![]() |
![]() |
![]() |
PRESIDENTE. Il deputato Del Bue ha facoltà di
MAURO DEL BUE. Le parlo, Presidente Prodi, di una questione che immagino lei conosca bene.
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi, ha facoltà di
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, onorevole collega, lei ha toccato un problema generale ed un problema specifico. Il problema generale è costituito dall'incredibile lievitazione dei costi per le opere pubbliche, soprattutto per quanto riguarda la TAV, mentre quello specifico è relativo a Reggio Emilia.
PRESIDENTE. Il deputato Del Bue ha facoltà di
MAURO DEL BUE. Intanto, signor Presidente del Consiglio, la ringrazio per la sua risposta, che ha toccato sia gli aspetti generali sia alcuni degli aspetti particolari che io le ho sottoposto attraverso la mia interrogazione.
viene realizzata, i lavori della stazione non hanno avuto inizio.
Si tratta della stazione Medio Padana che dovrà sorgere, come dice la parola, a metà strada della ferrovia dell'alta velocità che congiungerà Milano a Bologna.
Questa stazione ancora non ha preso il via, a causa della lievitazione continua dei costi, dovuti, in particolare, all'intervento progettuale dell'architetto Santiago Calatrava, architetto di fama internazionale, che, peraltro, a Reggio Emilia ha realizzato anche diverse vele sui ponti dell'autostrada.
La questione è la seguente: la lievitazione di questi costi è stata veramente notevole, perché siamo passati da un preventivo di 15 milioni di euro, secondo i primi calcoli di TAV, ad un preventivo di 75 milioni di euro, la cui copertura è stata in parte garantita dalla regione Emilia Romagna ed, in parte, dall'intesa Stato-regioni, relativamente all'obiettivo 2.
Le rappresento le preoccupazioni del sindaco di Reggio, Graziano Del Rio, e della comunità reggiana, perché, mentre si sviluppa con una certa velocità la ferrovia, nel contempo, la stazione deve ancora avere inizio. Pertanto, le sottopongo la richiesta pressante di rassicurare la popolazione di Reggio Emilia e l'amministrazione comunale sul fatto che questa stazione verrà a breve iniziata.
Invito i parlamentari a rispettare i tempi loro assegnati.
Negli ultimi anni, i costi dei diritti ferroviari rispetto alle previsioni sono cresciuti enormemente. Ad esempio, per fare una sintesi, la direttrice Torino-Milano-Napoli dell'alta velocità è passata in pochi anni, dal 2001 al 2005, da 22,2 miliardi di euro a 30,2, aumentando del 34 per cento. Potrei fare mille altri esempi, ma non mi dilungo, anche se qui c'è qualcosa su cui dobbiamo riflettere.
Non solo. Alle precedenti unisco un'altra riflessione di carattere generale: a parità di opere pubbliche, i costi di quelle italiane sono molto più elevati rispetto alla media europea. Quindi, la prima risposta è che il Governo dovrà impegnarsi, e si impegnerà, per analizzare questo dato. È chiaro che, quando si verificano simili discrepanze, realizzare le opere pubbliche diventa problematico. Inoltre, certi aumenti non si giustificano né sulla base di fattori orografici né sulla base di altri elementi. Ripeto che non le fornisco dati su questo tema generale.
Riguardo al problema specifico, per quanto riguarda la fermata a Reggio Emilia, le Ferrovie dello Stato hanno fatto conoscere che, con l'accordo del 2002 tra i vari soggetti interessati - cioè, tutti gli enti locali, TAV e CEPAV uno - il comune di Reggio Emilia si era impegnato a riprogettare la fermata, inserendola nell'ambito di un complessivo progetto di totale riqualificazione urbana e di inserimento nelle opere del territorio. Pertanto, è stata riconfermata la stessa cifra come unica spesa a carico della TAV ed è stato sancito che tutti gli extracosti, rispetto all'importo a carico della TAV medesima, sarebbero stati individuati dagli enti locali.
È in fase di completamento l'istruttoria tecnica di Italferr sulla documentazione presentata dal general contractor per la definizione del costo della fermata della linea.
Questo è il dato di fatto che noi abbiamo raggiunto oggi. La ringrazio e, se vi sono altri elementi, sono a disposizione.
Avendo un minuto in più, specifico ancora meglio la situazione per quanto riguarda la stazione Medio Padana di Reggio Emilia. Rispetto ai 15 milioni che erano previsti da TAV (e che TAV ha confermato a prescindere dal nuovo progetto Calatrava), sono stati stanziati già 22 o 23 milioni da parte della regione Emilia-Romagna e 35, attinti dall'obiettivo 2 (fondi comunitari), da parte dell'intesa Stato-regioni ed Emilia-Romagna.
Ciò nonostante, sebbene siamo arrivati ad un ammontare di 75 milioni di euro, mi viene rappresentata la preoccupazione che il costo sia ulteriormente lievitato - ciò secondo gli ultimi calcoli fatti da CEPAV uno - al punto tale che l'opera non ha ancora avuto inizio. Pertanto, la preoccupazione forte della comunità di Reggio Emilia è la seguente: mentre la ferrovia
Naturalmente, il rischio può essere duplice: o quello che la ferrovia sia inaugurata senza la stazione Medio Padana o, addirittura - e lei, signor Presidente del Consiglio, conosce bene la mentalità delle nostre province e i rapporti che tra loro intercorrono -, quello che possa esservi uno scippo, diciamo così, da parte di una provincia a noi vicina. Confido che ciò non avvenga, soprattutto essendo lei il Presidente del Consiglio in carica!