Allegato A
Seduta n. 52 del 12/10/2006


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(Sezione 3 - Condizioni in cui si svolgono i palii in Italia)

C)

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro della salute, per sapere - premesso che:
durante il palio di Ferrara, svoltosi il 28 maggio 2006, si sono feriti gravemente tre cavalli, di cui due sono poi stati abbattuti. La corsa è stata effettuata su un percorso che lo stesso sindaco del capoluogo emiliano ha giudicato pubblicamente inadatto e con cavalli troppo veloci, oltre che su un fondo sconnesso;
durante la prova del palio di Floridia (Siracusa), svoltasi il 3 giugno 2006, è morto un cavallo in una corsa effettuata su un percorso urbano assolutamente inadatto poiché non coperto da uno strato morbido di terriccio, ma direttamente sulla strada asfaltata con un nuovo strato di bitume;


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durante il palio di Feltre (Belluno) del 6 agosto 2006 due cavalli si sono azzoppati e, quindi, sono stati uccisi per la corsa svoltasi su un terreno considerato ufficialmente inadatto da un veterinario;
a metà agosto 2006 a Piazza Armerina (Enna) un cavallo è morto ed un altro è rimasto ferito nella corsa per la «Giostra del Saracino»;
durante il palio di Belpasso (Catania) del 23 settembre 2006 è morto un cavallo che si è schiantato contro un auto in sosta, ferendo anche alcuni spettatori, ma la corsa si è svolta, nonostante una diffida inviata precedentemente dalla Lav e un appello inviato da parlamentari di diversi gruppi al prefetto, atti rimasti inascoltati;
ogni anno sono centinaia gli equidi morti o feriti in corse cittadine, basti ricordare anche Carrara e Fucecchio (Pistoia); spesso la destinazione degli animali così morti rimane ignota, ma in alcuni casi è stato accertato dalla Lav che i cavalli abbattuti sono stati destinati al consumo alimentare umano;
da anni la Lav ha chiesto ai prefetti di Siracusa, Catania e Ragusa - ove si svolgono stagionalmente diverse corse di cavalli in circuiti urbani - di vietare tutte le corse di palii, anche per gli evidenti e riscontrati problemi di infiltrazioni mafiose nell'organizzazione delle stesse, come opportunamente già disposto dai prefetti di Agrigento, Palermo, Caltanissetta e Trapani -:
al di là delle singole responsabilità e coerentemente con la legge n. 189 del 2004, recante norme sulla tutela ed il maltrattamento degli animali, se ritengano urgente un'iniziativa legislativa volta a disciplinare in maniera restrittiva le corse di equidi svolte su percorsi cittadini, prevedendo fra l'altro obbligatoriamente e preventivamente analisi antidoping effettuate da enti terzi indipendenti, come Unirelab, controlli veterinari, identificazione e accertamento delle buone condizioni fisiche e psichiche dei cavalli a cura di medici veterinari dell'Unire, non uso dei purosangue e rispetto di quanto enunciato dall'articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2003 (recepimento dell'accordo Stato-regioni recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy), a distanza di oltre tre anni attuato da una sola Regione con atto legislativo, ovvero a patto che: «a) la pista delle corse sia ricoperta da materiale idoneo ad attutire i colpi degli zoccoli degli animali sul terreno asfaltato o cementato; b) il percorso della gara, nel caso di cui alla lettera a) sia circoscritto con adeguate sponde capaci di ridurre il danno agli animali, in caso di caduta, nonché per garantire la sicurezza e l'incolumità delle persone che assistono alle manifestazioni»;
se, nelle more del provvedimento legislativo, il Ministro dell'interno non ritenga opportuno emanare una direttiva urgente alle prefetture, affinché le commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli non concedano il nulla osta per le corse di equidi in percorsi urbani delle regioni che non hanno ancora recepito con atto legislativo e sanzioni l'articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 febbraio 2003 ovvero affinché le prefetture dispongano, comunque, il divieto per le eventuali relative analoghe commissioni comunali;
se il Ministro della salute, nelle more del provvedimento legislativo, intenda richiamare i servizi veterinari regionali alla necessità del rispetto dell'articolo 8 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri citato e, quindi, a non concedere il nulla osta per le gare di equidi che non rispettano pedissequamente l'accordo Stato-regioni e le altre prescrizioni tecniche previste dall'Unire per competizioni con cavalli negli ippodromi.
(2-00171)
«Azzolini, Forlani, D'Ippolito Vitale, Bruno, Carfagna, Gioacchino Alfano, Barbieri, Tucci, Zinzi, Mistrello Destro, Cirielli, Marcazzan, Di Virgilio, Berruti, Angelo Piazza, Lainati, Vitali, Picchi, Costa,


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Fabbri, Fasolino, Stradella, Tortoli, Pescante, Cossiga, Formisano, Capitanio Santolini, Garagnani, Della Vedova, Santelli, Adornato, Bertolini, Brusco, Giro».
(10 ottobre 2006)