Resoconto stenografico dell'Assemblea
Seduta n. 738 del 26/1/2006
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(Dichiarazioni di voto - Doc. IV-ter, n. 17-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto.


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Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Bielli. Ne ha facoltà.

VALTER BIELLI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, annuncio subito che il nostro non sarà un voto contrario, bensì di astensione. Sarà un voto di astensione - lo dico molto tranquillamente - anche sofferto, per una ragione abbastanza semplice: la relazione e le affermazioni svolte in Assemblea dalla relatrice dimostrano due cose. In primo luogo, sicuramente, questa Assemblea ha affrontato i problemi del terrorismo internazionale. Sarebbe stato strano se, di fronte agli accadimenti che hanno sconvolto il mondo, non vi fosse stata una discussione attorno a problemi così drammatici e tragici.
È altrettanto vero che l'onorevole Cicchitto, di fronte a fatti così gravi e drammatici, aveva giustamente la facoltà di esprimersi su tali problemi; e, da questo punto di vista, è lecita anche ogni polemica politica.
Tuttavia, quella dell'onorevole Cicchitto non è stata una semplice critica politica nei confronti della sentenza della dottoressa Forleo. Invito i colleghi a prestare un minimo di attenzione. Non si tratta solamente di critica politica, perché nelle affermazioni rese dall'onorevole Cicchitto c'è qualcosa che va oltre la politica ed oltre il lecito...

LUIGINO VASCON. Mamma mia!

VALTER BIELLI. È qualcosa su cui lo stesso onorevole Cicchitto oggi dovrebbe riflettere in maniera molto seria. Rispetto alla sentenza in questione, l'onorevole Cicchitto ha fatto un'affermazione che, onorevole colleghi, vi invito a valutare per la sua gravità. Egli ha detto che vi è una situazione in cui i terroristi, evidentemente, hanno trovato una sponda anche in qualche esponente della magistratura. Se così fosse, saremmo di fronte a qualcosa rispetto a cui sarebbe d'obbligo un intervento.
Se ci fosse una magistratura connivente con il terrorismo, tutta l'aula si dovrebbe attivare contro atti di questo tipo. Ma la situazione, onorevole Cicchitto - lo dico anche a lei, onorevole Mazzoni, che è la relatrice - è diversa, perché, quei cosiddetti «terroristi» alla fine sono stati assolti.
Quindi, ci siamo trovati di fronte al tentativo di infangare un giudice, dicendo che in qualche modo era connivente, lasciando intendere che potesse sostenere il terrorismo. Questa non è più una battaglia politica, non è un'opinione, ma un atteggiamento che non è giusto da parte di nessun parlamentare.
L'onorevole Cicchitto è andato oltre le righe, sicuramente ha esagerato e ha commesso un errore politico. Infatti, nell'audizione ha cercato di prendere le distanze da quell'affermazione, dicendo che era stata travisata.
Prendo atto, onorevole Cicchitto, che si è rimangiato quelle affermazioni, perché se fossero state tali, non si poteva avere un atteggiamento di astensione. Ma, proprio perché lei ha riconosciuto il suo errore, credo che anche il nostro gruppo oggi si possa astenere.

PRESIDENTE. Ricordo che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.

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