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PRESIDENTE. L'onorevole Motta ha facoltà di
CARMEN MOTTA. Signor Presidente, la squadra di calcio della città di Parma, il Parma A.C., di proprietà della famiglia Tanzi, è stata coinvolta nel crack Parmalat. Dunque, come la Parmalat e le altre società del gruppo, è stata affidata all'amministrazione straordinaria del dottore Enrico Bondi, anche se oggetto di una procedura concorsuale autonoma rispetto a Parmalat.
presentano un palmares di tutto rispetto per una società di provincia ed è innegabile che i risultati sportivi abbiano consentito non solo di affermare e rafforzare il marchio Parmalat, ma anche di valorizzare il marchio Parma, famoso nel mondo per l'alta qualità dei suoi prodotti alimentari, per l'industria di trasformazione dell'agroalimentare, per la tradizione e la promozione culturale.
data odierna, Inversiones Renfisa ha effettuato un ulteriore versamento di 6,5 milioni di euro a favore di Parma A.C.. Complessivamente, ad oggi, Inversiones Renfisa ha versato a Parma A.C. una somma pari a 7,5 milioni di euro.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, onorevole Aprea, ha facoltà di
VALENTINA APREA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, in relazione all'interpellanza in esame, si rappresenta quanto segue.
PRESIDENTE. L'onorevole Marcora ha facoltà di
LUCA MARCORA. Signor Presidente, non posso che dichiararmi insoddisfatto, in quanto intendevamo ricevere alcune notizie, visto che il commissario Bondi è tenuto a riferire ed è autorizzato dal Ministero delle attività produttive per quanto concerne tutte le azioni relative al crack Parmalat e quindi anche con riferimento all'atto di cessione del Parma calcio F.C.
squadra e ciò vuol dire che la stima nei confronti del valore del Parma calcio sta continuando a diminuire; di conseguenza, forse, più diminuisce la stima nei confronti del valore del Parma calcio e meno sarà incentivato Sanz ad acquistare.
La squadra di calcio, attualmente in gara nel campionato di serie A, riveste per la città di Parma ed il suo territorio provinciale un importante valore dal punto di vista sociale, economico e di immagine. La società, infatti, nata nel lontano 1913, vanta una lunga e lusinghiera tradizione calcistica. Le vittorie, in campo nazionale ed europeo, conseguite dopo l'arrivo in serie A il 27 maggio 1990 hanno costituito motivo di orgoglio per i parmigiani e hanno contribuito a rafforzare il nome di Parma sul piano internazionale. Tre Coppe Italia, due Coppe Uefa, una Coppa delle coppe, una Supercoppa italiana ed una Supercoppa europea rap
Alla fine di giugno 2004 è nato il Parma F.C. e in esso sono state conferite tutte le attività sportive del Parma A.C. in amministrazione straordinaria. Si è trattato di una scelta importante per dare un futuro alla società sportiva coinvolta, suo malgrado, nel crack Parmalat.
Il Parma A.C., in amministrazione straordinaria, ha quindi posto in vendita il Parma F.C., di cui detiene il 100 per cento delle azioni. È una scelta importante di cui va riconosciuto il merito all'amministratore straordinario, dottor Bondi, assunta per ridare certezze al futuro della squadra e per rispondere in modo concreto a coloro che hanno subito il danno maggiore del crack finanziario, cioè i creditori. Il ricavato della vendita, infatti, servirà a pagare i creditori della società Parma A.C. in amministrazione straordinaria.
Nel corso dell'estate 2005 è stata avanzata una proposta di acquisto del Parma F.C. da parte dell'imprenditore Gaetano Valenza, transazione fallita nel giro di pochi giorni in quanto, da parte del gruppo rappresentato dal signor Valenza, non sono state fornite le necessarie garanzie economiche e non sono state eseguite le operazioni bancarie previste. Dopo il tentativo fallito di trovare la disponibilità di una cordata di aziende parmigiane all'acquisto della società, la Inversiones Renfisa, società di Lorenzo Sanz, imprenditore spagnolo ed ex presidente della squadra di calcio del Real Madrid, si è dichiarata intenzionata all'acquisto di Parma F.C..
In una dichiarazione ufficiale del 17 agosto 2005, il presidente ed amministratore delegato del Parma F.C., Gido Angiolini, afferma testualmente: «Il Parma A.C., in amministrazione straordinaria, ha accettato una proposta irrevocabile da parte di Inversiones Renfisa, società spagnola che fa capo a Lorenzo Sanz, per l'acquisto dell'intero pacchetto. La controparte ha versato un acconto, lo scorso 11 agosto. L'accordo prevede che, entro il 20 settembre, ci sia il passaggio delle quote ed il saldo del prezzo che è di 26,5 milioni di euro; quindi, il totale è di 27,5 milioni di euro. Può darsi che l'operazione» - aggiunge il dottor Angiolini - «si concluda prima del 20 settembre. Come procedura straordinaria ci accingiamo quindi a riconsegnare, se così si può dire, alla città di Parma uno dei suoi simboli, cioè la squadra di calcio. Lo facciamo con una certa soddisfazione affidandola sicuramente a mani più esperte delle nostre».
Sono affermazioni che ho ricordato perché importanti, cui sono seguite le dichiarazioni, altrettanto importanti, del procuratore della Inversiones Renfisa, Vittorio Alberini. Cito testualmente: «Lorenzo Sanz è un uomo vincente, non ama essere secondo a nessuno. Non penso venga qui per gestire una società di calcio mediocre. Lavoreremo per questo. Vogliamo portare il Parma a grandi livelli, ma, come dicevo prima, Sanz non è venuto a Parma solo per la squadra di calcio, ma anche per fare investimenti. È giusto e logico che pensi a come fare a rientrare delle spese. Lui è pronto a investire a Parma. Abbiamo fatto diversi progetti oltre allo stadio». E così via.
È iniziato, insomma da qui il lungo «tormentone» che ci ha portato a discutere, oggi, di questi problemi nelle aule parlamentati. È un «tormentone» fatto di annunci e controannunci, di conferme e di smentite, di proclami e controproclami, che ha gettato preoccupazione ed anche un po' di sconcerto nella città di Parma, nelle sue istituzioni e nella tifoseria. Vi è stata una serie di comunicati e controcomunicati che sembra opportuno ricordare per correttezza.
Il 19 settembre il Parma A.C. dichiara di aver accettato la proposta di Inversiones Renfisa di differire al 15 ottobre il termine nel quale concludere la vendita del 100 per cento delle azioni di Parma F.C.. In
Ancora, il 14 ottobre, il Parma A.C. comunica che - testualmente - Inversiones Renfisa ha consegnato un assegno bancario a saldo del prezzo di vendita di Parma F.C.. Il passaggio di proprietà delle azioni di Parma F.C. è previsto non appena avvenuto l'incasso dell'assegno.
Il 3 novembre, vi è un nuovo comunicato stampa del Parma A.C.. Parma A.C. Spa in amministrazione straordinaria e Inversiones Renfisa SL, nel confermare la validità del contratto di cessione di Parma F.C. Spa e la comune volontà di concludere l'operazione nel più breve tempo possibile, comunicano che sono in via di definizione alcuni aspetti tecnici, prodromici alla formalizzazione del passaggio di proprietà.
Ancora, il 14 novembre, vi è l'ennesimo comunicato in cui si scrive che il passaggio delle azioni è previsto in tempo utile ad assicurare alla nuova proprietà la partecipazione alla prossima campagna acquisti, cui segue, infine, un ultimo comunicato del 17 gennaio che cito testualmente. «Parma associazione calcio in amministrazione straordinaria Spa comunica che nella giornata di ieri non è avvenuto il trasferimento delle azioni di Parma football club Spa a favore di Inversiones Renfisa SL, la quale ha dichiarato di non poter procedere al pagamento del prezzo entro i termini contrattuali per cause non imputabili alla sua volontà. Inversiones Renfisa SL ha, peraltro, richiesto di poter procedere al pagamento del prezzo nei prossimi giorni. Il commissario straordinario di Parma A.C. in amministrazione straordinaria si è riservato ogni decisione, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate nella serata di ieri dal signor Lorenzo Sanz Mancebo ad una emittente televisiva locale». Qui finiscono le dichiarazioni pubbliche.
È indubbio che l'amministrazione straordinaria abbia operato e stia operando nell'interesse della società calcistica. Riconosciamo al dottor Bondi di essersi fatto carico, con la costituzione del Parma F.C., di un'esigenza e di una richiesta avanzata dalla città, dalle sue istituzioni e dai tifosi, cioé dare un futuro al Parma calcio, e di essersi assunto un problema rilevante. Ma è altrettanto indubbio che sia mancata nei confronti della città un'informazione precisa e puntuale sulla situazione.
Con il massimo rispetto - e lo vogliamo dire - per il lavoro dell'amministratore straordinario, riteniamo però che debbano essere chiariti gli aspetti di questa intricata vicenda che tutti auspichiamo si possa concludere positivamente.
Credo, inoltre, vada dato atto e merito ai tifosi del Parma calcio di aver sempre mantenuto, nonostante la difficile ed incerta situazione, un atteggiamento corretto, rispettoso e costruttivo. Si tratta di tifosi che - voglio ricordarlo - hanno meritato più volte il premio fair play tra tutte le tifoserie italiane.
Sono queste, in sostanza, le ragioni che ci hanno indotto a chiedere al ministro di spiegarci: quale sia lo stato reale delle trattative con la famiglia Sanz; quali ostacoli impediscano una loro positiva conclusione; a quali eventuali alternative la società stia pensando e quali iniziative il Ministero delle attività produttive intenda assumere per assicurare un futuro alla società del Parma calcio e scongiurarne il fallimento. Parma lo chiede e crediamo che sinceramente lo meriti!
Personalmente, non sono un'esperta di calcio e non voglio camuffarmi come tale in questa occasione, ma ritengo sia a tutti evidente che la condizione di incertezza societaria può influire anche sul rendimento dei giocatori e sui risultati della squadra.
È evidente che dovrà essere il campo di calcio a decidere il futuro sportivo del Parma F.C. ed è sul campo di calcio che il Parma F.C. dovrà guadagnarsi la permanenza in serie A. Questo è ciò che tutti vorremmo accadesse e non altro!
Successivamente all'ammissione di Parma A.C. all'amministrazione straordinaria, è emersa l'incompatibilità dello stato di insolvenza in cui versava la società con i parametri patrimoniali previsti dalla normativa di settore per la partecipazione al campionato per la stagione 2004/2005.
Conseguentemente, in data 24 maggio 2004, il commissario è stato autorizzato, nel rispetto delle regole concorsuali, a costituire una nuova società, mediante conferimento di ramo d'azienda, sostanzialmente finalizzata a consentire a Parma A.C. la partecipazione al campionato, nonché agli internazionali organizzati dall'UEFA ed essenziale sia per la conservazione del valore economico e patrimoniale di Parma A.C. che per garantire la continuità aziendale e la tutela dei diritti e degli interessi del ceto creditorio della società.
Il programma di Parma A.C., approvato il successivo 2 gennaio 2005, è stato preordinato a completare il procedimento di dismissione dell'originario complesso aziendale della società, già conferito in Parma F.C., ritenuto estraneo rispetto al core business del gruppo.
Il 9 settembre 2005 è stata quindi autorizzata la vendita della partecipazione totalitaria in Parma F.C. alla società Inversiones Renfisa SL.
Le trattative con tale società proseguono e, attualmente, non risulta esistano circostanze che possano minacciare la continuità del Parma F.C. al di fuori delle normali vicende sportive come auspicato dagli onorevoli interpellanti.
Mi associo anch'io agli auguri fatti dalla collega alla squadra del Parma.
Mi rendo conto che l'onorevole Aprea non ha fatto altro che leggere la risposta predisposta dagli uffici, non essendo il sottosegretario preposto a tale materia. Comunque, non siamo così tranquilli, in quanto ci risulta che il termine previsto fosse quello del 15 gennaio, che ormai è scaduto.
Pertanto, proprio in considerazione di tale scadenza, chiedevamo al ministro Scajola qualche informazione. Si parlava di una possibilità di proroga al 26 gennaio, ma ad oggi non ci risulta sia arrivato il bonifico da parte di Inversiones Renfisa per il pagamento di quanto dovuto. Tale comportamento ci stupisce, in quanto il mancato rispetto del contratto presuppone la perdita della caparra, già versata da Sanz, pari a 7 milioni e mezzo di euro.
Quindi, questa situazione, nonostante la vostra risposta, rimane assolutamente confusa. Lo ripeto: in questo momento, ci troviamo di fronte ai tifosi di Parma e provincia che non sanno più cosa pensare. Voi ci rassicurate, come del resto sta facendo il commissario Bondi; i termini, però, sono ampiamente scaduti, anche se avessimo a che fare con un'interpretazione del contratto che vede il 26 gennaio come ultima data utile, e non, invece, il 15 gennaio, termine indicato, tra l'altro, nella nostra interpellanza urgente. Il 26 gennaio, infatti, è oggi e i soldi non sono stati ancora versati.
Ci sembra si stia attivando un circolo vizioso poiché, naturalmente, questa situazione rende difficile per tutto il Parma calcio (giocatori e staff tecnico) dare il meglio, in termini sportivi ed agonistici, nelle competizioni del campionato. Tutto ciò non fa altro che rendere sempre più critica la posizione in classifica di questa
Naturalmente non me la prendo con lei, sottosegretario Aprea, ma concludo il mio intervento affermando che questo Parlamento ha operato molto per venire incontro al crack Parmalat. Si è fatto in modo che il commissario Bondi potesse avere tutti i poteri e le disponibilità per riuscire a rilanciare una società che era sana dal punto di vista industriale - non certo da quello finanziario - rendendola di nuovo un'azienda leader nel settore agroalimentare.
L'appoggio che questo Parlamento, compresa l'opposizione, ha dato per l'approvazione del provvedimento che ha istituito la figura del commissario straordinario - impersonata da Bondi - ci induce a chiedervi delle risposte più chiare. Non saremmo in aula a parlarne se le cose stessero in modo diverso; siccome però questa partita riguarda il ministro delle attività produttive Scajola - in quanto Bondi dipende direttamente dal suo ministero - chiediamo, assieme a tutta la cittadinanza di Parma, maggiore chiarezza.