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per salvaguardare i livelli occupazionali, facesse ricorso all'amministrazione straordinaria, delle grandi imprese in crisi (la cosiddetta legge Prodi), grazie alla quale la Ira-Costruzioni fu ceduta, mantenendo la stessa denominazione, al gruppo imprenditoriale Ferrari di La Spezia, identica sorte toccata successivamente (nel 2001) anche alla Fratelli Costanzo che cambio così denominazione in ingegner Nino Ferrari;
la normativa italiana vigente prevede il congedo retribuito biennale in maniera frazionata per facilitare il lavoro di cura di lavoratori che debbono assistere figli o familiari affetti da disabilità;
molti lavoratori che si trovano in questa situazione lamentano che, contrariamente a quanto prevede la normativa vigente, i giorni di ferie maturati risultano decurtati, provocando gravi danni alle famiglie che vivono il dramma dell'assistenza alla disabilità;
anche i sindacati stanno promuovendo iniziative per tentare di risolvere il problema, presentando ricorsi a favore dei lavoratori coinvolti;
le richieste di informazioni in merito avanzate all'Agenzia delle Entrate non sortiscono alcun tipo di risposta -:
quali iniziative intendano promuovere per risolvere il problema della decurtazione delle giornate di ferie per chi gode dei congedi parentali retribuiti biennali goduti in forma frazionata;
quale attività di informazione intendano avviare per diffondere tra i datori di lavoro e le pubbliche amministrazioni l'esatta applicazione della normativa vigente in materia.
(3-00023)
agli inizi degli anni '90 le imprese edili Ira-Costruzioni, facente capo al gruppo Graci, e la fratelli Costanzo, facente capo al gruppo Costanzo, furono coinvolte nel ciclone Tangentopoli e dopo un lungo, lento ma inesorabile declino trascinate verso la chiusura definitiva avvenuta nel '98;
le dimensioni aziendali delle imprese edili in questione, tra le più importanti d'Italia, imposero che il Governo, anche
le due imprese dopo un riavvio delle attività senza particolari problemi sono state inevitabilmente coinvolte nell'attuale crisi finanziaria che interessa l'intero gruppo Ferrari, e sono in attesa di un pronunciamento del tribunale fallimentare di Roma in merito alla richiesta di concordato preventivo, propedeutico alla cessione del ramo d'azienda costituito dai cantieri alla società Intrapresa srl;
il collasso economico ha portato il ministero del lavoro ad emanare a partire dal 17 novembre 2005, il decreto di accesso alla cassa integrazione straordinaria per circa 700 lavoratori delle imprese impiegati in tutta Italia, 350 dei quali impiegati tutti nell'area catanese;
a tutt'oggi l'Inps non ha ancora pagato l'indennità di cigs ai lavoratori;
nelle more circa 150 lavoratori del comparto di Catania che dall'ottobre del 2005 non percepiscono le spettanze retributive, hanno attuato diverse forme di mobilitazione (presidi, scioperi della fame, eccetera) contro il mancato pagamento degli stipendi e la fase di stallo della vertenza;
con tali forme di protesta gli operai chiedono il pagamento diretto degli arretrati di cui sono creditori, agli enti appaltanti dei cantieri in cui lavorano e precisamente all'autorità portuale di Catania, all'assessorato regionale, ai lavori pubblici ed al ministero dei trasporti;
a quanto risulta all'interrogante, per alcuni di essi, circa 50, la situazione è resa più drammatica dal fatto che in quanto dipendenti di società consortili, come la Prodigo e la Riposto Scarl che non raggiungono ciascuna i 16 addetti, non possono accedere neanche al trattamento di cigs, ma si devono comunque quotidianamente recare al lavoro per assicurare la continuità formale dei cantieri oramai fermi ed abbandonati;
quali soluzioni si intendano intraprendere per risolvere il problema di quei lavoratori i quali, pur rimanendo formalmente in servizio per assicurare la continuità delle suddette aziende, non possono, come previsto dalla normativa per simili casi, accedere alla cassa integrazione guadagni;
se non ritengano di dover intervenire presso l'Inps onde sollecitare il pagamento delle indennità di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori beneficiari.
(4-00148)