IX Commissione - Mercoledì 4 aprile 2007


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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-00772 Caparini: Inserimento dell'aeroporto di Brescia Montichiari nel contratto di programma e di servizio con l'ENAV spa.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

L'aeroporto di Brescia Montichiari è attualmente interessato da un aumento del traffico aereo dovuto ad un accordo con la società Poste Italiane e ad una possibile intesa, per il trasporto di merci, con la Repubblica Popolare Cinese.
Tale aeroporto necessita, conseguentemente, di un'implementazione di strutture e di personale relativamente ai servizi di assistenza alla navigazione aerea esperiti dell'ENAV S.p.A, al fine di garantire adeguati livelli di sicurezza per l'esercizio dei servizi medesimi.
Pertanto, per un'effettiva implementazione delle strutture, del personale e dei servizi, occorre che l'aeroporto di Brescia Montichiari rientri tra quelli sottoposti alla competenza dell'ENAV S.p.A.
Al riguardo, si fa presente che al fine di inquadrare e definire la problematica in questione e per verificare i modi ed i mezzi per un inserimento dell'aeroporto di Brescia Montichiari nell'ambito degli scali di competenza dell'ENAV S.p.A., si sono tenuti, presso il ministero dei trasporti, una serie di incontri e riunioni con i rappresentanti del gestore aeroportuale, dell'ENAC e dell'ENAV S.p.A.
Il ministero dei trasporti, stante la necessità di risolvere il problema dell'aeroporto in questione ed al fine di definire la questione entro tempi ristrettissimi, ha proposto al ministero dell'economia e delle finanze di inserire lo scalo bresciano tra quelli di competenza dell'ENAV S.p.A, con una espressa disposizione in tal senso, nell'ambito dell'emanando decreto interministeriale relativo al cambio di status giuridico da aeroporto militare aperto al traffico civile ad aeroporto esclusivamente civile. Tale impostazione ha poi ricevuto un parere favorevole anche da parte del ministero della difesa.
Il ministero dell'economia e delle finanze ha ritenuto necessario procedere alla verifica della sussistenza, o meno, di maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, necessitanti di adeguati mezzi di copertura, oneri derivanti dall'eventuale applicazione, nel caso di specie, delle attuali normative afferenti agli interventi finanziari a carico dello Stato.
Pertanto, al fine di permettere all'amministrazione finanziaria di operare le suindicate valutazioni, l'ENAC ha provveduto a fornire al medesimo dicastero, già dalla fine dello scorso anno, la quantificazione dei volumi di traffico dell'aeroporto in questione e quindi, sempre a seguito di successiva richiesta del Ministero dell'economia e delle finanze, sono stati trasmessi ulteriori dati tecnici, elaborati dall'ENAC e dall'ENAV S.p.A, attinenti alle unità di servizio (UDS) di terminale che si stimano per l'aeroporto in questione e per il sistema aeroportuale nazionale nel suo complesso, nonché relativi alla stima dei costi che ENAV S.p.A. dovrebbe sostenere, nell'aeroporto medesimo, per ciascun anno del periodo 2007-2009.


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Da ultimo, si rappresenta l'opportunità di procedere attraverso il suindicato decreto interministeriale, stante l'impossibilità di procedere all'inserimento dello scalo di Brescia nell'elenco degli aeroporti di competenza dall'ENAV tramite lo schema del contratto di programma 2004-2006, attesa l'attuale valenza ricognitiva del contratto stesso, mentre un inserimento nello schema del contratto di programma 2007-2009, non risolverebbe, allo stato, la necessità di procedere celermente all'inserimento dell'aeroporto tra quelli di competenza dall'ENAV S.p.A.
Peraltro, come evidenziato dall'ENAC, la mancata attribuzione formale ad ENAV dell'erogazione dei servizi di assistenza alla navigazione aerea e quindi la possibile difficoltà a mantenere la fornitura dei servizi medesimi potrebbe portare al risultato di dover ricorrere alla sospensione dell'operatività dell'aeroporto.


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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-00878 Locatelli: Necessità di garantire qualità e sicurezza per i voli delle compagnie low-cost.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

Il settore del trasporto aereo attraversa una nuova fase densa di difficoltà che riguardano tutti gli aspetti ad esso connesso: infatti, una qualunque falla, per banale che sia, può mettere in crisi la filiera dell'intero sistema.
D'altra parte, è innegabile che la liberalizzazione del mercato abbia inciso fortemente sul settore in termini di vettori e di passeggeri. Di contro, le strutture aeroportuali del nostro Paese sono cresciute notevolmente in cifre assolute e in efficienza operativa.
Particolare attenzione è stata posta alla vigilanza che l'ENAC, come unica Autorità di regolazione tecnica, di coordinamento e di vigilanza nel settore dell'aviazione civile, così come individuata dal decreto legislativo n. 96 del 2006, recante la revisione della parte aeronautica del Codice della navigazione, deve operare sull'attività del trasporto aereo.
A tal fine, l'ENAC, con l'adozione della Carta dei diritti del passeggero, consultabile peraltro sul sito istituzionale dell'ente stesso, ha raccolto in un «testo unico», sulla base della normativa vigente, nazionale, comunitaria ed internazionale, tutte le forme di tutela rivendicabili oggi dal viaggiatore in caso di disservizi.
Sul sito medesimo sono a disposizione dell'utenza tutte le informazioni necessarie nonché gli appositi moduli per l'inoltro dei reclami nei confronti degli operatori aeroportuali inefficienti.
Ad ulteriore garanzia dell'utente, è stato emanato il decreto legislativo n. 69 del 2006, recante la disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del Regolamento comunitario n. 261/2004/CE, che prevede, altresì, l'obbligo per il vettore di informativa ai passeggeri.
Deve essere, inoltre, riconosciuto che fin dal suo insediamento il Governo ha mostrato la massima attenzione nei confronti di tutti gli operatori e dell'utenza. Tra le iniziative volte a garantire l'offerta di vettori affidabili in termini di qualità e sicurezza deve essere citata l'istituzione di un gruppo di lavoro interministeriale con la presenza di personale dell'ENAC per disciplinare gli ambiti operativi dei tour operator del settore del trasporto aereo.
A rafforzare ulteriormente l'intendimento che il Governo si è prefisso, si ricorda l'Atto di indirizzo del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2006 ed il successivo disegno di legge di delega al Governo per la riforma del trasporto aereo nazionale che, fra l'altro, prevede la revisione e l'integrazione del sistema sanzionatorio nonché la ridefinizione di ruoli, funzioni e competenze dei soggetti interagenti nel settore aeronautico.
In particolare, tale disegno di legge contiene esplicito riferimento alla qualità del trasporto aereo in un'ottica di allineamento agli standard comunitari che, oltre ad assicurare la prioritaria tutela degli utenti, possa innescare prassi autoregolative capaci di premiare quei comportamenti maggiormente volti all'incremento qualitativo del servizio.
Nel dettaglio di quanto rappresentato nell'atto ispettivo, l'ENAC ha riferito che i disagi subiti dai passeggeri della compagnia aerea Ryanair per il mancato imbarco


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del volo in partenza dall'aeroporto di Roma Ciampino per Bergamo, sono stati determinati da un inconveniente tecnico che ha causato la cancellazione del volo e l'impossibilità di riproteggere gli utenti su altri voli.
Anche il secondo aeromobile messo a disposizione dalla Ryanair in sostituzione del precedente ha avuto un inconveniente tecnico-pneumatico per cui è stato necessario rinviarne la partenza.
L'ENAC e la società di gestione dello scalo si sono attivati per quanto possibile fornendo una prima assistenza e lasciando aperta tutta la notte l'aerostazione, solitamente chiusa in coincidenza con la sospensione notturna delle attività di volo.
Da parte sua, l'Ente ha successivamente avviato nei confronti della compagnia irlandese la procedura prevista dal già citato Regolamento Comunitario n. 261 del 2004, che stabilisce le regole comuni europee in materia di compensazioni e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo e di ritardi prolungati, inviando contestualmente un esposto alla Polizia di Frontiera, per i problemi di ordine pubblico determinati dal verificarsi della situazione.