza stradale.
C. 44 ed abbinate.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame del testo unificato e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge trasmesso dalla IX Commissione, rinviato per ultimo il 20 maggio 2009.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che nella seduta del 20 maggio scorso l'onorevole Fogliato ha svolto la relazione introduttiva.

Sebastiano FOGLIATO (LNP), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 4), volta ad evidenziare la necessità di integrare le disposizioni di cui all'articolo 7, prevedendo la possibilità, per gli utenti di macchine agricole eccezionali interessate al rilascio delle autorizzazioni a circolare su strada, di indicare, nell'arco dei due anni di validità dell'autorizzazione, il periodo di effettivo utilizzo delle medesime macchine, ai fini della determinazione della misura dell'indennizzo di usura di cui all'articolo 18 del decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, in quanto per molte tipologie di esse le autorizzazioni sono rilasciate per periodi inferiori all'anno.
Quanto ai rilievi emersi dal dibattito svoltosi nella precedente seduta, esprime dubbi sulla competenza della Commissione Agricoltura circa le disposizioni in materia di tasso alcolemico.

Paolo RUSSO, presidente, invita il relatore a considerare la possibilità di esprimere valutazioni con riferimento alle possibili implicazioni del provvedimento sui settori produttivi di competenza della Commissione.

Angelo ZUCCHI (PD), valutando positivamente il testo in esame per quanto riguarda le disposizioni in materia di guida in stato di ebbrezza, richiama tuttavia l'attenzione sulle disposizioni del codice della strada relative ai programmi di educazione stradale. Al riguardo, riterrebbe utile che in tale sede si assumano linee di intervento che tengano conto della necessità di non «demonizzare» settori produttivi di eccellenza di particolare importanza per il Paese, come quello vitivinicolo, nonché le tradizionali abitudini di consumo consapevole, in direzione delle quali sarebbero auspicabili azioni di promozione. Invita quindi a formulare un'osservazione che, senza incidere sul testo, contenga indirizzi per il futuro.


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Ribadisce quindi una valutazione complessivamente favorevole al testo in esame, alla cui elaborazione il suo gruppo ha collaborato e che dovrebbe essere discusso in sede legislativa.

Isidoro GOTTARDO (PdL) ritiene che la Commissione Agricoltura dovrebbe esprimere forti preoccupazioni per il rischio che l'indispensabile azione di contrasto alla guida in stato di ebbrezza passi attraverso misure di riduzione di consumi che appartengono ad abitudini radicate in particolare nel mondo rurale e non incidono sulla sicurezza stradale. Si dichiara quindi contrario a una riduzione dei tassi alcolemici in vigore, sotto i quali verrebbero a cessare positive tradizioni culturali e popolari fortemente presenti nel Paese, con conseguenze dirette anche sulle diffuse e significative economie agricole che si sono qualificate nella ricerca della qualità e delle specificità territoriali.

Paolo RUSSO, presidente, sospende quindi la seduta per consentire l'elaborazione di una conclusiva proposta di parere.

La seduta, sospesa alle 14.10, è ripresa alle 14.20.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che il relatore ha riformulato la sua proposta di parere, integrandola con un'osservazione che raccoglie i suggerimenti dei deputati Zucchi e Gottardo.

La Commissione approva infine la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 5).

La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 26 maggio 2009. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.10.

DL 39/09: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile.
C. 2468 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

Luca BELLOTTI (PdL), relatore, dopo aver manifestato solidarietà e vicinanza alla popolazione abruzzese, rileva che il provvedimento disciplina gli indirizzi generali, gli ambiti soggettivi e oggettivi e le coperture finanziarie degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009.
A tal fine, l'articolo 1 individua nell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri lo strumento per attuare le disposizioni del decreto-legge, prevedendo il concerto del Ministro dell'economia e delle finanze qualora vi siano aspetti di carattere fiscale e finanziario. Viene quindi definito l'ambito territoriale di applicazione delle ordinanze, ossia i comuni individuati con decreto del Commissario delegato n. 3 del 16 aprile 2009, nonché i soggetti destinatari degli interventi (persone fisiche residenti, imprese operanti ed enti aventi sede nel predetto territorio).
L'articolo 1-bis, introdotto nel corso dell'iter al Senato, anticipa al 30 giugno 2009 l'entrata in vigore della normativa antisismica sulle costruzioni contenuta nel decreto ministeriale 14 gennaio 2008.
L'articolo 2 affida al Commissario delegato il compito di provvedere con urgenza alla progettazione e realizzazione di moduli abitativi per consentire la sistemazione delle popolazioni colpite dal sisma, da destinare poi ad una durevole utilizzazione. Il relativo piano degli interventi, per il quale si introduce un iter più snello


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per le occupazioni d'urgenza e le espropriazioni, è approvato dal Commissario delegato, previo parere di un'apposita conferenza di servizi, mentre la localizzazione, che può avvenire anche in deroga alle vigenti previsioni urbanistiche, è effettuata dal Commissario delegato d'intesa con il presidente della regione, sentiti i sindaci dei comuni interessati. Sono quindi previste procedure semplificate per accelerare la realizzazione dei moduli abitativi. Ulteriori alloggi potranno essere reperiti sul territorio individuando immobili sfitti o non utilizzati per il tempo necessario al rientro delle popolazioni nelle abitazioni recuperate o ricostruite. Sono, infine, previsti contributi per le piccole riparazioni che possono facilmente rendere di nuovo agibili le abitazioni lievemente danneggiate.
L'articolo 2-bis, introdotto nel corso dell'iter al Senato, prevede che il Governo sia tenuto a trasmettere un'informativa annuale al Parlamento sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione post-sismica, anche con riferimento alle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche.
Con l'articolo 3 viene disposta la concessione di contributi, finanziamenti agevolati, indennizzi di vario tipo ed agevolazioni tributarie per la ricostruzione o la riparazione di immobili, per le attività produttive che hanno subito danni diretti o indiretti per effetto degli eventi sismici, per il ristoro di danni ai beni mobili e alle strutture adibite a varie attività sociali. Tra tali agevolazioni si segnala in particolare la concessione di un contributo a fondo perduto, anche con le modalità, su base volontaria, del credito di imposta o di finanziamenti agevolati garantiti dallo Stato, per la ricostruzione o la riparazione dell'abitazione principale o l'acquisto di una nuova abitazione sostitutiva. Tale contributo - a seguito delle modifiche introdotte al Senato - è determinato in modo tale da coprire integralmente le spese occorrenti per la riparazione, la ricostruzione o l'acquisto di un alloggio equivalente. Inoltre, sono previsti contributi, anche con le modalità di credito di imposta, per la ricostruzione o la riparazione di immobili diversi da quelli adibiti ad abitazione principale e per quelli ad uso non abitativo nonché il subentro dello Stato nei mutui contratti per l'abitazione principale distrutta, con la contestuale cessione a Fintecna dei diritti di proprietà dell'immobile.
L'articolo 4 prevede il trasferimento di una serie di immobili pubblici non più utilizzabili dalle amministrazioni statali alla regione Abruzzo o ai comuni colpiti dal sisma, nonché l'avvio di un piano di interventi urgenti per il ripristino degli edifici pubblici, predisposto dal Ministero delle infrastrutture e attuato dal Presidente della regione Abruzzo. Sono previste misure per consentire la ripresa delle attività degli uffici della pubblica amministrazione ed interventi per l'immediata ricostruzione delle infrastrutture viarie e ferroviarie e per il ripristino e la riorganizzazione delle strutture sanitarie regionali. Vengono inoltre previste misure per la messa in sicurezza delle scuole destinando alla regione Abruzzo una quota aggiuntiva delle risorse del Fondo infrastrutture, nonché misure per la ripresa delle attività didattiche e delle attività dell'amministrazione scolastica nelle zone colpite dal terremoto. Sono previsti infine interventi per la ricostruzione e riorganizzazione delle strutture del Servizio sanitario della regione. Con i commi 7 e 8 si consente agli enti territoriali colpiti dal sisma di riprogrammare i programmi finanziati con fondi statali o con il contributo dello Stato prescindendo dai termini ora fissati, di rinegoziare di prestiti già contratti, estendendone la durata massima a cinquanta anni (il limite ora vigente è di trenta).
L'articolo 5 reca disposizioni relative alla sospensione dei processi civili, penali e amministrativi, al rinvio delle udienze e alla sospensione dei termini, nonché alle comunicazioni e notifiche di atti.
L'articolo 6 prevede che, con ordinanza di protezione civile: siano sospesi o prorogati secondo i casi una serie di termini; sia possibile derogare al patto di stabilità interno; siano disciplinate le modalità di


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attuazione del Piano di rientro dai disavanzi sanitari. Il comma 3 prevede il rinvio delle elezioni del presidente della provincia, del consiglio provinciale, dei sindaci e dei consigli comunali, da tenersi nella primavera 2009, ad una data fissata con decreto del Ministro dell'interno tra il 1o novembre ed il 15 dicembre 2009, con proroga del mandato dei relativi organi sino allo svolgimento delle elezioni.
L'articolo 7 reca autorizzazioni di spesa per finanziare la prosecuzione, fino al 31 dicembre 2009, di interventi di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma e di attività necessarie al superamento dell'emergenza realizzate da vigili del fuoco e dalle forze di polizia, nonché disposizioni per la proroga - sempre fino al 31 dicembre 2009 - di contratti di lavoro stipulati dalla regione Abruzzo nei settori della protezione civile, della sanità e dell'informatica.
L'articolo 8 prevede l'adozione di alcune provvidenze in favore delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese (tra cui si ricordano la proroga dell'indennità ordinaria di disoccupazione, la concessione di un indennizzo in favore dei lavoratori autonomi, la definizione di modalità speciali di attuazione delle misure in materia di politica agricola comunitaria (PAC) e di programmi di sviluppo rurale nonché l'esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per gli utenti residenti nei comuni colpiti dagli eventi sismici.
L'articolo 9 detta una serie di disposizioni finalizzate ad agevolare la rimozione e lo smaltimento dei materiali derivanti dal crollo o dalla demolizione degli edifici, nonché dei rifiuti liquidi prodotti nei campi di accoglienza della popolazione sfollata.
L'articolo 9-bis, introdotto nel corso dell'esame al Senato, persegue tre distinte finalità: consentire alla Provincia dell'Aquila o all'Autorità d'ambito territorialmente competente il rilascio di nuove autorizzazioni agli scarichi, necessarie a fronte dei danni del sisma; consentire la realizzazione dell'intervento urgente per il ripristino della piena funzionalità dell'impianto di depurazione delle acque reflue in località Ponte Rosarolo nel Comune di L'Aquila; infine, definire un Programma nazionale per il coordinamento delle iniziative di monitoraggio, verifica e consolidamento degli impianti per la gestione dei servizi idrici. È inoltre istituita la Commissione nazionale per la vigilanza sulle risorse idriche, che sostituisce, subentrando nelle relative competenze, l'attuale Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche, che viene conseguentemente soppresso.
L'articolo 10 è diretto a realizzare forme di agevolazioni per lo sviluppo economico e sociale, anche attraverso la concessione di apposite garanzie per le piccole e medie imprese nonché la destinazione di risorse del Fondo strategico per il Paese per interventi di sostegno e reindustrializzazione. Nel corso dell'esame al Senato è stata introdotta la possibilità, da parte del CIPE, di individuare zone franche urbane (ZFU) alle quali si applicano le agevolazioni fiscali e tributarie in favore delle piccole e medie imprese.
L'articolo 11, interamente sostituito nel corso dell'iter al Senato, istituisce un Fondo per la prevenzione del rischio sismico, cui sono attribuiti 44 milioni di euro per l'anno 2010, 145,1 milioni per l'anno 2011, 195,6 milioni per ciascuno degli anni 2012, 2013 e 2014, 145,1 milioni per l'anno 2015 e 44 milioni per l'anno 2016.
L'articolo 12 introduce disposizioni in materia di giochi finalizzate al reperimento di risorse finanziarie.
L'articolo 13 reca alcune misure in materia di spesa farmaceutica, destinando le economie ad esse conseguenti alla copertura degli oneri degli interventi in esame, nonché ad un incremento delle risorse per il processo di rientro dai disavanzi sanitari della regione Abruzzo.
Gli articoli 14 e 18 recano disposizioni a carattere finanziario e le relative coperture.
L'articolo 15 reca disposizioni in materia di erogazioni liberali a favore delle popolazioni colpite dal sisma, nonché norme a tutela della fede pubblica.


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L'articolo 16 reca disposizioni volte a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata negli interventi per l'emergenza e la ricostruzione.
L'articolo 17 prevede lo svolgimento del vertice G8 nel territorio della città di L'Aquila, al fine di contribuire al rilancio dello sviluppo socio-economico dei territori colpiti dalla crisi sismica. È inoltre prevista una clausola di salvaguardia per assicurare sia il completamento delle opere in corso di realizzazione nella regione Sardegna, sia gli interventi occorrenti all'organizzazione del vertice G8 nella città di L'Aquila.
L'articolo 19, infine, reca le consuete norme relative all'entrata in vigore.
Per quanto riguarda le specifiche competenze della Commissione Agricoltura, le imprese ed i lavoratori del settore agricolo sono interessati in primo luogo dalle disposizioni dell'articolo 8, che prevede l'adozione di provvidenze volte al sostegno dell'economia, del reddito delle famiglie dei lavoratori e delle imprese ed in particolare reca, al comma 1, lettera e), una disposizione che interessa in modo peculiare il comparto agricolo. La norma prevede infatti che vengano adottate modalità speciali di attuazione delle misure in materia di politica agricola comunitaria (PAC) e di programmi di sviluppo rurale finalizzate all'anticipazione dei termini di erogazione delle provvidenze previste, nel rispetto della disciplina comunitaria e nell'ambito delle disponibilità della gestione finanziaria dell'AGEA.
Inoltre, l'articolo 6, comma 1, lettera d), sospende, per tutti i proprietari di immobili - agricoli o extragricoli - inclusi in veste di contribuente in un consorzio di bonifica e ricadenti in un territorio colpito dal sisma, il versamento dei contributi consortili dovuti, con la sola esclusione di quelli dovuti per le opere di irrigazione. La sospensione pertanto opera sia per le spese di funzionamento degli enti che per la gestione delle opere di sistemazione idraulica che comprendono fondamentalmente le opere di scolo delle acque e di difesa del territorio.
L'articolo 6, comma 1, lettera r-quater), introdotta con un emendamento approvato durante l'esame al Senato, dispone la sospensione fino al 31 dicembre 2009 dell'applicazione delle sanzioni previste per l'inosservanza dell'obbligo di identificazione degli animali. Un sistema di identificazione e di registrazione degli animali, sia a scopi di controllo e profilassi veterinaria che per la corretta erogazione di aiuti, è stato previsto per talune specie d'interesse zootecnico da disposizioni comunitarie che, pur prevedendo talvolta numerosi adempimenti, si basano fondamentalmente su un sistema di identificazione auricolare o marchiatura dei capi, sull'obbligo di accompagnare gli stessi a documenti di identificazione e sull'obbligo di tenuta di registri da parte degli operatori.
Alla iniziale direttiva 92/102/CEE che si applicava a bovini, suini e ovi-caprini, e che è stata recepita con il decreto del Presidente della Repubblica n. 317 del 1996, tuttora in vigore, si sono sostituite disposizioni specifiche per le singole specie. Per i bovini, in connessione con la rilevazione di casi di BSE, agli Stati membri la Comunità europea ha richiesto la istituzione di una anagrafe bovina fin dal 1997, con il regolamento n. 820/97 poi sostituito dal regolamento n. 1760/2000, completato dal regolamento n. 1082/2003 relativamente al livello minimo dei controlli da eseguire, e dal regolamento n. 911/2004 per quanto riguarda i marchi auricolari, i passaporti e i registri delle aziende. Per il comparto ovicaprino è intervenuto il regolamento n. 21/2004 completato dal regolamento n. 1505/2006 sui controlli e dalla decisione 2006/968/CE per la identificazione elettronica degli animali. Ai suini si applica infine la direttiva 2008/71/CE, che ha anche abrogato l'originaria direttiva 92/102/CEE.
I menzionati provvedimenti comunitari demandato ai singoli Stati membri l'adozione delle misure amministrative o penali da applicare a qualsiasi infrazione della legislazione veterinaria, inclusi gli obblighi di marchiatura o identificazione degli animali o della tenuta dei registri.


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Il decreto del Presidente della Repubblica 19 ottobre 2000 n. 437, ha definito le modalità per la identificazione e la registrazione dei bovini da parte delle aziende nazionali, mentre le sanzioni per l'inosservanza dei menzionati obblighi sono state definite con il decreto legislativo n. 58 del 2004, adottato in base alla delega conferita dalla legge n. 39 del 2001.
Al comparto suinicolo si applica l'ordinanza del Ministero della salute 12 aprile 2008 (Gazzetta Ufficiale n. 139 del 2008) che quantifica la sanzione da applicare con l'articolo 7, comma 4; mentre agli allevamenti di ovini e caprini continua ad applicarsi il decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1996, n. 317.
In mancanza di una precisazione che individui le specie degli «animali» alle quali si fa riferimento, la norma sembrerebbe applicabile anche ai cani, per i quali la legge 14 agosto 1991, n. 281, «legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo», con l'articolo 5 sanziona la mancata iscrizione dei cani all'anagrafe canina o la mancata identificazione del cane mediante tatuaggio.

Fabio RAINIERI (LNP) segnala la necessità di prevedere misure analoghe a quelle recate dal decreto in esame anche per i gravi danni subiti dalle aziende agricole a causa del sisma che ha colpito le province di Parma e di Reggio Emilia alla fine del 2008.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 26 maggio 2009 - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Antonio Buonfiglio.

La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2009, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 80.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4 del regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale.

Paolo RUSSO, presidente, sostituendo il relatore Nunzia De Girolamo, ricorda che lo schema di decreto ministeriale è stato predisposto dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia, ed è sottoposto al parere parlamentare sulla base del dettato dell'articolo 32, comma 2, della legge 23 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002), che ha ridisciplinato il sistema di riparto delle risorse che lo Stato assegna agli enti ed organismi indicati dalla legge medesima.
Il comma 2 di detto articolo 32 ha, infatti, stabilito che gli importi dei contributi dello Stato in favore di enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, di cui alla tabella 1 allegata alla legge, siano iscritti in un'unica unità previsionale di base nello stato di previsione di ciascun Ministero interessato. È stato, altresì, disposto che il riparto delle risorse stanziate su ciascuna di tali unità previsionali di base debba essere annualmente effettuato entro il 31 gennaio dal Ministro competente, con proprio decreto, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, «intendendosi corrispondentemente rideterminate le relative autorizzazioni di spesa».
Il successivo comma 3 dell'articolo 32 ha stabilito che la dotazione delle unità previsionali di base di cui al precedente comma 2 venga quantificata annualmente ai sensi dell'articolo 11, comma 3, lettera d), della legge 5 agosto 1978, n. 468. La disposizione cui si fa riferimento prevede che la legge finanziaria determini, nella


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apposita tabella C, la quota annuale da iscrivere nel bilancio in relazione a leggi di spesa a carattere permanente.
La tavola finale della tabella 1 allegata alla finanziaria 2001 reca il riepilogo delle somme totali a legislazione vigente, suddivise per Ministero, che sono interessate dalla procedura di accorpamento in un'unica unità previsionale di base e dalla connessa riduzione. Relativamente al Ministero delle politiche agricole, tale somma, che ammontava a 6,714 milioni di euro, ha subito ripetute riduzioni per effetto delle successive leggi finanziarie; l'inversione di tendenza registrata con l'esercizio 2008 è interamente dovuta alle nuove disponibilità assegnate all'UNIRE.
Lo schema di decreto ministeriale provvede a ripartire lo stanziamento iscritto sul capitolo 2200 «Somme da erogare ad enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi» dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, pari a 4.700.378 euro per il 2009. Tale importo è pari allo stanziamento iniziale iscritto nel bilancio 2009 (4.999.808,00 euro), diminuito della somma di 299.430 euro, che la relazione di accompagnamento attribuisce all'applicazione del comma 507 dell'articolo 1 della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria per il 2007). Tale ultima norma, approvata per il contenimento della spesa pubblica, aveva disposto l'accantonamento di una quota delle dotazioni delle singole unità previsionali di base per gli esercizi 2007, 2008 e 2009; in merito, è tuttavia intervenuto successivamente il decreto-legge n. 112 del 2008 con l'articolo 60, comma 10, che ha stabilito che per il 2009 la quota accantonata e resa indisponibile venisse portata in riduzione delle relative dotazioni di bilancio, con ciò eliminando tali accantonamenti.
Alla luce delle disposizioni in vigore, potrebbe pertanto ipotizzarsi che la riduzione disposta sul capitolo 2200 sia riconducibile per l'importo di 283.196 euro all'applicazione dell'articolo 1, comma 482, della legge n. 296 del 20006 (legge finanziaria per il 2007),che ha fissato i principi e criteri direttivi per il riordino, trasformazione e soppressione di enti pubblici, e per i restanti 16.234 euro all'intervento di taluni provvedimenti d'urgenza che hanno disposto un taglio lineare sugli stanziamenti iscritti nella tabella C del bilancio dello Stato.
Il capitolo 2200 avrebbe dovuto recare in base alla Finanziaria 2008 un'autorizzazione di spesa di 7.820.000 euro; tale importo è stato ridotto dal decreto-legge n. 112 del 2008 a 5.278.999 euro, rimodulati dal bilancio 2009 che ai sensi dell'articolo 60, comma 3, dello stesso decreto-legge n. 112, ha trasferito 278.000 euro ad altro programma della stessa missione.
Rispetto all'anno 2008, nel quale sono stati complessivamente ripartiti 6.846.165,65 euro (oggetto di un primo riparto per la somma di 6.543.450 euro e di un ulteriore riparto della disponibilità residua pari a 302.715,65 euro), l'attuale stanziamento di 4.700.378 euro rivela una riduzione di 2.145.787,65 euro, in conseguenza della quale è stata soppressa l'assegnazione in favore dell'UNIRE.
In proposito va rammentato il capitolo 2200 nell'esercizio 2008 aveva goduto di un incremento di risorse rispetto al 2007 pari a 2.177.471,69 euro per effetto di uno specifico emendamento approvato durante l'esame della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), con il quale gli importi inizialmente previsti in tabella C per l'erogazione di contributi ad enti da parte del Ministero per le politiche agricole alimentari e forestali erano stati incrementati di 2.500.000 euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010.
Tali somme, in conformità all'ordine del giorno Zeller ed altri 9/3256/249, accolto dal Governo durante l'iter alla Camera della legge finanziaria 2008, debbono essere destinate in sede di riparto all'Unione nazionale incremento razze equine (UNIRE), con il vincolo di impegnarle


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a favore del comune di Merano, per la ristrutturazione ed il rilancio dell'ippodromo di Merano-Maia. Il citato ordine del giorno evidenzia come il 1o agosto 2007 il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali abbia firmato un protocollo d'intesa con la provincia autonoma di Bolzano, l'UNIRE e il comune di Merano al fine di rilanciare la ristrutturazione dell'ippodromo di Merano, unico ippodromo di rilevanza nazionale per il settore ostacolistico; nella predetta convenzione il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si è impegnato a reperire i fondi necessari per poter finanziare la quota di parte statale (7,5 milioni di euro) mentre la residua parte dell'impegno complessivo di circa 25 milioni di euro è a carico del comune di Merano e della provincia autonoma di Bolzano. In assenza di uno stanziamento 2009 in favore dell'ippodromo di Merano, con l'interrogazione a risposta immediata in Assemblea n. 3-00525, presentata dallo stesso onorevole Zeller il 13 maggio 2009, si è chiesto al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali di intervenire per mantenere gli impegni assunti, tenuto anche conto che la provincia di Bolzano, con l'articolo 48 della legge provinciale 9 aprile 2009, n. 1 (legge finanziaria 2009), ha disposto in merito al reperimento delle risorse di propria competenza.
Fatto salvo quanto sin qui segnalato a proposito dell'UNIRE, lo schema in esame effettua il riparto dei fondi disponibili fra i soggetti già considerati negli esercizi precedenti, che sono i seguenti: Istituto nazionale di economia agraria (INEA); Enti e uffici internazionali che svolgono attività interessanti l'agricoltura; Centro per la formazione in economia e politica dello sviluppo rurale di Portici; Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (INRAN).
Il riparto è effettuato sulla base di quello operato per il 2008, applicando la stessa percentuale di riduzione a tutti gli enti beneficiari (con la sola eccezione degli enti per i quali sussistono obblighi internazionali).
In particolare, si indicano di seguito gli stanziamenti, in migliaia di euro, previsti per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 in sede di riparto del capitolo in esame (2200, ex 1661), con indicazione delle variazioni previste per il 2009 rispetto al 2008, in termini assoluti e percentuali:
INEA: 923,4; 921,3; 910,0 (variazione 2008/2009: -11,3, pari all'1,2 per cento in meno);
INRAN: 3.432,2; 3.402,6; 3.362,0 (variazione 2008/2009: -40,6, pari all'1,2 per cento in meno);
Centro di Portici: 222,7; 333,0; 329,3 (variazione 2008/2009: -3,7, pari all'1,2 per cento in meno);
Enti e uffici internazionali: 90,4; 95,3; 99,1 (variazione 2008/2009: +3,8, pari al 4,9 per cento in più);
UNIRE: - ; 2.093,9; - (variazione 2008/2009: -2.093,9, pari al 100 per cento in meno);
TOTALE: 4.668,7; 6.846,1; 4.700,4 (variazione 2008/2009: -2.145,8 pari al 31,3 per cento in meno).

Nessun altro chiedendo di parlare, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Comunicazioni del Presidente.

Paolo RUSSO, presidente, comunica che l'onorevole Giovanni Dima, componente della Commissione, è stato nominato presidente della Consulta tematica del Popolo della Libertà (PdL) per l'agricoltura. Nel congratularsi per l'incarico assegnato, desidera


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formulare al collega Dima i migliori auguri di buon lavoro.

La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00128 Oliverio: Interventi per la tenuta competitiva e il rilancio produttivo del settore agroalimentare e della pesca.

7-00163 Beccalossi: Interventi per la tenuta competitiva e il rilancio produttivo del settore agroalimentare e della pesca.

7-00164 Fogliato: Interventi per la tenuta competitiva e il rilancio produttivo del settore agroalimentare.